Billionaire: scoppia focolaio Covid

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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Briatore era nel giro degli amici di Epstein No a Massoneria e Nwo Macerata: ELENCO PERSONE PRESENTI NEL LIBRO NERO DI JEFFREY EPSTEIN
da Cuneo a New York, passando per Milano, Nizza e Saint Thomas, un mondo costellato di vecchie indagini giudiziarie, bische e casinò.
E ancora amicizie con imprenditori rampanti, latitanti e soci abbracciati dalla cattiva sorte, chi emigrato, chi misteriosamente saltato per aria insieme alla propria auto.

Per affari connessi a bische clandestine e gioco d'azzardo viene condannato in primo grado a un anno e sei mesi di reclusione dal Tribunale di Bergamo e a tre anni dal Tribunale di Milano.

Nel novembre 1987 la condanna fu ridotta dalla Corte di Milano a un anno e due mesi in secondo grado. Tale condanna fu poi estinta da un'amnistia tramite un ordine della Corte di Appello di Milano il 30 aprile 1990. Briatore fu poi successivamente riabilitato dalla Corte di Torino nel 2010.

Il 10 febbraio 1993 un ordigno esplode davanti all'ingresso della dimora londinese di Briatore, nell'elegante quartiere di Knightsbridge. L'attentato non causa vittime ma solo danni al porticato e le conclusioni degli inquirenti inglesi sono che si è trattato di un atto dell'Irish Republican Army e che l'obiettivo non era Briatore.

Caso Piquet
Briatore al muretto del team Renault nel 2008

Nell'estate 2009 la FIA indaga sull'incidente occorso all'ex pilota della Renault Nelson Piquet Jr. durante il Gran Premio di Singapore 2008, sospettando che il pilota sia intenzionalmente andato fuori pista dietro ordine del suo team manager Briatore, allo scopo di favorire la vittoria della prima guida Fernando Alonso.[14] All'esito delle indagini sul caso, la FIA accusa quindi la Renault per le illiceità emerse in relazione all'incidente in questione.

La scuderia francese dal canto suo, dopo essersi sistematicamente rifiutata di commentare la vicenda, il 16 settembre rilascia un comunicato in cui annuncia che il team manager Flavio Briatore (assieme al capo degli ingegneri Pat Symonds) non fa più parte del team. Nella dichiarazione inoltre la Renault specifica che nella prevista riunione del Consiglio Mondiale della FIA non contesterà le accuse concernenti il Gran Premio di Singapore del 2008.

Il 21 settembre si riunisce quindi a Parigi il FIA World Motor Sport Council per decidere i provvedimenti del caso, e all'esito della riunione il Consiglio Mondiale della FIA radia Flavio Briatore e squalifica per due anni con la condizionale la casa automobilistica francese.

Il 5 gennaio 2010 il Tribunal de grande instance di Parigi annulla tuttavia la radiazione di Briatore, dichiarando non regolare il procedimento istruito dalla FIA, condannata inoltre a versare a Briatore 15.000 euro a titolo di risarcimento del danno, a fronte di una richiesta di un milione; la sentenza annulla anche la squalifica di Pat Symonds. La FIA ribadisce però che continuerà ad applicare le sanzioni finché non saranno esaurite le procedure di ricorso. In seguito viene trovato un accordo tra FIA e Briatore che stipula che il Manager non tornera' in F1 prima del 2013.
Caso Force Blue

Nel maggio 2010 per frode fiscale la Guardia di Finanza sequestra il mega yacht Force Blue di cui Flavio Briatore è beneficiario, al largo di La Spezia.

A fine gennaio 2011 l'inchiesta subisce un ulteriore sviluppo con il sequestro da parte della Guardia di Finanza di Genova di un milione e mezzo di euro e un'ulteriore accusa per truffa ai danni dello Stato. Tale cifra gli fu in seguito restituita.

Il 13 aprile 2015 per lui e altri tre imputati si apre il processo al Tribunale di Genova dichiarandosi innocente.Il 12 maggio seguente i PM chiedono per lui 4 anni di reclusione con l'accusa di aver intestato a una società di comodo lo yacht simulando l'attività di chartering, di aver evaso l'Iva sull'acquisto dell'imbarcazione e di non aver pagato le accise sul carburante per 3,6 milioni di euro. Il 10 luglio viene condannato alla pena di un anno e undici mesi di reclusione venendo lasciato in libertà grazie alla sospensione condizionale della pena che non si accumula con le precedenti pene a cui era stato condannato estinte con l'amnistia. Oltre alla condanna, i giudici stabiliscono anche la confisca dello yacht.

Il 28 settembre 2018 la Cassazione annulla la sentenza di appello di febbraio che lo condannava a 18 mesi e dispone un nuovo procedimento per quanto riguarda l’omissione dell’IVA mentre per quanto riguarda le fatture inesistenti viene disposto l’annullamento senza rinvio perché il fatto non sussiste.

Nello stesso mese, la Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare della Procura di Genova a carico dell'ex commercialista di Briatore e dell'ex direttore provinciale dell'Agenzia delle Entrate, con l'accusa di corruzione rispetto alla pregressa vicenda del mancato versamento dell'Iva all'importazione del Force Blue. Secondo quanto dichiarato dal Gip di Genova, Briatore ha accettato l'accordo preventivo, d'intesa con i propri legali.
Caso QPR

Nel novembre 2015 l'Alta Corte di Londra inizia a discutere la causa che vede opposto l'ex procuratore Antonio Caliendo a Briatore ed Ecclestone per presunto mancato pagamento di 8 milioni di euro per l'acquisizione del QPR.Nel febbraio 2016 la Corte respinge le accuse di Caliendo perché la società Mishcon de Reya non gli avrebbe recato alcun danno economico.



Flavio Briatore, ignoto piazzista
di polizze e accordi assicurativi
a Saluzzo e dintorni, esordisce
nel bel mondo dell'imprenditoria
in quel di Cuneo, collaborando
con un finanziere, Attilio Dutto,
costruttor locale che aveva appena
comprato la Paramatti vernici,
ex azienda di Michele Sindona.

Il ventun marzo del Settantanove,
Attilio Dutto viene assassinato
con una bella bomba collegata
all'accensione dell’auto sua
(l'omicidio desta un grosso scalpore
nella tranquilla città piemontese).
Non s’è mai saputa la verità
su quel botto, ma si dice che Dutto
avesse pestato sulla Costa Azzurra
i piedi a qualcheduno d’importante.
Da questo momento, però, comincia
l'escalation del biondo Briatore.

L’eroe si sposta a Milano, inizia
a frequentare la Borsa, conosce
Achille Caproni (degli Aeroplani)
che lo fa consulente di Cgi
(Compagnia generale industriale),
sua holding. Subito la Paramatti,
comprata da Caproni su consiglio
di Briatore, ha un "crac" e il pacchetto
d’azioni della Cgi vien venduto
all’Efim di stato; società varie
del gruppo falliscono, gli operai
finiscono in cassa d’integrazione,
a banche e creditori resta un buco
di quattordici miliardi di lire…

Dopo uno spazio di tempo, Briatore
torna in pubblico come discografico.
ed intanto vien prima condannato
a Bergamo ad 1 anno e 6 mesi
poi a 3 anni a Milano, accusato
di essere a capo di quello che i giudici
battezzano il gruppetto di Milano
che aveva il compito di agganciare
clienti d’alta fascia e di truffarli.
L'attività si interrompe con una
bella retata, una serie di arresti,
un'inchiesta giudiziaria ed un paio
di processi che tra gli altri coinvolgono
Emilio Fede, alla fine assolto
ma sol per insufficienza di prove.
Erano stati a cader nella rete
l'imprenditore Teofilo Sanson,
il cantante Pupo, Sergio Leone
(l'armatore), e gli ex v.presidenti
di Confindustria R. Buoncristiani
di Confagricoltura Giando Serra.

Briatore non fa nemmeno un giorno
di gattabuia poiché si rifugia
a Saint Thomas, nelle Isole Vergini,
L'amicizia con Luciano Benetton
gli permette, benché sia latitante,
di aprire laggiù qualche bel negozio
Benetton e di far rapidamente
carriera nel gruppo di dirigenti
dell'azienda tessile di Ponzano.
Torna in Italia dopo un’amnistia.

All'inizio degli anni novanta
Benetton gli affida la scuderia
di Formula Uno, rimessa in piedi
da Michele Paolini e Peter Collins
nel Millenovecentottansei
sulle ceneri della Toleman.
Nel ’94 e nel ’95
vince il mondiale con Michael Schumacher
come pilota. Grazie alla vetrina
Flavio con la Benetton si procura
una pubblicità senza tramonto.

Diventa proprietario di famose
discoteche, il Billionaire a Porto Cervo
e il Twiga sulla costa versiliana
a Marina di Petrasanta, sedi
di molte sue famose e chiacchierate
frequentazioni femminili, leggi
quelle con Naomi, Adriana Volpe,
Heidi Klum e la Betta Gregoraci.

Sarà il lavoro, saranno gli amici
di nuovo è coinvolto in inchieste
giudiziarie: nel novembre
del 2003 il P.M.
di Potenza Woodcock chiede
la sua custodia cautelare
nell'ambito di una inchiesta
che coinvolge molti Vip
nel sottobosco di pressioni indebite
con ambienti ministeriali,
ma il Gip di Potenza
emette una sentenza
di incompetenza per territorio

Ancora l’amico Benetton
arriva a salvarlo e gli riaffida
la scuderia di Formula Uno

Nel 2005 e nel 2006
torna a vincere il mondiale di
con lo spagnolo Alonso
gli propongono la politica
ovviamente Forza Italia

Intervistato in Tv si dichiara
moralmente vicino all’imprenditore che
sentendosi tartassato evade le tasse,
di trovare inaccettabile che lo Stato,
socio esoso, gli chieda
il quaranta per cento dei guadagni.
Ma come, lui lavora e l’altro prende?
Peccato che sia il non amato socio
a fargli trovare le strade pronte,
ospedali che funzionano,
studenti laureati che poi lui assume,
peccato che sia lo Stato che ovunque cerca
e spende per instillare in tutti
il sentimento della necessità
delle regole per la convivenza civile…
dalle quali Flavio si sente svincolato
 
Mah! In Italia ci saranno ormai una milionata e passa di contagiati, al 98% asintomatici.
Del resto gli infogrammi relativi a ricoveri, t.i. e decessi ci dicono che siamo in uscita. E che l'equazione contagiato/malato è una baggianata.

E pare manchi persino la prova provata che l'asintomatico totale sia contagioso.

Premesso questo, va' da se che usare la distanza sociale, lavarsi le mani ed utilizzare la mascherina in luogo chiuso o ove c'è assembramento ritengo si debba continuare a farlo.

Almeno per rispetto degli anziani, tipo Briatore, letshope spaissmen etc :p

Questa, in soldoni e da ignorante che legge qua e là, l'idea che mi son fatto.

Sono d'accordo all'80%

Per me dobbiamo farci 2-3 mesi di scuole aperte con numeri inevitabilmente in peggioramento, sperando che non diventino preoccupanti per essere sicuri

Sindacati permettendo :o
 
non è una bella cosa ma sono certo che il pensiero piu o meno recondito di gran parte degli italiani è stato un ben gli sta]

Purtroppo siamo solo umani, io per primo, con tutte le nostre debolezze :o
 
Non solo il Billionaire. La chiusura è arrivata anche per un altro storico locale della Costa Smeralda, il Sottovento. Il gestore, ricoverato nel reparto Malattie infettiva dell’Aou di Sassari, è positivo al Covid e ha sintomi molto gravi. L’uomo è sotto osservazione dei vari specialisti ed è sottoposto ad alti flussi di ossigeno. Il locale era rimasto aperto – nonostante l’ordinanza di chiusura delle discoteche – perché ha anche un frequentatissimo ristorante e pianobar. Negli ultimi giorni sono passati al Sottovento star del calcio e dello spettacolo come Zlatan Ibrahimovic, l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic (anche lui positivo al coronavirus), Diletta Leotta e Paolo Bonolis
 
Non solo il Billionaire. La chiusura è arrivata anche per un altro storico locale della Costa Smeralda, il Sottovento. Il gestore, ricoverato nel reparto Malattie infettiva dell’Aou di Sassari, è positivo al Covid e ha sintomi molto gravi. L’uomo è sotto osservazione dei vari specialisti ed è sottoposto ad alti flussi di ossigeno. Il locale era rimasto aperto – nonostante l’ordinanza di chiusura delle discoteche – perché ha anche un frequentatissimo ristorante e pianobar. Negli ultimi giorni sono passati al Sottovento star del calcio e dello spettacolo come Zlatan Ibrahimovic, l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic (anche lui positivo al coronavirus), Diletta Leotta e Paolo Bonolis

Ora tutti a ca cca rsi sotto, personaggi che per esposizione mediatica dovrebbero dare un esempio alla comunità, a chi li segue in trasmissioni o sulle riviste pattinate. Quando il denaro ti fa credere di essere sopra le parti, anche di un virus.
 
Briatore era nel giro degli amici di Epstein No a Massoneria e Nwo Macerata: ELENCO PERSONE PRESENTI NEL LIBRO NERO DI JEFFREY EPSTEIN
da Cuneo a New York, passando per Milano, Nizza e Saint Thomas, un mondo costellato di vecchie indagini giudiziarie, bische e casinò.
E ancora amicizie con imprenditori rampanti, latitanti e soci abbracciati dalla cattiva sorte, chi emigrato, chi misteriosamente saltato per aria insieme alla propria auto.

Per affari connessi a bische clandestine e gioco d'azzardo viene condannato in primo grado a un anno e sei mesi di reclusione dal Tribunale di Bergamo e a tre anni dal Tribunale di Milano.

Nel novembre 1987 la condanna fu ridotta dalla Corte di Milano a un anno e due mesi in secondo grado. Tale condanna fu poi estinta da un'amnistia tramite un ordine della Corte di Appello di Milano il 30 aprile 1990. Briatore fu poi successivamente riabilitato dalla Corte di Torino nel 2010.

Il 10 febbraio 1993 un ordigno esplode davanti all'ingresso della dimora londinese di Briatore, nell'elegante quartiere di Knightsbridge. L'attentato non causa vittime ma solo danni al porticato e le conclusioni degli inquirenti inglesi sono che si è trattato di un atto dell'Irish Republican Army e che l'obiettivo non era Briatore.

Caso Piquet
Briatore al muretto del team Renault nel 2008

Nell'estate 2009 la FIA indaga sull'incidente occorso all'ex pilota della Renault Nelson Piquet Jr. durante il Gran Premio di Singapore 2008, sospettando che il pilota sia intenzionalmente andato fuori pista dietro ordine del suo team manager Briatore, allo scopo di favorire la vittoria della prima guida Fernando Alonso.[14] All'esito delle indagini sul caso, la FIA accusa quindi la Renault per le illiceità emerse in relazione all'incidente in questione.

La scuderia francese dal canto suo, dopo essersi sistematicamente rifiutata di commentare la vicenda, il 16 settembre rilascia un comunicato in cui annuncia che il team manager Flavio Briatore (assieme al capo degli ingegneri Pat Symonds) non fa più parte del team. Nella dichiarazione inoltre la Renault specifica che nella prevista riunione del Consiglio Mondiale della FIA non contesterà le accuse concernenti il Gran Premio di Singapore del 2008.

Il 21 settembre si riunisce quindi a Parigi il FIA World Motor Sport Council per decidere i provvedimenti del caso, e all'esito della riunione il Consiglio Mondiale della FIA radia Flavio Briatore e squalifica per due anni con la condizionale la casa automobilistica francese.

Il 5 gennaio 2010 il Tribunal de grande instance di Parigi annulla tuttavia la radiazione di Briatore, dichiarando non regolare il procedimento istruito dalla FIA, condannata inoltre a versare a Briatore 15.000 euro a titolo di risarcimento del danno, a fronte di una richiesta di un milione; la sentenza annulla anche la squalifica di Pat Symonds. La FIA ribadisce però che continuerà ad applicare le sanzioni finché non saranno esaurite le procedure di ricorso. In seguito viene trovato un accordo tra FIA e Briatore che stipula che il Manager non tornera' in F1 prima del 2013.
Caso Force Blue

Nel maggio 2010 per frode fiscale la Guardia di Finanza sequestra il mega yacht Force Blue di cui Flavio Briatore è beneficiario, al largo di La Spezia.

A fine gennaio 2011 l'inchiesta subisce un ulteriore sviluppo con il sequestro da parte della Guardia di Finanza di Genova di un milione e mezzo di euro e un'ulteriore accusa per truffa ai danni dello Stato. Tale cifra gli fu in seguito restituita.

Il 13 aprile 2015 per lui e altri tre imputati si apre il processo al Tribunale di Genova dichiarandosi innocente.Il 12 maggio seguente i PM chiedono per lui 4 anni di reclusione con l'accusa di aver intestato a una società di comodo lo yacht simulando l'attività di chartering, di aver evaso l'Iva sull'acquisto dell'imbarcazione e di non aver pagato le accise sul carburante per 3,6 milioni di euro. Il 10 luglio viene condannato alla pena di un anno e undici mesi di reclusione venendo lasciato in libertà grazie alla sospensione condizionale della pena che non si accumula con le precedenti pene a cui era stato condannato estinte con l'amnistia. Oltre alla condanna, i giudici stabiliscono anche la confisca dello yacht.

Il 28 settembre 2018 la Cassazione annulla la sentenza di appello di febbraio che lo condannava a 18 mesi e dispone un nuovo procedimento per quanto riguarda l’omissione dell’IVA mentre per quanto riguarda le fatture inesistenti viene disposto l’annullamento senza rinvio perché il fatto non sussiste.

Nello stesso mese, la Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare della Procura di Genova a carico dell'ex commercialista di Briatore e dell'ex direttore provinciale dell'Agenzia delle Entrate, con l'accusa di corruzione rispetto alla pregressa vicenda del mancato versamento dell'Iva all'importazione del Force Blue. Secondo quanto dichiarato dal Gip di Genova, Briatore ha accettato l'accordo preventivo, d'intesa con i propri legali.
Caso QPR

Nel novembre 2015 l'Alta Corte di Londra inizia a discutere la causa che vede opposto l'ex procuratore Antonio Caliendo a Briatore ed Ecclestone per presunto mancato pagamento di 8 milioni di euro per l'acquisizione del QPR.Nel febbraio 2016 la Corte respinge le accuse di Caliendo perché la società Mishcon de Reya non gli avrebbe recato alcun danno economico.



Flavio Briatore, ignoto piazzista
di polizze e accordi assicurativi
a Saluzzo e dintorni, esordisce
nel bel mondo dell'imprenditoria
in quel di Cuneo, collaborando
con un finanziere, Attilio Dutto,
costruttor locale che aveva appena
comprato la Paramatti vernici,
ex azienda di Michele Sindona.

Il ventun marzo del Settantanove,
Attilio Dutto viene assassinato
con una bella bomba collegata
all'accensione dell’auto sua
(l'omicidio desta un grosso scalpore
nella tranquilla città piemontese).
Non s’è mai saputa la verità
su quel botto, ma si dice che Dutto
avesse pestato sulla Costa Azzurra
i piedi a qualcheduno d’importante.
Da questo momento, però, comincia
l'escalation del biondo Briatore.

L’eroe si sposta a Milano, inizia
a frequentare la Borsa, conosce
Achille Caproni (degli Aeroplani)
che lo fa consulente di Cgi
(Compagnia generale industriale),
sua holding. Subito la Paramatti,
comprata da Caproni su consiglio
di Briatore, ha un "crac" e il pacchetto
d’azioni della Cgi vien venduto
all’Efim di stato; società varie
del gruppo falliscono, gli operai
finiscono in cassa d’integrazione,
a banche e creditori resta un buco
di quattordici miliardi di lire…

Dopo uno spazio di tempo, Briatore
torna in pubblico come discografico.
ed intanto vien prima condannato
a Bergamo ad 1 anno e 6 mesi
poi a 3 anni a Milano, accusato
di essere a capo di quello che i giudici
battezzano il gruppetto di Milano
che aveva il compito di agganciare
clienti d’alta fascia e di truffarli.
L'attività si interrompe con una
bella retata, una serie di arresti,
un'inchiesta giudiziaria ed un paio
di processi che tra gli altri coinvolgono
Emilio Fede, alla fine assolto
ma sol per insufficienza di prove.
Erano stati a cader nella rete
l'imprenditore Teofilo Sanson,
il cantante Pupo, Sergio Leone
(l'armatore), e gli ex v.presidenti
di Confindustria R. Buoncristiani
di Confagricoltura Giando Serra.

Briatore non fa nemmeno un giorno
di gattabuia poiché si rifugia
a Saint Thomas, nelle Isole Vergini,
L'amicizia con Luciano Benetton
gli permette, benché sia latitante,
di aprire laggiù qualche bel negozio
Benetton e di far rapidamente
carriera nel gruppo di dirigenti
dell'azienda tessile di Ponzano.
Torna in Italia dopo un’amnistia.

All'inizio degli anni novanta
Benetton gli affida la scuderia
di Formula Uno, rimessa in piedi
da Michele Paolini e Peter Collins
nel Millenovecentottansei
sulle ceneri della Toleman.
Nel ’94 e nel ’95
vince il mondiale con Michael Schumacher
come pilota. Grazie alla vetrina
Flavio con la Benetton si procura
una pubblicità senza tramonto.

Diventa proprietario di famose
discoteche, il Billionaire a Porto Cervo
e il Twiga sulla costa versiliana
a Marina di Petrasanta, sedi
di molte sue famose e chiacchierate
frequentazioni femminili, leggi
quelle con Naomi, Adriana Volpe,
Heidi Klum e la Betta Gregoraci.

Sarà il lavoro, saranno gli amici
di nuovo è coinvolto in inchieste
giudiziarie: nel novembre
del 2003 il P.M.
di Potenza Woodcock chiede
la sua custodia cautelare
nell'ambito di una inchiesta
che coinvolge molti Vip
nel sottobosco di pressioni indebite
con ambienti ministeriali,
ma il Gip di Potenza
emette una sentenza
di incompetenza per territorio

Ancora l’amico Benetton
arriva a salvarlo e gli riaffida
la scuderia di Formula Uno

Nel 2005 e nel 2006
torna a vincere il mondiale di
con lo spagnolo Alonso
gli propongono la politica
ovviamente Forza Italia

Intervistato in Tv si dichiara
moralmente vicino all’imprenditore che
sentendosi tartassato evade le tasse,
di trovare inaccettabile che lo Stato,
socio esoso, gli chieda
il quaranta per cento dei guadagni.
Ma come, lui lavora e l’altro prende?
Peccato che sia il non amato socio
a fargli trovare le strade pronte,
ospedali che funzionano,
studenti laureati che poi lui assume,
peccato che sia lo Stato che ovunque cerca
e spende per instillare in tutti
il sentimento della necessità
delle regole per la convivenza civile…
dalle quali Flavio si sente svincolato

Un curriculum per diventare presidente di confindustria
 
Peccato per i 60 innocenti, ma per lui mi sembra una specie di contrappasso (o karma come si dice adesso).
A proposito, a me sembra di ricordare che affermo' di averlo gia' avuto.
Spero ce la faccia, perchè deve essere perculato a vita
Ehmm, l'ottimale sarebbe se ne avesse conseguenze durature, perche' altrimenti sarebbe soggetto alla "sindrome del sopravvisuto".
Mi vengono in mente molti altri BALDANZOSI personaggi che sarebbe opportuno venissero sottoposti a questa prova.... uno in particolare.....
 
Cmq l'autogol rimbalzato alla grande su tutti i tg e i social.

Un assist alla Rivera
 
Spero che non muoia ,però 3 mesi di ricovero in ospedale farebbero bene a lui e a tutti quegli ****** che negano il virus.
 
Ma perchè avercela tanto con Briatore e gioire delle sue disgrazie?
non sarà la solita invidia sociale trasversale, di destra populista e di sinistra?
Il signore fa parte della lobby che ha fatto pressione per l'apertura dei locali e delle discoteche, non ti sembra normale che le persone prudenti siano corroborate nelle loro scelte (perifrasi per non dire soddisfatte :D) a constatare che qualcuno subisca le conseguenze delle sue azioni ?
Poi magari e' una notizia montata o lui si riprende alla grande, meglio.
 
Spero che non muoia ,però 3 mesi di ricovero in ospedale farebbero bene a lui e a tutti quegli ****** che negano il virus.

Beh con zangrillo è in ottime mani, non credo gli somministrerà alcuna cura perchè tanto

1 il virus è clinicamente morto
2 chi è positivo non è malato

anzi zangrillo gli farà complimenti e un un'abbraccio+bacio rigorosamente senza mascherina.

Ma d'altronde anche Briatore non chiederà alcuna cura perchè firmerà le dimissioni x andare a ballare al billionaire.

PS
Ovviamente, senza ironia, spero che guarisca bene e si rimetta al 100%.
 
Ultima modifica:
Sono d'accordo all'80%

Per me dobbiamo farci 2-3 mesi di scuole aperte con numeri inevitabilmente in peggioramento, sperando che non diventino preoccupanti per essere sicuri

Sindacati permettendo :o

In Germania hanno fatto 2 settimane e poi chiuso 100 istituti....in germania....ripeto, in Germania.

Traete voi le conclusioni.
 
Che c'è da fare ironia.
E' ovvio che uno di 70 anni che ha pure avuto un tumore, (ovviamente non è dato sapere se soffra di altre patologie ma di solito uno di 70 anni difficile non abbia nulla)
Il corona è una cosa seria.
Per noi quarantenni è invece poco o nulla.
 
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