💚🤍❤️ BTP TASSO FISSO - News, AT, View, Trading & Cassetto - Vol. 39 💚🤍❤️

Aspettarsi un crollo dei mercati azionari per una ripresa dell'obbligazionario interpretandolo come il principio dei vasi comunicanti è pura fantasia, il vero driver sono i dati economici che in questo momento si riflettono in modo negativo sul rendimento dei tds.
Non ne sono sicuro.
I dati economici sono di questo tipo da mesi.
Da gennaio fino a 15-20 giorni fa qualsiasi dato che andasse contro i tagli veniva sistematicamente ignorato.
Improvvisamente pare il mercato inizi a considerare questi dati.

Per me è stata semplicemente "follia speculativa" quando per mesi il mercato ha prezzato 4-5-6 tagli che nessuno ha mai detto di voler fare.

Scommesse solo scommesse.
Oggi scommette diversamente.
 
E con oggi Ott39 ha chiuso il gap a 98.48 ma nel movimento pomeridiano ne ha creato uno nuovo a 97.99.

Invece per Ott53 il gap a 99.45 è sempre aperto.

Vediamo se domani sarà giornata di pulizie.

Spero di aver letto bene i valori perché con il cel non è il massimo.
 
(Alliance News) - L'inflazione a Tokyo è scesa al di sotto dell'obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale giapponese nel mese di aprile, secondo i dati ufficiali di venerdì. L'Ufficio Statistico del Giappone ha dichiarato che, su base annua, i prezzi al consumo a Tokyo sono aumentati dell'1,8% ad aprile, rallentando notevolmente rispetto all'aumento del 2,6% di marzo. Il consenso del mercato, citato da FXStreet, si aspettava una lettura invariata. Anche i dati sull'inflazione di fondo, molto seguiti, hanno subito un rallentamento rispetto al mese precedente. Escludendo gli alimenti freschi, l'inflazione è scesa all'1,6% dal 2,4%, mentre le previsioni del mercato avevano previsto il 2,2%. Escludendo gli alimenti freschi e l'energia, l'inflazione è scesa all'1,8% dal 2,9%, superando le previsioni del 2,7%. Il dato sull'inflazione di Tokyo è considerato un indicatore anticipatore del tasso di inflazione generale del Giappone e di solito viene pubblicato con settimane di anticipo rispetto alla lettura per l'intero Paese. A marzo, con una mossa attesa da tempo, la Banca del Giappone ha posto fine alla sua politica di tassi di interesse negativi, ritenendo che il raggiungimento dell'obiettivo di stabilità dei prezzi del 2% fosse "in vista". I dati sono stati resi noti poche ore prima che la BoJ annunciasse la sua ultima decisione di politica monetaria, con il consenso del mercato che non prevedeva alcun cambiamento. Di Elizabeth Winter, Alliance News senior correspondent, e tradotto da Chiara Bruschi Commenti e domande a redazione@alliancenews.com Copyright 2024 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2024-04-26 07:17:57

Buon giorno
 
L’ormai famoso rigore a porta vuota sovraperformante OAT 72 :asd:
 

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Buongiorno
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ROMA, 26 aprile (Reuters) - Uno sguardo alla giornata per i mercati europei e globali da Rae Wee

La decisione di Bank of Japan (BOJ) di mantenere i tassi di interesse intorno allo zero non è stata una sorpresa e l'attenzione si sposta ora sulla conferenza stampa del governatore Kazuo Ueda, prevista a breve, per avere ulteriori indizi sulle prossime mosse.

I mercati avevano gli occhi puntati sull'ammontare degli acquisti obbligazionari della banca centrale: un eventuale ridimensionamento sarebbe stato considerato come una stretta quantitativa che avrebbe potuto offrire un po' di tregua al malconcio yen.

Tuttavia, l'istituto ha dichiarato che continuerà ad acquistare titoli di Stato sulla base delle linee guida decise a marzo, anche se ha eliminato un riferimento alla quantità di bond che si è approssimativamente impegnata a comprare ogni mese.

Lo yen è sceso in una reazione impulsiva a quota 156 per dollaro, segnando un nuovo minimo di 34 anni e lasciando gli operatori in allerta per qualsiasi segnale di intervento da parte di Tokyo. È una situazione che ricorda in qualche modo la riunione politica del settembre 2022, anche se allora lo scivolone della valuta nipponica fu molto più rapido e pronunciato. Nello stesso giorno in cui il consiglio annunciò la propria decisione, le autorità condussero il loro primo intervento di acquisto di yen dal 1998.

Secondo alcuni analisti, la storia potrebbe ripetersi, soprattutto alla luce dei forti avvertimenti lanciati dalle autorità giapponesi negli ultimi giorni contro movimenti eccessivi della divisa.



Con un calendario economico scarno nel Regno Unito e nell'area dell'euro, i dati sull'indice dei prezzi core delle spese per consumi personali (Pce) negli Stati Uniti per il mese di marzo - la misura dell'inflazione preferita dalla Federal Reserve - sono al centro della scena oggi.

Eventuali sorprese al rialzo potrebbero far deragliare la tempistica dei tagli dei tassi della Fed, il cui primo allentamento è attualmente previsto per settembre.
Il fatto che l'economia statunitense stia reggendo così bene di fronte a tassi di interesse ai massimi da decenni è in qualche modo stupefacente.

Se il Pil del primo trimestre del Paese ha disatteso le aspettative, ciò è dovuto a un'impennata delle importazioni e a un piccolo accumulo di scorte. La domanda interna, tuttavia, è rimasta forte, gli investimenti delle imprese sono aumentati e la ripresa immobiliare ha preso piede.

Gli economisti di Wells Fargo hanno definito la lettura come un "lupo travestito da pecora".

A pochi giorni dalla prossima riunione politica della Fed, resta da vedere cosa dirà questa volta il presidente Jerome Powell.

Alla luce della recente serie di solidi dati economici statunitensi, l'attenzione si è spostata non solo sulla data del primo taglio dei tassi, ma anche sull'eventualità che non si verifichi alcuna riduzione quest'anno.


Possibili driver:
- Pce core Usa marzo
- Fiducia consumatori Francia aprile
- Aste a breve Gb
 
Ultima modifica:
A voi il salto del gatto morto!!!
Btp 116,50
 

Cosa succede oggi venerdì 26 aprile, ore 7,55​



(*) PCE USA - In un momento di crescente incertezza sulle prospettive dei tassi di interesse negli Usa, la lettura di marzo dell'indice dei prezzi Pce potrebbe offrire qualche spunto per individuare le prossime mosse della Fed, soprattutto in vista del meeting che si concluderà il primo maggio.

Per la componente 'core' - l'indicatore più monitorato dalla banca centrale Usa in termini di inflazione - il consensus converge su un +0,3% congiunturale a fronte di un +2,6% a perimetro annuo.

Mentre il Pil statunitense del primo trimestre è andato peggio di quanto ipotizzato - con una crescita ai minimi da quasi due anni, dovuta soprattutto all'impennata dell'import con la domanda interna che resta ancora robusta - numeri forti sul Pce 'core' nei primi tre mesi dell'anno hanno determinato un balzo dei rendimenti dell'obbligazionario mondiale ieri, con quelli dei Treasuries al massimo da novembre, rafforzando le aspettative di tassi higher-for-longer.

Subito dopo la diffusione dei dati, i mercati monetari prezzavano un allentamento totale per quest'anno di 37 punti base, rispetto ai 43 del giorno prima, con la prima riduzione vista solo a novembre.

Secondo diversi analisti i timori inflativi potrebbero portare presto il rendimento decennale Usa a superare il 5%, massimo da 16 anni toccato a ottobre.


YELLEN - In una lunga intervista a Reuters, la segretaria del Tesoro Usa Yellen ha detto che l'economia degli Stati Uniti sta andando bene e che l'inflazione scenderà.


(*) BOJ E INFLAZIONE - Al termine della due giorni dell'istituto centrale nipponico dedicata alla politica monetaria, i banchieri hanno deciso di mantenere i tassi di interesse intorno allo zero, come ampiamente atteso, e pubblicato nuove stime che prevedono un'inflazione vicina all'obiettivo del 2% nei prossimi tre anni, segnalando la loro disponibilità ad aumentare i costi di finanziamento nel corso dell'anno. Hanno stabilito, inoltre, che continueranno ad acquistare titoli di Stato sulla base delle linee guida già decise a marzo, pur rimuovendo ogni riferimento quantitativo.

La reazione del mercato ha registrato un ulteriore calo dello yen, piombato ad un nuovo minimo dal 1990 intorno a quota 156,14, mentre gli investitori restano in allerta circa un possibile intervento delle autorità giapponesi a sostegno della valuta.
Stando a dati diffusi questa notte, intanto, l'inflazione core a Tokyo è rallentata molto più del previsto ad aprile - +1,6% tendenziale contro un consensus a +2,2% e dal +2,4% di marzo - scivolando al di sotto del target e sottolineando l'incertezza sulle prospettive dei prezzi.


BCE - Alle 10 la Banca centrale europea pubblica i risultati del sondaggio di marzo sulle aspettative dei consumatori sull'inflazione. A febbraio la stessa indagine aveva mostrato una riduzione delle attese sui prezzi a breve con le proiezioni a più lungo termine rimaste invariate.

Sebbene l'inflazione continui a scendere nel blocco più che negli Stati Uniti, comincia a farsi largo tra i banchieri centrali più 'hawkish' la prospettiva di un rallentamento anche nel ciclo di allentamento monetario della Bce: ieri la consigliera Schnabel ha messo in guardia che l'ultimo miglio del processo di disinflazione potrebbe essere il più accidentato.

Sul tema potrebbe giungere qualche spunto dal vice presidente Bce de Guindos che interverrà in mattinata. Secondo il presidente francese Macron, l'inflazione non può più essere l'unico obiettivo della Banca centrale europea.


PANETTA SU TASSI - Dal canto suo, il governatore della Banca d'Italia, Panetta - tra i membri 'dovish' del board di Francoforte - sosteneva ieri la necessità di iniziare presto a ridurre i tassi di interesse in Europa e di procedere a piccoli passi. I tagli potrebbero essere sospesi a costo zero se i prezzi dovessero tornare a surriscaldarsi.

Per Panetta, l'esitazione nel ridurre il costo del denaro scoraggerebbe le imprese dall'investire, danneggiando così la loro produttività e mettendole in una posizione di svantaggio nei confronti dei concorrenti a livello mondiale.


DBRS SU RATING ITALIA - Appuntamento a mercati Usa chiusi con il pronunciamento di Dbrs sul rating italiano, attualmente 'BBB (high)' con trend 'stabile'.

L'agenzia canadese aveva lasciato invariato il proprio giudizio lo scorso autunno avvertendo che la traiettoria discendente del debito è fondamentale per preservare la fiducia degli investitori.

Nel frattempo però, il Def diffuso lo scorso aprile indica un percorso crescente per il debito dei prossimi anni che, secondo il ministro dell'Economia Giorgetti, è "pesantemente condizionato" dal superbonus edilizio. Anche il Fondo monetario internazionale vede il debito italiano in continuo aumento.

La scorsa settimana S&P Global ha scelto di non modificare né il proprio rating su Roma ('BBB') né l'outlook (stabile).


BTP - In questo contesto, riferimenti per la seduta odierna - che non vede appuntamenti sul primario - saranno i 134 punti base per il premio al rischio tra i rendimenti decennali di Italia e Germania e il 3,98% per il tasso del benchmark marzo 2034.


FRANCIA, FIDUCIA CONSUMATORI - Attesa a breve, la fiducia dei consumatori francesi dovrebbe segnalare un lieve miglioramento in aprile portandosi a 92 da 91 del mese precedente. Diffusa qualche giorno fa la stima preliminare degli indici Pmi per la seconda economia della zona euro ha mostrato un settore dei servizi in crescita e un comparto manifatturiero ancora debole. Questa sera, a mercati chiusi, Fitch e Moody's si pronunciano su rating sovrano di Parigi




DATI MACROECONOMICI
FRANCIA
Fiducia consumatori aprile (8,45) - attesa 92.


SPAGNA
Vendite al dettaglio marzo (9,00).

Tasso disoccupazione primo trimestre (9,00).


ZONA EURO
Crescita M3 marzo (10,00) - attesa 0,6%.

Prestiti alle famiglie marzo (10,00).


USA
Redditi personali marzo (14,30) - attesa 0,5% m/m.

Indice prezzi core Pce marzo (14,30) - attesa 0,3% m/m; 2,6% a/a.

Fiducia consumatori Università Michigan finale aprile (16,00) - attesa 77,9.



BANCHE CENTRALI

ITALIA
Dato Bce portafoglio titoli di Stato nazionali a bilancio delle banche con sede in Italia di marzo (10,00).


EUROPA
Zona euro, intervento vice presidente Bce de Guindos ad Academia Europea Leadership a Barcellona (10,00).

Zona euro, Bce pubblica risultati indagine sulle aspettative dei consumatori a marzo (10,00).

Svizzera, assemblea generale Banca nazionale svizzera, intervengono presidente Consiglio Janom Steiner, presidente Cda Jordan a Berna (10,00).


APPUNTAMENTI
ITALIA
Dbrs si pronuncia su rating sovrano.

Pescara, Fratelli d'Italia inizia conferenza programmatica.

Intervengono ministro per i Rapporti con il Parlamento Ciriani (15,00); ministro Cultura Sangiuliano, sottosegretario Presidenza del Consiglio Mantovano, ministro Difesa Crosetto, direttore generale Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn) Frattasi, ministro Lavoro Calderone, segretario generale Cisl Sbarra, ministro Agricoltura Lollobrigida, presidente Confagricoltura Giansanti, presidente Coldiretti Prandini.


EUROPA
Berlino, Cancelliere tedesco Scholz riceve Presidente azero Aliyev; segue conferenza stampa congiunta (11,15).

Berlino, Cancelliere tedesco Scholz riceve segretario generale Nato Stoltenberg in preparazione del 75° anniversario dell'alleanza (15,30).

Parigi, incontro bilaterale ministro Difesa francese Lecornu e controparte tedesca Pistorius; segue conferenza stampa congiunta.

Stoccolma, premier lettone Silina termina visita bilaterale.

Francia, Fitch e Moody's si pronunciano su rating sovrano
 
Non ne sono sicuro.
I dati economici sono di questo tipo da mesi.
Da gennaio fino a 15-20 giorni fa qualsiasi dato che andasse contro i tagli veniva sistematicamente ignorato.
Improvvisamente pare il mercato inizi a considerare questi dati.

Per me è stata semplicemente "follia speculativa" quando per mesi il mercato ha prezzato 4-5-6 tagli che nessuno ha mai detto di voler fare.

Scommesse solo scommesse.
Oggi scommette diversamente.
Si vede che sei esperto,ma sbagli,il mercato non prezzava come dici 5 o 6 tagli,ma ne prezava 30 o 40 infatti scometteva per un costo del denaro di -500 punti base forse anche 1000,infatti anzichè essere a più 450 punti base dovrebbe essere sotto i 1000......per fortuna ci sono esperti che come te che dicono queste cose :asd::asd::asd:
 
Per farli smettere di indebitarsi servirebbe anche un -20-30% almeno degli indici di borsa...
IMHO
Finchè i magnifici 7 sorreggono con quei numeri gli indici americani sarà difficile ...
la conseguenza è anche tirare la volata di Joe Biden per il prossimo mandato
 
Tutt'apposto in Spagna.. non tagliate eh..
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Anche in Francia tutto bene

Francia – Ad aprile fiducia consumatori scende contro le attese a 90 punti​



risorsa



L' Ufficio Statistico Nazionale francese (Insee) ha comunicato che ad aprile l' indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si e' attestato a 90 punti, al di sotto dei 92 punti del consensus e dei 91 punti di marzo.
 
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IMHO
Finchè i magnifici 7 sorreggono con quei numeri gli indici americani sarà difficile ...
la conseguenza è anche tirare la volata di Joe Biden per il prossimo mandato
Eh ma se nei magnifici 7 includi ancora Tesla vedi che dai massimi ha perso oltre il 66%, quindi al massimo magnifici 6...che ob torto collo presto o tardi diventeranno 5,poi 4 poi 3 poi 2...
 
Eh ma se nei magnifici 7 includi ancora Tesla vedi che dai massimi ha perso oltre il 66%, quindi al massimo magnifici 6...che ob torto collo presto o tardi diventeranno 5,poi 4 poi 3 poi 2...
Con i se è i ma non si quaglia mai niente
Parliamo dell'oggi che il domani lo conosce solo nostro Signore
 
Eh ma se nei magnifici 7 includi ancora Tesla vedi che dai massimi ha perso oltre il 66%, quindi al massimo magnifici 6...che ob torto collo presto o tardi diventeranno 5,poi 4 poi 3 poi 2...
magari saranno solo grandissimi 7 .... e chi ha venduto a magnifici ha fatto bene :fiufiu:
 

Euro zone consumers lower inflation expectations again, ECB survey shows​

FRANKFURT, April 26 (Reuters) - Euro zone consumers lowered their expectation for inflation over the next 12 months in March but continued to see price growth above the European Central Bank's 2% target further out, the ECB's Consumer Expectations Survey showed on Friday.

Inflation has fallen quickly over the past year and the ECB is planning to cut interest rates in June but the outlook further out remains clouded by rising energy costs, stubbornly high services inflation and continued geopolitical tensions that threaten to disrupt trade.

Euro zone consumers saw inflation in the next 12 months at 3.0%, a tad below the 3.1% expected a month earlier, the ECB said. It was survey's lowest reading since December 2021.

Meanwhile, inflation expectations for three years ahead held steady for a fourth consecutive month at 2.5%, the ECB said in its monthly survey of around 19,000 consumers.

Expectations for income and spending growth both declined moderately, even as unemployment was seen lower than a month earlier.

Still, consumers continued to expect negative economic growth for the next year with GDP seen contracting by 1.1%
 
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