Riporto anche qui la cartolina dell'evento che si inaugurerà il 4 Novembre alle 18:30 al Museo Civico della Pinacoteca di Como e durerà sino al 7 gennaio 2018 con quale anticipazione.
La mostra fa parte del percorso 'Black Light Art', iniziato nella sede di Regione Lombardia, che prosegue a Como per poi giungere al Museo della Rocca di Spoleto. Alla Rocca di Spoleto saremo presento dagli inizi di dicembre sino alla fine febbraio, con sovrapposizione di circa un mese con l'esposizione di Como.
La mostra che nasce itinerante proseguirà poi in altre sedi museali.
Le opere che verranno presentate a Como saranno 15 delle quali soltanto tre presenti nella prima esposizione. Gli autori sono una selezione della prima esposizione Mario Agrifoglio, Nino Alfieri, LeoNilde Carabba, Claudio Sek De Luca, Cristiana Fioretti, Nicola Evangelisti, Olga Serezhina.
Nella prima sala verranno presentate 7 opere di Agrifoglio che ripercorrono un periodo di una ventina d'anni, con un paio di opere dell'inizio della ricerca sulla luce nera, prima della virata verso l'approccio stilistico della Bauhaus e con una importante opera sul principale tema del metamerismo.
Nella seconda sala Fioretti, De Luca e Serezhina con le loro ricerche sul tema della luce nera. Nella terza Evangelisti, Carabba e Alfieri con opere legate ad un triplo stato luminoso, luce bianca, luce nera e senza luce.
Ricordo che tutte le esposizione 'Black Light Art' sono realizzate in ambienti a luci alternate (luce bianca/nera o luce bianca/nera/buio).
Per chi ha visto l'esposizione di Fontana all'Hangar Bicocca la differenza ambientale è dovuta all'uso di cicli di luce che passano dalla luce bianca progressivamente verso la luce nera, passano (in una delle tre sale) al buio completo e poi ritornano alla luce bianca riprendendo il ciclo.
Tratto dal comunicato stampa: "la luce che colora il buio tratterà la luce nera come medium espressivo in grado di coinvolgere lo spettatore in una innovativa esperienza sensoriale, dove la realtà si presenta sotto molteplici forme in continua evoluzione. Un ciclo dinamico di luce bianca, luce nera e buio trasformerà gli ambienti, permettendo alle opere esposte di vestirsi di colori, forme e spazialità sorprendenti."