Ho sostituito la funzione con un IF normale, vedi se ti dà ancora problemi
Ottimo, ho visto che hai anche chiuso di default le espansioni delle colonne all'interno delle sezioni di Output (essendo colonne per uso interno possono indurre confusione).
Adesso posso proporre la simulazione completa del dilemma FPNvsFPA, risolto nel dettaglio con il tuo tool.
FPNvsFPA con il tool di Strio
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Si tratta di una simulazione per utenti avanzati per cui occorre un po' di attenzione capendo bene quello che si sta facendo.
Partiamo con il caso base così è più chiaro, supponiamo di voler saturare FPN FONTE in busta paga.
Saturazione FPN FONTE rendimento 3% netto.
RAL = 30k
Quota investita FPN = 5165 Euro
Quota effettivamente versata =
2868 Euro
Montante netto FPN 25 anni =
172015 Euro
Costi annuali = 22 Euro
Abbiamo i dati di output che ci servono per ottenere il tasso interno di rendimento (li estrai dalla sezione blu FP saturato), basta risolvere l'equazione:
172015 = 2868 * [(1+i)^25 -1]/i
che ha come soluzione i = 0,0663 =
6,63%
Il tool ti calcola automaticamente il tasso interno di rendimento, come conferma nell'ultima colonna FP saturato trovi IRR = 6,63% annuo netto.
Questo è il tasso interno di rendimento da battere, ottenuto con la massima ottimizzazione fiscale consentita dalla saturazione FPN con versamento in busta paga.
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Adesso passiamo ad una seconda scelta allocativa ovvero vogliamo versare il minimo sindacale in FONTE (per poter avere il contributo datoriale) ed il resto lo versiamo in un FPA. Dobbiamo eseguire 2 simulazioni distinte, una per FPN minimo ed una per FPA, consultando la sezione di Output FP+ETF.
Prima simulazione:
Versamento minimo sindacale FPN FONTE rendimento 3% netto.
RAL = 30k
Quota investita FPN = 465 (datore) + 165 (aderente minimo) = 630 Euro
Quota effettivamente versata =
105 Euro
Montante netto FPN 25 anni =
20277 Euro
Costi annuali = 22 Euro
Notare che i dati di input sono i medesimi della simulazione precedente, dobbiamo solo estrarre i dati di Output che ci servono dalla sezione gialla FP+ETF (ignorando la componente ETF che in questo caso non ci serve).
Seconda simulazione:
Saturazione con bonifico FPA AMUNDI rendimento 5% netto.
RAL = 30k
Quota investita FPN (tramite bonifico) = 5165 - 630 = 4535 Euro
Quota effettivamente versata =
3112 Euro
Montante netto FPA 25 anni =
202121 Euro
Costi annuali = 15 Euro
Anche per questa simulazione abbiamo estratto i dati di Output dalla sezione FP+ETF (ignorando la componente ETF che non ci serve).
Notare che se avessimo versato in busta paga i 4535 Euro avremmo versato una quota effettiva di 2762 Euro, versando con bonifico stiamo investendo invece 3112 Euro. La differenza rappresenta il costo del bonifico, pari in questo caso a 350 Euro (corrispondente alla stima del minitool di Kakashi FPNvsFPA).
Siamo pronti per assemblare le quote versate e i montanti delle due simulazioni (FPN minimo + FPA):
Montante netto FPN + Montante netto FPA = (Quota eff. versata FPN + Quota eff. versata FPA) * [(1+i)^anni -1] /i
20277 + 202121 = (105 + 3112) * [(1+i)^25 -1] /i
222398 = 3217 * [(1+i)^25 -1] /i
che ha come soluzione i = 0,0762=
7,62% netto annuo
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Conclusioni:
La soluzione mista FPNmin+FPA batte in questo caso la soluzione FPN saturato grazie alla maggior performance ipotizzata per l'FPA (5% netto annuo) rispetto all'FPN (3% netto annuo).
Tale maggior performance compensa ampiamente la perdita delle detrazioni dipendente che si ha con il versamento con bonifico riuscendo ad ottenere un tasso interno di rendimento del 7,62% netto annuo contro il 6,63% netto annuo dell'FPN saturato.
Appendice:
Potrebbe essere interessante calcolare il break even ovvero il rendimento che dovrebbe avere l'FPA per eguagliare l'FPN saturato.
Rifacciamo quindi la seconda simulazione con rendimento FPA del 4% netto annuo.
Saturazione con bonifico FPA AMUNDI rendimento 4% netto.
RAL = 30k
Quota investita FPN (tramite bonifico) = 5165 - 630 = 4535 Euro
Quota effettivamente versata =
3112 Euro
Montante netto FPA 25 anni =
174634 Euro
Costi annuali = 15 Euro
Montante netto FPN + Montante netto FPA = (Quota eff. versata FPN + Quota eff. versata FPA) * [(1+i)^anni -1] /i
20277 + 174634 = (105 + 3112) * [(1+i)^25 -1] /i
194911 = 3217 * [(1+i)^25 -1] /i
che ha come soluzione i = 0,0670=
6,70% netto annuo, lievemente superiore al tasso interno di rendimento dell'FPN.
Per risolvere l'equazione con Excel inserire in una cella:
=TASSO(25;-3217;0;194911)
Questo significa che in questa simulazione mista FPN+FPA e orizzonte temporale di 25 anni, per riuscire a compensare il costo del bonifico occorre che l'FPA riesca a garantire un delta di rendimento annuo di almeno 1% in più rispetto all'FPN (altrimenti conviene piuttosto saturare l'FPN e non sottoscrivere alcun FPA).
NOTA: se si calcola il delta FPA con il minitool FPNvsFPA viene richiesto un delta (più ottimistico) dello 0,63%, un po' inferiore rispetto all'1% calcolato con il tool di Strio. Questo dipende dal fatto che il minitool FPNvsFPA, pur calcolando perfettamente il costo del bonifico, applica un modello semplificato per stimare il delta di rendimento in quanto non tiene conto del vantaggio offerto dal contributo datoriale e dalla detrazione dipendente relativa alla quota aderente minima versata nell'FPN (di cui invece il tool di Strio tiene conto).
Il delta calcolato dal minitool di Kakashi va interpretato come il delta di rendimento che dovrebbe avere l'FPA nel caso si decidesse di versare con bonifico piuttosto che tramite datore di lavoro (opzione offerta da qualche azienda).