bisognerebbe provare a capire meglio da dove nascono le idee woke; potrebbero essere una pensata risposta ad altre idee, peggiori. Una maniera per creare un gruppo, l'appartenenza ad un gruppo. In contrasto con altro.
Quel che voglio dire è che valutare la realtà, le vicende e la loro evoluzione è difficile poichè la quantità di cose che non sappiamo, anche sugli Usa, è enorme.
Ovviamente si possono criticare le singole idee woke, restando però ad un piano non dico superficiale, ma non necessariamente adeguato a capire qual è l'evoluzione e la logica delle idee
Il discorso è lungo e complicato, Gli USA sono un paese che ha fatto progressi enormi nel campo dei diritti civili, partendo da una situazione piuttosto arretrata e con enormi differenze all’interno del paese.
Per esempio lo schiavismo è stato abolito solo nella seconda metà dell’Ottocento e fino a qualche decennio or sono c’era un segregazionismo feroce nei confronti dei neri.
Ad oggi in metà del del paese non c’è una legge sull’aborto e recentemente è stata cancellata dalla corte suprema un escamotage che aveva funzionato negli ultimi cinquant’anni.
Fino al 2003 esistevano leggi contro la “sodomia” in diversi stati abolite da una sentenza della corte suprema.
Ancora oggi esistono movimenti fondamentalisti cristiani di grande seguito almeno in alcune zone del paese. La stessa chiesa cattolica ha un impostazione molto più tradizionalista che in Europa.
Le lotte per i diritti civili di conseguenza hanno prodotto molto estremismo: dall’abolizione delle discriminazioni verso i neri si è passati alla pretesa di una riparazione dei torti subiti nel passato, per cui ad esempio oggi per una persona di colore e meglio ancora donna c’è un percorso facilitato per entrare in una università prestigiosa rispetto a un maschio bianco (affirmative act) che è stato abrogata recentemente dalla corte suprema. Quindi una discriminazione al contrario basata sul concetto che i maschi bianchi di oggi debbano fare qualcosa per riparare i soprusi che i loro antenati hanno compiuto magari cento anni fa.
Però tutte queste minoranze, una volta discriminate, sono in cerca di un risarcimento per quello che hanno subito nel passato e hanno trovato nel partito democratico il loro interprete politico.
Alla fine oggi i democratici rappresentano un insieme di minoranze, che si detestano luna con l’altra, ma che tutti insieme riescono ad avere la maggioranza (o quasi) dei voti.
Per i politici democratici esiste una ossessione nel rispetto di certe regole formali: dal linguaggio alle leggi sul lavoro e contro la discriminazione in ogni contesto sociale. Per cui se sei maschio bianco e stai sulle palle al capo ti licenziano dalla sera alla mattina ma se sei femmina e/o nera puoi provare a far causa dicendo che il licenziamento è discriminatorio e magari ti danno milioni di risarcimento.
Insomma il discorso sarebbe molto lungo, ma è chiaro che finché certi concetti restano all’interno degli Stati Uniti possono avere un qualche senso, che siano condivisibili o meno, ma se provi ad esportare certi concetti in società che sono ancora convintamente patriarcali (tipo le società islamiche) o nelle quali non esiste la multietnicita’ USA, ottieni solo rigetto e incomprensione e l’accusa di voler indebitamente interferire negli affari di altri stati sovrani che non è accettabile per nessuno.