[CAP II] Chi vi dà un rendimento annuale pari alla deducibilità di un fondo pensione?

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Grazie, ma allora forse non ho capito qualche passaggio. Avevo compreso che la quota datoriale non contribuiva ad abbassare l'imponibile irpef, a differenza della quota aderente. Quindi non capisco cosa vado realmente a dedurre.
in 730 viene dedotto quanto riportato nella casella "non dedotti dal sostituto d'imposta", il resto è già stato dedotto in busta paga.

@cricket72 forse è meglio chiudere questa vecchia discussione e spostare questi ultimi msg nel capitolo 2,o ancora meglio in fondi pensione vol. 16
 
La quota datoriale fa somma zero. Scusa magari la mia terminologia non è il top dal punto di vista tecnico ma sostanzialmente se non dessi la tua quota volontaria minima non avresti la quota datoriale che quindi va ad aumentare il tuo reddito ma al tempo stesso lo riduce dello stesso importoe va a far parte del tuo montante nel fondo pensione che si accumula mese dopo mese
 
Grazie, ma allora forse non ho capito qualche passaggio. Avevo compreso che la quota datoriale non contribuiva ad abbassare l'imponibile irpef, a differenza della quota aderente. Quindi non capisco cosa vado realmente a dedurre.
Non la va' ad abbassare ma non la va' nemmeno ad aumentare
Sono soldi che ti vengono dati in aggiunta, quindi in teoria sarebbero come un aumento del tuo reddito.

In pratica è come se avessero un doppio movimento più e meno. Li aggiungi al tuo imponibile e nello stesso momento li togli
 
Non la va' ad abbassare ma non la va' nemmeno ad aumentare
Sono soldi che ti vengono dati in aggiunta, quindi in teoria sarebbero come un aumento del tuo reddito.

In pratica è come se avessero un doppio movimento più e meno. Li aggiungi al tuo imponibile e nello stesso momento li togli
Ok. Chiaro. Ad ogni buon conto la quota datoriale va a decrementare la soglia dei 5165€ non portando però alcuna deduzione conseguente all'imponibile. Giusto?
 
Per mio figlio che ha 20 anni:

- gli ho già aperto un fondo pensione con 100€, questo per far partire il "contatore" per accumulare 35 anni di permanenza e usufruire della tassazione più bassa (9%); lo so che stanno cambiando le regole, ma oggi sono queste e su queste decido;

- fino ai 45 anni non ha nessun senso pensare al fondo pensione come investimento; come sottolineato da Greedy, non c'è paragone tra il rendimento di un FP, anche "azionario", rispetto allo storico risultato di un pac su VWCE, SWDA, un qualsiasi portafoglio ETF 60/40 o anche 80/20; diciamo che dal fondo pensione ti puoi aspettare un 6%, dal portafoglio etf tra l'8 e il 12%; anche considerando il vantaggio fiscale, le deduzioni che reinvesti, ecc., al momento, su 20 anni, non c'è storia;

- dal 45° anno, o meglio, da 20 anni prima della prevista pensione, si può cominciare a ragionare, soprattutto se l'aliquota marginale irpef è il 38% o 43%: più è alta l'aliquota e più si è vicini alla pensione, e più il FP può diventare conveniente: indicativamente investo 7K al 5-6% VS 5K all'8-10%;

- fino alla pensione (65-67 anni?) il portafoglio etf continuerà a macinare rendimento composto (ovvero per altri 20 anni);

- al 55° anno, aprire un secondo FP e smettere di versare nel primo; questo per ritirare il montante da entrambi, ovvero non superare il famoso ammontare limite che obbliga a trasformare il 50% del montante in rendita;

- Il TFR va mantenuto in azienda, non "regalato" ai FP per fare massa; mantenerlo in azienda è anche una diversificazione dei rischi; e visto che più o meno si rivaluta al 2% annuo, lo considero la parte meno a rischio ("obbligazionaria"?) del capitale, visto che portafoglio etf e sono invece investiti sull'azionario.si
Potresti cortesemente dire a quanto ammonta, ad oggi ed indicativamente, questo montante "limite"? grazie
 
Scusate se replico a questo post, ma leggendo in lungo ed in largo nel forum (ed avendo letto i quaderni di RRupoli) non ho trovato risposta.
Dunque, il mio fondo negoziale è PREVINDAI.
Come consigliato ho versato la quota aggiuntiva da aderente cui è seguita la quota datoriale.
Ora, senza entrare nel quantum diciamo che la Quota datoriale=A e la quota aderente=B.
La somma di A+B per il 2022 è inferiore a 5165€ e non ho saturato.
Come mai nella dichiarazione dei redditi mi trovo nella deducibilità ordinaria tutta la somma versata A+B e non solo la componente B?
Grazie
Scusa se mi faccio gli affari tuoi ...
Ma come fai a non arrivare ai 5165 quando la quota datoriale MINIMA è 4800 €. Sei stato iscritto per poco tempo, forse?
 
Scusa se mi faccio gli affari tuoi ...
Ma come fai a non arrivare ai 5165 quando la quota datoriale MINIMA è 4800 €. Sei stato iscritto per poco tempo, forse?
Corretto.
Mi puoi confermare tu che ad esempio i 4800 del datore vanno a decrementare la soglia dei 5165, ma non sono deducibili dall'imponibile irpef in busta? Grazie
 
Scusate se replico a questo post, ma leggendo in lungo ed in largo nel forum (ed avendo letto i quaderni di RRupoli) non ho trovato risposta.
Dunque, il mio fondo negoziale è PREVINDAI.
Come consigliato ho versato la quota aggiuntiva da aderente cui è seguita la quota datoriale.
Ora, senza entrare nel quantum diciamo che la Quota datoriale=A e la quota aderente=B.
La somma di A+B per il 2022 è inferiore a 5165€ e non ho saturato.
Come mai nella dichiarazione dei redditi mi trovo nella deducibilità ordinaria tutta la somma versata A+B e non solo la componente B?
Grazie

Forse ti è sfuggito, dovresti rileggere con attenzione il Capitolo 8 ("Quanto conviene versare in un fondo pensione negoziale?") del quaderno del killer, ti viene mostrato passo passo con un esempio pratico il ruolo della quota datoriale, fonte purtroppo di frequenti fraintendimenti riguardo la sua formale deducibilità.

Per chi è ancora indeciso sul mantenimento del TFR in azienda piuttosto che conferirlo nel proprio FPN, è appena stato pubblicato il quarto quaderno, interamente dedicato all'analisi matematica di questo prioritario dilemma.
 
Ultima modifica:
Forse ti è sfuggito, dovresti rileggere con attenzione il Capitolo 8 ("Quanto conviene versare in un fondo pensione negoziale?") del quaderno del killer, ti viene mostrato passo passo con un esempio pratico il ruolo della quota datoriale, fonte purtroppo di frequenti fraintendimenti riguardo la sua formale deducibilità.

Per chi è ancora indeciso sul mantenimento del TFR in azienda piuttosto che conferirlo nel proprio FPN, è appena stato pubblicato il quarto quaderno, interamente dedicato all'analisi matematica di questo prioritario dilemma.
Gentilissimo buonasera. É proprio perché ho letto il suo quaderno e il capitolo citato che non mi torna che la quota datoriale vada in deduzione dell’ imponibile irpef in previndai come sembrano riportare i Toscanaccio e Cammello. Grazie per i chiarimenti.
 
Gentilissimo buonasera. É proprio perché ho letto il suo quaderno e il capitolo citato che non mi torna che la quota datoriale vada in deduzione dell’ imponibile irpef in previndai come sembrano riportare i Toscanaccio e Cammello. Grazie per i chiarimenti.

La quota datoriale NON viene dedotta dall'imponibile IRPEF, se è questo che hai inteso leggendo il quaderno allora hai capito perfettamente.

Si tratta di un errore molto comune fra i neofiti e già ampiamente sviscerato in passato.
L'errore probabilmente nasce dal confondere il concetto di soglia di deducibilità (che la quota datoriale contribuisce a ridurre) con il concetto di deduzione dall'imponibile IRPEF (che la quota datoriale NON contribuisce a ridurre).

Oltre al già citato quaderno, qui trovi maggiori dettagli tecnici che possono aiutarti a comprendere la subdola dinamica della quota datoriale (leggi i post dal #17 al #21):
I quaderni di rrupoli - Il killer dei fondi pensione
 
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La quota datoriale NON viene dedotta dall'imponibile IRPEF, se è questo che hai inteso leggendo il quaderno allora hai capito perfettamente.

Si tratta di un errore molto comune fra i neofiti e già ampiamente sviscerato in passato.
L'errore probabilmente nasce dal confondere il concetto di soglia di deducibilità (che la quota datoriale contribuisce a ridurre) con il concetto di deduzione dall'imponibile IRPEF (che la quota datoriale NON contribuisce a ridurre).

Oltre al già citato quaderno, qui trovi maggiori dettagli tecnici che possono aiutarti a comprendere la subdola dinamica della quota datoriale (leggi i post dal #17 al #21):
I quaderni di rrupoli - Il killer dei fondi pensione
Assolutamente è questo che avevo inteso. Previndai non fa eccezione!
Grazie! Gentilissimo.
 
Assolutamente è questo che avevo inteso. Previndai non fa eccezione!
Grazie! Gentilissimo.
si tratta di capirsi. Sono già dedotti (in busta) significa comunque che non li puoi portare in deduzione 😉

E affermare che sono già dedotti è una affermazione utile al calcolo della
tassazione finale, che si applica a quanto dedotto.... appunto
 
Corretto.
Mi puoi confermare tu che ad esempio i 4800 del datore vanno a decrementare la soglia dei 5165, ma non sono deducibili dall'imponibile irpef in busta? Grazie

L'azienda ti regala 4800 euro.

Essendo una erogazione non assimilabile a fringe benefit, ci dovresti pagare sopra Irpef. Siccome però vengono versati DIRETTAMENTE al fondo pensione, tale cifra viene DEDOTTA dall'imponibile e aumenta la quota di contributi dedotti (up to 5164.57).

L'imponibile fiscale che vedi nel CUD (o nella busta paga di dicembre), infatti, già è decrementato dei contributi dedotti in automatico dal datore (cioè non contiene i 4800 euro che sono stati versati al fondo).

Quindi si, nella pratica è come se il contributo del datore decrementasse la soglia di 5164.57 ma non sono ulteriormente deducibili (perché appunto l'imponibile fiscale che vedi nel CUD è già dedotto dei 4800).

Una domanda: 77 è l'anno di nascita e sei dirigente. Non hai mai fatto 730 in autonomia?
 
L'azienda ti regala 4800 euro.

Essendo una erogazione non assimilabile a fringe benefit, ci dovresti pagare sopra Irpef. Siccome però vengono versati DIRETTAMENTE al fondo pensione, tale cifra viene DEDOTTA dall'imponibile e aumenta la quota di contributi dedotti (up to 5164.57).

L'imponibile fiscale che vedi nel CUD (o nella busta paga di dicembre), infatti, già è decrementato dei contributi dedotti in automatico dal datore (cioè non contiene i 4800 euro che sono stati versati al fondo).

Quindi si, nella pratica è come se il contributo del datore decrementasse la soglia di 5164.57 ma non sono ulteriormente deducibili (perché appunto l'imponibile fiscale che vedi nel CUD è già dedotto dei 4800).

Una domanda: 77 è l'anno di nascita e sei dirigente. Non hai mai fatto 730 in autonomia?
Grazie mille per i chiarimenti anche se non ho capito se sono coerenti con quanto scritto da rrupoli. No. Questo è il primo anno in cui vorrei farla in autonomia.
 
Grazie mille per i chiarimenti anche se non ho capito se sono coerenti con quanto scritto da rrupoli. No. Questo è il primo anno in cui vorrei farla in autonomia.
Coerente con quanto dice Rrupoli. Vedrai che facendo il 730 ti troverai coi conti allora
 
Coerente con quanto dice Rrupoli. Vedrai che facendo il 730 ti troverai coi conti allora
Ok, solo un'ultima cosa:
-citazione di rrupoli:"La quota datoriale NON viene dedotta dall'imponibile IRPEF"
-
citazione Benjamin: "Siccome però vengono versati DIRETTAMENTE al fondo pensione, tale cifra (n.d.r. quota datoriale dei 4800 previndai?) viene DEDOTTA dall'imponibile...

Le due versioni sembrano in contraddizione.
In buona sostanza, ipotizzando una ral di 100k, tolte le trattenute INPS, di circa 10k€ , rimane un imponibile IRPEF di 90.000€ oppure l'imponibile IRPEF è di 90.000-4800=85.200?

Avevo inteso che la quota datoriale, in questo caso i 4.800 non andavano in deduzione.

Cosa mi sono perso? Scusate ma sono ingegnere...

Grazie
 
Ok, solo un'ultima cosa:
-citazione di rrupoli:"La quota datoriale NON viene dedotta dall'imponibile IRPEF"
-
citazione Benjamin: "Siccome però vengono versati DIRETTAMENTE al fondo pensione, tale cifra (n.d.r. quota datoriale dei 4800 previndai?) viene DEDOTTA dall'imponibile...

Le due versioni sembrano in contraddizione.
In buona sostanza, ipotizzando una ral di 100k, tolte le trattenute INPS, di circa 10k€ , rimane un imponibile IRPEF di 90.000€ oppure l'imponibile IRPEF è di 90.000-4800=85.200?

Avevo inteso che la quota datoriale, in questo caso i 4.800 non andavano in deduzione.

Cosa mi sono perso? Scusate ma sono ingegnere...

Grazie
ipse dixit....


I quaderni di rrupoli - Il killer dei fondi pensione



La quota datoriale la puoi pensare come "implicitamente" dedotta, come se l'azienda aggiungesse alla tua RAL la quota datoriale e poi subito dopo la deducesse, l'imponibile IRPEF sarebbe il medesimo che risulta ora dal tuo CU.
 
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