Carige lettere dall'Inferno...pensieri vari...

angel suvvia

era per scherzare un po'...

Mamma mia quanto rigore qua dentro, capisco che abbiamo pesanti loss, chi più chi meno... ma la mia era solo una battuta per sdrammatizzare...

:bye:

In sincera verità non sono in loss....il problema è che ci sono troppi litigi su questo thread. ..r mi dispiace
 
il punto è corretto. il tempo per la cessione degli immobili richiede mesi e quindi non è immediatamente realizzabile. c'è un ulteriore punto da valutare: ieri montani ha detto che la vendita delle assicurazioni avrà un impatto di 50 bp sul CT1, quindi in questo momento l'esigenza di nuovo vapitale scenderebbe da 814 a 750. bene che vada, con altre cessioni, arriveremmo ad un aumento di capitale minimo da 650/600 (500 ce lo scordiamo). L'unica possibilità, seppur remota, è che CARIGE riesca a contrattare con la BCE una riduzione degli 814 ma la vedo dura.
Un ultima considerazione: ma siete sicuri che un aumento di capitale riservato su prezzi di borsa sia un bene per gli attuali azionisti ? L'effetto di diluizione sarebbe comunque significativo. Se aumento deve essere e così sarà, come azionista spero non sia riservato in modo da poter partecipare...questo se si crede ancora nella banca

Bce, per chi non ha superato i test, prescrive 6 mesi quando la soluzione sia l'adc, 2 anni in caso di accorpamento con terzi. La liquidità in circolazione è formidabile e fatica immensamente a trovare impiego remunerativo; quindi un vasto pacchetto di immobili locati ad un conduttore riposante come una banca, che garantisca tra il 5 e il 6% di redditività, a parer mio è una operazione che può andare al closing - se c'è la volontà - in 3 mesi due diligence inclusa; teniamo presente che non ha nulla a che vedere con la faticosissima cessione delle assicurazioni, così travagliata proprio perchè sconta dinamiche industriali e finanziarie del tutto assenti sun un tipico prodotto da redditto per grandi cassettisti
 
Ciao a tutti,
anche io da tempo - 3 anni - sono azionista carige e a furia di mediare, poi adc, poi mediare ancora mi ritrovo con 4,5 mln di az della banca. Per come so leggere io i bilanci - che nel caso crg non sono carta da **** come invece credo per altre banche italiane ugualmente bocciate agli stress test - i fondamentali dell'istituto sono sani, conosco la banca anche in quanto cliente/azienda e vedo che è ancora malgrado le difficoltà una banca che FA la banca, a differenza di molte altre. Al patrimonio netto l'azione dovrebbe quotare 0,22, invece ... dunque la domanda diventa: a cosa dobbiamo tutto ciò? Io mi sono convinto - semplicemente - che in ossequio a quanto da anni propugna banca italia, si vogliano creare le condizioni per aggregare crg con altro istituto ricorrendo a un carta contro carta che quindi - dati i corsi - veda genova come facile (e convenientissima) preda: questo vuole (ordina) via nazionale; sennonchè la fondazione - per come può - si fa resistente allo scopo di conservare ancora un qualche peso in assemblea soci: un po' è politica (un po' tanto) ma un po' è anche legittima difesa degli interessi di un territorio nel quale il peso della banca è enorme: senza i soldi della fondazione da dividendi crg, al gaslini, per dirne una, manca filo da sutura! Complice la neo-vigilanza bce, la situazione è oggettivamente precipitata in quanto proveniente da un quadro già pesantemente compromesso dallo scandalo berneschi & c. Resta il mistero degli ispettori banca italia che poche settimane prima dell'esito degli aqr, validavano le scelte crg/montani (di fatto, commissario banca italia: identità da non sottovalutare) come coerenti con le linee di indirizzo pretese, per poi subire la nota bocciatura! Delle due l'una: o sono tutti dei somari (improbabile), oppure nel mirino c'era fin da principio l'esito raggiunto. Ossia in un solo colpo, dopo aver fatto tossire agli azionisti nuovo equity con l'adc, svilire allo strenuo il titolo come scivolo alla fagocitazione da parte di altri competitors e togliersi definitivamente dai ******** la fondazione, da sempre invisa a palazzo koch. Nel tentativo di limitare il danno, la fondazione prima cerca senza successo un socio docile e liquido, poi nottetempo butta via il 10% del capitale della banca così male da concorrere essa stessa alla depauperazione dei corsi azionari, infine dopo l'esito dei test, di nuovo si affanna a citofonare un po' ai francesi, un po' a malacalza e via così coi soliti nomi: in tutto ciò non può non essere stigmatizzato il ruolo perfino imbarazzante (quasi sembra pilotato) dei pessimi advisor della stessa fondazione. Ora, dopo la cessione delle assicurazioni, il bivio finale: o saltano fuori 600 mln nuovamente dagli esangui azionisti (flotta circa il 66% del capitale), ma a quanto è dato sapere ad oggi i soli francesi sarebbero disponibili a coprire la propria quota, oppure deve intervenire qualcuno dall'esterno o in quanto portatore di capitali (adc riservato) o in quanto munito di ratios capienti - sommati a quelli deficitari di crg - per garantire tutti i parametri di vigilanza. E' proprio così. Tuttavia, se l'azionista di riferimento avesse le idee chiare, una sola voce , una indispensabile copertura politica insomma fosse pronto a tirar fuori le palle divenendo credibile quanto non è stato sin qui, esiste una terza strada: è scritto nei bilanci. Banca Carige possiede circa il 75% degli immobili presso cui svolge la propria attività, ed era superiore all'80% prima dell'acquisizione da Intesa di alcune filiali in piemonte viceversa in affitto; detti immobili, in quanto strumentali, benchè taluni rivalutati grazie alle leggi speciali di alcuni anni fa e malgrado la nota crisi dei mattoni, ogni anno scontano il previsto ammortamento di legge. Morale: lo spin off di tutti - tutti - gli immobili della banca - strumentali e non - ad un unico soggetto (blackrock?) cui garantire un canone di locazione tra il 5 e il 6% dell'investimento per un congruo lasso di tempo, secondo i miei calcoli, liberebbe risorse sufficienti ad affrancare l'istituto dall'adc; unendo a questo la cessione di tutte le residue minority possedute (autostrada dei fiori) come già avvenuto con esaote e - correttamente - le attività altrimenti valorizzabili con un più interessante margine commissionale c/terzi (leasing e factoring), crg si troverebbe ben al di sopra delle soglie prescritte, conservando la propria autonomia e più ancora asset di tale importanza (CESARE PONTI) che solo un folle vedrebbe preferibile cedere in luogo degli immobili. Perchè non se ne parla? Perchè non se ne legge? Pappa pronta per il nuovo dominus? Questo dovrebbe essere il comportamento di chi volesse ancora vocarsi al ruolo di azionista di riferimento, altrimenti ...

Bce, per chi non ha superato i test, prescrive 6 mesi quando la soluzione sia l'adc, 2 anni in caso di accorpamento con terzi. La liquidità in circolazione è formidabile e fatica immensamente a trovare impiego remunerativo; quindi un vasto pacchetto di immobili locati ad un conduttore riposante come una banca, che garantisca tra il 5 e il 6% di redditività, a parer mio è una operazione che può andare al closing - se c'è la volontà - in 3 mesi due diligence inclusa; teniamo presente che non ha nulla a che vedere con la faticosissima cessione delle assicurazioni, così travagliata proprio perchè sconta dinamiche industriali e finanziarie del tutto assenti sun un tipico prodotto da redditto per grandi cassettisti


Interventi molto interessanti
 
Ciao a tutti,
anche io da tempo - 3 anni - sono azionista carige e a furia di mediare, poi adc, poi mediare ancora mi ritrovo con 4,5 mln di az della banca. Per come so leggere io i bilanci - che nel caso crg non sono carta da **** come invece credo per altre banche italiane ugualmente bocciate agli stress test - i fondamentali dell'istituto sono sani, conosco la banca anche in quanto cliente/azienda e vedo che è ancora malgrado le difficoltà una banca che FA la banca, a differenza di molte altre. Al patrimonio netto l'azione dovrebbe quotare 0,22, invece ... dunque la domanda diventa: a cosa dobbiamo tutto ciò? Io mi sono convinto - semplicemente - che in ossequio a quanto da anni propugna banca italia, si vogliano creare le condizioni per aggregare crg con altro istituto ricorrendo a un carta contro carta che quindi - dati i corsi - veda genova come facile (e convenientissima) preda: questo vuole (ordina) via nazionale; sennonchè la fondazione - per come può - si fa resistente allo scopo di conservare ancora un qualche peso in assemblea soci: un po' è politica (un po' tanto) ma un po' è anche legittima difesa degli interessi di un territorio nel quale il peso della banca è enorme: senza i soldi della fondazione da dividendi crg, al gaslini, per dirne una, manca filo da sutura! Complice la neo-vigilanza bce, la situazione è oggettivamente precipitata in quanto proveniente da un quadro già pesantemente compromesso dallo scandalo berneschi & c. Resta il mistero degli ispettori banca italia che poche settimane prima dell'esito degli aqr, validavano le scelte crg/montani (di fatto, commissario banca italia: identità da non sottovalutare) come coerenti con le linee di indirizzo pretese, per poi subire la nota bocciatura! Delle due l'una: o sono tutti dei somari (improbabile), oppure nel mirino c'era fin da principio l'esito raggiunto. Ossia in un solo colpo, dopo aver fatto tossire agli azionisti nuovo equity con l'adc, svilire allo strenuo il titolo come scivolo alla fagocitazione da parte di altri competitors e togliersi definitivamente dai ******** la fondazione, da sempre invisa a palazzo koch. Nel tentativo di limitare il danno, la fondazione prima cerca senza successo un socio docile e liquido, poi nottetempo butta via il 10% del capitale della banca così male da concorrere essa stessa alla depauperazione dei corsi azionari, infine dopo l'esito dei test, di nuovo si affanna a citofonare un po' ai francesi, un po' a malacalza e via così coi soliti nomi: in tutto ciò non può non essere stigmatizzato il ruolo perfino imbarazzante (quasi sembra pilotato) dei pessimi advisor della stessa fondazione. Ora, dopo la cessione delle assicurazioni, il bivio finale: o saltano fuori 600 mln nuovamente dagli esangui azionisti (flotta circa il 66% del capitale), ma a quanto è dato sapere ad oggi i soli francesi sarebbero disponibili a coprire la propria quota, oppure deve intervenire qualcuno dall'esterno o in quanto portatore di capitali (adc riservato) o in quanto munito di ratios capienti - sommati a quelli deficitari di crg - per garantire tutti i parametri di vigilanza. E' proprio così. Tuttavia, se l'azionista di riferimento avesse le idee chiare, una sola voce , una indispensabile copertura politica insomma fosse pronto a tirar fuori le palle divenendo credibile quanto non è stato sin qui, esiste una terza strada: è scritto nei bilanci. Banca Carige possiede circa il 75% degli immobili presso cui svolge la propria attività, ed era superiore all'80% prima dell'acquisizione da Intesa di alcune filiali in piemonte viceversa in affitto; detti immobili, in quanto strumentali, benchè taluni rivalutati grazie alle leggi speciali di alcuni anni fa e malgrado la nota crisi dei mattoni, ogni anno scontano il previsto ammortamento di legge. Morale: lo spin off di tutti - tutti - gli immobili della banca - strumentali e non - ad un unico soggetto (blackrock?) cui garantire un canone di locazione tra il 5 e il 6% dell'investimento per un congruo lasso di tempo, secondo i miei calcoli, liberebbe risorse sufficienti ad affrancare l'istituto dall'adc; unendo a questo la cessione di tutte le residue minority possedute (autostrada dei fiori) come già avvenuto con esaote e - correttamente - le attività altrimenti valorizzabili con un più interessante margine commissionale c/terzi (leasing e factoring), crg si troverebbe ben al di sopra delle soglie prescritte, conservando la propria autonomia e più ancora asset di tale importanza (CESARE PONTI) che solo un folle vedrebbe preferibile cedere in luogo degli immobili. Perchè non se ne parla? Perchè non se ne legge? Pappa pronta per il nuovo dominus? Questo dovrebbe essere il comportamento di chi volesse ancora vocarsi al ruolo di azionista di riferimento, altrimenti ...

Applausi e bollino verde meritato:clap::clap::clap::clap:
 
Ciao a tutti,
anche io da tempo - 3 anni - sono azionista carige e a furia di mediare, poi adc, poi mediare ancora mi ritrovo con 4,5 mln di az della banca. Per come so leggere io i bilanci - che nel caso crg non sono carta da **** come invece credo per altre banche italiane ugualmente bocciate agli stress test - i fondamentali dell'istituto sono sani, conosco la banca anche in quanto cliente/azienda e vedo che è ancora malgrado le difficoltà una banca che FA la banca, a differenza di molte altre. Al patrimonio netto l'azione dovrebbe quotare 0,22, invece ... dunque la domanda diventa: a cosa dobbiamo tutto ciò? Io mi sono convinto - semplicemente - che in ossequio a quanto da anni propugna banca italia, si vogliano creare le condizioni per aggregare crg con altro istituto ricorrendo a un carta contro carta che quindi - dati i corsi - veda genova come facile (e convenientissima) preda: questo vuole (ordina) via nazionale; sennonchè la fondazione - per come può - si fa resistente allo scopo di conservare ancora un qualche peso in assemblea soci: un po' è politica (un po' tanto) ma un po' è anche legittima difesa degli interessi di un territorio nel quale il peso della banca è enorme: senza i soldi della fondazione da dividendi crg, al gaslini, per dirne una, manca filo da sutura! Complice la neo-vigilanza bce, la situazione è oggettivamente precipitata in quanto proveniente da un quadro già pesantemente compromesso dallo scandalo berneschi & c. Resta il mistero degli ispettori banca italia che poche settimane prima dell'esito degli aqr, validavano le scelte crg/montani (di fatto, commissario banca italia: identità da non sottovalutare) come coerenti con le linee di indirizzo pretese, per poi subire la nota bocciatura! Delle due l'una: o sono tutti dei somari (improbabile), oppure nel mirino c'era fin da principio l'esito raggiunto. Ossia in un solo colpo, dopo aver fatto tossire agli azionisti nuovo equity con l'adc, svilire allo strenuo il titolo come scivolo alla fagocitazione da parte di altri competitors e togliersi definitivamente dai ******** la fondazione, da sempre invisa a palazzo koch. Nel tentativo di limitare il danno, la fondazione prima cerca senza successo un socio docile e liquido, poi nottetempo butta via il 10% del capitale della banca così male da concorrere essa stessa alla depauperazione dei corsi azionari, infine dopo l'esito dei test, di nuovo si affanna a citofonare un po' ai francesi, un po' a malacalza e via così coi soliti nomi: in tutto ciò non può non essere stigmatizzato il ruolo perfino imbarazzante (quasi sembra pilotato) dei pessimi advisor della stessa fondazione. Ora, dopo la cessione delle assicurazioni, il bivio finale: o saltano fuori 600 mln nuovamente dagli esangui azionisti (flotta circa il 66% del capitale), ma a quanto è dato sapere ad oggi i soli francesi sarebbero disponibili a coprire la propria quota, oppure deve intervenire qualcuno dall'esterno o in quanto portatore di capitali (adc riservato) o in quanto munito di ratios capienti - sommati a quelli deficitari di crg - per garantire tutti i parametri di vigilanza. E' proprio così. Tuttavia, se l'azionista di riferimento avesse le idee chiare, una sola voce , una indispensabile copertura politica insomma fosse pronto a tirar fuori le palle divenendo credibile quanto non è stato sin qui, esiste una terza strada: è scritto nei bilanci. Banca Carige possiede circa il 75% degli immobili presso cui svolge la propria attività, ed era superiore all'80% prima dell'acquisizione da Intesa di alcune filiali in piemonte viceversa in affitto; detti immobili, in quanto strumentali, benchè taluni rivalutati grazie alle leggi speciali di alcuni anni fa e malgrado la nota crisi dei mattoni, ogni anno scontano il previsto ammortamento di legge. Morale: lo spin off di tutti - tutti - gli immobili della banca - strumentali e non - ad un unico soggetto (blackrock?) cui garantire un canone di locazione tra il 5 e il 6% dell'investimento per un congruo lasso di tempo, secondo i miei calcoli, liberebbe risorse sufficienti ad affrancare l'istituto dall'adc; unendo a questo la cessione di tutte le residue minority possedute (autostrada dei fiori) come già avvenuto con esaote e - correttamente - le attività altrimenti valorizzabili con un più interessante margine commissionale c/terzi (leasing e factoring), crg si troverebbe ben al di sopra delle soglie prescritte, conservando la propria autonomia e più ancora asset di tale importanza (CESARE PONTI) che solo un folle vedrebbe preferibile cedere in luogo degli immobili. Perchè non se ne parla? Perchè non se ne legge? Pappa pronta per il nuovo dominus? Questo dovrebbe essere il comportamento di chi volesse ancora vocarsi al ruolo di azionista di riferimento, altrimenti ...

Spero che la Fondazione e il Cda che so leggerci valuti al meglio questa proposta
 
Carige1
......tu sei un dipendente carige
 
Concordo sostanzialmente su tutto, ma avrei una piccola curiosità: con tutto quello che hai già speso nel tuo forsennato "averaging down" , come fai a partecipare al nuovo ADC ?
(Non sei tenuto a rispondermi ....)



Ciao a tutti,
anche io da tempo - 3 anni - sono azionista carige e a furia di mediare, poi adc, poi mediare ancora mi ritrovo con 4,5 mln di az della banca. Per come so leggere io i bilanci - che nel caso crg non sono carta da **** come invece credo per altre banche italiane ugualmente bocciate agli stress test - i fondamentali dell'istituto sono sani, conosco la banca anche in quanto cliente/azienda e vedo che è ancora malgrado le difficoltà una banca che FA la banca, a differenza di molte altre. Al patrimonio netto l'azione dovrebbe quotare 0,22, invece ... dunque la domanda diventa: a cosa dobbiamo tutto ciò? Io mi sono convinto - semplicemente - che in ossequio a quanto da anni propugna banca italia, si vogliano creare le condizioni per aggregare crg con altro istituto ricorrendo a un carta contro carta che quindi - dati i corsi - veda genova come facile (e convenientissima) preda: questo vuole (ordina) via nazionale; sennonchè la fondazione - per come può - si fa resistente allo scopo di conservare ancora un qualche peso in assemblea soci: un po' è politica (un po' tanto) ma un po' è anche legittima difesa degli interessi di un territorio nel quale il peso della banca è enorme: senza i soldi della fondazione da dividendi crg, al gaslini, per dirne una, manca filo da sutura! Complice la neo-vigilanza bce, la situazione è oggettivamente precipitata in quanto proveniente da un quadro già pesantemente compromesso dallo scandalo berneschi & c. Resta il mistero degli ispettori banca italia che poche settimane prima dell'esito degli aqr, validavano le scelte crg/montani (di fatto, commissario banca italia: identità da non sottovalutare) come coerenti con le linee di indirizzo pretese, per poi subire la nota bocciatura! Delle due l'una: o sono tutti dei somari (improbabile), oppure nel mirino c'era fin da principio l'esito raggiunto. Ossia in un solo colpo, dopo aver fatto tossire agli azionisti nuovo equity con l'adc, svilire allo strenuo il titolo come scivolo alla fagocitazione da parte di altri competitors e togliersi definitivamente dai ******** la fondazione, da sempre invisa a palazzo koch. Nel tentativo di limitare il danno, la fondazione prima cerca senza successo un socio docile e liquido, poi nottetempo butta via il 10% del capitale della banca così male da concorrere essa stessa alla depauperazione dei corsi azionari, infine dopo l'esito dei test, di nuovo si affanna a citofonare un po' ai francesi, un po' a malacalza e via così coi soliti nomi: in tutto ciò non può non essere stigmatizzato il ruolo perfino imbarazzante (quasi sembra pilotato) dei pessimi advisor della stessa fondazione. Ora, dopo la cessione delle assicurazioni, il bivio finale: o saltano fuori 600 mln nuovamente dagli esangui azionisti (flotta circa il 66% del capitale), ma a quanto è dato sapere ad oggi i soli francesi sarebbero disponibili a coprire la propria quota, oppure deve intervenire qualcuno dall'esterno o in quanto portatore di capitali (adc riservato) o in quanto munito di ratios capienti - sommati a quelli deficitari di crg - per garantire tutti i parametri di vigilanza. E' proprio così. Tuttavia, se l'azionista di riferimento avesse le idee chiare, una sola voce , una indispensabile copertura politica insomma fosse pronto a tirar fuori le palle divenendo credibile quanto non è stato sin qui, esiste una terza strada: è scritto nei bilanci. Banca Carige possiede circa il 75% degli immobili presso cui svolge la propria attività, ed era superiore all'80% prima dell'acquisizione da Intesa di alcune filiali in piemonte viceversa in affitto; detti immobili, in quanto strumentali, benchè taluni rivalutati grazie alle leggi speciali di alcuni anni fa e malgrado la nota crisi dei mattoni, ogni anno scontano il previsto ammortamento di legge. Morale: lo spin off di tutti - tutti - gli immobili della banca - strumentali e non - ad un unico soggetto (blackrock?) cui garantire un canone di locazione tra il 5 e il 6% dell'investimento per un congruo lasso di tempo, secondo i miei calcoli, liberebbe risorse sufficienti ad affrancare l'istituto dall'adc; unendo a questo la cessione di tutte le residue minority possedute (autostrada dei fiori) come già avvenuto con esaote e - correttamente - le attività altrimenti valorizzabili con un più interessante margine commissionale c/terzi (leasing e factoring), crg si troverebbe ben al di sopra delle soglie prescritte, conservando la propria autonomia e più ancora asset di tale importanza (CESARE PONTI) che solo un folle vedrebbe preferibile cedere in luogo degli immobili. Perchè non se ne parla? Perchè non se ne legge? Pappa pronta per il nuovo dominus? Questo dovrebbe essere il comportamento di chi volesse ancora vocarsi al ruolo di azionista di riferimento, altrimenti ...
 
non so come ti venga in mente, comunque no, non sono un dipendente, ma un azionista "indispettito" da una simile distruzione di valore
....pensavo
Ma non era una presa in giro o una critica parlavi con tale fervore...
 
Concordo sostanzialmente su tutto, ma avrei una piccola curiosità: con tutto quello che hai già speso nel tuo forsennato "averaging down" , come fai a partecipare al nuovo ADC ?
(Non sei tenuto a rispondermi ....)

La ragione per cui faccio questa proposta è proprio tentare di mettere in luce dove posso che esistono opzioni diverse dall'adc che fino all'ultimo mi auguro venga riconsiderato, poi vedremo ...
 
Concordo sostanzialmente su tutto, ma avrei una piccola curiosità: con tutto quello che hai già speso nel tuo forsennato "averaging down" , come fai a partecipare al nuovo ADC ?
(Non sei tenuto a rispondermi ....)

Penso lavorerà sui diritti vendendone una parte e coprendo con la liquidità l'aumento. Gli step che oggi rumoreggiano e di un adc dedicato al parco buoi e poi un altro a bpm che si fonderebbe con Carige e la cosa sarebbe interessante. Oggi rialzo interessante a +4,5 ma volumi risibili
 
scusa ma non ho capito che vuoi dire

Credo sia inkazzato perchè ci smena una marea di quattrini:mad:. Penso a chi ce l'ha sopra 0,30/40 , cosa devono dire allora quei poveri azionisti. Comunque tecnicamente i gap aperti rimangono sempre quei 2: 0,084 che credo si potrà chiudere a breve e l'altro a 0,2048 che attenderà le calende
 
Credo sia inkazzato perchè ci smena una marea di quattrini:mad:. Penso a chi ce l'ha sopra 0,30/40 , cosa devono dire allora quei poveri azionisti. Comunque tecnicamente i gap aperti rimangono sempre quei 2: 0,084 che credo si potrà chiudere a breve e l'altro a 0,2048 che attenderà le calende

:no: ripeto sto in gain......vendute...ricomprate ...rivendute e riricomprate Pmc 0.0656
 
I dipendenti carige di solito parlano della propria azienda con lo stesse fervore che hai usato x spiegare le ottime contromisure che adottaresti .

Qualcuno di buona volontà dovrebbe mettere su carta quelle ottime contromisura scritte da Carige1 e portarle in Fondazione o al Cda, per me qualcosa potrebbe uscirne;). titolo con pn a 22 cent con uno sconto da far paura rispetto alle altre banche. E dall'ultimo bilancio mi sembra ci siano 3,5 mld di liquidità (correggetemi se sbaglio), si sta facendo grandi pulizie e snellendo la struttura. Se c'è una scommessa a Milano credo quella sia Cassa di risparmio di Genova, ma ci sarà da attendere
 
Bronzo....il buon Montani e bankit hanno già pianificato tutto....
 
I dipendenti carige di solito parlano della propria azienda con lo stesse fervore che hai usato x spiegare le ottime contromisure che adottaresti .

Ho capito. Quanto al fervore, non era mia intenzione trasmetterne, ma non c'è dubbio che osservando con la necessaria lucidità lo scenario, certi marchiani errori di grammatica (chiamiamoli così) fin qui fatti, urticano al quanto
 
Bronzo....il buon Montani e bankit hanno già pianificato tutto....

Lo so , regaleranno una banca ben capitalizzata, pulita e snellita,e con importante liquidità(dopo altro adc) /immobili e assets al suo interno, con grande scorno nel breve dei piccoli azionisti:wall::wall:
 
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