Ciao a tutti, ho letto un bel po’ di pagine delle precedenti discussioni ma non ho le idee chiarissime.
Da qualche mese sto provando a dare un po’ di senso ai miei risparmi, che erano sempre rimasti in conto corrente.
Ho 43 anni, sposato con figlia di 5 anni. Lavoro come impiegato in impresa edile. Il lavoro è stabile ma in un’impresa piccola, anche se in crescita, e in un settore che ha oscillazioni importanti.
La maggior parte dei miei risparmi è attualmente su due conti deposito, in minor parte vincolati, ma per lo più svincolabili. Faaccio un pac mensile di qualche centinaio di euro in ETF.
Per molte ragioni, per lo più genetiche, non credo di poter campare fino a 100 anni godendomi la pensione. Ma nella vita non si sa mai. Mi interessa lasciare qualcosa a mia figlia e godermi qualche viaggio se dovessi arrivare in buona salute alla pensione.
Non ho mai aderito ad un fondo pensione. I TFR maturati nei precedenti 2 rapporti lavorativi mi sono stati liquidati. Il TFR maturato nella azienda attuale è “in azienda”. Vorrei valutare il da farsi.
Il mio fondo negoziale è Prevedi che però ritengo poco aggressivo (linea bilanciata 33% azionario). Per un esposizione azionaria maggiore ha più senso aderire unicamente a un fondo aperto tipo Amundi seconda pensione, versando li TFR e contributi volontari o utilizzare anche Prevedi per il contributo del datore di lavoro? Grazie