Johnny Cloaca's Freedonia: GSIB: calciare il barattolo diventa sempre più insidioso
5 dicembre 2014
F. Simoncelli
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La Cina, diversamente dai Paesi occidentali, ha accumulato una quantità di oro fisico a ritmi fuori da ogni cosa vista finora. Perché? Non credo per un ritorno al gold standard (o al limite, qualcosa di lontanamente simile). Credo che quando i nodi verranno al pettine gli hard asset faranno la differenza, soprattutto in un mondo ormai soffocato in uno tsunami di moneta fiat. Anche l'oro è stato trascinato nell'irrazionalità cartacea, i mercati dei futures strabordano di contratti onorati in cartamoneta piuttosto che con l'asset sottostante. Anche qui è stata usata la riserva frazionaria, con lo stesso oro presente nelle bullion bank che è stato messo a garanzia di più e più contratti alla volta. La strategia cinese, e più in generale quella dell'Asia, è prepararsi ad un soft landing rispetto all'hard landing che attende l'Occidente.
Sicuramente avrete sentito parlare di shadow banking, ovvero, quelle operazioni portate avanti dal settore bancario commerciale tenute fuori dai bilanci ufficiali. In questo modo il ricorso alla leva può essere maggiore (fino a 40 volte il patrimonio investito), sebbene la banca in questione non godrà di una linea di credito da parte della banca centrale (o perlomeno, non subito). Ebbene sin dal 2008 il settore bancario ombra della Cina è quadruplicato.
La maggior parte di questo credito è andato a sovvenzionare progetti improduttivi ed enormi sprechi di capitale, portando l'economia cinese su un sentiero pericoloso. Mentre la banca centrale era occupata a stampare yuan per tenere basso il tasso di cambio rispetto al dollaro, sono emersi una serie di prodotti finanziari sempre più rischiosi dato il panorama lacunoso di investimenti con rendimenti positivi. Un esempio specifico sono i wealth management products. Essi rendono più dei depositi bancari, ma vengono erroneamente considerati tanto "sicuri" quanto gli stessi depositi bancari. Le istituzioni che li emettono incanalano i fondi ricevuti in settori la cui capacità è satura (Es. settore immobiliare). Non solo, ma la maggior parte degli istituti di credito che li emette lo fa per ripagare i vecchi debiti e spesso sono conteggiati off-budget.
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A coronare questa situazione esplosiva, c'è il fatto che la maturità di questi prodotti finanziari si sta assottigliando nel tempo. Sette anni fa solo una piccola parte di WMP maturava prima di 90 giorni e la maggior parte aveva scadenza superiori all'anno. Oggi la situazione si è totalmente ribaltata. E' un grande schema di Ponzi. Come schematizza David Stockman
Johnny Cloaca's Freedonia: Un modo per sopravvivere alla prossima bolla del debito :
[...] In due decenni la Cina ha costruito una grande economia di Ponzi che è marcia fino al midollo. Ha 1.5 miliardi di tonnellate di acciaio, ma un "volume di vendita" di meno della metà — cioè, la domanda di acciaio per automobili, elettrodomestici ed edfici una volta che svanirà l'attuale sbronza per la costruzione di cattedrali nel deserto. Lo stesso vale per le sue industrie nel settore del cemento, le costruzioni navali, quelle solari ed il settore dell'alluminio — per non parlare dei 70 milioni di appartamenti di lusso vuoti e le vaste distese di autostrade, ferrovie veloci, aeroporti, centri commerciali e nuove città.
In breve, la gigantesca bolla del credito cinese rappresenta il più grande malinvestment delle varie risorse economiche — manodopera, materie prime e beni strumentali. In effetti i porcili nelle campagne sono stati riempiti di rame e i quartieri urbani rimpinzati di vetro e cemento; accorgimenti che non rendono nulla, ma in questo schema di Ponzi cinese ognuno di essi è diventato "garanzia" per altri "prestiti."
La Cina si è diretta verso i confini economici del pianeta — in quelle che potremmo definire Terre Monetarie Sconosciute — il quale si basa sul principio circolare del prestito, della costruzione e di altri prestiti. In sostanza, si tratta di una gigante re-hypothecation dove il "debito" di uno diventa "l'attivo" di un altro.
Così i governi locali si ritrovano magri introiti, ma enormi debiti basati sulla sopravvalutazione delle terre. Gli imprenditori minerari affrontano un crollo dei prezzi e dei ricavi, ma allo stesso tempo anche un'impennata a doppia cifra dei tassi di interesse sui prestiti bancari ombra garantiti da riserve di carbone sopravvalutate. I cantieri navali non hanno ordini, ma enormi debiti garantiti dalla costruzione di nuove baie. Gli speculatori hanno collateralizzato enormi scorte di rame e di ferro a prezzi che stanno già diventando storia antica.
La Cina è sulla cuspide della più grande margin call della storia. Una volta che i valori degli asset inizieranno a declinare, le sue piramidi di debito si ritroveranno esposte a fallimenti e crolli. Indubbiamente il governo lotterà per mantenere viva la prosperità attraverso la stampante, forse ci riuscirà per un altro mese o trimestre, ma si stanno formando crepe ovunque perché la frenesia del credito è stata troppo estrema.
E' per questo motivo che sta accumulando oro. Sono convinto che lo stia facendo per attutire in qualche modo il tonfo che la sua economia dovrà sopportare per liberarsi da tutti questi errori economici. Utilizzando quanto più oro possibile per proteggersi contro la tempesta incipiente, ha intenzione di catturare due piccioni con una fava: uscire meglio delle altre nazioni dalla prossima crisi finanziaria (sottraendo quanto più oro dall'Occidente) e sostituire al dollaro lo yuan come moneta di riserva globale. Dopo aver stipulato accordi commerciali da onorare in yuan con altre grandi nazioni mondiali, ultimamente è toccato anche al Qatar e al Canada. La lenta marcia della de-dollarizzazione prosegue inesorabile. Come riporta questo articolo della CBC
Canada, China sign currency deal aimed at boosting trade - Politics - CBC News , l'accordo tra Cina e Canada permetterà alle due nazioni di commerciare attraverso lo yuan e il dollaro canadese, togliendo di mezzo qualsiasi intermediario (Es. il dollaro USA). In tutto il mondo, lo yuan sta diventando la valuta per il commercio, per gli investimenti e per il risparmio. Che agli USA piaccia o no, il futuro si sta dirigendo verso Oriente perché il resto del mondo vuole emanciparsi dal dollaro.
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