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in dubis abstine
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Felice sicuramente, strategico non soIo sono felice, comprato a giugno e novembre
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Felice sicuramente, strategico non soIo sono felice, comprato a giugno e novembre
Ma conta la felicità e non la strategiaFelice sicuramente, strategico non so
non io, la matematica.A oggi hai ragione. In prospettiva forse no!
A oggi hai ragione. In prospettiva forse no!
per me abbiamo la stessa idea: nel 2023 l'inflazione scenderà ma non abbastanza. nel 2024 forse. fino a giugno i tassi saliranno e fino a novembre non li caleranno. nel 2024 forse. il fisso breve soffrirà il rialzo dei tassi ma solo un pochino, mentre i lunghi scontano già una futura recessione ( la curva del bund è già invertita) quindi possono dare soddisfazione come pure possono essere molto volatili. quindi OK, ma tenere qualche cartuccia sotto forma di indicizzati all'euribor che hanno bassa volatilità e buoni rendimenti. gli indicizzati all'inflazione come rendimento nominale hanno già dato e siamo al canto del cigno, ma vanno bene per la loro funzione di paracadute.Felice sicuramente, strategico non so
Negli ultimi 9 anni solo 3 volte il rendimento del decennale ha toccato o superato il 3.5% sul decennale. Se vuoi paragonare un rendimento di un bond soveraign a bond corporate o addirittura ad azioni allora posso capire il senso, ma affermare che un rendimento sul decennale è misero al 3.5% mi sembra quantomeno una valutazione opinabile a meno che non ipotizzi un ulteriore crisi dei debiti stile 2008 e dintorni.per esempio il btpitalia nov 28 durata 6 anni…Fra 4 mesi stacca una cedola semestrale superiore alla cedola annua di un btp decennale…
portare aL 2 % il tasso inflativo in sei anni dal circa 12 non sarà facile…e comunque 1,6+2 fanno 3,6 lordo quando e se al due ci arriva l Inflazione…
il btp Italia è un win win…
l ideale e diversificare il portafoglio con tv e tf….stiamo qui per questo ad attendere rendimenti fissi più appetibili , rispetto ad un misero 3.5 netto a dieci anni…
Per farla semplice (perché poi ci sarebbero i dealer).Ciao a tutti, leggo che il 31 gennaio andranno in asta due btp che Però sono Già sul mercato, ap28 e mag33.
mi potete spiegare cosa significa un btp che va in asta anche se già emesso ed il significato di “tranche”?
si possono riacquistare a 100 in questa sottoscrizione?
grazie
ottima sintesi.Forse si può riassumere così:
Pensate che l’inflazione scenderà e anche rapidamente? Prendete tf
Pensate che l’inflazione durerà ancora? Prendete indicizzati.
Non sapete cosa succederà? Mettete in ptf entrambi.
Io, se non si fosse capito, appartengo alla terza categoria.
come già spiegato le nuove tranche rispondono all'esigenza di collocare miliardi senza sconvolgere il mercato secondario. le comprano gli specialisti, cioè le banche. verranno assegnate con un rendimento simile alle vecchie tranche sul mercato. noi piccoli possiamo tranquillamente comprare sul secondario. poi capita che le banche li bastonino un po' per potersi aggiudicare l'asta con qualche basispoint in più, ma niente che ne giustifichi il nostro interesse.
il 2022 è stato il peggior anno per tutte le categorie degli obbligazionari e qui non stiamoah ok...ma anche i fissi hanno perso valore. Vuoi dirmi che gli indicizzati hanno fatto peggio? Chiedo perchè non li seguo e vorrei capire
ottima sintesi.
Permettimi anche di arricchire il tuo riassunto con un esempio pratico:
sono più felici dell'investimento effettuato chi ha comperato i titoli indicizzati
1) coloro che hanno acquistato all'inizio del 2021
2) coloro che hanno acquistato a novembre 2022
attendo feedback
Ci sta però che non tutti come te sono convinti che l'inflazione italiana media dei prossimi 6 anni sarà sotto l'1,5-1,7%.il 2022 è stato il peggior anno per tutte le categorie degli obbligazionari e qui non stiamo
commentando un anno Horribilis ma stiamo cercando di porre le basi a futuri posizionamenti dei nostri investimenti.
non dobbiamo mai dimenticare che l'investimento obbligazionario è un investimento principe
Hai centrato proprio l'oggetto del mio ragionamento! Grazie e complimenti per questa analisi veramente utile e ben articolata!
uso il termine felicità come sinonimo di soddisfazione dell'investimento.Io non capisco a che conclusione vuoi giungere (oltre intendere che per te l'inflazione rientra entro il 2024, e lo prendiamo come lecito parere).
C'è una logica nell'acquisto degli indicizzati.
C'è una logica nell'acquisto del tasso fisso.
C'è una logica nell'ibridare.
E c'è perfino una logica nello stare liquidi.
Che c'entra il confronto della felicità tra chi ha puntato sull'inflazione quando non c'era e chi sta attuando una strategia protettiva?
prendiamo il btpitalia 2025.ottima sintesi.
Permettimi anche di arricchire il tuo riassunto con un esempio pratico:
sono più felici dell'investimento effettuato chi ha comperato i titoli indicizzati
1) coloro che hanno acquistato all'inizio del 2021
2) coloro che hanno acquistato a novembre 2022
attendo feedback
Ci sta però che non tutti come te sono convinti che l'inflazione italiana media dei prossimi 6 anni sarà sotto l'1,5-1,7%.
È naturale quindi che chi deve vincolare a 6 anni, e pensa che ci sono concrete possibilità di andare oltre quell'1,5% preferisca l'indicizzato al fisso di pari scadenza, semplicemente perché pagherà di più materialmente.
Ci sta che magari uno che non ha alcuna idea sull'inflazione futura, indicizzi comunque una parte del suo investimento a breve-medio.
Quello che come giustamente hai notato, se avesse fatto due anni fa quando l'inflazione attesa era altrettanto bassa, anzi eravamo in deflazione, avrebbe pagato in questo biennio.
Se uno pensa, giustamente, che l'inflazione andrà all'1% non va a comprarsi un indicizzato all'inflazione, così come chi pensa che non si venderanno più auto, non credo prenda azioni Renault.
Direi che questa sia una constatazione pacifica.
sicuramente non mi aspetto un'inflazione sotto il 2% come non mi aspetto un'inflazione turca o argentinaCi sta però che non tutti come te sono convinti che l'inflazione italiana media dei prossimi 6 anni sarà sotto l'1,5-1,7%.
È naturale quindi che chi deve vincolare a 6 anni, e pensa che ci sono concrete possibilità di andare oltre quell'1,5% preferisca l'indicizzato al fisso di pari scadenza, semplicemente perché pagherà di più materialmente.
Ci sta che magari uno che non ha alcuna idea sull'inflazione futura, indicizzi comunque una parte del suo investimento a breve-medio.
Quello che, come giustamente hai notato, se avesse fatto due anni fa quando l'inflazione attesa era altrettanto bassa, anzi eravamo in deflazione, avrebbe pagato in questo biennio.
Se uno pensa, giustamente, che l'inflazione andrà all'1% non va a comprarsi un indicizzato all'inflazione, così come chi pensa che non si venderanno più auto, non credo prenda azioni Renault.
Direi che questa sia una constatazione pacifica.