Certificati da seguire (Volume XXIX)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ma infatti potrebbe essere un buon compromesso per un possibile storno di molti titoli nei prox mesi...
L’unica maniera per sopravvivere ad uno storno é stare fuori oppure stare dentro, ma con barriere max 50% su panieri di buoni titoli, evitando ciofeche. E non serve CedLab per questo. Se ci sono arrivato io, ci possono arrivare in tanti, forse tutti.
 
L’unica maniera per sopravvivere ad uno storno é stare fuori oppure stare dentro, ma con barriere max 50% su panieri di buoni titoli, evitando ciofeche. E non serve CedLab per questo. Se ci sono arrivato io, ci possono arrivare in tanti, forse tutti.
Condivido assolutamente questo pensiero. Il problema è sempre il timing, assolutamente imprevedibile....e te lo dice uno che è arrivato ai ctf dopo anni sulle crypto dove sono passato dalle stelle (vere) alle stalle 😂
 
..lettura di questa mattina...

Bnp Paribas, emissioni difensive per battere le incertezze della Borsa​

La banca lancia certificati con premi e sistemi di protezione a fronte di cali fino al 65%
CARLO ALBERTO DE CASA
12 Febbraio 2024 alle 06:00
4 minuti di lettura
Bnp Paribas, emissioni difensive per battere le incertezze della Borsa
(ap)



Nel 2023 le borse hanno corso molto. A guidare i rialzi è stato il NASDAQ, il listino tecnologico americano, con guadagni prossimi al 50%. Ottime performance anche per il FTSE Mib, salito di circa 28 punti percentuali. Il 2024 è iniziato ancora in rialzo, va però detto che gli attuali prezzi di borsa scontano già tagli al costo del denaro per oltre un punto percentuale entro fine anno (sia per la Federal Reserve che per la BCE). Insomma, i benefici derivanti da politiche economiche più accomodanti sono in gran parte prezzati, mentre i rischi di rallentamento economico – o addirittura recessione – forse non del tutto.
“Il 2024 si è ancora aperto positivamente per le borse” ha spiegato Luca Comunian Distribution Sales, Global Markets Italy di BNP Paribas Corporate & Institutional Banking “ma non mancano gli elementi di incertezza. Proprio partendo da queste considerazioni, è chiaro che i certificati di investimento potrebbero essere indicati per affrontare i prossimi mesi in borsa. Si tratta infatti di strumenti finanziari in grado di estrarre rendimento anche dalle fasi laterali e moderatamente ribassiste dei mercati”.
Come funzionano i certificati di investimento?
Con i certificates si incassa un premio mensile o trimestrale al verificarsi di determinate condizioni di prezzo dei sottostanti. I rendimenti potenziali sono interessanti, superando spesso il 10% annuo. In alcuni casi il premio è garantito, ossia slegato da condizioni di prezzo. Il capitale è di norma condizionatamente garantito, ossia viene integralmente rimborsato a scadenza, a patto che l’azione o gli indici sottostanti si trovino sopra la barriera.
Una maggiore domanda di certificates difensivi
“Operativamente è cresciuta la domanda di prodotti di investimento difensivi” ha spiegato Comunian “BNP Paribas, seguendo le richieste dei clienti ha presentato varie gamme di prodotti maggiormente conservativi. Fra questi i certificati con premi fissi e quelli con airbag (emessi a dicembre) e i certificates “low barrier”. Si tratta di certificates con barriere molto ampie, fino al 35%, che proteggono gli investitori a fronte di cali fino al 65% nelle emissioni con la barriera più profonda”. Vediamo alcuni esempi.
Certificates con premi fissi
Soffermandosi sui certificates con premi fissi, la caratteristica chiave è che questi prodotti pagano un importo periodico slegato dall’andamento dei sottostanti.
Per esemplificare il tutto, presentiamo il certificato ISIN NLBNPIT1X443, quotato su Borsa Italiana da BNP Paribas. Le azioni sottostanti sono Generali Assicurazioni, Enel e Banco BPM. Ogni mese il possessore del certificato incassa un premio mensile dello 0,85% incondizionato (ossia non legato a condizioni di prezzo dei sottostanti), pari al 10,20% annuo lordo. La vita massima del certificato è pari a tre anni, con possibilità di richiamo anticipato discrezionale per l’emittente dal nono mese in poi. La barriera è posizionata al 55% dei prezzi iniziali.
Alla scadenza sono possibili due scenari: nel caso in cui i tre titoli non abbiano perso il 45% o più, ossia si trovino sopra la barriera del 55%, il certificato pagherà l’ultimo premio e rimborserà il valore nominale di 100 euro. In caso contrario il rimborso sarebbe pari al valore nominale fatto registrare dal titolo con la peggior performance. Anche in questo caso si riceverebbe la cedola mensile fissa (0,85%).
Complessivamente, questo certificato garantisce premi fissi per oltre 30 punti percentuali nei tre anni di vita, salvo richiamo anticipato dell’emittente (scenario che garantirebbe ugualmente un profitto per l’investitore, anche se la vita del certificato sarebbe più breve).
Certificates con airbag
A proposito di cuscinetto per gli investitori, una nota a parte la meritano i certificates con airbag. In questi certificates lo strike è collocato su prezzi decisamente più bassi rispetto a quelli osservati in fase di scrittura del prodotto. Il risultato? Nel caso di crolli dei sottostanti l’investitore ha una sorta di “airbag”, che garantisce una performance meno negativa rispetto a quella che si sarebbe ottenuta investendo direttamente nelle azioni sottostanti.
Sempre rimanendo sul comparto bancario italiano troviamo il certificato ISIN NLBNPIT1XWA7. I sottostanti sono Unicredit e Intesa e sono previsti premi mensili dello 0,80% (rendimento annuo lordo fino al 9,60%). La barriera è al 60%, ma la particolarità del prodotto è legata alla presenza dell’airbag. In sintesi, l’investitore ottiene un rendimento positivo in caso di rialzi, lateralità e ribassi fino al 40%. Nel caso di crolli superiori a tale importo, interviene l’airbag. Il rimborso sarebbe pari al valore nominale (100 euro) decurtato della perdita superiore al 40% moltiplicata per un fattore di 1,667. Pertanto, a fronte di un crollo del 50%, l’investitore otterrebbe un rimborso pari all’83,33%. Si avrebbe una perdita del 16,67%, decisamente più contenuta rispetto a quella delle azioni sottostanti.
Certificates low barrier
“Il livello della barriera è un elemento chiave nei certificates” ha spiegato il manager di BNP Paribas “per ampliare le probabilità di successo dei prodotti abbiamo emesso certificates con barriere decisamente profonde, fino al 35%”.
I settori coperti sono numerosi, ance se qui menzioniamo soltanto due esempi, entrambi con barriere al 50%. Il certificato NLBNPIT1YH54 punta sul settore bancario italiano. Se le tre azioni sottostanti (Banco BPM, Fineco e Mediobanca) non perdono il 50% dai prezzi iniziali si incassano premi mensili dell’1,05% mensile. Il prodotto con ISIN NLBNPIT1YHC2, invece, ha per sottostante le azioni di Stellantis, Tesla e Porsche ed i premi mensili possono arrivare fino all’1,10%.
Credit Linked Certificates
Per chi mira ad un profilo di rischio decisamente contenuto troviamo anche i credit linked Certificats. “Con questi prodotti offriamo la possibilità agli investitori di diversificare i proprio portafogli dall’esposizione azionaria, puntando su un asset class diverso e decorrelato: il credito. Le società selezionate sono big cap di Piazza Affari ed è previsto un premio annuale a patto che non si verifichino eventi di credito, come fallimento, mancato pagamento delle cedole di un’obbligazione, intervento governativo, etc.)” ha spiegato Comunian.
Questi certificates sono legati al debito senior di queste aziende o a quello subordinato. Nel primo caso il rendimento annuo è leggermente inferiore (circa il 4%), mentre nei titoli sul debito subordinato il rendimento arriva a superare il 5%. Il plus dei titoli senior è legato al privilegio di essere rimborsati prima rispetto ai subordinati.
La vita complessiva di questi certificates è pari a 7 anni, con possibilità di richiamo dopo tre anni per l’emittente. A livello di rendimento, il titolo legato al debito senior di Intesa Sanpaolo (XS2708005488) ha un rendimento annuo nominale del 4%, mentre quello legato al rendimento di Intesa (subordinato) offre un rendimento del 5,12% (ISIN XS2708002386). Entrambi si acquistano sotto la pari, con un rendimento potenziale che è quindi più alto di quello nominale.
_______________________..pereri ed opinioni :D:o
 
L’unica maniera per sopravvivere ad uno storno é stare fuori oppure stare dentro, ma con barriere max 50% su panieri di buoni titoli, evitando ciofeche. E non serve CedLab per questo. Se ci sono arrivato io, ci possono arrivare in tanti, forse tutti
..ricordo che una volta ai postato i certicati dove sei esposto, sarebbe gradito un ripasso se puoi :bow::bow:
 
..ricordo che una volta ai postato i certicati dove sei esposto, sarebbe gradito un ripasso se puoi :bow::bow:
Rispetto all'ultima volta, ho recentemente aggiunto un cippino di NLBNPIT1RSA7, come si puòc capire dalla percentuale in ptf. Ora però costano parecchio, tutti quanti. Io ce li ho tutti sotto la pari.

ISINBarrier% PTF
XS249175897040%
28.05%​
NLBNPIT1W1G050%
33.81%​
NLBNPIT1RSA750%
0.58%​
DE000HD04CU050%
37.56%​
 
Non è il mio genere di operazione ma mi ronzava in testa da troppo tempo per non lanciarmi:

DE000HB6SWD6

96,73 per un 12% in 3 mesi se va bene. Nexi mi lascia tranquillo e Paypal sotto 50 non ci è andato neanche a ottobre. Una botta di adrenalina
bel certificato, ci sta. solo che ho visto ora il messaggio e sta già sopra 99 . rimane valida l'operazione! grazie
 
..lettura di questa mattina...

Bnp Paribas, emissioni difensive per battere le incertezze della Borsa​

La banca lancia certificati con premi e sistemi di protezione a fronte di cali fino al 65%
CARLO ALBERTO DE CASA
12 Febbraio 2024 alle 06:00
4 minuti di lettura
Bnp Paribas, emissioni difensive per battere le incertezze della Borsa
(ap)



Nel 2023 le borse hanno corso molto. A guidare i rialzi è stato il NASDAQ, il listino tecnologico americano, con guadagni prossimi al 50%. Ottime performance anche per il FTSE Mib, salito di circa 28 punti percentuali. Il 2024 è iniziato ancora in rialzo, va però detto che gli attuali prezzi di borsa scontano già tagli al costo del denaro per oltre un punto percentuale entro fine anno (sia per la Federal Reserve che per la BCE). Insomma, i benefici derivanti da politiche economiche più accomodanti sono in gran parte prezzati, mentre i rischi di rallentamento economico – o addirittura recessione – forse non del tutto.
“Il 2024 si è ancora aperto positivamente per le borse” ha spiegato Luca Comunian Distribution Sales, Global Markets Italy di BNP Paribas Corporate & Institutional Banking “ma non mancano gli elementi di incertezza. Proprio partendo da queste considerazioni, è chiaro che i certificati di investimento potrebbero essere indicati per affrontare i prossimi mesi in borsa. Si tratta infatti di strumenti finanziari in grado di estrarre rendimento anche dalle fasi laterali e moderatamente ribassiste dei mercati”.
Come funzionano i certificati di investimento?
Con i certificates si incassa un premio mensile o trimestrale al verificarsi di determinate condizioni di prezzo dei sottostanti. I rendimenti potenziali sono interessanti, superando spesso il 10% annuo. In alcuni casi il premio è garantito, ossia slegato da condizioni di prezzo. Il capitale è di norma condizionatamente garantito, ossia viene integralmente rimborsato a scadenza, a patto che l’azione o gli indici sottostanti si trovino sopra la barriera.
Una maggiore domanda di certificates difensivi
“Operativamente è cresciuta la domanda di prodotti di investimento difensivi” ha spiegato Comunian “BNP Paribas, seguendo le richieste dei clienti ha presentato varie gamme di prodotti maggiormente conservativi. Fra questi i certificati con premi fissi e quelli con airbag (emessi a dicembre) e i certificates “low barrier”. Si tratta di certificates con barriere molto ampie, fino al 35%, che proteggono gli investitori a fronte di cali fino al 65% nelle emissioni con la barriera più profonda”. Vediamo alcuni esempi.
Certificates con premi fissi
Soffermandosi sui certificates con premi fissi, la caratteristica chiave è che questi prodotti pagano un importo periodico slegato dall’andamento dei sottostanti.
Per esemplificare il tutto, presentiamo il certificato ISIN NLBNPIT1X443, quotato su Borsa Italiana da BNP Paribas. Le azioni sottostanti sono Generali Assicurazioni, Enel e Banco BPM. Ogni mese il possessore del certificato incassa un premio mensile dello 0,85% incondizionato (ossia non legato a condizioni di prezzo dei sottostanti), pari al 10,20% annuo lordo. La vita massima del certificato è pari a tre anni, con possibilità di richiamo anticipato discrezionale per l’emittente dal nono mese in poi. La barriera è posizionata al 55% dei prezzi iniziali.
Alla scadenza sono possibili due scenari: nel caso in cui i tre titoli non abbiano perso il 45% o più, ossia si trovino sopra la barriera del 55%, il certificato pagherà l’ultimo premio e rimborserà il valore nominale di 100 euro. In caso contrario il rimborso sarebbe pari al valore nominale fatto registrare dal titolo con la peggior performance. Anche in questo caso si riceverebbe la cedola mensile fissa (0,85%).
Complessivamente, questo certificato garantisce premi fissi per oltre 30 punti percentuali nei tre anni di vita, salvo richiamo anticipato dell’emittente (scenario che garantirebbe ugualmente un profitto per l’investitore, anche se la vita del certificato sarebbe più breve).
Certificates con airbag
A proposito di cuscinetto per gli investitori, una nota a parte la meritano i certificates con airbag. In questi certificates lo strike è collocato su prezzi decisamente più bassi rispetto a quelli osservati in fase di scrittura del prodotto. Il risultato? Nel caso di crolli dei sottostanti l’investitore ha una sorta di “airbag”, che garantisce una performance meno negativa rispetto a quella che si sarebbe ottenuta investendo direttamente nelle azioni sottostanti.
Sempre rimanendo sul comparto bancario italiano troviamo il certificato ISIN NLBNPIT1XWA7. I sottostanti sono Unicredit e Intesa e sono previsti premi mensili dello 0,80% (rendimento annuo lordo fino al 9,60%). La barriera è al 60%, ma la particolarità del prodotto è legata alla presenza dell’airbag. In sintesi, l’investitore ottiene un rendimento positivo in caso di rialzi, lateralità e ribassi fino al 40%. Nel caso di crolli superiori a tale importo, interviene l’airbag. Il rimborso sarebbe pari al valore nominale (100 euro) decurtato della perdita superiore al 40% moltiplicata per un fattore di 1,667. Pertanto, a fronte di un crollo del 50%, l’investitore otterrebbe un rimborso pari all’83,33%. Si avrebbe una perdita del 16,67%, decisamente più contenuta rispetto a quella delle azioni sottostanti.
Certificates low barrier
“Il livello della barriera è un elemento chiave nei certificates” ha spiegato il manager di BNP Paribas “per ampliare le probabilità di successo dei prodotti abbiamo emesso certificates con barriere decisamente profonde, fino al 35%”.
I settori coperti sono numerosi, ance se qui menzioniamo soltanto due esempi, entrambi con barriere al 50%. Il certificato NLBNPIT1YH54 punta sul settore bancario italiano. Se le tre azioni sottostanti (Banco BPM, Fineco e Mediobanca) non perdono il 50% dai prezzi iniziali si incassano premi mensili dell’1,05% mensile. Il prodotto con ISIN NLBNPIT1YHC2, invece, ha per sottostante le azioni di Stellantis, Tesla e Porsche ed i premi mensili possono arrivare fino all’1,10%.
Credit Linked Certificates
Per chi mira ad un profilo di rischio decisamente contenuto troviamo anche i credit linked Certificats. “Con questi prodotti offriamo la possibilità agli investitori di diversificare i proprio portafogli dall’esposizione azionaria, puntando su un asset class diverso e decorrelato: il credito. Le società selezionate sono big cap di Piazza Affari ed è previsto un premio annuale a patto che non si verifichino eventi di credito, come fallimento, mancato pagamento delle cedole di un’obbligazione, intervento governativo, etc.)” ha spiegato Comunian.
Questi certificates sono legati al debito senior di queste aziende o a quello subordinato. Nel primo caso il rendimento annuo è leggermente inferiore (circa il 4%), mentre nei titoli sul debito subordinato il rendimento arriva a superare il 5%. Il plus dei titoli senior è legato al privilegio di essere rimborsati prima rispetto ai subordinati.
La vita complessiva di questi certificates è pari a 7 anni, con possibilità di richiamo dopo tre anni per l’emittente. A livello di rendimento, il titolo legato al debito senior di Intesa Sanpaolo (XS2708005488) ha un rendimento annuo nominale del 4%, mentre quello legato al rendimento di Intesa (subordinato) offre un rendimento del 5,12% (ISIN XS2708002386). Entrambi si acquistano sotto la pari, con un rendimento potenziale che è quindi più alto di quello nominale.
_______________________..pereri ed opinioni :D:o
Questo NLBNPIT1X443 non male come rischio/rendimento
 
CH1283547664 (su AMS-Osram) alleggerito.
 
Che ne pensate di questo? DE000VM5VB03

Poi ho in mente anche questo NLBNPIT1NZ06, che visto l’andamento di Plug Power mi sembra molto più incerto, ma quota basso e ha una cedola in memora che se tiene verrebbe pagata al prossimo giro
 
Che ne pensate di questo? DE000VM5VB03

Poi ho in mente anche questo NLBNPIT1NZ06, che visto l’andamento di Plug Power mi sembra molto più incerto, ma quota basso e ha una cedola in memora che se tiene verrebbe pagata al prossimo giro
Delivery Hero? No grazie
 
segnalo questo certificato con cedola settimanale ,barriera 60% coupon 0,35% settimanale.
sottostanti: (Volksw/Renault/BPM)

CH1316654578


Per niente male, tra l'altro con cedola settimanale è cosa rara
Vedo che è appena quotato
 
CH1271359809

segnalo anche questo di certificato con cedola settimanale , coupon 0,35% settimanale.
sottostanti: (Ferrari/Porsche/Tesla)

Quota intorno 900, piu' pericoloso dell'altro, pero' da tenere d'occhio secondo me
 
Che ne pensate di questo? DE000VM5VB03

Poi ho in mente anche questo NLBNPIT1NZ06, che visto l’andamento di Plug Power mi sembra molto più incerto, ma quota basso e ha una cedola in memora che se tiene verrebbe pagata al prossimo giro
Molto interessante il NLBNPIT1NZ06! Già settimana prossima potrebbe distribuire 2 cedole!
Io ne prendo un po'! Grazie
 
Stato
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