Intervengo solo perchè lavoro in uno studio di ingegneria dove ci occupiamo di interventi di riqualificazione energetica (anche per condomini) e pratiche per impianti FV. Tra le altre cose facciamo le APE (attestati di prestazione energetica) per appartamenti/case/condomini.
premessa doverosa: BEN VENGA ogni passo verso una svolta green, che piaccia o no è una condizione sine qua non per il continuo della vita umana su questo pianeta e non vorrei aprire discussioni in merito, direi che è un dato di fatto assodato, un po' come dire che la terra è tonda e non piatta e che non esistono i rettiliani (purtroppo)...
La svolta green chiaramente deve essere graduale, ponderata e seria.
Concordo per esempio che incentivare la mobilità elettrica elitaria (per ricchi perchè costosa) con elettricità prodotta per lo più da fonti fossili e penalizzare una diesel euro 5 che alla fine dei conti inquina uguale o meno è oggi un errore, anche se è OVVIO che la strada è quella e quando l'energia elettrica sarà per lo più rinnovabile e la tecnologia meno elitaria quindi meno costosa, sarà un grande passo avanti. (il primo passo oggi dovrebbe essere disincentivare l'uso dell'auto privata, sia essa benzina, diesel o elettrica, migliorando l'efficienza del trasporto pubblico e/o alternativo, ma purtroppo si fanno i conti con lobbies potenti e con la mentalità rigida e retrograda della popolazione).
Finchè si tratta di portare un alloggio in classe E o D, non è difficile, anche in condominio, anche nei colabrodi in cemento armato degli anni '60 e '70. In linea di massima basta un generatore di calore moderno (basta una caldaia a condensazione, anche centralizzata, per riscaldamento e ACS) e serramenti a taglio termico (anche quelli economici di leroy merlin). Nei pochi casi in cui questo non è sufficiente per arrivare alla classe E o D allora è sufficiente un insufflaggio delle pareti (intervento poco invasivo, poco costoso e alquanto raccomandato per migliorare il comfort abitativo) se c'è intercapedine o un intonaco termico. Non è necessario il cappotto condominiale.
Detto questo anche in questo caso la direzione è sacrosanta, ma deve essere graduale, ponderata e seria.
Le emissioni 0 nei condomini degli anni '60 e '70 entro il 2040 è irrealistico e forse impraticabile (bisognerà vedere se le tecnologie permetteranno miracoli oggi impossibili)