Una vittoria di Pirro per Cairo Communication?
In seguito all’arbitrato che ha coinvolto la società con Telepiù, il gruppo televisivo è stato condannato a pagare alla società guidata da Urbano Cairo e quotata al segmento STAR l’importo di 10,7 milioni di euro, a cui vanno aggiunti 0,6 milioni di spese legali.
Tuttavia, questa decisione non è piaciuta a Piazza Affari, che ha accolto la notizia con una valanga di vendite sul titolo. Nel corso della giornata, Cairo Communication è arrivata a perdere anche il 10% con volumi decisamente superiori alla media delle precedenti giornate.
Il motivo del tracollo del titolo è presto spiegato. Gli analisti hanno ricordato che i vertici della società quotata avevano chiesto un risarcimento di oltre 300 milioni di euro.
Gli esperti di Equita sim non sono così pessimisti. Gli analisti hanno apprezzato il risultato dell’arbitrato e hanno alzato a 3,88 euro il prezzo obiettivo su Cairo Communication, confermando l’indicazione di acquisto delle azioni. Gli esperti di Equita sim scommettono sulla distribuzione di un dividendo straordinario di 13 centesimi per azione, che andrebbe ad aggiungersi ai 20 centesimi stimati per la cedola ordinaria. Il dividendo complessivo di Cairo Communication relativo all’esercizio 2009 potrebbe essere di 0,33 euro per azione, che agli attuali livelli di prezzo del titolo garantirebbe un rendimento superiore al 10%.
D’altra parte la società non dovrebbe avere problemi a finanziare lo stacco di un dividendo straordinario, considerando che la posizione finanziaria netta di Cairo Communication, al 30 settembre, era positiva per 48,8 milioni di euro. Questa cifra comprende 7,5 milioni di euro accreditati su un conto corrente cointestato con Telepiù e non tiene conto dell’introito per la vittoria nell’arbitrato.
Intanto, i primi nove mesi del 2009 di Cairo Communication non sono stati entusiasmanti, considerando anche il momento difficile per il settore editoriale.
La società ha chiuso il periodo in esame con ricavi con pari a 179,6 milioni di euro, in diminuzione del 6,3 % rispetto ai primi nove mesi del 2008. Il margine operativo lordo si è attestato a 16,4 milioni di euro, lo stesso livello dello scorso anno. Il risultato netto è stato pari a 8,2 milioni di euro, dai 10,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2008.
Ma l’azienda sta cercando di mettere le basi per un pronto rilancio. In settimana la controllata Cairo Pubblicità e Dahlia TV hanno stipulato per il 2010 un contratto di concessione in esclusiva per la raccolta pubblicitaria sui cinque canali digitali a pagamento Dahlia e il sito
www.dahliatv.it. Il contratto, che non prevede corrispettivi minimi garantiti per l’editore, si rinnoverà automaticamente per un ulteriore biennio al raggiungimento di obiettivi di ricavo concordati.
Questo accordo segue quello siglato a fine 2009 sempre da Cairo Pubblicità con Interactive Group, relativo alla concessione per la raccolta pubblicitaria in esclusiva sulle emittenti digitali e satellitari Sportitalia e Sportitalia 2 ed il sito
www.sportitalia.com. a partire dal 2010. Nel 2009 la raccolta pubblicitaria dei canali aveva generato ricavi per circa 10 milioni di euro, al lordo degli sconti di agenzia.