Il Wall Street Journal: "Meglio un governo tecnico". Non meno allarmanti, seppure meno catastrofiche, le previsioni del Wall Street Journal, che esce oggi con un articolo in prima pagina dedicato proprio alle ricadute sui mercati del referendum italiano. Secondo Riva Gold e Giovanni Legorano, dopo la Brexit e Trump, un eventuale esito negativo della consultazione porterebbe a una caduta dei titoli bancari italiani e a un ulteriore indebolimento dell'euro. "Il referendum si è trasformato in un voto di fiducia sulla capacità del governo Renzi di rilanciare l'economia", sottolinea il Wsj, citando poi Wolf von Rotberg, analista economico di Deutsche Bank, secondo cui l'esito referendario "servirà a impostare il tono per il 2017 sul clima politico e gli investimenti in Italia e in Europa".
Per il principale quotidiano finanziario Usa, in caso di vittoria del No e conseguente caduta dell'esecutivo Renzi, il risultato più auspicabile è "l'istituzione di un governo tecnico", che farebbe meno danni e spaventerebbe meno gli investitori rispetto a un ipotetico governo dei Cinque stelle, "partito antiestablishment che punta a rinegoziare il debito italiano e a indire un referendum sull'euro, destabilizzando tutto il sud Europa". Un'eventuale presa del potere da parte dei grillini potrebbe "far crollare del 20% i principali indici europei", scrive ancora il Wsj citando uno studio di Deutsche Bank. In conclusione l'articolo lascia intravedere un barlume di speranza: "L'Italia è più grande della Brexit - spiega Guy Monson, capo del comitato d'investimento della banca privata svizzera Sarasin & Partners - e finché il Paese è in crescita non possiamo darla vinta alla crisi".
Visto Grillo? Sei finito sul WALL STREET JOURNAL.
Se questo e' il giornalismo finanziario non abbiamo proprio scampo...