fallugia
Apota
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. Il miglior presidente del Consiglio di sempre, a detta di alcuni
Casaleggio: «Movimento distrutto in 15 mesi, è oltre il punto di non ritorno. La scissione? Era fisiologica»- Corriere.it
Che errori imputa a Conte?
«Aver distrutto in soli 15 mesi un progetto politico costruito con grandi successi in 15 anni. Come già detto da Grillo credo che Conte sconti la sua totale inesperienza manageriale e anche l'assenza di una visione innovativa. Ha accentrato potere nelle stanze romane cancellando con un tratto di penna i gruppi locali che erano la rete strategica per promuovere i territori, e decidendo di non utilizzare un'architettura della partecipazione unica al mondo che consentiva di creare valore tra oltre 200 mila persone e che custodiva un know how decennale fondamentale».
Ha detto che Di Maio è stato costretto ad andarsene, ma non ha delle responsabilità se si è arrivati a questo punto?
«Se vedo una responsabilità da parte delle persone che non hanno gestito direttamente questo nuovo corso è il non rendersi conto che i grandi risultati raggiunti dal M5S fossero conseguenza di questo importante progetto di partecipazione e di consapevolezza popolare».
Come valuta il progetto di Di Maio?
«Per ora mi sembra solo un gioco di palazzo in cui sono stati spostati parlamentari in un altro contenitore. Alle prossime elezioni al centro potrebbero esserci più partiti che elettori».
Il M5S può risollevarsi?
«Credo si sia andati oltre il punto di non ritorno. Mi fa pensare a quel film comico in cui per poter prendere la pensione della nonna deceduta, i nipoti la mettevano nel congelatore facendo finta che fosse ancora viva. Tuttavia la pensione è sempre più magra vedendo il 2,2% di voti delle ultime amministrative».
Di Battista ha detto che è pronto a rientrare se lasciasse il governo Draghi. Il M5S dovrebbe uscire dal governo?
«Il M5S dovrebbe avere il coraggio di chiedere se rimanere o meno al governo ai propri elettori. Perché la premessa e la promessa fatte a chi votato il M5S erano di coinvolgerli nelle scelte politiche importanti e non arrogarsi il potere di farlo in qualche stanza con quattro persone nominate dall'alto».
Casaleggio: «Movimento distrutto in 15 mesi, è oltre il punto di non ritorno. La scissione? Era fisiologica»- Corriere.it
Che errori imputa a Conte?
«Aver distrutto in soli 15 mesi un progetto politico costruito con grandi successi in 15 anni. Come già detto da Grillo credo che Conte sconti la sua totale inesperienza manageriale e anche l'assenza di una visione innovativa. Ha accentrato potere nelle stanze romane cancellando con un tratto di penna i gruppi locali che erano la rete strategica per promuovere i territori, e decidendo di non utilizzare un'architettura della partecipazione unica al mondo che consentiva di creare valore tra oltre 200 mila persone e che custodiva un know how decennale fondamentale».
Ha detto che Di Maio è stato costretto ad andarsene, ma non ha delle responsabilità se si è arrivati a questo punto?
«Se vedo una responsabilità da parte delle persone che non hanno gestito direttamente questo nuovo corso è il non rendersi conto che i grandi risultati raggiunti dal M5S fossero conseguenza di questo importante progetto di partecipazione e di consapevolezza popolare».
Come valuta il progetto di Di Maio?
«Per ora mi sembra solo un gioco di palazzo in cui sono stati spostati parlamentari in un altro contenitore. Alle prossime elezioni al centro potrebbero esserci più partiti che elettori».
Il M5S può risollevarsi?
«Credo si sia andati oltre il punto di non ritorno. Mi fa pensare a quel film comico in cui per poter prendere la pensione della nonna deceduta, i nipoti la mettevano nel congelatore facendo finta che fosse ancora viva. Tuttavia la pensione è sempre più magra vedendo il 2,2% di voti delle ultime amministrative».
Di Battista ha detto che è pronto a rientrare se lasciasse il governo Draghi. Il M5S dovrebbe uscire dal governo?
«Il M5S dovrebbe avere il coraggio di chiedere se rimanere o meno al governo ai propri elettori. Perché la premessa e la promessa fatte a chi votato il M5S erano di coinvolgerli nelle scelte politiche importanti e non arrogarsi il potere di farlo in qualche stanza con quattro persone nominate dall'alto».