Bio On - azionisti attuali 4

Dalla terra alla terra:
come la bioplastica può salvare il pianeta

Il suolo che calpestiamo ogni giorno è in pericolo.
Diversi agenti lo depauperano mettendo a rischio il nostro futuro.
Eppure basterebbe poco per rigenerare risorse anziché distruggerle.
Un esempio? Il compost

Già nel Medioevo avevano compreso quanto fosse rischioso impoverire un terreno dei suoi minerali. La messa a maggese (ossia a riposo) della terra, unita alla tecnica della rotazione triennale delle colture, fu uno degli elementi chiave per la sopravvivenza e la rinascita economica dopo una crisi. Sono nozioni che si imparano alle scuole medie, che si conoscono da migliaia di anni, eppure il problema del consumo del suolo è oggi più che mai presente e pressante: secondo la FAO un terzo di quello del mondo è oggi degradato e colpito da processi di salinizzazione, compattazione, acidificazione e deperimento dei nutrienti.
SOS: salviamo la terra, letteralmente

Il suolo è una risorsa non rinnovabile: per formarne uno strato di soli 10 centimetri ci vogliono duemila anni. Ecco perché è importante preservarlo dal depauperamento e dalla degradazione causati da vari fattori: il cambiamento climatico, l'inquinamento, le piogge acide, la deforestazione, le colture intensive e la cementificazione. Solo quest'ultimo elemento, per esempio, è responsabile della perdita in Europa di mille chilometri quadrati di terreni produttivi ogni anno (un'area grande quanto Roma). E in Italia più del 4% del territorio è sterile e oltre il 21% è considerato a rischio desertificazione. Eppure il suolo sano e fertile è vita e non solo perché elemento imprescindibile per il settore agricolo e di prevenzione da frane, allagamenti e desertificazione, ma anche perché tutti i terreni fertili del pianeta potrebbero assorbire ogni anno 0,7 miliardi di tonnellate di carbonio (dati Re Soil Foundation), l’equivalente di tutte le emissioni prodotte dall'utilizzo dei combustibili fossili nell’intera Unione Europea.
Un aiuto che viene dall'umido

Ma allora cosa è possibile fare per ridare 'vita' al suolo? Sono tanti gli interventi che dovrebbero essere messi in atto, ma uno fra questi è alla portata di ciascuno: fare correttamente la raccolta dell'umido. L'utilizzo del compost di qualità, ottenuto dal corretto compostaggio dei rifiuti organici, è fondamentale per preservare la sostanza organica del suolo. Ma a fronte di questa opportunità, due terzi dei rifiuti organici urbani nell’Unione europea (pari a 96 milioni di tonnellate) vengono ancora inviati in discarica, come gran parte dei fanghi di depurazione provenienti dal trattamento delle acque reflue urbane, che spesso sono anche inceneriti. L'Italia sta un po' meglio, con un riciclo intorno al 50%: ma è chiaro che i margini di miglioramento sono ancora ampi.
Dove lo butto?

In casa possiamo quindi già compiere dei gesti semplici per porre un freno al depauperamento del suolo e contribuire alla sua rigenerazione. Alcuni accorgimenti possono tornare utili: i tovaglioli di carta puliti possono essere messi nel contenitore della carta, ma se sono sporchi vanno messi nell'umido; nell'umido vanno gettati anche i capelli o i peli degli animali domestici così come i fiori appassiti e i prodotti in sughero e naturalmente gli scarti alimentari. C'è un altro materiale però che deve essere differenziato nell'umido: la bioplastica.
Come si smaltisce la bioplastica?

Le materie prime degli imballaggi in bioplastica derivano infatti da materiali compostabili quali cellulosa e mais. Un errore quindi gettarli nella plastica o peggio direttamente nell'ambiente. Un imballaggio in bioplastica ci impiega in media 80 giorni a degradarsi nell'ambiente a fronte di 500 anni per un film plastico convenzionale, ma è importante smaltirlo correttamente. Questo significa che, una volta gettati nell'umido, gli imballi vengono avviati negli impianti di compostaggio dove saranno opportunamente trattati per trasformarsi in compost, il fertilizzante naturale che può restituire sostanza organica al suolo.
Imballaggi in bioplastica: si può fare!

La bioplastica è una rivoluzione per il settore dei rifiuti perché è in grado di dare vita a una bioeconomia circolare (dalla terra alla terra) in grado di rigenerare risorse anziché distruggerle, con ricadute positive sull'ambiente. Finora però sono stati usati imballaggi compostabili (al posto della tradizionale plastica) solo per pochi alimenti da conservare in frigo. Per la pasta, gli snack e comunque per tutti i prodotti che devono ‘vivere’ sugli scaffali anche per alcuni mesi in perfetto stato di conservazione, l’incarto di origine naturale è una novità assoluta. La difficoltà in questo caso è mantenere la confezione integra e preservare il prodotto. A cimentarsi per prima con questa sfida è stata Misura che ha convertito il packaging di sette delle sue linee di prodotto in confezioni composte al 100% da materiali compostabili fra i quali il Mater-bi (sviluppato da Novamont), in cui le materie prime rinnovabili derivano dal mais e la cellulosa. Il risultato? Entro il 2020 due milioni e mezzo di confezioni di plastica tradizionale, una superficie più grande di 22 Piazze Duomo di Milano, verranno eliminate e sostituite con confezioni che – raccolte e trattate – diventano compost, quindi suolo fertile.
Ma oltre a questa scelta Misura elimina la plastica in altre linee di produzione in favore di packaging in carta certificata FSC, derivante da coltivazioni forestali sostenibili e controllate. Così, l’azienda italiana taglierà in un solo colpo della metà (il 52%), la plastica utilizzata per tutto il suo packaging, con l'obbiettivo di raggiungere tra il 2022 e il 2023 una riduzione del 79% della plastica utilizzata fino al 2019 per gli imballaggi.

SI SI, TUTTO BELLO, anch'io spero molto nelle bioplastiche per il futuro del pianeta e dei miei figli, ma non ho ancora capito, a questo punto e dopo un anno, tutto questo cosa c'entra con Bio-on.

bio-on è fallita!
Le sue azioni non valgono più niente!
ripeto: è fal-li-ta !!!
E tutti, chi più chi meno, ci abbiamo rimesso dei soldi che non rivedremo più (se non investendone altri, su altri titoli).
Cosa c'entra tutto questo dibattito sulle bioplastiche e sul funzionamento della magistratura?
Bio-on ricicciava le carte, truccava i bilanci, millantava joint-venture, alludeva a miliardosi contratti... ma era tutto fumo.
Stop. Finito
Ma è così difficile capirlo?
 
Ultima modifica:
Definire startup una società che ha più di 10 anni... Vabbè. Lasciamo stare.


Comunque invito i fedeli alla regione del bioonismo a fare delle ricerche su quanto e come inquinano le bioplastiche prima di blaterare di cospirazioni.
 
Definire startup una società che ha più di 10 anni... Vabbè. Lasciamo stare.


Comunque invito i fedeli alla regione del bioonismo a fare delle ricerche su quanto e come inquinano le bioplastiche prima di blaterare di cospirazioni.

Oggi chiamano ragazzi i 40enni, una società "ecofriendly" di cui Repubblica aveva parlato bene non può che essere una startup, anche gruppo waste lo era, o innovatec, basta che riescano a vendere a quanta più gente possibile le azioni mentre prendono accordi per prestarle e arbitraggiano con un bel bond convertibile non quotato.
Tanto poi ci pensano i giornali amici a difendere ogni nefandezza.
 
Definire startup una società che ha più di 10 anni... Vabbè. Lasciamo stare.


Comunque invito i fedeli alla regione del bioonismo a fare delle ricerche su quanto e come inquinano le bioplastiche prima di blaterare di cospirazioni.

Autorevoli studi fatti dalla fondazione scientifica "no profit" Qcm immagino.
 
Autorevoli studi fatti dalla fondazione scientifica "no profit" Qcm immagino.

Concludendo, posso dire che la plastica, proprio perché non è degradabile e resiste quasi inalterata per decine e decine di anni, sporca .... ma non inquina!
La plastica sporca o inquina? di Roberto Filippini Fantoni - Spaziodi Magazine - blog LENTE DI INGRADIMENTO
Di Roberto Filippini Fantoni
(ndr: autore dell'opinione asseritamente scientifica/tecnologica https://www.qcmfunds.com/wp-content/uploads/2019/07/QCM-perizia-scientifica-Bio-on-1.pdf)

Detto questo, quanto affermato sulla tossicità di molte "bioplastiche" attualmente in commercio è, almeno in parte, forse vero purtroppo, anche se non sono in grado di dirti in che misura con cognizione. Ciò immagino possa essere dovuto al materiale in se (quindi alla definizione stessa, secondo me infelice, del termine "bioplastica") o a contaminanti.

Una dei fattori da non trascurare, infatti, mi pare essere la presenza eventuale di contaminanti.
E proprio anche per questo Bio On SpA era forse unica: perché non utilizzava nel processo di recovery del PHA solventi organici, il che mi porta a ritenere forse trascurabile tale problema.
Per quanto riguarda invece ad es. il poliidrossibutirrato in se, contenuto nelle creme Mykai, mi pare di ricordare che riguardo gli aspetti citotossicità, biocompatibilità, biodegradabilità ecc., la letteratura fosse sufficientemente abbondante e concorde.

PS: il discorso è sempre lo stesso: i PHA accompagnano la vita sulla terra da sempre, sono prodotti da essere viventi e "digeriti" da essere viventi.
 
Ultima modifica:
SI SI, TUTTO BELLO, anch'io spero molto nelle bioplastiche per il futuro del pianeta e dei miei figli, ma non ho ancora capito, a questo punto e dopo un anno, tutto questo cosa c'entra con Bio-on.

bio-on è fallita!
Le sue azioni non valgono più niente!
ripeto: è fal-li-ta !!!
E tutti, chi più chi meno, ci abbiamo rimesso dei soldi che non rivedremo più (se non investendone altri, su altri titoli).
Cosa c'entra tutto questo dibattito sulle bioplastiche e sul funzionamento della magistratura?
Bio-on ricicciava le carte, truccava i bilanci, millantava joint-venture, alludeva a miliardosi contratti... ma era tutto fumo.
Stop. Finito
Ma è così difficile capirlo?

L'articolo era provocatorio, volevo vedere chi rispondeva con le solite fregnacce.
Lo sappiamo tutti come sono andate le cose (anzi, pensiamo di saperlo, tu compreso), non abbiamo bisogno di personaggi come te o il commercialista + bravo del mondo a dircelo.
Potresti invece spiegarci cosa c'entrano con questo forum quelli che, pur non essendo ex azionisti bio on, scrivono scempiaggini e continuano imperterrite a scrivere cose di cui non gliene frega niente a nessuno.
Tu vorresti forse dirmi che questi possono scrivere e noi invece dovremmo farci problemi a postare un articolo sulle bioplastiche o sulla magistratura ?
Amico mio .... anzi, amico bio ..... nessuno qui, per fortuna, è in grado di censurare gli altri (come è giusto che sia), fattene una ragione e sopporta
 
L'articolo era provocatorio, volevo vedere chi rispondeva con le solite fregnacce.
Lo sappiamo tutti come sono andate le cose (anzi, pensiamo di saperlo, tu compreso), non abbiamo bisogno di personaggi come te o il commercialista + bravo del mondo a dircelo.
Potresti invece spiegarci cosa c'entrano con questo forum quelli che, pur non essendo ex azionisti bio on, scrivono scempiaggini e continuano imperterrite a scrivere cose di cui non gliene frega niente a nessuno.
Tu vorresti forse dirmi che questi possono scrivere e noi invece dovremmo farci problemi a postare un articolo sulle bioplastiche o sulla magistratura ?
Amico mio .... anzi, amico bio ..... nessuno qui, per fortuna, è in grado di censurare gli altri (come è giusto che sia), fattene una ragione e sopporta

Veramente qui ci sono state sempre censure verso chi non sposava il pensiero unico della setta, veniva censurata qualsiasi forma di dissenso, ma anche semplici domande o dubbi da parte di utenti in buona fede o sprovveduti accusati di essere speculatori d'assalto.

E quelli che censuravano sono gli stessi che ancora cosa stanno qui a blaterare di magistratura e di complotti mondiali, a reinventare la contabilità e il diritto fallimentare senza saperne nulla, a scrivere fiumi di parole che non c'entrano assolutamente nulla con Bio on. fattene una ragione tu : bip on, che è l'argomento del thread, è fallita e non è rimasto più niente, è stata una truffa contabile con varie complicità e tanti ci sono caduti, cosa che può capitare. Quello che non dovrebbe capitare è ammalarsi, perché qui c'è tanta gente che ha sviluppato patologie psicologiche serie
 
Veramente qui ci sono state sempre censure verso chi non sposava il pensiero unico della setta, veniva censurata qualsiasi forma di dissenso, ma anche semplici domande o dubbi da parte di utenti in buona fede o sprovveduti accusati di essere speculatori d'assalto.

E quelli che censuravano sono gli stessi che ancora cosa stanno qui a blaterare di magistratura e di complotti mondiali, a reinventare la contabilità e il diritto fallimentare senza saperne nulla, a scrivere fiumi di parole che non c'entrano assolutamente nulla con Bio on. fattene una ragione tu : bip on, che è l'argomento del thread, è fallita e non è rimasto più niente, è stata una truffa contabile con varie complicità e tanti ci sono caduti, cosa che può capitare. Quello che non dovrebbe capitare è ammalarsi, perché qui c'è tanta gente che ha sviluppato patologie psicologiche serie

Non mi risulta che nessuno sia mai stato censurato, anzi tutti hanno potuto scrivere quello che volevano, anche chi per rispetto delle persone coinvolte avrebbe fatto bene ad astenersi.
Basta leggersi i post del forum.
Quindi la tua osservazione è del tutto fuori luogo e il fatto che anche tu stia scrivendo mi pare sia una prova evidente
 
Non mi risulta che nessuno sia mai stato censurato, anzi tutti hanno potuto scrivere quello che volevano, anche chi per rispetto delle persone coinvolte avrebbe fatto bene ad astenersi.
Basta leggersi i post del forum.
Quindi la tua osservazione è del tutto fuori luogo e il fatto che anche tu stia scrivendo mi pare sia una prova evidente


non è affatto vero . parlo ovviamente di quando il titolo stava a 50-60-70€ ecc... addirittura utenti che ponevano semplici domande venivano accusati di essere speculatori short, diversi messaggi segnalati e cancellati .. poi invece qui continuano a scrivere personaggi che parlano di contabilità e diritto fallimantare senza averne neanche le basi .. comunque vabbe' contenti voi , magari scoprite nuove teorie contabili o di diritto ..


ps : io per chi all'epoca censurava (anche me ) e mi scriveva insulti in privato, o faceva insinuazioni e accuse gratuite dettate solo dal fantisimo , non ho alcun rispetto , sono contento che abbia perso tutto, vengo qui solo a vedere come se la passa
 
non è affatto vero . parlo ovviamente di quando il titolo stava a 50-60-70€ ecc... addirittura utenti che ponevano semplici domande venivano accusati di essere speculatori short, diversi messaggi segnalati e cancellati .. poi invece qui continuano a scrivere personaggi che parlano di contabilità e diritto fallimantare senza averne neanche le basi .. comunque vabbe' contenti voi , magari scoprite nuove teorie contabili o di diritto ..


ps : io per chi all'epoca censurava (anche me ) e mi scriveva insulti in privato, o faceva insinuazioni e accuse gratuite dettate solo dal fantisimo , non ho alcun rispetto , sono contento che abbia perso tutto, vengo qui solo a vedere come se la passa


Quello che scrivi tu e qualche altro fenomeno sono dello stesso livello di quelli che stai criticando.
Questo forum era nato per dare la possibilità a tutti gli ex azionisti di confrontarsi e avere info sulla situazione.
Invece ci scrivi tu e qualche altro fenomeno da baraccone che vuole darsi un tono da genio della finanza.
La missione per cui il forum era nato è fallita, ergo per me andrebbe chiuso.
Così almeno ci risparmiamo personaggi come te che vengono qui a "vedere come se la passano" o peggio che scrivono solo per avere un palcoscenico dove atteggiarsi a geni della finanza
 
Il forum ha permesso di pubblicare foto da Google Maps di zuccherifici che stavano firmando importantissimi contratti... E ha cancellato i messaggi di chi derideva, giustamente, tali idiozie.

Chi come me è stato preso a insulti per avere detto cose ovvie, adesso si fa 4 risate a vedere come si blatera di adc e riammissione alle quotazioni.


Siate seri, cari biooniani, fatevi un libretto postale.
 
Quello che scrivi tu e qualche altro fenomeno sono dello stesso livello di quelli che stai criticando.
Questo forum era nato per dare la possibilità a tutti gli ex azionisti di confrontarsi e avere info sulla situazione.
Invece ci scrivi tu e qualche altro fenomeno da baraccone che vuole darsi un tono da genio della finanza.
La missione per cui il forum era nato è fallita, ergo per me andrebbe chiuso.

Hai detto bene confrontarsi ed avere info sulla situazione. Non alimentare inutili sogni su riammissione in borsa, cavalieri bianchi, brevetti di valore inestimabile. Che se arriva qualche azionista in cerca di notizie rischia di essere fuorviato per poi avere ancora delusioni.
Siate seri...
 
Non mi risulta che nessuno sia mai stato censurato, anzi tutti hanno potuto scrivere quello che volevano, anche chi per rispetto delle persone coinvolte avrebbe fatto bene ad astenersi.
Basta leggersi i post del forum.
Quindi la tua osservazione è del tutto fuori luogo e il fatto che anche tu stia scrivendo mi pare sia una prova evidente

Buonasera, credo che Lei abbia sbagliato forum, perché qua la censura verso chi non pompa (soprattutto i titolini scrausi tipo questo, ma lo stesso ad esempio è su Vetrya) è sempre stata pressante e invadente al punto da portare utenti di un certo spessore ad andarsene facendo sorgere parecchi dubbi sulla reale utilità di questo forum.
 
Buonasera, credo che Lei abbia sbagliato forum, perché qua la censura verso chi non pompa (soprattutto i titolini scrausi tipo questo, ma lo stesso ad esempio è su Vetrya) è sempre stata pressante e invadente al punto da portare utenti di un certo spessore ad andarsene facendo sorgere parecchi dubbi sulla reale utilità di questo forum.

Non io sicuramente.
Comunque vedo che i soliti soggetti hanno appreso il senso delle mie parole al volo.
Chiudiamo tutto che è meglio
 
Il forum ha permesso di pubblicare foto da Google Maps di zuccherifici che stavano firmando importantissimi contratti... E ha cancellato i messaggi di chi derideva, giustamente, tali idiozie.

Chi come me è stato preso a insulti per avere detto cose ovvie, adesso si fa 4 risate a vedere come si blatera di adc e riammissione alle quotazioni.


Siate seri, cari biooniani, fatevi un libretto postale.

non si può negare la realtà, che ci sia stao qualche cosa di "partigiano" , se posso permettermi il termine, anche nella moderazione oltre che nell'atteggiamemto degli utenti è nei ricordi di tutti, ma ora sono cose passate , sarebbe utile sapere se ci sono sviluppi e se chi ha azioni (come me) possa ancora avere qualche possibilità di tornare in gioco (tramite adc? ....nei risarcimenti ci credo poco)
 
non si può negare la realtà, che ci sia stao qualche cosa di "partigiano" , se posso permettermi il termine, anche nella moderazione oltre che nell'atteggiamemto degli utenti è nei ricordi di tutti, ma ora sono cose passate , sarebbe utile sapere se ci sono sviluppi e se chi ha azioni (come me) possa ancora avere qualche possibilità di tornare in gioco (tramite adc? ....nei risarcimenti ci credo poco)

... a ridanghede... niente. proprio de coccio
 
L'articolo era provocatorio, volevo vedere chi rispondeva con le solite fregnacce.
Lo sappiamo tutti come sono andate le cose (anzi, pensiamo di saperlo, tu compreso), non abbiamo bisogno di personaggi come te o il commercialista + bravo del mondo a dircelo.
Potresti invece spiegarci cosa c'entrano con questo forum quelli che, pur non essendo ex azionisti bio on, scrivono scempiaggini e continuano imperterrite a scrivere cose di cui non gliene frega niente a nessuno.
Tu vorresti forse dirmi che questi possono scrivere e noi invece dovremmo farci problemi a postare un articolo sulle bioplastiche o sulla magistratura ?
Amico mio .... anzi, amico bio ..... nessuno qui, per fortuna, è in grado di censurare gli altri (come è giusto che sia), fattene una ragione e sopporta


A proposito...
Report (che ti aveva detto personalmente di essere molto interessata al caso Bio-on), ti ha più detto niente?
Che dice Ranucci? e la Gabanelli?
addavenì Report, così vi apre gli occhi.
 
... a ridanghede... niente. proprio de coccio

risate girl.jpg
 
non si può negare la realtà, che ci sia stao qualche cosa di "partigiano" , se posso permettermi il termine, anche nella moderazione oltre che nell'atteggiamemto degli utenti è nei ricordi di tutti, ma ora sono cose passate , sarebbe utile sapere se ci sono sviluppi e se chi ha azioni (come me) possa ancora avere qualche possibilità di tornare in gioco (tramite adc? ....nei risarcimenti ci credo poco)

In qualsiasi caso, i soldi delle vecchie azioni, salvo causa legale contro revisori ecc, sono già azzerati.
"tornare in gioco", anche nel caso più ottimistico del mondo, significherebbe unicamente mettere soldi nuovi e sperare che non vengano bruciati dalla -ipotetica- nuova gestione.

Caso ottimistico, con probabilità di realizzazione per me prossima allo zero, ma per chi vive di sogni...

Questo appunto ovviamente non è per te, che palesemente non vedi e non senti, ma per gli avventori che non postano mai.
 
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