BTP ITALIA indicizzati all’inflazione italiana (info a pag.1) Vol.39

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FAQ BTP Italia​

In brevissimo e semplificando molto, i BTP Italia sono titoli di stato italiani, di tipo obbligazionario, che pagano l'inflazione di semestre in semestre. Se l'inflazione è 1%, 2%, n%, pagano questa percentuale più la cedola fissa, in caso di inflazione pari o sotto zero, solo la cedola fissa.
L'inflazione % è calcolata come variazione dell'indice numerico FOIxT, che rappresenta l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie calcolato dall'ISTAT.
Nel seguito tutti i dettagli gli aspetti tecnici.


  1. Cos’è il BTP Italia?
  2. Come funziona il meccanismo d'indicizzazione?
  3. Cos'è il Coefficiente d'Indicizzazione?
  4. Come si calcola il numero indice di riferimento?
  5. Come vengono calcolate le cedole semestrali e la rivalutazione del capitale su base semestrale?
  6. Come vengono calcolati i ratei di compravendita?
  7. Che cos'è il premio fedeltà CUM?
  8. La rivalutazione capitale espressa dal CI può generare plusvalenza fiscale?
  9. Indice FOI ed inflazione semestrale per il calcolo della cedola
  10. Eventuale discesa dell'inflazione
  11. Eventuale deflazione ed indice watermark
  12. BTP Italia attualmente in circolazione
  13. Link MEF, Tabelle Istat e Raccolta link utili BTP Italia


Cos’è il BTP Italia?

É un titolo obbligazionario di stato italiano che fornisce all’investitore una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi italiani.
Il BTP Italia garantisce un interesse costante in termini "reali", ovvero in termini di potere di acquisto, fissato al momento dell’emissione (il cosiddetto tasso cedolare reale annuo).
Sia le cedole, pagate semestralmente, che il capitale, la cui rivalutazione viene anch’essa corrisposta semestralmente, sono rivalutati in base all’inflazione italiana, misurata dall’Istat attraverso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per Famiglie di Operai ed Impiegati con esclusione dei Tabacchi (FOIxT).

Come funziona il meccanismo d'indicizzazione?

Ogni 6 mesi è riconosciuto al detentore il recupero della perdita del potere di acquisto realizzatasi in quel periodo, attraverso il pagamento della rivalutazione semestrale del capitale sottoscritto, unitamente al pagamento delle cedole semestrali, calcolate moltiplicando la metà del tasso annuo di interesse cedolare reale, fissato all’emissione, per il capitale sottoscritto, rivalutato sulla base dell’inflazione verificatasi su base semestrale.
Alla scadenza finale, il BTP Italia garantisce la restituzione del valore nominale sottoscritto.
Il meccanismo di indicizzazione si basa sul Coefficiente d'Indicizzazione (CI)

Cos'è il Coefficiente d'Indicizzazione (CI)?

La rivalutazione del capitale nominale sottoscritto e delle cedole avviene attraverso il Coefficiente di Indicizzazione, noto anche con l'acronimo di CI. In particolare, il CI è calcolato sulla base dell’inflazione rilevata dall’indice FOI, con esclusione del tabacco, elaborato e pubblicato mensilmente dall’Istat. Tale coefficiente permette di conoscere ad una generica data (giorno “d” del mese “m”), il valore del capitale nominale rivalutato sulla base dell’andamento dei prezzi.
Il CI è calcolato mediante la seguente formula:
CId,m = numero indiced,m / numero indice based,m
dove il numero indice si intende al giorno d del mese m della data di calcolo, mentre per il numero indice base, si intende il numero indice alla data di pagamento dell'ultima cedola che precede la data di calcolo. Il valore del Coefficiente di Indicizzazione così ottenuto è troncato alla sesta cifra decimale e arrotondato alla quinta.
Nel caso non sia stata ancora pagata la prima cedola, ossia quando la data di godimento della cedola coincide con la data di godimento del titolo, allora si prende come numero indice base quello relativo alla data di godimento del titolo (la data d'emissione).
I valori giornalieri dei Coefficienti di Indicizzazione sono pubblicati mensilmente sul sito Internet del Debito Pubblico (MEF Dipartimento del Tesoro), nella sezione BTP Italia.

Come si calcola il numero indice di riferimento?

Poiché l’indice dei prezzi FOI ex tabacchi viene pubblicato dall’Istat nella seconda metà del mese successivo a quello di riferimento, per calcolare il numero indice dei prezzi ad una generica data (giorno d del mese m) si procede con la seguente modalità di calcolo per interpolazione:
Numero Indiced,m = NIfoim-3 + (d-1) / gg * (NIfoim-2 - NIfoim-3)
dove:
il numero indice è riferito del giorno d del mese m;
  • NIfoim-3 è l’indice FOI ex tabacchi che precede di 3 mesi quello per il quale viene effettuato il calcolo;
  • NIfoim-2 è l’indice FOI ex tabacchi che precede di 2 mesi quello per il quale viene effettuato il calcolo;
  • d è il giorno del mese per cui si sta effettuando il calcolo;
  • gg è il numero di giorni effettivi del mese m.
Il numero indice alla data di pagamento della cedola è quindi calcolato a partire dagli Indici Istat FOI ex tabacchi relativi a tre mesi e due mesi precedenti il mese per cui si effettua il calcolo. Il valore così ottenuto è troncato alla sesta cifra decimale e arrotondato alla quinta.
Qualora l’indice dei prezzi dovesse subire revisioni successivamente alla sua iniziale pubblicazione, per i calcoli si continuerà ad utilizzare l’indice pubblicato prima della revisione.
Qualora l’indice dei prezzi per il mese “m” non dovesse essere pubblicato in tempo utile, si utilizzerà il numero indice sostitutivo (NIS), calcolato mediante la seguente formula:
NISm = NIfoim-1 * (NIfoim-1 / NIfoim-13)^1/12
Il Numero Indice Sostitutivo è applicato per la determinazione dei pagamenti per interessi e per il calcolo della rivalutazione del capitale effettuati precedentemente alla pubblicazione dell’indice definitivo. Eventuali pagamenti effettuati sulla base dell’indice sostitutivo non sono rettificati.

Come vengono calcolate le cedole semestrali e la rivalutazione del capitale su base semestrale?

L’importo variabile delle cedole semestrali è calcolato moltiplicando il tasso annuo di interesse cedolare reale, diviso due, per il capitale nominale rivalutato alla data di pagamento della cedola (pari al capitale nominale sottoscritto moltiplicato per il Coefficiente di Indicizzazione modificato alla data di pagamento della cedola).
Cedola t = Tasso cedolare reale annuo / 2 * Capitale nominale * Max(CI t, 1)
dove CI t rappresenta il Coefficiente di Indicizzazione riferito alla data di stacco cedolare, mentre Max(CI t, 1) rappresenta il Coefficiente di Indicizzazione modificato a 1 nel caso in cui il Coefficiente di Indicizzazione semestrale risultasse inferiore all’unità, ovvero nel caso in cui si verifica una riduzione dei prezzi su base semestrale, a cui corrisponderebbe in teoria una svalutazione del capitale, si assume che il numero indice dei prezzi sia uguale a quello del periodo precedente (meccanismo cosiddetto del floor sulla cedola). Di conseguenza, il coefficiente di indicizzazione diventa uguale a 1 (coefficiente di indicizzazione modificato), e quindi viene corrisposto il tasso cedolare reale, che costituisce il rendimento minimo garantito. Nel periodo successivo, qualora il coefficiente di indicizzazione su base semestrale ritorni superiore all’unità, si prende come base il valore massimo del numero indice dei prezzi rilevato nei semestri precedenti.
Oltre al pagamento della cedola semestrale, è prevista anche la corresponsione della quota di rivalutazione del capitale nominale sottoscritto, maturata nel semestre di riferimento:
Rivalutazione Capitale t = Capitale Nominale * Max(CI t-1, 0)
Nel caso in cui il coefficiente di indicizzazione semestrale sia inferiore all’unità, non viene corrisposta alcuna rivalutazione (meccanismo cosiddetto del floor sul capitale). Nel periodo successivo, qualora il coefficiente di indicizzazione su base semestrale ritorni superiore all’unità, si prende come base il valore massimo del numero indice dei prezzi rilevato nei semestri precedenti.
Ai fini del pagamento, il risultato ottenuto da ciascuna delle predette operazioni (calcolo cedola e calcolo rivalutazione del capitale), comprensivo di un numero di cifre decimali non inferiore a dieci, è arrotondato al secondo decimale.
La remunerazione totale semestrale è data quindi dalla somma della cedola più la quota di rivalutazione del capitale del periodo di riferimento:
Remunerazione semestrale t = Cedola t + Rivalutazione capitale t

Come vengono calcolati i ratei di compravendita?

Per effetto del CI che si moltiplica il prezzo di contrattazione, il controvalore di compravendita potrebbe discostarsi sensibilmente dal valore nominale. Per capirne i dettagli e per effettuare compravendite più consapevoli, si consiglia di leggere attentamente questo paragrafo, nonché tutti i contenuti di questa pagina.
La quotazione dei prezzi dei BTP Italia sul mercato secondario è effettuata in termini “reali”: il prezzo di quotazione, e quindi potenzialmente di scambio, non tiene conto della componente di indicizzazione. Il controvalore a cui lo scambio viene regolato è invece ottenuto moltiplicando il prezzo di quotazione/scambio per il Coefficiente di Indicizzazione relativo alla data di regolamento della transazione a cui vanno aggiunti i dietimi di interesse anch’essi rivalutati per il Coefficiente di Indicizzazione (senza modifiche per tenere conto di una potenziale deflazione nel semestre). La somma del controvalore indicizzato e dei dietimi rivalutati corrisponde alla somma del prezzo “reale” (clean real price) e dei ratei di rivalutazione del capitale (valutato al prezzo “reale” di quotazione sul mercato) e degli interessi cedolari, che vengono illustrati qui di seguito. Per il calcolo dei ratei negoziati sul mercato secondario si segue la convenzione di mercato giorni effettivi/giorni effettivi.
Il calcolo del rateo cedolare è effettuato in due passi successivi:
1. Si calcola la quota percentuale della cedola maturata fino alla data di regolamento (AC%):
AC% = Tasso cedolare reale annuo / 2 * giorni competenza / giorni del semestre di godimento
dove per giorni di competenza si intende il numero di giorni tra la data di pagamento dell’ultima cedola e il giorno di regolamento dell’operazione (giorno “d” del mese “m”).
2. Si moltiplica il valore ottenuto per il capitale nominale sottoscritto rivalutato alla data di regolamento (pari al Capitale Nominale Sottoscritto moltiplicato per il Coefficiente di Indicizzazione):
RCd,m = AC% * Capitale nominale * CId,m
Il rateo della rivalutazione del capitale nel giorno di regolamento dell’operazione (giorno “d” del mese “m”) si calcola nel seguente modo:
RRCd,m = Capitale Nominale * Pr / 100 * (CId,m-1)
dove Pr indica il prezzo di quotazione sul mercato al momento dello scambio.

Che cos'è il premio fedeltà CUM?

Agli investitori retail che sottoscrivono il BtpItalia al collocamento per conservarlo fino a scadenza, ovvero fino alla data di pagamento del premio, viene riconosciuto un premio predefinito all'emissione, chiamato premio fedeltà oppure premio CUM, che può generalmente valere il 4 oppure 8 per mille lordi del capitale nominale.
Il BtpItalia dotato di premio fedeltà viene identificato con un codice ISIN CUM differente dal codice ISIN ordinario attribuito al medesimo Btp Italia non dotato di premio fedeltà scambiabile sul mercato secondario.
Alla sottoscrizione retail, gli investitori privati ottengono l'assegnazione del titolo CUM dotato di premio fedeltà. Se poi il titolo CUM viene venduto, totalmente o parzialmente, decade il premio fedeltà sulla sola quantità venduta, alla quale viene automaticamente riassegnato il codice isin ordinario al momento dello scambio sul mercato secondario.

La rivalutazione capitale espressa dal CI può generare plusvalenza fiscale?

Al rimborso del titolo e al pagamento della cedola, la rivalutazione viene fiscalmente considerata sempre un reddito da capitale, mai un reddito diverso da plusvalenza.
Tuttavia, in caso di vendita del titolo sul mercato, la rivalutazione può generare plusvalenza, infatti i prezzi fiscali di acquisto e di vendita vengono generalmente calcolati come prezzo x CI, esistono però alcune eccezioni elencate in seguito.
  • Se si vendesse il titolo ad un prezzo superiore a quello d'acquisto, la rivalutazione espressa dal CI potrebbe contribuire ad aumentare la plusvalenza generata.
  • Se invece si vendesse il titolo ad un prezzo inferiore a quello d'acquisto, la rivalutazione espressa dal CI potrebbe contribuire a ridurre la minusvalenza, fino anche a generare una plusvalenza.
É però necessario considerare anche l'esistenza di un particolare periodo "fiscalmente diverso" che inizia dal primo giorno del mese solare nel quale verrà pagata la cedola e si conclude col pagamento della cedola stessa. Durante suddetto periodo la rivalutazione verrebbe considerata un disaggio d'emissione pertanto, in caso di vendita, la rivalutazione verrebbe fiscalmente considerata un reddito da capitale anziché un reddito diverso da plusvalenza.
Questo periodo "fiscalmente diverso" consegue alla normativa che imporrebbe di considerare la rivalutazione come un disaggio d'emissione a partire dalla data in cui diventi noto il CI cedolare. Tuttavia, visto che suddetta data non è fissa ne ufficiale, e siccome le tabelle CI pubblicate dal MEF sono mensili, la maggior parte delle banche si sono accordate per interpretare la norma applicandola dal primo giorno del mese di pagamento cedolare, definita come data fissa ed ufficiale nella quale il CI cedolare sarà sempre certamente già noto.
Alcune banche hanno invece interpretato diversamente, considerando il CI cedolare noto solo nel giorno stesso di pagamento cedolare, rendendo di fatto inesistente alcun periodo "fiscalmente diverso".

Indice FOIxT ed inflazione semestrale per il calcolo della cedola

Il FOIxT è un indice dei prezzi al consumo, non è l'inflazione.
L'inflazione è la variazione, in un certo periodo, dell'indice dei prezzi al consumo cioè del FOIxT.
La cedola del BtpItalia viene calcolata (cedola rivalutata + rivalutazione capitale) sulla base dell'inflazione semestrale, ovvero dell'incremento dell'indice FOIxT rilevato nel semestre di godimento. Ma la rilevazione si aggancia ai dati ufficiali con due mesi di ritardo
in quanto sono necessari dei tempi tecnici per rilevare i dati dei prezzi ed eleborarli.
Se nel semestre non venisse rilevato alcun incremento dell'indice FOIxT, significherebbe che non c'è stata inflazione (prezzi stabili) oppure che che c'è stata deflazione (calo dei prezzi). In questo caso il BtpItalia pagherebbe esclusivamente la cedola nominale senza alcuna rivalutazione aggiuntiva.
Se nel semestre viene rilevata deflazione, ovvero la discesa dell'indice FOIxT, la cedola nominale "reale" resta integra grazie al meccanismo di floor che pone il CI=1 nel giorno di stacco cedolare.

Eventuale discesa dell'inflazione

La discesa dell'inflazione NON equivale alla deflazione, bensì corrisponde ad una diminuzione della velocità di aumento dei prezzi, che comunque aumentano.
Sul Forum periodicamente qualcuno scrive erroneamente che se l'inflazione non superasse il livello registrato al semestre precedente il BtpItalia pagherebbe solo la cedola nominale (o "fissa" o "reale" che dir si voglia) senza alcuna rivalutazione. Chi scrive questo sta facendo confusione tra il livello dell'indice dei prezzi (FOIxT) e il livello dell'inflazione (%).
In realtà, fintanto che ci fosse inflazione, significherebbe che c'è un aumento dei prezzi e quindi una salita dell'indice dei prezzi al consumo.
Ad esempio:
Se in un semestre l'inflazione semestrale fosse del 3%, il BtpItalia pagherebbe unitamente alla cedola semestrale un supplemento del ~3%.
Se nel semestre successivo l'inflazione semestrale scendesse al 2%, il BtpItalia pagherebbe unitamente alla cedola semestrale un supplemento del ~2%.
Nell'esempio l'indice FOIxT sale sempre, del 3% nel primo semestre e del 2% nel secondo semestre, complessivamente del 5% su anno.

Eventuale deflazione ed indice watermark

La discesa dell'inflazione diviene deflazione (ossia inflazione negativa) solo se i prezzi iniziano a diminuire rispetto ai valori precedenti.
L'indice watermark entra in gioco solo in caso di deflazione, poiché registra il più elevato tra i livelli dell'indice (indice FOIxT giornaliero) registrati all'inizio di tutti i semestri precedenti di vita del titolo, affinché la rivalutazione possa riprendere solo a partire da questo livello. In pratica serve solo per non pagare più di una volta la rivalutazione per la stessa inflazione, nel caso si alternino periodi di deflazione ed inflazione.
Ad esempio:
Se in un semestre si verificasse un episodio deflattivo con inflazione negativa al -1% (un calo dei prezzi dell'1%), il BtpItalia pagherebbe solo la cedola semestrale senza alcun supplemento.
Se nel semestre successivo l'inflazione salisse al +3%, il BtpItalia pagherebbe unitamente alla cedola semestrale un supplemento del 2% circa infatti, il watermark calcolerebbe il supplemento sulla differenza -1%+3%=+2%.
Nell'esempio l'indice FOIxT prima scende e poi risale, del -1% nel primo semestre e del +3% nel secondo semestre, complessivamente del +2% su anno.

BTP Italia attualmente in circolazione

Nome breveDurata (anni)Cedola reale annuaISINISIN CUMData inizio negoziazioneScadenza
AP2480,40%IT0005174906IT000517489811/04/201611/04/2024
OT2480,35%IT0005217770IT000521776224/10/201624/10/2024
MG2551,40%IT0005410912IT000541090426/05/202026/05/2025
MG2680,55%IT0005332835IT000533282721/05/201821/05/2026
OT2780,65%IT0005388175IT000538816728/10/201928/10/2027
MZ2852,00%IT0005532723IT000553271514/03/202314/03/2028
NV2861,60%IT0005517195IT000551718722/11/202222/11/2028
GN3081,60%IT0005497000IT000549699428/06/202228/06/2030
L'elenco è in ordine di scadenza.
  • Il primo codice ISIN appartiene al titolo ordinario. Questo è l'unico ISIN che può essere utilizzato per le compravendite sul mercato secondario.
  • Il secondo codice ISIN appartiene al titolo CUM sottoscritto all'emissione e dotato di bonus fedeltà. Non è possibile usare questo ISIN per acquisti sul mercato secondario.

Link MEF, Tabelle Istat e Raccolta link utili BTP Italia

Veniamo da qui
Comunicazioni BTP Italia - MEF Dipartimento del Tesoro
Info BTP Italia - MEF Dipartimento del Tesoro
Coefficienti di indicizzazione BTP Italia - MEF Dipartimento del Tesoro
Tabella indici Istat FOI pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale
Link utili BTP Italia

Rendimento Cedole
 
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[HEADING=1]FAQ BTP Italia[/HEADING]
[I][COLOR=rgb(71, 85, 119)]In brevissimo e semplificando [U]molto[/U], i BTP Italia sono titoli di stato italiani, di tipo obbligazionario, che pagano l'inflazione di semestre in semestre. Se l'inflazione è 1%, 2%, n%, pagano questa percentuale [B]più[/B] la cedola fissa, in caso di inflazione pari o sotto zero, solo la cedola fissa.[/COLOR][/I]
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[I][COLOR=rgb(71, 85, 119)]Nel seguito tutti i dettagli gli aspetti tecnici.[/COLOR][/I]
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[LIST=1]
[*][linkto=s1]Cos’è il BTP Italia?[/linkto]
[*][linkto=s2]Come funziona il meccanismo d'indicizzazione?[/linkto]
[*][linkto=s3]Cos'è il Coefficiente d'Indicizzazione?[/linkto]
[*][linkto=s4]Come si calcola il numero indice di riferimento?[/linkto]
[*][linkto=s5]Come vengono calcolate le cedole semestrali e la rivalutazione del capitale su base semestrale?[/linkto]
[*][linkto=s6]Come vengono calcolati i ratei di compravendita?[/linkto]
[*][linkto=s7]Che cos'è il premio fedeltà CUM?[/linkto]
[*][linkto=s8]La rivalutazione capitale espressa dal CI può generare plusvalenza fiscale?[/linkto]
[*][linkto=s9]Indice FOI ed inflazione semestrale per il calcolo della cedola[/linkto]
[*][linkto=s10]Eventuale discesa dell'inflazione[/linkto]
[*][linkto=s11]Eventuale deflazione ed indice watermark[/linkto]
[*][linkto=s12]BTP Italia attualmente in circolazione[/linkto]
[*][linkto=s13]Link MEF, Tabelle Istat e Raccolta link utili BTP Italia[/linkto]
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[HR][/HR]
[HEADING=2][target=s1]Cos’è il BTP Italia?[/target][/HEADING]
É un titolo obbligazionario di stato italiano che fornisce all’investitore una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi italiani.
Il BTP Italia garantisce un interesse costante in termini "reali", ovvero in termini di potere di acquisto, fissato al momento dell’emissione (il cosiddetto tasso cedolare reale annuo).
Sia le cedole, pagate semestralmente, che il capitale, la cui rivalutazione viene anch’essa corrisposta semestralmente, sono rivalutati in base all’inflazione italiana, misurata dall’Istat attraverso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per Famiglie di Operai ed Impiegati con esclusione dei Tabacchi (FOIxT).
[HEADING=2][target=s2]Come funziona il meccanismo d'indicizzazione?[/target][/HEADING]
Ogni 6 mesi è riconosciuto al detentore il recupero della perdita del potere di acquisto realizzatasi in quel periodo, attraverso il pagamento della rivalutazione semestrale del capitale sottoscritto, unitamente al pagamento delle cedole semestrali, calcolate moltiplicando la metà del tasso annuo di interesse cedolare reale, fissato all’emissione, per il capitale sottoscritto, rivalutato sulla base dell’inflazione verificatasi su base semestrale.
Alla scadenza finale, il BTP Italia garantisce la restituzione del valore nominale sottoscritto.
Il meccanismo di indicizzazione si basa sul Coefficiente d'Indicizzazione (CI)
[HEADING=2][target=s3]Cos'è il Coefficiente d'Indicizzazione (CI)?[/target][/HEADING]
La rivalutazione del capitale nominale sottoscritto e delle cedole avviene attraverso il Coefficiente di Indicizzazione, noto anche con l'acronimo di CI. In particolare, il CI è calcolato sulla base dell’inflazione rilevata dall’indice FOI, con esclusione del tabacco, elaborato e pubblicato mensilmente dall’Istat. Tale coefficiente permette di conoscere ad una generica data (giorno “d” del mese “m”), il valore del capitale nominale rivalutato sulla base dell’andamento dei prezzi.
Il CI è calcolato mediante la seguente formula:
[QUOTE]
[I]CI[SIZE=1]d,m[/SIZE] = numero indice[SIZE=1]d,m[/SIZE] / numero indice base[SIZE=1]d,m[/SIZE][/I]
[/QUOTE]
dove il numero indice si intende al giorno [I]d[/I] del mese [I]m[/I] della data di calcolo, mentre per il numero indice base, si intende il numero indice alla data di pagamento dell'ultima cedola che precede la data di calcolo. Il valore del Coefficiente di Indicizzazione così ottenuto è troncato alla sesta cifra decimale e arrotondato alla quinta.
Nel caso non sia stata ancora pagata la prima cedola, ossia quando la data di godimento della cedola coincide con la data di godimento del titolo, allora si prende come numero indice base quello relativo alla data di godimento del titolo (la data d'emissione).
I valori giornalieri dei Coefficienti di Indicizzazione sono pubblicati mensilmente sul sito Internet del Debito Pubblico ([URL='https://www.dt.mef.gov.it/it/debito_pubblico/']MEF Dipartimento del Tesoro[/URL]), nella sezione BTP Italia.
[HEADING=2][target=s4]Come si calcola il numero indice di riferimento?[/target][/HEADING]
Poiché l’indice dei prezzi FOI ex tabacchi viene pubblicato dall’Istat nella seconda metà del mese successivo a quello di riferimento, per calcolare il numero indice dei prezzi ad una generica data (giorno d del mese m) si procede con la seguente modalità di calcolo per interpolazione:
[QUOTE]
[I]Numero Indice[SIZE=1]d,m[/SIZE] = NI[SIZE=1]foim-3[/SIZE] + (d-1) / gg * (NI[SIZE=1]foim-2[/SIZE] - NI[SIZE=1]foim-3[/SIZE])[/I]
[/QUOTE]
dove:
il numero indice è riferito del giorno [I]d[/I] del mese [I]m[/I];
[LIST]
[*][I]NI[SIZE=1]foim-3[/SIZE][/I] è l’indice FOI ex tabacchi che precede di 3 mesi quello per il quale viene effettuato il calcolo;
[*][I]NI[SIZE=1]foim-2[/SIZE][/I] è l’indice FOI ex tabacchi che precede di 2 mesi quello per il quale viene effettuato il calcolo;
[*][I]d[/I] è il giorno del mese per cui si sta effettuando il calcolo;
[*][I]gg[/I] è il numero di giorni effettivi del mese [I]m[/I].
[/LIST]
Il numero indice alla data di pagamento della cedola è quindi calcolato a partire dagli Indici Istat FOI ex tabacchi relativi a tre mesi e due mesi precedenti il mese per cui si effettua il calcolo. Il valore così ottenuto è troncato alla sesta cifra decimale e arrotondato alla quinta.
Qualora l’indice dei prezzi dovesse subire revisioni successivamente alla sua iniziale pubblicazione, per i calcoli si continuerà ad utilizzare l’indice pubblicato prima della revisione.
Qualora l’indice dei prezzi per il mese “m” non dovesse essere pubblicato in tempo utile, si utilizzerà il numero indice sostitutivo (NIS), calcolato mediante la seguente formula:
[QUOTE]
[I]NIS[SIZE=1]m [/SIZE]= NI[SIZE=1]foim-1[/SIZE] * (NI[SIZE=1]foim-1[/SIZE] / NI[SIZE=1]foim-13[/SIZE])^1/12[/I]
[/QUOTE]
Il Numero Indice Sostitutivo è applicato per la determinazione dei pagamenti per interessi e per il calcolo della rivalutazione del capitale effettuati precedentemente alla pubblicazione dell’indice definitivo. Eventuali pagamenti effettuati sulla base dell’indice sostitutivo non sono rettificati.
[HEADING=2][target=s5]Come vengono calcolate le cedole semestrali e la rivalutazione del capitale su base semestrale?[/target][/HEADING]
L’importo variabile delle cedole semestrali è calcolato moltiplicando il tasso annuo di interesse cedolare reale, diviso due, per il capitale nominale rivalutato alla data di pagamento della cedola (pari al capitale nominale sottoscritto moltiplicato per il Coefficiente di Indicizzazione modificato alla data di pagamento della cedola).
[QUOTE]
[I]Cedola[SIZE=1] t[/SIZE] = Tasso cedolare reale annuo / 2 * Capitale nominale * Max(CI[SIZE=1] t[/SIZE], 1)[/I]
[/QUOTE]
dove [I]CI[SIZE=1] t[/SIZE][/I] rappresenta il Coefficiente di Indicizzazione riferito alla data di stacco cedolare, mentre [I]Max(CI[SIZE=1] t[/SIZE], 1)[/I] rappresenta il Coefficiente di Indicizzazione modificato a 1 nel caso in cui il Coefficiente di Indicizzazione semestrale risultasse inferiore all’unità, ovvero nel caso in cui si verifica una riduzione dei prezzi su base semestrale, a cui corrisponderebbe in teoria una svalutazione del capitale, si assume che il numero indice dei prezzi sia uguale a quello del periodo precedente (meccanismo cosiddetto del floor sulla cedola). Di conseguenza, il coefficiente di indicizzazione diventa uguale a 1 (coefficiente di indicizzazione modificato), e quindi viene corrisposto il tasso cedolare reale, che costituisce il rendimento minimo garantito. Nel periodo successivo, qualora il coefficiente di indicizzazione su base semestrale ritorni superiore all’unità, si prende come base il valore massimo del numero indice dei prezzi rilevato nei semestri precedenti.
Oltre al pagamento della cedola semestrale, è prevista anche la corresponsione della quota di rivalutazione del capitale nominale sottoscritto, maturata nel semestre di riferimento:
[QUOTE]
[I]Rivalutazione Capitale [SIZE=1]t[/SIZE] = Capitale Nominale * Max(CI[SIZE=1] t[/SIZE]-1, 0)[/I]
[/QUOTE]
Nel caso in cui il coefficiente di indicizzazione semestrale sia inferiore all’unità, non viene corrisposta alcuna rivalutazione (meccanismo cosiddetto del [I]floor[/I] sul capitale). Nel periodo successivo, qualora il coefficiente di indicizzazione su base semestrale ritorni superiore all’unità, si prende come base il valore massimo del numero indice dei prezzi rilevato nei semestri precedenti.
Ai fini del pagamento, il risultato ottenuto da ciascuna delle predette operazioni (calcolo cedola e calcolo rivalutazione del capitale), comprensivo di un numero di cifre decimali non inferiore a dieci, è arrotondato al secondo decimale.
La remunerazione totale semestrale è data quindi dalla somma della cedola più la quota di rivalutazione del capitale del periodo di riferimento:
[QUOTE]
[I]Remunerazione semestrale[SIZE=1] t[/SIZE] = Cedola[SIZE=1] t [/SIZE]+ Rivalutazione capitale[SIZE=1] t[/SIZE][/I]
[/QUOTE]
[HEADING=2][target=s6]Come vengono calcolati i ratei di compravendita?[/target][/HEADING]
Per effetto del CI che si moltiplica il prezzo di contrattazione, il controvalore di compravendita potrebbe discostarsi sensibilmente dal valore nominale. Per capirne i dettagli e per effettuare compravendite più consapevoli, si consiglia di leggere attentamente questo paragrafo, nonché tutti i contenuti di questa pagina.
La quotazione dei prezzi dei BTP Italia sul mercato secondario è effettuata in termini “reali”: il prezzo di quotazione, e quindi potenzialmente di scambio, non tiene conto della componente di indicizzazione. Il controvalore a cui lo scambio viene regolato è invece ottenuto moltiplicando il prezzo di quotazione/scambio per il Coefficiente di Indicizzazione relativo alla data di regolamento della transazione a cui vanno aggiunti i dietimi di interesse anch’essi rivalutati per il Coefficiente di Indicizzazione (senza modifiche per tenere conto di una potenziale deflazione nel semestre). La somma del controvalore indicizzato e dei dietimi rivalutati corrisponde alla somma del prezzo “reale” (clean real price) e dei ratei di rivalutazione del capitale (valutato al prezzo “reale” di quotazione sul mercato) e degli interessi cedolari, che vengono illustrati qui di seguito. Per il calcolo dei ratei negoziati sul mercato secondario si segue la convenzione di mercato [URL='https://www.borsaitaliana.it/obbligazioni/formazione/lemodalitadicalcolodeiratei/lemodalitadicalcolodeiratei.htm']giorni effettivi/giorni effettivi[/URL].
Il calcolo del rateo cedolare è effettuato in due passi successivi:
1. Si calcola la quota percentuale della cedola maturata fino alla data di regolamento (AC%):
[QUOTE]
[I]AC% = Tasso cedolare reale annuo / 2 * giorni competenza / giorni del semestre di godimento[/I]
[/QUOTE]
dove per giorni di competenza si intende il numero di giorni tra la data di pagamento dell’ultima cedola e il giorno di regolamento dell’operazione (giorno “[I]d[/I]” del mese “[I]m[/I]”).
2. Si moltiplica il valore ottenuto per il capitale nominale sottoscritto rivalutato alla data di regolamento (pari al Capitale Nominale Sottoscritto moltiplicato per il Coefficiente di Indicizzazione):
[QUOTE]
[I]RC[SIZE=1]d,m[/SIZE] = AC% * Capitale nominale * CI[SIZE=1]d,m[/SIZE][/I]
[/QUOTE]
Il rateo della rivalutazione del capitale nel giorno di regolamento dell’operazione (giorno “[I]d[/I]” del mese “[I]m[/I]”) si calcola nel seguente modo:
[QUOTE]
[I]RRC[SIZE=1]d,m[/SIZE] = Capitale Nominale * Pr / 100 * (CI[SIZE=1]d,m-1[/SIZE])[/I]
[/QUOTE]
dove [I]Pr[/I] indica il prezzo di quotazione sul mercato al momento dello scambio.
[HEADING=2][target=s7]Che cos'è il premio fedeltà CUM?[/target][/HEADING]
Agli investitori retail che sottoscrivono il BtpItalia al collocamento per conservarlo fino a scadenza, ovvero fino alla data di pagamento del premio, viene riconosciuto un premio predefinito all'emissione, chiamato premio fedeltà oppure premio CUM, che può generalmente valere il 4 oppure 8 per mille lordi del capitale nominale.
Il BtpItalia dotato di premio fedeltà viene identificato con un codice ISIN CUM differente dal codice ISIN ordinario attribuito al medesimo Btp Italia non dotato di premio fedeltà scambiabile sul mercato secondario.
Alla sottoscrizione retail, gli investitori privati ottengono l'assegnazione del titolo CUM dotato di premio fedeltà. Se poi il titolo CUM viene venduto, totalmente o parzialmente, decade il premio fedeltà sulla sola quantità venduta, alla quale viene automaticamente riassegnato il codice isin ordinario al momento dello scambio sul mercato secondario.
[HEADING=2][target=s8]La rivalutazione capitale espressa dal CI può generare plusvalenza fiscale?[/target][/HEADING]
Al rimborso del titolo e al pagamento della cedola, la rivalutazione viene fiscalmente considerata sempre un reddito da capitale, mai un reddito diverso da plusvalenza.
Tuttavia, in caso di vendita del titolo sul mercato, la rivalutazione può generare plusvalenza, infatti i prezzi fiscali di acquisto e di vendita vengono generalmente calcolati come [I]prezzo x CI[/I], esistono però alcune eccezioni elencate in seguito.
[LIST]
[*]Se si vendesse il titolo ad un prezzo superiore a quello d'acquisto, la rivalutazione espressa dal CI potrebbe contribuire ad aumentare la plusvalenza generata.
[*]Se invece si vendesse il titolo ad un prezzo inferiore a quello d'acquisto, la rivalutazione espressa dal CI potrebbe contribuire a ridurre la minusvalenza, fino anche a generare una plusvalenza.
[/LIST]
É però necessario considerare anche l'esistenza di un particolare periodo "fiscalmente diverso" che inizia dal primo giorno del mese solare nel quale verrà pagata la cedola e si conclude col pagamento della cedola stessa. Durante suddetto periodo la rivalutazione verrebbe considerata un disaggio d'emissione pertanto, in caso di vendita, la rivalutazione verrebbe fiscalmente considerata un reddito da capitale anziché un reddito diverso da plusvalenza.
Questo periodo "fiscalmente diverso" consegue alla normativa che imporrebbe di considerare la rivalutazione come un disaggio d'emissione a partire dalla data in cui diventi noto il CI cedolare. Tuttavia, visto che suddetta data non è fissa ne ufficiale, e siccome le tabelle CI pubblicate dal MEF sono mensili, la maggior parte delle banche si sono accordate per interpretare la norma applicandola dal primo giorno del mese di pagamento cedolare, definita come data fissa ed ufficiale nella quale il CI cedolare sarà sempre certamente già noto.
Alcune banche hanno invece interpretato diversamente, considerando il CI cedolare noto solo nel giorno stesso di pagamento cedolare, rendendo di fatto inesistente alcun periodo "fiscalmente diverso".
[HEADING=2][target=s9]Indice FOIxT ed inflazione semestrale per il calcolo della cedola[/target][/HEADING]
Il FOIxT è un indice dei prezzi al consumo, non è l'inflazione.
[B]L'inflazione è la variazione, in un certo periodo, dell'indice dei prezzi al consumo cioè del FOIxT.
La cedola del BtpItalia viene calcolata (cedola rivalutata + rivalutazione capitale) sulla base dell'inflazione semestrale, ovvero dell'incremento dell'indice FOIxT rilevato nel semestre di godimento. Ma la rilevazione si aggancia ai dati ufficiali [U]con due mesi di ritardo[/U][/B] in quanto sono necessari dei tempi tecnici per rilevare i dati dei prezzi ed eleborarli.
Se nel semestre non venisse rilevato alcun incremento dell'indice FOIxT, significherebbe che non c'è stata inflazione (prezzi stabili) oppure che che c'è stata deflazione (calo dei prezzi). In questo caso il BtpItalia pagherebbe esclusivamente la cedola nominale senza alcuna rivalutazione aggiuntiva.
Se nel semestre viene rilevata deflazione, ovvero la discesa dell'indice FOIxT, la cedola nominale "reale" resta integra grazie al meccanismo di [I]floor[/I] che pone il CI=1 nel giorno di stacco cedolare.
[HEADING=2][target=s10]Eventuale discesa dell'inflazione[/target][/HEADING]
[B]La discesa dell'inflazione NON equivale alla deflazione, bensì corrisponde ad una diminuzione della velocità di aumento dei prezzi, che comunque aumentano.[/B]
Sul Forum periodicamente qualcuno scrive erroneamente che se l'inflazione non superasse il livello registrato al semestre precedente il BtpItalia pagherebbe solo la cedola nominale (o "fissa" o "reale" che dir si voglia) senza alcuna rivalutazione. Chi scrive questo sta facendo confusione tra il livello dell'indice dei prezzi (FOIxT) e il livello dell'inflazione (%).
In realtà, fintanto che ci fosse inflazione, significherebbe che c'è un [U]aumento[/U] dei prezzi e quindi una [U]salita[/U] dell'indice dei prezzi al consumo.
Ad esempio:
Se in un semestre l'inflazione semestrale fosse del 3%, il BtpItalia pagherebbe unitamente alla cedola semestrale un supplemento del ~3%.
Se nel semestre successivo l'inflazione semestrale scendesse al 2%, il BtpItalia pagherebbe unitamente alla cedola semestrale un supplemento del ~2%.
Nell'esempio l'indice FOIxT sale sempre, del 3% nel primo semestre e del 2% nel secondo semestre, complessivamente del 5% su anno.
[HEADING=2][target=s11]Eventuale deflazione ed indice watermark[/target][/HEADING]
[B]La discesa dell'inflazione diviene deflazione (ossia inflazione negativa) solo se i prezzi iniziano a diminuire rispetto ai valori precedenti.[/B]
L'indice watermark entra in gioco solo in caso di deflazione, poiché registra il più elevato tra i livelli dell'indice (indice FOIxT giornaliero) registrati all'inizio di tutti i semestri precedenti di vita del titolo, affinché la rivalutazione possa riprendere solo a partire da questo livello. In pratica serve solo per non pagare più di una volta la rivalutazione per la stessa inflazione, nel caso si alternino periodi di deflazione ed inflazione.
Ad esempio:
Se in un semestre si verificasse un episodio deflattivo con inflazione negativa al -1% (un calo dei prezzi dell'1%), il BtpItalia pagherebbe solo la cedola semestrale senza alcun supplemento.
Se nel semestre successivo l'inflazione salisse al +3%, il BtpItalia pagherebbe unitamente alla cedola semestrale un supplemento del 2% circa infatti, il watermark calcolerebbe il supplemento sulla differenza -1%+3%=+2%.
Nell'esempio l'indice FOIxT prima scende e poi risale, del -1% nel primo semestre e del +3% nel secondo semestre, complessivamente del +2% su anno.
[HEADING=2][target=s12]BTP Italia attualmente in circolazione[/target][/HEADING]
[TABLE]
[TR]
[TH]Nome breve[/TH]
[TH]Durata (anni)[/TH]
[TH]Cedola reale annua[/TH]
[TH]ISIN[/TH]
[TH]ISIN CUM[/TH]
[TH]Data inizio negoziazione[/TH]
[TH]Scadenza[/TH]
[/TR]
[TR]
[TD]AP24[/TD]
[TD]8[/TD]
[TD]0,40%[/TD]
[TD][URL='https://www.borsaitaliana.it/borsa/obbligazioni/mot/btp/scheda/IT0005174906.html?lang=it']IT0005174906[/URL][/TD]
[TD]IT0005174898[/TD]
[TD]11/04/2016[/TD]
[TD]11/04/2024[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD]OT24[/TD]
[TD]8[/TD]
[TD]0,35%[/TD]
[TD][URL='https://www.borsaitaliana.it/borsa/obbligazioni/mot/btp/scheda/IT0005217770.html?lang=it']IT0005217770[/URL][/TD]
[TD]IT0005217762[/TD]
[TD]24/10/2016[/TD]
[TD]24/10/2024[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD]MG25[/TD]
[TD]5[/TD]
[TD]1,40%[/TD]
[TD][URL='https://www.borsaitaliana.it/borsa/obbligazioni/mot/btp/scheda/IT0005410912.html?lang=it']IT0005410912[/URL][/TD]
[TD]IT0005410904[/TD]
[TD]26/05/2020[/TD]
[TD]26/05/2025[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD]MG26[/TD]
[TD]8[/TD]
[TD]0,55%[/TD]
[TD][URL='https://www.borsaitaliana.it/borsa/obbligazioni/mot/btp/scheda/IT0005332835.html?lang=it']IT0005332835[/URL][/TD]
[TD]IT0005332827[/TD]
[TD]21/05/2018[/TD]
[TD]21/05/2026[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD]OT27[/TD]
[TD]8[/TD]
[TD]0,65%[/TD]
[TD][URL='https://www.borsaitaliana.it/borsa/obbligazioni/mot/btp/scheda/IT0005388175.html?lang=it']IT0005388175[/URL][/TD]
[TD]IT0005388167[/TD]
[TD]28/10/2019[/TD]
[TD]28/10/2027[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD]MZ28[/TD]
[TD]5[/TD]
[TD]2,00%[/TD]
[TD][URL='https://www.borsaitaliana.it/borsa/obbligazioni/mot/btp/scheda/IT0005532723.html?lang=it']IT0005532723[/URL][/TD]
[TD]IT0005532715[/TD]
[TD]14/03/2023[/TD]
[TD]14/03/2028[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD]NV28[/TD]
[TD]6[/TD]
[TD]1,60%[/TD]
[TD][URL='https://www.borsaitaliana.it/borsa/obbligazioni/mot/btp/scheda/IT0005517195.html?lang=it']IT0005517195[/URL][/TD]
[TD]IT0005517187[/TD]
[TD]22/11/2022[/TD]
[TD]22/11/2028[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD]GN30[/TD]
[TD]8[/TD]
[TD]1,60%[/TD]
[TD][URL='https://www.borsaitaliana.it/borsa/obbligazioni/mot/btp/scheda/IT0005497000.html?lang=it']IT0005497000[/URL][/TD]
[TD]IT0005496994[/TD]
[TD]28/06/2022[/TD]
[TD]28/06/2030[/TD]
[/TR]
[/TABLE]
L'elenco è in ordine di scadenza.
[LIST]
[*]Il primo codice ISIN appartiene al titolo ordinario. [B]Questo è l'unico ISIN che può essere utilizzato per le compravendite[/B] sul mercato secondario.
[*]Il secondo codice ISIN appartiene al titolo CUM sottoscritto all'emissione e dotato di bonus fedeltà. Non è possibile usare questo ISIN per acquisti sul mercato secondario.
[/LIST]
[HEADING=2][target=s13]Link MEF, Tabelle Istat e Raccolta link utili BTP Italia[/target][/HEADING]
Veniamo da [URL='https://forum.finanzaonline.com/threads/btp-italia-indicizzati-allinflazione-italiana-info-a-pag-1-vol-38.2041599/']qui[/URL]
[URL='https://www.dt.mef.gov.it/it/debito_pubblico/emissioni_titoli_di_stato_interni/comunicazioni_emissioni_btp_italia/']Comunicazioni BTP Italia - MEF Dipartimento del Tesoro[/URL]
[URL='https://www.dt.mef.gov.it/it/debito_pubblico/titoli_di_stato/quali_sono_titoli/btp_italia/']Info BTP Italia  - MEF Dipartimento del Tesoro[/URL]
[URL='https://www.dt.mef.gov.it/it/debito_pubblico/dati_statistici/coefficienti_di_indicizzazione_btp_italia/']Coefficienti di indicizzazione BTP Italia - MEF Dipartimento del Tesoro[/URL]
[URL='http://www.rivaluta.it/tabella-istat-gazzetta.asp']Tabella indici Istat  FOI pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale[/URL]
[URL='https://forum.finanzaonline.com/threads/link-utili-btp-italia.2015251/']Link utili BTP Italia[/URL]
 
@Juncu
La quotazione dei CCT (a condizioni costanti di mercato) è invece attesa in leggera discesa, ma non devo certo spiegarlo a te che ne conosci le dinamiche matematiche di quotazione di mercato.
Perchè dici che la quotazione dei CCT è attesa in leggera discesa?
Nei CCT è la cedola che varia in base al mercato, la quotazione di solito è abbastanza stabile
 
Per non far convivere diverse categorie di utenza forse era meglio splittare il 3D . .

uno solo tecnico tipo:
BTP Indicizzati - solo approfondimenti tecnici

e uno generalista tipo:
BTP Indicizzati - sono ancora convenienti?
oppure
BTP Indicizzati - Cassetto o Scherzetto?
 
Per non far convivere diverse categorie di utenza forse era meglio splittare il 3D . .

uno solo tecnico tipo:
BTP Indicizzati - solo approfondimenti tecnici

e uno generalista tipo:
BTP Indicizzati - sono ancora convenienti?
oppure
BTP Indicizzati - Cassetto o Scherzetto?
Le diaspore sono sempre ben venute :D

Io continuo con quello che conosco, se qualcuno vuole aprirne uno pop o heavy metal lo facci, lo facci lei
 
Comunicazione di servizio per i “super realisti” (sezione approfondimenti tecnici :D)

@altor12 mi ha dato uno spunto per ulteriori considerazioni sul FixLag, che si sono evidenziate oggi che l’inflazione di riferimento è scesa sotto l'1%, mentre l’inflazione espressa dal Fixlag è divenuta pesantemente negativa (ottobre e novembre entrambi negativi su mese).
E’ si vero che l’inflazione espressa dal FixLag diverrà rivalutazione in futuro (entro i prossimi 2 mesi) ma, trattandosi di una rivalutazione già nota (definitiva e/o preliminare) si deve considerare già acquisita e considerata dal mercato nella formazione del prezzo, e non facente parte del link all'inflazione futura.

@altor12 suggeriva anche di provare la curva della BEI come curva d'inflazione di riferimento per il modello super reale. Ma, aldilà del fatto che si tratterebbe di un sistema molto complesso, con riferimenti circolari, già tentato con esiti poco edificanti, una cosa da tenere ben presente è che il modello super reale non necessita di azzeccare con grande precisione l'inflazione di riferimento! Ad esempio, sui lunghi farebbe poca differenza usare 0,3% o 10%! Sui brevi invece faceva una bella differenza, ma solo prima di implementare il FixLag!

Tornando al FixLag, si potrebbe usare zero come sua inflazione di riferimento se l'intento fosse quello di far convergere a breve scadenza la curva reale verso la curva del fisso.
Se invece l'intento fosse quello di mantenere una sorta di distanza tra le due curve (la BEI) allora per il FixLag si potrebbe usare una BEI di riferimento, ma quale BEI? A breve scadenza la BEI di mercato diviene instabile ed aleatoria! Si potrebbe ad esempio usare la BEI ad un anno, ma poi ci sarebbe sempre il problema della complessità e dei riferimenti circolari!
Io propendo per far convergere le due curve, mi sembra una scelta più in linea con quello che effettivamente accade al BtpItalia, che negli ultimi mesi di vita diviene progressivamente e proporzionalmente meno indicizzato e più fisso, fino a divenire completamente fisso un paio di mesi prima di scadenza.

Vorrei le vostre opinioni, nel frattempo sto elaborando e sperimentando il FixLag con sua inflazione di riferimento a zero, peraltro l’implementazione diverrebbe molto più semplice OK!
 
Ultima modifica:
vorrei liquidare una schifezza di polizza (DIMENSIONE QUOTA Valorepiù Bilanciato Classe B ) ormai ferma al palo nonostante una performance del fondo del 5/8% e stavo pensando al Mag25, da portare a scadenza, in alternativa a un CD. Non sarebbe male, ipotizzando di non finire in una fase di deflazione:rolleyes:
 
Per non far convivere diverse categorie di utenza forse era meglio splittare il 3D . .

uno solo tecnico tipo:
BTP Indicizzati - solo approfondimenti tecnici

e uno generalista tipo:
BTP Indicizzati - sono ancora convenienti?
oppure
BTP Indicizzati - Cassetto o Scherzetto?
Io infatti sto valutando cosa fare col mz28. Hanno senso ancora i btp Italia?

Ho sempre utilizzato i cd, ora vorrei tenere un po' di liquidità sul cd (svincolo anticipato) e prendere altri btp (anche perché fuori da isee). A breve vorrei investire altri 20k, splittandoli con diverse scadenze anche lunghe, tutta questa onda verde mi ha un po' spiazzato...
 
Io infatti sto valutando cosa fare col mz28. Hanno senso ancora i btp Italia?

Ho sempre utilizzato i cd, ora vorrei tenere un po' di liquidità sul cd (svincolo anticipato) e prendere altri btp (anche perché fuori da isee). A breve vorrei investire altri 20k, splittandoli con diverse scadenze anche lunghe, tutta questa onda verde mi ha un po' spiazzato...

Negli ultimi tre anni i BtpIta mi hanno salvato il cul* (specialmente da CD e Lunghi)
Prossimo tagliando previsto fra tre anni (Mz28 sarebbe l'ultimo da vendere) . .
 
Mah... io mi sto tenendo solo il 30.. per liquidità a breve meglio btp Tf max 2 anni o Bot. Sui lunghi ora potrebbe essere il momento di entrare e/o mediare, con prudenza visto che il trend di ripresa deve ancora consolidarsi
 
Comunicazione di servizio per i “super realisti” (sezione approfondimenti tecnici :D)

@altor12 mi ha dato uno spunto per ulteriori considerazioni sul FixLag, che si sono evidenziate oggi che l’inflazione di riferimento è scesa sotto l'1%, mentre l’inflazione espressa dal Fixlag è divenuta pesantemente negativa (ottobre e novembre entrambi negativi su mese).
E’ si vero che l’inflazione espressa dal FixLag diverrà rivalutazione in futuro (entro i prossimi 2 mesi) ma, trattandosi di una rivalutazione già nota (definitiva e/o preliminare) si deve considerare già acquisita e considerata dal mercato nella formazione del prezzo, e non facente parte del link all'inflazione futura.
Mi viene da pensare che per la scadenza a brevissimo- es aprile 24 - tutto dipende dal solo valore FOI di febbraio che in astratto può assumere solo 3 "classi" di valori:
- non cambia niente rispetto a novembre (inflazione zero)
- sarà "qualcosa" originato da un aumento (0,68% mensilizzato, swil interpolato, media degli ultimi valori mensili, o chissà che diavolo cosa)
- sarà tale che verrà pagato solo il minimo riconosciuto.
Personalmente ho l'impressione che non sia, comedire, "accettebile" qualcosa che cada al di fuori del range così definito. Dove sbaglio?

@altor12 suggeriva anche di provare la curva della BEI come curva d'inflazione di riferimento per il modello super reale. Ma, aldilà del fatto che si tratterebbe di un sistema molto complesso, con riferimenti circolari, già tentato con esiti poco edificanti, una cosa da tenere ben presente è che il modello super reale non necessita di azzeccare con grande precisione l'inflazione di riferimento! Ad esempio, sui lunghi farebbe poca differenza usare 0,3% o 10%! Sui brevi invece faceva una bella differenza, ma solo prima di implementare il FixLag!
Sull'uso della BEI sto seguendo questo ragionamento (la faccio breve e per ora senza mettere le formule, (peraltro abbastanza semplici) lo sottopongo in sintesi per un primo riscontro:
- si parte dalla relazione per cui la BEI è quel valore che uguaglia il rendimento dell'indicizzato al fisso (unica "novità")
- dalla differenza FISSO-BEI si ricava il rendimento reale (la sottrazione non è giusta ma è solo per capirsi come principio)
- dal rendimento del punto precedente si ricaverebbe infine l'inflazione media "implicita" per ogni scadenza (qui ho qualche serio dubbio)
Così ci si svincola da qualsiasi previsione di inflazione sia storica che swil (casomai l'inflazione diventa un non un presupposto ma un risultato appunto ricavato dagli altri dati di mercato, e sempre che i miei dubbi siano sciolti). Infatti si usano solo dati conosciuti: prezzi, rendimenti, FOI già noti.
Non ci dovrebbero essere obiezioni al calcolo della BEI perchè mi sembra un modo molto rigoroso. Il resto lo sottopongo come linea di pensiero tutta da validare.
Con il foglio di @giorgio1966 (e con il suo aiuto con il tool "ricerca obiettivo", grazieee Giorgio!! :flower: :flower: ) ho fatto anche qualche prova dei primi due punti: i calcoli, se il modello fosse valido, diventano (quasi) banali.
Quanto poi alla sostanziale indifferenza delle previsioni di inflazione sui lunghi dovrebbe essere cosa ampiamente nota almeno per chi ha visto i "fasci di curve" che ho postato diverse volte. Come si vede dal lavoro di @Encadenado il "difficile" è lavorare sulle scadenze più corte che sono largamente dipendenti dalle ipotesi adottate (e ritengo che per un modello teorico avere risultati troppo dipendenti dai parametri non è una cosa bellissima, salvo sia molto ben dimostrata la sua "calibratura" iniziale).


Tornando al FixLag, si potrebbe usare zero come sua inflazione di riferimento se l'intento fosse quello di far convergere a breve scadenza la curva reale verso la curva del fisso.
Se invece l'intento fosse quello di mantenere una sorta di distanza tra le due curve (la BEI) allora per il FixLag si potrebbe usare una BEI di riferimento, ma quale BEI? A breve scadenza la BEI di mercato diviene instabile ed aleatoria! Si potrebbe ad esempio usare la BEI ad un anno, ma poi ci sarebbe sempre il problema della complessità e dei riferimenti circolari!
Io propendo per far convergere le due curve, mi sembra una scelta più in linea con quello che effettivamente accade al BtpItalia, che negli ultimi mesi di vita diviene progressivamente e proporzionalmente meno indicizzato e più fisso, fino a divenire completamente fisso un paio di mesi prima di scadenza.
Mettendo insieme le cose, e mantenendo il fixlag, la BEI nel caso può essere quella che dicevo sopra (calcolo di cui, lo confesso e come si capisce, mi sono "innamorato" un po' troppo, il che non è un bene :no: "scientificamente" (!) e quindi attendo pareri ).

Vorrei le vostre opinioni, nel frattempo sto elaborando e sperimentando il FixLag con sua inflazione di riferimento a zero, peraltro l’implementazione diverrebbe molto più semplice OK!
A me piace utilizzare "inflazione zero" che vedo come ipotesi sostanzialmente "neutra". (In fondo in fondo la vedo un po' come un "caso particolare" del modello superreale almeno nel breve, una volta che si passi ad una stima ad inflazione variabile, secondo me uno sviluppo su cui riflettere). Chiarisco la mia posizione: parlando di un fenomeno altissimamente variabile, come abbiamo visto essere l'inflazione, non vedo oggi come oggi (domani chissà) una gran differenza nel dire: ipotizziamo che il FOI futuro (almeno prossimo) si sviluppi secondo l''inflazione dell'ultimo anno, degli ultimi due/tre/quattro mesi o sia uguale all'ultimo dato noto. Ribadisco ancora che da tre anni in poi questo non è più un problema dato che i risultati convergono come detto e ridetto.
Ecco la mia opinione, ne attendo altre!
 
Ultima modifica:
Buongiorno non trovo più un meraviglioso file con i rendimenti dei btp italia continuamente aggiornati in base al foi. potete postarmelo o d’Armi indicazioni su dove trovarlo? Grazie
 
Buongiorno non trovo più un meraviglioso file con i rendimenti dei btp italia continuamente aggiornati in base al foi. potete postarmelo o d’Armi indicazioni su dove trovarlo? Grazie
Trovato grazie
 
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