❤️ BTP TF 2072/2067/2051/2045... News, A.T, View, Trading & Cassetto - Vol. 16 ❤️

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Felice sicuramente, strategico non so
per me abbiamo la stessa idea: nel 2023 l'inflazione scenderà ma non abbastanza. nel 2024 forse. fino a giugno i tassi saliranno e fino a novembre non li caleranno. nel 2024 forse. il fisso breve soffrirà il rialzo dei tassi ma solo un pochino, mentre i lunghi scontano già una futura recessione ( la curva del bund è già invertita) quindi possono dare soddisfazione come pure possono essere molto volatili. quindi OK, ma tenere qualche cartuccia sotto forma di indicizzati all'euribor che hanno bassa volatilità e buoni rendimenti. gli indicizzati all'inflazione come rendimento nominale hanno già dato e siamo al canto del cigno, ma vanno bene per la loro funzione di paracadute.
 
Ciao a tutti, leggo che il 31 gennaio andranno in asta due btp che Però sono Già sul mercato, ap28 e mag33.
mi potete spiegare cosa significa un btp che va in asta anche se già emesso ed il significato di “tranche”?
si possono riacquistare a 100 in questa sottoscrizione?
grazie
 
per esempio il btpitalia nov 28 durata 6 anni…Fra 4 mesi stacca una cedola semestrale superiore alla cedola annua di un btp decennale…
portare aL 2 % il tasso inflativo in sei anni dal circa 12 non sarà facile…e comunque 1,6+2 fanno 3,6 lordo quando e se al due ci arriva l Inflazione…
il btp Italia è un win win…
l ideale e diversificare il portafoglio con tv e tf….stiamo qui per questo ad attendere rendimenti fissi più appetibili , rispetto ad un misero 3.5 netto a dieci anni…
Negli ultimi 9 anni solo 3 volte il rendimento del decennale ha toccato o superato il 3.5% sul decennale. Se vuoi paragonare un rendimento di un bond soveraign a bond corporate o addirittura ad azioni allora posso capire il senso, ma affermare che un rendimento sul decennale è misero al 3.5% mi sembra quantomeno una valutazione opinabile a meno che non ipotizzi un ulteriore crisi dei debiti stile 2008 e dintorni.
 
Forse si può riassumere così:
Pensate che l’inflazione scenderà e anche rapidamente? Prendete tf
Pensate che l’inflazione durerà ancora? Prendete indicizzati.
Non sapete cosa succederà? Mettete in ptf entrambi.
Io, se non si fosse capito, appartengo alla terza categoria.
 
Ciao a tutti, leggo che il 31 gennaio andranno in asta due btp che Però sono Già sul mercato, ap28 e mag33.
mi potete spiegare cosa significa un btp che va in asta anche se già emesso ed il significato di “tranche”?
si possono riacquistare a 100 in questa sottoscrizione?
grazie
Per farla semplice (perché poi ci sarebbero i dealer).
Significa che l'emittente colloca quel titolo sul Mercato (primario) - cioè si fa prestare materialmente i soldi - con un'asta per la determinazione del prezzo (che in genere non va molto lontano dalla quotazione di mercato - se precedenti tranche dello stesso titolo ci sono già). Quindi non a 100 - si chiama "asta" perché deve stabilirlo lei il prezzo.
Pure in prima tranche mg33 è passato a quasi 102.

Poi sul Secondario lo stesso titolo viene scambiato tra chi lo possiede già, o perché lo ha preso in emissione dal debitore sul Primario o perché lo ha comprato successivamente egli stesso sul Secondario.
 
Ultima modifica:
Forse si può riassumere così:
Pensate che l’inflazione scenderà e anche rapidamente? Prendete tf
Pensate che l’inflazione durerà ancora? Prendete indicizzati.
Non sapete cosa succederà? Mettete in ptf entrambi.
Io, se non si fosse capito, appartengo alla terza categoria.
ottima sintesi.
Permettimi anche di arricchire il tuo riassunto con un esempio pratico:
sono più felici dell'investimento effettuato chi ha comperato i titoli indicizzati
1) coloro che hanno acquistato all'inizio del 2021
2) coloro che hanno acquistato a novembre 2022
attendo feedback
 
come già spiegato le nuove tranche rispondono all'esigenza di collocare miliardi senza sconvolgere il mercato secondario. le comprano gli specialisti, cioè le banche. verranno assegnate con un rendimento simile alle vecchie tranche sul mercato. noi piccoli possiamo tranquillamente comprare sul secondario. poi capita che le banche li bastonino un po' per potersi aggiudicare l'asta con qualche basispoint in più, ma niente che ne giustifichi il nostro interesse.
 
come già spiegato le nuove tranche rispondono all'esigenza di collocare miliardi senza sconvolgere il mercato secondario. le comprano gli specialisti, cioè le banche. verranno assegnate con un rendimento simile alle vecchie tranche sul mercato. noi piccoli possiamo tranquillamente comprare sul secondario. poi capita che le banche li bastonino un po' per potersi aggiudicare l'asta con qualche basispoint in più, ma niente che ne giustifichi il nostro interesse.

Grazie.
 
ah ok...ma anche i fissi hanno perso valore. Vuoi dirmi che gli indicizzati hanno fatto peggio? Chiedo perchè non li seguo e vorrei capire ;)
il 2022 è stato il peggior anno per tutte le categorie degli obbligazionari e qui non stiamo
commentando un anno Horribilis ma stiamo cercando di porre le basi a futuri posizionamenti dei nostri investimenti.
non dobbiamo mai dimenticare che l'investimento obbligazionario è un investimento principe
 
ottima sintesi.
Permettimi anche di arricchire il tuo riassunto con un esempio pratico:
sono più felici dell'investimento effettuato chi ha comperato i titoli indicizzati
1) coloro che hanno acquistato all'inizio del 2021
2) coloro che hanno acquistato a novembre 2022
attendo feedback

Io non capisco a che conclusione vuoi giungere (oltre intendere che per te l'inflazione rientra entro il 2024, e lo prendiamo come lecito parere).

C'è una logica nell'acquisto degli indicizzati.
C'è una logica nell'acquisto del tasso fisso.
C'è una logica nell'ibridare.
E c'è perfino una logica nello stare liquidi.

Che c'entra il confronto della felicità tra chi ha puntato sull'inflazione quando non c'era e chi sta attuando una strategia protettiva?
 
il 2022 è stato il peggior anno per tutte le categorie degli obbligazionari e qui non stiamo
commentando un anno Horribilis ma stiamo cercando di porre le basi a futuri posizionamenti dei nostri investimenti.
non dobbiamo mai dimenticare che l'investimento obbligazionario è un investimento principe
Ci sta però che non tutti come te sono convinti che l'inflazione italiana media dei prossimi 6 anni sarà sotto l'1,5-1,7%.
È naturale quindi che chi deve vincolare a 6 anni, e pensa che ci sono concrete possibilità di andare oltre quell'1,5% preferisca l'indicizzato al fisso di pari scadenza, semplicemente perché pagherà di più materialmente.

Ci sta che magari uno che non ha alcuna idea sull'inflazione futura, indicizzi comunque una parte del suo investimento a breve-medio.
Quello che, come giustamente hai notato, se avesse fatto due anni fa quando l'inflazione attesa era altrettanto bassa, anzi eravamo in deflazione, avrebbe pagato in questo biennio.

Se uno pensa, giustamente, che l'inflazione andrà all'1% non va a comprarsi un indicizzato all'inflazione, così come chi pensa che non si venderanno più auto, non credo prenda azioni Renault.
Direi che questa sia una constatazione pacifica.
 
Hai centrato proprio l'oggetto del mio ragionamento! Grazie e complimenti per questa analisi veramente utile e ben articolata!

All'eccesso in valore si può aggiungere anche l'eccesso temporale, cioè per quanto è durato l'eccesso (spread Bund/BTP<0).
Siamo ancora lontanissimi dai massimi in zona QE, che corrispondono al periodo di massimo acquisto titoli della BCE

gg-spread-neg.png
 
Io non capisco a che conclusione vuoi giungere (oltre intendere che per te l'inflazione rientra entro il 2024, e lo prendiamo come lecito parere).

C'è una logica nell'acquisto degli indicizzati.
C'è una logica nell'acquisto del tasso fisso.
C'è una logica nell'ibridare.
E c'è perfino una logica nello stare liquidi.

Che c'entra il confronto della felicità tra chi ha puntato sull'inflazione quando non c'era e chi sta attuando una strategia protettiva?
uso il termine felicità come sinonimo di soddisfazione dell'investimento.
Per il resto non so cosa rispondere o meglio non rispondo
 
ottima sintesi.
Permettimi anche di arricchire il tuo riassunto con un esempio pratico:
sono più felici dell'investimento effettuato chi ha comperato i titoli indicizzati
1) coloro che hanno acquistato all'inizio del 2021
2) coloro che hanno acquistato a novembre 2022
attendo feedback
prendiamo il btpitalia 2025.
nel gennaio 2021 quotava 106, oggi quota 99. le 7 figure perse sono bilanciate dalle cedole maturate. il foi gen 21 era 103, il foi gen 23 è di 118. aggiungi la parte fissa e viene fuori un rendimento di 18-7= 11 che diviso per due dà un rendimento annuo di 5,5.
chi ha comprato a nov 22 ha realizzato 4,4 di cedole e perso 2,4 di nominale. due punti in un trimestre. ottimo se in prospettiva nel 2023 l'inflazione sarà del 6%. ma ho capito dove vuoi andare a parare: e allora fammi tu un esempio con il tasso fisso. perchè con scadenze analoghe non sembra ci sia storia mentre se mi prendi un 2051 è tutta un'altra storia.
 
Ci sta però che non tutti come te sono convinti che l'inflazione italiana media dei prossimi 6 anni sarà sotto l'1,5-1,7%.
È naturale quindi che chi deve vincolare a 6 anni, e pensa che ci sono concrete possibilità di andare oltre quell'1,5% preferisca l'indicizzato al fisso di pari scadenza, semplicemente perché pagherà di più materialmente.

Ci sta che magari uno che non ha alcuna idea sull'inflazione futura, indicizzi comunque una parte del suo investimento a breve-medio.
Quello che come giustamente hai notato, se avesse fatto due anni fa quando l'inflazione attesa era altrettanto bassa, anzi eravamo in deflazione, avrebbe pagato in questo biennio.

Se uno pensa, giustamente, che l'inflazione andrà all'1% non va a comprarsi un indicizzato all'inflazione, così come chi pensa che non si venderanno più auto, non credo prenda azioni Renault.
Direi che questa sia una constatazione pacifica.

Ma non solo. Ecco perché non colgo il dunque.
Parliamo di strumenti diversi con finalità che possono essere diverse.

Se io sono un investitore che brama il rendimento più alto, li posso paragonare, ma allora paragono anche etf, azioni ecc.
Ma ci sono altri casi.

Facciamo un esempio.
Poniamo invece che io sia uno che ha un buon capitale, che nemmeno andrebbe ad investire in obbligazioni, per stare sereno.
Arriva l'inflazione in doppia cifra, mi preoccupo, opto per uno strumento che mi ponga al riparo, con certezza, dall'inflazione. Quanto darà in più o in meno il tasso fisso è una domanda che neppure prendo in considerazione, perché non sono interessato al rendimento ma a proteggermi dall'inflazione.
 
Ci sta però che non tutti come te sono convinti che l'inflazione italiana media dei prossimi 6 anni sarà sotto l'1,5-1,7%.
È naturale quindi che chi deve vincolare a 6 anni, e pensa che ci sono concrete possibilità di andare oltre quell'1,5% preferisca l'indicizzato al fisso di pari scadenza, semplicemente perché pagherà di più materialmente.

Ci sta che magari uno che non ha alcuna idea sull'inflazione futura, indicizzi comunque una parte del suo investimento a breve-medio.
Quello che, come giustamente hai notato, se avesse fatto due anni fa quando l'inflazione attesa era altrettanto bassa, anzi eravamo in deflazione, avrebbe pagato in questo biennio.

Se uno pensa, giustamente, che l'inflazione andrà all'1% non va a comprarsi un indicizzato all'inflazione, così come chi pensa che non si venderanno più auto, non credo prenda azioni Renault.
Direi che questa sia una constatazione pacifica.
sicuramente non mi aspetto un'inflazione sotto il 2% come non mi aspetto un'inflazione turca o argentina
 
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