Carol Rama

Un'opera significativa di Carol Rama (dopo tante operette) in asta da Phillips

"Pornografia 2" del 1963
 

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Fondazione Carriero

la visita è gratuita

April - July 2020


Trasgressive e seducenti, coraggiose e sensibili, le opere di Carol Rama (1918 - 2015) e Jacobus "Co" Westerik (1924 - 2018) si intrecciano in una fitta rete di significati legati alla fisicità e agli impulsi più nascosti del genere umano.
Seguendo con audacia una forza onesta e incorruttibile, a tratti macabra e sconcertante, l’esposizione Carol Rama e Co Westerik si prefigge di mettere in relazione due visioni profondamente personali della realtà, legate anche al loro fare indipendente e per la maggior parte scollegato dalle maggiori correnti artistiche della loro epoca.
Attraverso un approccio emotivo e psicologico che si avvale di riferimenti sia diretti che subliminali al corpo umano, Co Westerik e Rama esorcizzano quegli aspetti più intimi dell'esperienza, in un gioco di prospettive che ci offre una nuova e sfrontata lettura della nostra esistenza.
 
In mostra da Massimo De Carlo
 

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Mi pare sia calata molto ultimamente mi spiace
 
Mi pare sia calata molto ultimamente mi spiace

Ciao Arte,
sicuramente c'è stato un calo fisiologico dovuto alla forte salita che ha avuto in precedenza in un momento poi dov'è (tranne poche eccezioni) tutto deboluccio.
Va anche detto che non sono più passate opere degne di tale nome da un po' di tempo. L'ultima opera fu Pornografia 2 nel 2020 da Philips che si attestò sui 150k.
Da quanto ne so io ha avuto buone transazioni al di fuori delle aste però.

Sono molto contento del lavoro che è stato fatto su Carol rispetto a 7/8 anni fa ora è presente in moltissimi prestigiosi musei internazionale musei.
La quantità di esposizioni collettive intenzionali che hanno esposto sue opere è cresciuto a dismisura nel ultimi 3 anni.
Inoltre tra 6/8 mesi credo uscirà il catalogo generale.

Quindi sono più che positivo!!
 
Bricolage 1968
Tate Gallery London
 

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Alcune opere di Carol attualmente "on show"

Nell'ordine:

Gallerie Haas Zurigo

Fondazione Prada Venezia

Palazzo Reale Milano

Quirinale Roma

Tate Modern Gallery Londra
 

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Studio la Città apre la primavera espositiva presentando una grande mostra retrospettiva dedicata all’artista Carol Rama (1918-2015) le cui opere, anticonformiste e trasgressive, hanno lasciato un segno indelebile nell’Italia del dopoguerra influenzando il lavoro dei più grandi intellettuali del ‘900. La mostra, curata da Marco Meneguzzo, ospita un corpus di opere frutto di un’accurata selezione operata grazie alla collaborazione con Pinuccia Sardi, presidente della Fondazione Sardi per l’Arte. Nata a Torino nel 2014 la Fondazione opera per valorizzare figure importanti, note e meno note, del panorama artistico novecentesco, promuove iniziative a favore di giovani artisti, critici, studiosi, curatori, e svolge un lavoro di ricerca per recuperare documenti e archivi.

Nel 2019 La Fondazione Sardi per l’Arte ha acquistato dagli eredi il contenuto della casa studio dell’artista, cedendolo in comodato all’Archivio Carol Rama, che oggi lo gestisce e ne rende possibile la fruizione al pubblico. Con questa mostra Studio la Città porta per la prima volta il mondo inquieto di Carol Rama a Verona e, per l’occasione, sceglie di riconfigurare il proprio grande open space con un allestimento realizzato ad hoc per ricreare l’intimità della casa. L’abitazione di via Napione a Torino e gli oggetti in essa contenuti, hanno occupato un ruolo molto importante nella vita e nell’operato dell’artista la quale, nel corso degli anni, ha fatto della propria casa una grande opera d’arte totale.

Anche per questo motivo, la mostra include una sezione dedicata a 12 fotografie dell’artista Bepi Ghiotti tratte dalla serie Inside Carol Rama. I lavori di Ghiotti, gentile concessione della Galerie Isabella Bortolozzi, sono realizzati in due anni di sessioni fotografiche all’interno della casa di Carol Rama e ci permettono di entrare in punta di piedi nello spazio intimo dello studio. Negli scatti prevale volutamente il buio che caratterizza gli ambienti: la macchina è fissa sul cavalletto per lasciare che le immagini, quasi per osmosi, si trasferiscano sul supporto registrante.

«Si è trattato di un viaggio nell’universo di Carol e della sua arte: ogni molecola d'aria è Carolina in questa casa, non solo gli oggetti e la loro disposizione ma anche le molecole d'aria ferma e stantia negli angoli bui e nascosti, sotto i cumuli di riviste, tra gli strumenti per far pittura, le scatole […]», dichiara il fotografo. Nonostante un’infanzia borghese agiata (Rama era figlia di un imprenditore che collaborava con aziende automobilistiche dell’epoca), l’artista presto si scontra con episodi familiari sventurati tra i quali le cure psichiatriche della madre e il probabile suicidio del padre. La sua arte diviene quindi un modo per esorcizzare sofferenza e paure interiori: «Il lavoro, la pittura, per me, è sempre stata una cosa che mi permetteva poi di sentirmi meno infelice, meno povera, meno bruttina, e anche meno ignorante… Dipingo per guarirmi».

Questa esposizione intende ripercorrere i momenti fondamentali della carriera di Carol Rama attraverso le opere e le differenti tecniche che hanno contrassegnato passaggi importanti della sua vita artistica e personale, dai primi acquerelli erotici, ai lavori tattili degli anni Sessanta e Settanta costellati da presenze inquietanti, come piccoli occhi in vetro o camere d’aria in gomma, fino alle incisioni più recenti.

Informazioni e contatti
Carol Rama, Seduzioni e Sortilegi

Periodo espositivo

12 marzo – 14 maggio 2022
 
mi congratulo con chi gestisce il mercato di Carol Rama, continuità nel lavoro, opere selezionate.
Bravi.
 
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