Per mio figlio che ha 20 anni:
- gli ho già aperto un fondo pensione con 100€, questo per far partire il "contatore" per accumulare 35 anni di permanenza e usufruire della tassazione più bassa (9%); lo so che stanno cambiando le regole, ma oggi sono queste e su queste decido;
- fino ai 45 anni non ha nessun senso pensare al fondo pensione come investimento; come sottolineato da Greedy, non c'è paragone tra il rendimento di un FP, anche "azionario", rispetto allo storico risultato di un pac su VWCE, SWDA, un qualsiasi portafoglio ETF 60/40 o anche 80/20; diciamo che dal fondo pensione ti puoi aspettare un 6%, dal portafoglio etf tra l'8 e il 12%; anche considerando il vantaggio fiscale, le deduzioni che reinvesti, ecc., al momento, su 20 anni, non c'è storia;
- dal 45° anno, o meglio, da 20 anni prima della prevista pensione, si può cominciare a ragionare, soprattutto se l'aliquota marginale irpef è il 38% o 43%: più è alta l'aliquota e più si è vicini alla pensione, e più il FP può diventare conveniente: indicativamente investo 7K al 5-6% VS 5K all'8-10%;
- fino alla pensione (65-67 anni?) il portafoglio etf continuerà a macinare rendimento composto (ovvero per altri 20 anni);
- al 55° anno, aprire un secondo FP e smettere di versare nel primo; questo per ritirare il montante da entrambi, ovvero non superare il famoso ammontare limite che obbliga a trasformare il 50% del montante in rendita;
- Il TFR va mantenuto in azienda, non "regalato" ai FP per fare massa; mantenerlo in azienda è anche una diversificazione dei rischi; e visto che più o meno si rivaluta al 2% annuo, lo considero la parte meno a rischio ("obbligazionaria"?) del capitale, visto che portafoglio etf e FP sono invece investiti sull'azionario.