Guardando il bilancio di Visa mi sorgono dei dubbi sulla remunerazione degli azionisti:
Nel corso del Q1-22 hanno riacquistato $4.104 milioni di azioni e pagato dividendi per $809 milioni.
Si noti che Visa capitalizza circa $400 miliardi, pertanto il riacquisto di azioni corrisponde a circa l'1% del capitale. Dovrebbero esserci altri $12 miliardi destinati al buyback nel corso del 2022.
Il dividendo corrisponde a 0,3750 $/sh, al prezzo di $206 corrisponde ad un rendimento lordo dello 0,72%.
Il riacquisto di azioni corrisponde ad una spesa di 1,86 $/sh, corrispondente ad un rendimenti lordo "implicito?" del 3,6%.
In totale quindi la remunerazione del Q1-22 agli azionisti è stata di 2,23 $/sh a fronte di un utile del periodo pari a 1,84 $/sh. (Non faccio considerazioni sulla sostenibilità poiché la parte variabile è fatta per variare).
I debiti ammontano a $45.735 milioni, su un bilancio totale di $81.929 milioni, ossia al 55,8% del bilancio.
L'EBITDA è pari a $ 4.974 milioni, annualizzandato diventa $19.896 milioni. Il rapporto debt/EBITDA è pari a 2,29. (Ho annualizzato il valore assumento sia un business poco soggetto stagionalità)
Il quadro che ne ricava è un rendimenti sostenibile sia come stabilità che come crescita, ma misero se rapportato alle obbligazioni del tesoro USA che rendono: 1Y - 0,75%, 5Y - 1,66%, 10Y - 1,81%.
Nel corso dell'anno la FED dovrebbe procedere con 3 o 5 rialzi dei tassi da 0,25% (dalle opinioni che ho letto, Powell è stato più aggressivo delle attese nei toni, mentre i fatti saranno da valutare a marzo). Inoltre, si dovebbe procedere al QT, ossia a non rinnovare le obbligazioni acquistate dalla FED (mi pare di aver letto siano pari al 30% del debito USA).
Con inflazione e aumento dei tassi Visa si troverà ad affrontare:
1) aumento dei costi operativi: specie quello del lavoro ha creato diversi problemi negli USA;
2) aumento del costo del debito, anche se lo considero un effetto contenuto);
3) aumento dei titoli sostituti: se la curva dei rendimenti USA trasla verso l'alto perché dovrei investire in Visa quando posso comprare un'obbligazione che mi rende di più e mi da un tasso di crescita garantito (la crescita della curva dei rendimenti mi permette di creare un titolo sintetico con la duration che più mi piace)?
Ovviamente, il punto che mi preoccupa è il terzo, perché a logica porterà le persone (i fondi, mica i retail) a vendere le azioni per comprare le obbligazioni. A riguardo vedo due casi che portano allo stesso risultato: a) aumento dei deflussi dalle stock verso le obbligazioni, oppure b) riduzione dei buyback (parte variabile) in modo da pagare maggiori dividendi.
Che alla fine è lo stesso di quanto ci dicono le "formulette magiche".
Quello che non ci viene detto è come si comporterà la FED. Poiché mi sembra che le banche USA abbiamo già incorporato un bel rialzo dei tassi e la doppia tassazione mi scoccia, credo (per ora il piano è questo) mi rivolgerò al mercato domestico puntando sul ritardo tra le politiche della FED e quelle della BCE.
Edit:
E si, resto comunque investito al 90%, solo non su Visa.
E no, non mi metto short su Visa al grido di "il mercato può rimanere irrazionale più a lungo di quanto tu puoi rimanere solvibile"