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insomma le cose si stanno muovendo, ma tutte le opzioni sono sul tavolo
mettiamo caso che le cose vadano a buon fine...... nel senso che riaprano le contrattazioni perche' si sta trovando la soluzione....
1) appena riaprono il titolo scende... perche' tutti se la svignano?
2) c'e' entusiasmo e il titolo riprende a salire sul valore della prima discesa di luglio (circa20/23 euro)
3) ......... non lo vorrei nemmeno citare.... sopra i 30/35 euro
Poi la ciliegina...
... magari nel frattempo Q.E. viene pure accusata di aggiotaggio e manipolazione del mercato visto che era direttamente interessata a far crollare il titolo con le supposizioni? Ricordo che (ho letto prima nelle vostre citazioni) oltre ad aver fatto scendere il titolo han accusato la societa' di produrre falsa tecnologia... tecnologia obsoleta, vecchia..... Hanno calunniato.... falsa testimonianza....
La falsa tecnologia mi sembra ci fosse anche qualcuno qui dentro che la sosteneva.... mentre scriveva...!
4) chi non ha chiuso le posizioni short (c'era tanta fretta fino a 15/20 gg fa a liberarsi della zavorra), come se la vedra'?
....... ecco....
un po' di domande..... interessanti..!
ciao a tutti.
mi sono iscritto in questo forum per rispondere a questo topic.
Ho 300 misere azioni, una piccola parte del mio portafoglio titoli.
per quel poco che posso contare, sono con voi e sono disposto a partecipare.
Abito relativamente vicino a BioOn e ci passo davanti quasi quotidianamente, ho anche conosciuto una ragazza che ci lavora.
Sono convinto di quello che ha affermato Mandrioli, che il prodotto ci sia e il business pure.
E questa è un'ottima base.
Quello che mi preoccupa è la lentezza fantozziana di quegli elefanti della procura, cercate il caso Igor online per capire di cosa parlo, e dei tempi biblici che costoro ci mettono per muoversi, tenendo nel mentre ferme risorse come ad esempio i soldi con cui A&C volevano finanziare l'azienda.
Sono un imprenditore e purtroppo ho visto aziende chiudere per indagini che hanno congelato i fondi, poi conclusesi in modo favorevole, ma quando ormai le aziende erano fallite.
Spero che per bio On non succeda lo stesso, non per i due spicci che ci ho messo ma per le persone che ci lavorano e le loro famiglie.
Mandrioli ha parlato delle tempistiche della procura e ipotizzato una data di dissequestro dei beni?
Ma avere idea di cosa vuol dire una ristrutturazione del debito dal lato vecchi azionisti? Io tutte queste manifestazioni di giubilo aspetterei a farle..
Scusate la mia ignoranza, ma quando si parla di ristrutturazione del debito nel comunicato si intende necessariamente quella regolata dall'art. 182bis della "Legge Fallimentare" (R.d. 16.3.1942, n. 267) o si intende in una accezione più ampia, in cui quella regolata dall'articolo anzidetto si verificherebbe solamente nel caso si verificasse l'ipotesi del ricorso a procedure concorsuali?
Spero la mia domanda abbia un senso.
Il comunicato di oggi a mio modo di vedere è sicuramente positivo se pensiamo che qualcuno immaginava che l'azienda fosse tutta una truffa. Almeno secondo me una persona che non segue i mercati e non conosce Bio-On e dopo tutto quanto successo soprattutto infine dopo aver visto il video di QCM mi immaginerei di essere caduto completamente in una truffa e che di buono nell'azienda non vi sia nulla.
La notizia di oggi esprime effettivamente che nell'azienda qualche cosa di positivo ci sia e conferma le parole già espresse riguardo il fatto che il prodotto esiste e c'è interesse per lo stesso. Il problema rimane quello della liquidità.
Date queste premesse però ho provato ad analizzare la notizia di oggi focalizzata sulla ristrutturazione del debito e si parla forse di procedure concorsuali tra i quali penso io anche il concordato preventivo. Qualcuno di fortemente preparato potrebbe esprimere in modo semplice cosa significa ciò per i vecchi azionisti esaminando le varie possibilità con il quale può configurarsi?
Se il concordato preventivo si configurasse in alcuni modi potrebbe non essere del tutto differente dalla continuità forse.
Il concordato preventivo (nella forma attuale post modifiche del 2015) protegge la società insolvente dai creditori, ne consente la continuità aziendale, i creditori accettano una offerta di liquidazione minima pari al 20% dei crediti e in cambio rinunciano ad altre azioni.
Nelle condizioni "normali" il concordato non prevede alcun riconoscimento per gli azionisti, purtroppo, in condizioni "ordinarie" non ci sono distinzioni tra azionisti "buoni" e azionisti "cattivi".
Certo ci sono delle possibili alternative, in qualche modo la procedura che sta riguardando Astaldi potrebbe essere un esempio con l'utilizzo di good&bad company.
In questo caso temo non ci sia la dimensione sufficiente per valutare la creazioni di "leggi speciali" o di altre modifiche al procedimento (come avvenne invece dal caso Parmalat in poi con l'allora Decreto Legge 23/12/2003 nr. 347).
Per rispetto alla situazione non mi spingo a fare valutazioni sul valore patrimoniale spettante ai vecchi azionisti.