Come diventare poveri

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK

COME SI FA A DIVENTARE POVERI ( POVERTA' RELATIVA E ASSOLUTA)

  • DIVORZIO ( lei o oggi lui ha si prende la casa + alimenti per i figli )

  • OPERAZIONE FINANZIARIA ANDATA A MALE ( ALL IN )

  • SPESE ( QUALI SPECIFICARE) > ENTRATE, PER DECENNI (tenore di vita )

  • TROPPI IMMOBILI POCO REDDITO

  • CAUSA LEGALE

  • ASSENZA DI ASSICURAZIONE E INCIDENTE O GRAVE MALATTIA O INVALIDITA' PERMANENTE

  • PROBLEMI MENTALI ( INABILE AL LAVORO ) DEPRESSIONE

  • LUDOPATIA

  • ALCOLISMO

  • TOSSICODIPENDENZA


I risultati saranno visibili solo dopo aver votato.
Per fare downsizing bisogna anche avere una certa forma mentis: molti soprattutto in Italia vedono la casa come qualcosa di intoccabile. Una mia buona conoscente, con pensione non certo risibile (pari a stipendio medio italico, dato da 40 anni suo lavoro più reversibilità del marito) sta pensando di vendere casa dove ha vissuto con il marito per più di 30 anni, guarda caso un trilocale a Milano, non per necessità ma per semplificarsi la vita (troppo grande) e per ridurre le spese condominiali. A 64 anni, e non ne ha la necessità. Ecco mi auguro di avere il suo stesso spirito e obiettività quando andrò in pensione. Notare che la signora non ha titoli di studio, ma ha gestito per decenni un'attività commerciale, per cui le va riconosciuta un'educazione finanziaria superiore alla media.
Mi sembra chiaro poi che per chi deve ancora andare in pensione investire in un fondo pensionistico sia una necessità.
Chiedo infine se qualcuno sa dell'esistenza di studi che stimano il ridursi delle spese nello smettere di lavorare e se si in quale misura
Complimenti alla tua conoscente, ottima mentalità. Il forum ovviamente è anonimo, ma se per assurdo leggesse le tue parole, sono sicuro che le farebbero molto piacere.

Riguardo alla tua ultima frase, in aggiunta all'ottimo intervento di Sormans, linko qui sotto un articolo sui costi occulti della "ruota del criceto", applicato al vecchio lavoro dell'autore. Potrebbe fornirti degli spunti utili.

Due terzi schiavo
 
Certo. C’è sempre la possibilia’…su questo non c’è dubbio. Mai detto il contrario e se non ci credessi non farei il lavoro che faccio.
Visto che sei così convinto, però , che questi non siano elementi scientificamente e statisticamente assodati ma siano giustificazioni per i delinquenti, potresti toglierti il dubbio e farti una bella esperienza di qualche mese e venire a lavorare a Milano in una scuola elementare, media o superiore a Quarto Oggiaro, Gratosoglio, San Siro oppure potresti venire a fare “educativa di strada” nei suddetti quartieri….vedrai che un minimo di dubbio sulla correttezza di quanto dicono scienziati, sociologi ed operatori sul campo, ti viene…
Guarda che nessuno nega la statistica. È ovvio che se nasci da un alcolizzato e da una prostituta hai più probabilità di finire male che se ne nasci in una famiglia di professori universitari.
Io nego che questa circostanza debba o possa essere usata dall’individuo per giustificare il proprio fallimento: i miei erano questo e quindi io sono diventato questo … non è colpa mia ma della società ecc…

L’individuo ha sempre la possibilità di migliorarsi ed è sempre responsabile delle proprie azioni.
 
Ultima modifica:
Inizio ad essere sbalordito…questo 3d sta diventando quasi una “guerra contro i poveri”.
Nel caso in questione cosa non è chiaro del fatto che la persona è arrivata a Milano a 39 anni e che attualmente è in pensione in questa situazione

«Sono stata co.co.co, co.co.pro. e tutta quella roba lì, con il risultato che oggi mi ritrovo con una pensione da poco più di 600 euro. Mi dica lei come si fa a vivere a Milano con 600 euro? E meno male che mi è rimasta la casa».

Oggi questa persona ha 75 anni (l’articolo dice che è del ‘47).
Secondo voi, una persona che vive da 36 anni a Milano, che quindi ha la sua vita a Milano, gli amici, i conoscenti, i parenti…rimane a Milano per ragioni di status/autostima?
Ma state scherzando?

edit: nessuno è sfiorato dall’idea che tantissime persone vivono a Milano da decenni e che se fino a 2 anni fa se non dovevano pagare un affitto campavano tranquillamente con 600 euro al mese e ora non ce la fanno piu’? E sembra che gliene facciate una colpa per questo!

nuovo edit: in realtà la signora vive a Milano da quando aveva 3 anni, cioè da 72 anni!
La guerra ai poveri non c’entra niente.

Questo è un altro tipico problema italiano: la resistenza al cambiamento e la scarsa attitudine alla mobilità.

Negli USA è perfettamente normale che una persona che ha lavorato una vita per esempio a New York o a San Francisco, ossia posti dove si guadagna molto r il costo della vita è altissimo, quando si ritira dal lavoro se ne vada a vivere in posti dove il clima è migliore e il costo della vita decisamente più basso ( es Florida, Arizona ecc).
Da noi questa mentalità non esiste e magari ci si riduce a campare di elemosina per rimanere nella propria casa al centro di Milano. E magari si pretende che lo stato debba garantirti una pensione adeguata a vivere in certi posti …..
 
La guerra ai poveri non c’entra niente.

Questo è un altro tipico problema italiano: la resistenza al cambiamento e la scarsa attitudine alla mobilità.

Negli USA è perfettamente normale che una persona che ha lavorato una vita per esempio a New York o a San Francisco, ossia posti dove si guadagna molto r il costo della vita è altissimo, quando si ritira dal lavoro se ne vada a vivere in posti dove il clima è migliore e il costo della vita decisamente più basso ( es Florida, Arizona ecc).
Da noi questa mentalità non esiste e magari ci si riduce a campare di elemosina per rimanere nella propria casa al centro di Milano. E magari si pretende che lo stato debba garantirti una pensione adeguata a vivere in certi posti …..
A proposito delle dinamiche che dai descritto, un esempio è l'attrice americana Louise Fletcher, premio Oscar come infermiera sadica di Qualcuno volà sul nido del cuculo, e purtroppo recentemente passata a miglior vita.

Da anziana si era ritirata in una villa nella provincia francese, godendosi la tranquillità in stealth wealth. All'estremo opposto, a Parigi è ben noto il fenomeno degli anziani che abitano in appartamenti anche da 2 o 3 milioni di euro, che affittano una stanza dell'appartamento (si mettono un estraneo in casa) perché non ce la fanno con le spese.
 
Ma come fa a non campare con 600 euro al mese se ha casa di proprieta'? E' in pensione, non ha figli da mantenere... le uniche spese sono cibo e bollette...

P.S.:
Intanto da questo mese quei 600 euro al mese sono diventati 654 euro, perche' le pensioni di quell'importo sono rivalutate al 120% dell'inflazione.
Prova ad entrare in un supermercato a Milano e prova ad uscirne senza aver speso almeno 15 euro al giorno per mettere insieme pranzo, cena e altri prodotti essenziali tipo sapone, pulizia casa, sacchetti immondizia che devono essere di colori diversi per la differenziata (e a Milano le multe al condominio arrivano veramente se si fanno errori con la differenziata!) ed altre amenita’…prova a prendere il tram il cui biglietto passa da gennaio a 2,20 euro (immagino sia il biglietto dei mezzi pubblici più caro d’Italia!)! Ovviamente non avvicinarti mai ad un bar per un caffè perché lì siamo a 1,20. Se poi hai 75 anni, sei sola e hai avuto la malaugurata idea di prendere un gatto come compagnia (che lusso, eh?), al supermercato trovi le scatolette più scarse (quelle che dai al gatto solo se vuoi vederlo morire entro pochi anni) a 0,60/70 centesimi (quando 6 mesi fa le vedevi a 0,40) e il gattaccio ne mangia 3 al giorno! Prega di non avere mai bisogno di nessuna visita specialistica anche se hai 75 anni! Perché col servizio sanitario aspetti 1/2 mesi anche se il medico ti mette l’urgenza non differibile in ricetta…se poi non c’è urgenza i mesi diventano 3/4.….però se chiami la stessa struttura e dici che vuoi fare la visita da solvente (a 120/130 euro minime)…la visita te la trovano il giorno dopo!
 
La guerra ai poveri non c’entra niente.

Questo è un altro tipico problema italiano: la resistenza al cambiamento e la scarsa attitudine alla mobilità.

Negli USA è perfettamente normale che una persona che ha lavorato una vita per esempio a New York o a San Francisco, ossia posti dove si guadagna molto r il costo della vita è altissimo, quando si ritira dal lavoro se ne vada a vivere in posti dove il clima è migliore e il costo della vita decisamente più basso ( es Florida, Arizona ecc).
Da noi questa mentalità non esiste e magari ci si riduce a campare di elemosina per rimanere nella propria casa al centro di Milano. E magari si pretende che lo stato debba garantirti una pensione adeguata a vivere in certi posti …..
Beh certo, è un tipico problema di mentalità italiana quello di pretendere di invecchiare nella città in cui sei vissuto tutta la vita senza separarti da amici, dalla tua vita, dalle tue abitudini e non da ultimo dai tuoi parenti a 75/80 anni…
Viva il modello USA 😏
 
Prova ad entrare in un supermercato a Milano e prova ad uscirne senza aver speso almeno 15 euro al giorno per mettere insieme pranzo, cena e altri prodotti essenziali tipo sapone, pulizia casa, sacchetti immondizia che devono essere di colori diversi per la differenziata (e a Milano le multe al condominio arrivano veramente se si fanno errori con la differenziata!) ed altre amenita’…prova a prendere il tram il cui biglietto passa da gennaio a 2,20 euro (immagino sia il biglietto dei mezzi pubblici più caro d’Italia!)! Ovviamente non avvicinarti mai ad un bar per un caffè perché lì siamo a 1,20. Se poi hai 75 anni, sei sola e hai avuto la malaugurata idea di prendere un gatto come compagnia (che lusso, eh?), al supermercato trovi le scatolette più scarse (quelle che dai al gatto solo se vuoi vederlo morire entro pochi anni) a 0,60/70 centesimi (quando 6 mesi fa le vedevi a 0,40) e il gattaccio ne mangia 3 al giorno! Prega di non avere mai bisogno di nessuna visita specialistica anche se hai 75 anni! Perché col servizio sanitario aspetti 1/2 mesi anche se il medico ti mette l’urgenza non differibile in ricetta…se poi non c’è urgenza i mesi diventano 3/4.….però se chiami la stessa struttura e dici che vuoi fare la visita da solvente (a 120/130 euro minime)…la visita te la trovano il giorno dopo!
Sapone e prodotti per la pulizia della casa non si comprano tutti i giorni e 15 euro al giorno per mangiare, forse se va a mangiare fuori tutti i giorni. Per il tram se lo usa raramente il singolo biglietto da 2.20 euro non e' questo gran problema, se lo usa spesso hanno inventato gli abbonamenti (per i pensionati l'abbonamento costa 170 euro l'anno / 14 euro al mese / 50 centesimi al giorno). Quanto agli animali domestici mi spiace ma si', sono un lusso.
Beh certo, è un tipico problema di mentalità italiana quello di pretendere di invecchiare nella città in cui sei vissuto tutta la vita senza separarti da amici, dalla tua vita, dalle tue abitudini e non da ultimo dai tuoi parenti a 75/80 anni…
Viva il modello USA 😏
Vendere casa per comprarne una piu' piccola sarebbe gia' qualcosa, anche senza cambiare citta'. Ma nella mentalita' italiana non c'e' solo un'allergia ad ogni forma di mobilita' in tarda eta' (e per alcuni anche in giovane eta'). C'e' anche la mentalita' che se sei vissuto una vita in un tri o quadrilocale (se non addirittura in una villa ereditata), di passare la vecchiaia in un bilocale o in un monolocale non se ne parla... meglio andare alla Caritas e prendersela con lo Stato perche' non ti da una pensione piu' alta anche se hai versato poco o nulla di contributi.
 
L’individuo ha sempre la possibilità di migliorarsi ed è sempre responsabile delle proprie azioni.
Ti faccio uno dei tanti esempi visti con i miei occhi…lavoratrice con grave psicosi compensata perfettamente grazie a psicofarmaci, tanto che nessuno potesse sospettare avesse una grave psicosi. Anni fa, dopo le vacanze torna al lavoro. Inizia a parlare col muro, si rotola per terra e inizia a leccare il pavimento. Da persona perfettamente “normale” perfettamente adeguata al lavoro sembra essersi trasformata…sostiene di “vedere insetti sui muri” e prende uno straccio ed inizia a pulire il muro! Delira riguardo a complotti vari….e ovviamente non è assolutamente in grado di lavorare…scopro che ha smesso di prendere gli antipsicotici. È uno di quei casi che pensi non possano esistere se non nei film se non sei una persona che lavora a contatto con la disabilità ….La ricoverano in ospedale per 15 giorni. Torna a prendere l’antipsicotico e…dopo 20 giorni rientra al lavoro normalissima come sempre e da allora non ha più crisi ed è persona totalmente abile al lavoro (e ti posso assicurare che se la incontri e né diventi amico non sospetterai mai che prenda antipsicotici!).

Per capire come il nostro cervello (più che la nostra volontà!) influenzi le nostre azioni, si studiano, in genere, le persone che hanno avuto danni al cervello per osservarne le variazioni incredibili nei comportamenti. Ti consiglio a tal proposito di leggere qualsiasi libro di Oliver Sacks (libri gradevolissimi con decine e decine di esempi).

Questo per dirti che siamo artefici solo fino a un certo punto (molto limitato anche se c’è! ) del nostro destino! Altro esempio: bambino di 8 anni che non sa ancora leggere e scrivere e ha comportamenti aggressivi verso compagni ed adulti, ma normodotato. Gli insegnanti le provano tutte e finalmente riescono a mettersi in contatto stabilmente coi servizi sociali e con l’educatore domiciliare… entrambi i genitori sono in carcere e di lui si sta occupando la nonna ottantenne analfabeta che ce la sta mettendo tutta per dare una vita decente al bambino pur nell’estrema indigenza…l’insegnante (1400 euro al mese per lavorare in trincea nel “bronx” di Milano), inizia a chiamare ogni organizzazione del terzo settore sul territorio finché non trova un ente del terzo settore (una di quelle vituperate, dagli ignoranti, Coop sociali…) che organizza un dopo scuola gratuito (dove lavorano educatori professionali con tanto di laurea, su turni massacranti e su più servizi,e che guadagnano meno di 1400 euro al mese, roba che fa incavolare i soloni che parlano di “ruota del criceto” su questo forum!).

Ebbene, questo bambino, negli anni in cui si sta sviluppando il suo cervello, ha entrambi i genitori in galera e il massimo che ha, è una nonna analfabeta, una insegnante volenterosa (e non immagini quanto sia fortunato ad averla trovata!), un educatore domiciliare che vede 5/6 ore a settimana e un doposcuola che frequenta il sabato mattina (ed è fortunato ad avere questo!). Che succederà quando andrà alle medie? Sarà abbastanza fortunato da trovare insegnanti ed educatori che “ci credono“?
Secondo te, questo bambino sarà veramente “libero” nel suo agire quando diventerà adulto?
 
A proposito delle dinamiche che dai descritto, un esempio è l'attrice americana Louise Fletcher, premio Oscar come infermiera sadica di Qualcuno volà sul nido del cuculo, e purtroppo recentemente passata a miglior vita.

Da anziana si era ritirata in una villa nella provincia francese, godendosi la tranquillità in stealth wealth. All'estremo opposto, a Parigi è ben noto il fenomeno degli anziani che abitano in appartamenti anche da 2 o 3 milioni di euro, che affittano una stanza dell'appartamento (si mettono un estraneo in casa) perché non ce la fanno con le spese.
Ma certo.
Ma anche più semplicemente prendi uno che fa il cameriere a Manhattan in un buon ristorante, con le mance facilmente guadagna 200k e passa all’anno. Quando va in pensione di sicuro non resta a vivere a New York e men che meno pretende che lo stato glielo garantisca.

Questi americani cattivoni che non amano chi vuole campare a scrocco della collettività..😩😩
 
Sapone e prodotti per la pulizia della casa non si comprano tutti i giorni e 15 euro al giorno per mangiare, forse se va a mangiare fuori tutti i giorni. Per il tram se lo usa raramente il singolo biglietto da 2.20 euro non e' questo gran problema, se lo usa spesso hanno inventato gli abbonamenti (per i pensionati l'abbonamento costa 170 euro l'anno / 14 euro al mese / 50 centesimi al giorno). Quanto agli animali domestici mi spiace ma si', sono un lusso.

Vendere casa per comprarne una piu' piccola sarebbe gia' qualcosa, anche senza cambiare citta'. Ma nella mentalita' italiana non c'e' solo un'allergia ad ogni forma di mobilita' in tarda eta' (e per alcuni anche in giovane eta'). C'e' anche la mentalita' che se sei vissuto una vita in un tri o quadrilocale (se non addirittura in una villa ereditata), di passare la vecchiaia in un bilocale o in un monolocale non se ne parla... meglio andare alla Caritas e prendersela con lo Stato perche' non ti da una pensione piu' alta anche se hai versato poco o nulla di contributi.
Tobby, io sono certo che non abiti a Milano. Qualora invece dovessi abitare a Milano, ti invito ad andare a un mercato rionale verso l’ora di chiusura…troverai decine di anziani che raccolgono frutta e verdura da terra, scartata dai venditori, prima che arrivino i mezzi dell’AMSA a ripulire la strada. Uno spettacolo che fa stringere cuore. Poi, se vuoi puoi farti un giro in qualche parrocchia che consegna i pacchi alimentari e vedere quanti anziani italiani si presentano…
Se poi, per te, è realistico che un anziano vada alla Caritas o si umili in parrocchia ritirando il pacco spesa e viva in un quadrilocale e pensi che quella sia la realta’…
 
Non pare diminuiscano le spese, cambia solo il modo di allocare le stesse ed aumentano quelle sanitarie e legate all'abitazione. Diminuisce però la propensione al consumo.
Vedi l'allegato 2868373
Quindi gli individui a rischio poverta' o finanziariamente poveri diminuiscono con l'eta'. Per cui, secondo la statistica, ci dovrebbero essere meno individui poveri anziani che giovani @Sormans
Quindi c'è il falso mito "popolare" che l'anziano sia più povero del giovane e non è così, almeno statisticamente.
 
Ultima modifica:
Ma certo.
Ma anche più semplicemente prendi uno che fa il cameriere a Manhattan in un buon ristorante, con le mance facilmente guadagna 200k e passa all’anno. Quando va in pensione di sicuro non resta a vivere a New York e men che meno pretende che lo stato glielo garantisca.

Questi americani cattivoni che non amano chi vuole campare a scrocco della collettività..😩😩
Ok. Cameriere a Manhattan 200K e passa dollari all’anno. :wtf: Perché negli USA ci sono operai, impiegati, insegnanti….

Se uno pretende di rimanere nella città in cui è vissuto tutta la vita e in cui ha parenti e amici e morire col conforto dei parenti vicini…per te “vuole campare a scrocco della collettività“.

Il tuo era un post ironico, vero?
 
Ti faccio uno dei tanti esempi visti con i miei occhi…lavoratrice con grave psicosi compensata perfettamente grazie a psicofarmaci, tanto che nessuno potesse sospettare avesse una grave psicosi. Anni fa, dopo le vacanze torna al lavoro. Inizia a parlare col muro, si rotola per terra e inizia a leccare il pavimento. Da persona perfettamente “normale” perfettamente adeguata al lavoro sembra essersi trasformata…sostiene di “vedere insetti sui muri” e prende uno straccio ed inizia a pulire il muro! Delira riguardo a complotti vari….e ovviamente non è assolutamente in grado di lavorare…scopro che ha smesso di prendere gli antipsicotici. È uno di quei casi che pensi non possano esistere se non nei film se non sei una persona che lavora a contatto con la disabilità ….La ricoverano in ospedale per 15 giorni. Torna a prendere l’antipsicotico e…dopo 20 giorni rientra al lavoro normalissima come sempre e da allora non ha più crisi ed è persona totalmente abile al lavoro (e ti posso assicurare che se la incontri e né diventi amico non sospetterai mai che prenda antipsicotici!).

Per capire come il nostro cervello (più che la nostra volontà!) influenzi le nostre azioni, si studiano, in genere, le persone che hanno avuto danni al cervello per osservarne le variazioni incredibili nei comportamenti. Ti consiglio a tal proposito di leggere qualsiasi libro di Oliver Sacks (libri gradevolissimi con decine e decine di esempi).

Questo per dirti che siamo artefici solo fino a un certo punto (molto limitato anche se c’è! ) del nostro destino! Altro esempio: bambino di 8 anni che non sa ancora leggere e scrivere e ha comportamenti aggressivi verso compagni ed adulti, ma normodotato. Gli insegnanti le provano tutte e finalmente riescono a mettersi in contatto stabilmente coi servizi sociali e con l’educatore domiciliare… entrambi i genitori sono in carcere e di lui si sta occupando la nonna ottantenne analfabeta che ce la sta mettendo tutta per dare una vita decente al bambino pur nell’estrema indigenza…l’insegnante (1400 euro al mese per lavorare in trincea nel “bronx” di Milano), inizia a chiamare ogni organizzazione del terzo settore sul territorio finché non trova un ente del terzo settore (una di quelle vituperate, dagli ignoranti, Coop sociali…) che organizza un dopo scuola gratuito (dove lavorano educatori professionali con tanto di laurea, su turni massacranti e su più servizi,e che guadagnano meno di 1400 euro al mese, roba che fa incavolare i soloni che parlano di “ruota del criceto” su questo forum!).

Ebbene, questo bambino, negli anni in cui si sta sviluppando il suo cervello, ha entrambi i genitori in galera e il massimo che ha, è una nonna analfabeta, una insegnante volenterosa (e non immagini quanto sia fortunato ad averla trovata!), un educatore domiciliare che vede 5/6 ore a settimana e un doposcuola che frequenta il sabato mattina (ed è fortunato ad avere questo!). Che succederà quando andrà alle medie? Sarà abbastanza fortunato da trovare insegnanti ed educatori che “ci credono“?
Secondo te, questo bambino sarà veramente “libero” nel suo agire quando diventerà adulto?
Secondo me fai una gran confusione tra malattia mentale e relativa eventuale disabilità, che anche legalmente danno luogo a incapacità di intendere e di volere, con forme di cosiddetto disagio sociale.

Il bambino di cui parli potrà diventare una brava persona e un onesto lavoratore oppure no. Dipende da lui, anche se le probabilità sono a suo sfavore. Però se le probabilità sono a suo sfavore non è che lo possiamo giustificare se diventa un delinquente.
 
Ok. Cameriere a Manhattan 200K e passa dollari all’anno. :wtf: Perché negli USA ci sono operai, impiegati, insegnanti….

Se uno pretende di rimanere nella città in cui è vissuto tutta la vita e in cui ha parenti e amici e morire col conforto dei parenti vicini…per te “vuole campare a scrocco della collettività“.

Il tuo era un post ironico, vero?
Ma lo pretende da chi?? Da me per esempio? E perché secondo te io mi dovrei fare carico della necessità di un vecchio che vuole vivere al di sopra delle proprie possibilità? Allora magari potrebbe lasciarmi l’appartamento in eredità giusto?
Oppure se ne deve fare carico lo stato? Perché lo stato è qualcun altro da noi?

Sai quale è la differenza tra noi e gli americani? Che loro a differenza di noi pensano che lo stato sono loro.
 
Ultima modifica:
Tobby, io sono certo che non abiti a Milano. Qualora invece dovessi abitare a Milano, ti invito ad andare a un mercato rionale verso l’ora di chiusura…troverai decine di anziani che raccolgono frutta e verdura da terra, scartata dai venditori, prima che arrivino i mezzi dell’AMSA a ripulire la strada. Uno spettacolo che fa stringere cuore. Poi, se vuoi puoi farti un giro in qualche parrocchia che consegna i pacchi alimentari e vedere quanti anziani italiani si presentano…
Se poi, per te, è realistico che un anziano vada alla Caritas o si umili in parrocchia ritirando il pacco spesa e viva in un quadrilocale e pensi che quella sia la realta’…
Ci sono tanti anziani che raccolgono cibo scartato perche' esistono tante persone che stanno anche peggio di questa persona. Non tutti hanno casa di proprieta'. Vivere con 650 euro al mese (siamo ormai nel 2023 e la pensione e' stata aumentata) con casa di proprieta' e vivere con la stessa cifra in affitto non e' la stessa cosa. Ora la situazione di questa pensionata io non la conosco in dettaglio come non la conosci tu, so che ha casa di proprieta' perche' lo ammette lei, non so che casa sia. Quello che possi dirti e' che di pensionati che vivono in ristrettezze perche' non vogliono andare a vivere in una casa piu' piccola ne ho conosciuti personalmente diversi.
 
Secondo me fai una gran confusione tra malattia mentale e relativa eventuale disabilità, che anche legalmente danno luogo a incapacità di intendere e di volere, con forme di cosiddetto disagio sociale.

Il bambino di cui parli potrà diventare una brava persona e un onesto lavoratore oppure no. Dipende da lui, anche se le probabilità sono a suo sfavore. Però se le probabilità sono a suo sfavore non è che lo possiamo giustificare se diventa un delinquente.
Di nuovo…se lavorassi nel campo sapresti che la maggior parte delle disabilità ed in particolare i ritardi cognitivi ma non solo! non sono diagnosticati. E sapresti che ci sono tantissime persone con disabilità mentale diagnosticata che lavorano normalmente (e tu non lo sai, giustamente, perché la cartella sanitaria non può essere chiesta da un datore di lavoro!) e che disabilità non è affatto sinonimo di “incapacita’ di intendere e di volere” che è semplicemente una categoria giuridica che riguarda l’imputabilità o meno di una persona.

Nessuno intende giustificare i delinquenti. Se uno delinque verrà punito. Semplicemente bisogna prendere atto della realta’ ed evitare affrettati giudizi morali, a mio avviso.
 
Ma lo pretende da chi?? Da me per esempio? E perché secondo te io mi dovrei fare carico della necessità di un vecchio che vuole vivere al di sopra delle proprie possibilità? Allora magari potrebbe lasciarmi l’appartamento in eredità giusto?
Oppure se ne deve fare carico lo stato? Perché lo stato è qualcun altro da noi?

Sai quale è la differenza tra noi e gli americani? Che loro a differenza di noi pensano che lo stato sono loro.
Da come scrivi sei giovane. Piuttosto giovane.
Io ti ricordo solo che “quei vecchi” che tu non vuoi mantenere (in realtà sono spesso loro che con le loro pensioni mantengono i giovani!), sono quelli che a partire dal dopo guerra, col loro lavoro e coi loro scarcifici che i giovani o persone di mezza età come me neanche ci immaginiamo,hanno preso un paese distrutto e lo hanno portato ad essere il settimo paese più industrializzato al mondo e uno dei più ricchi al mondo. Prima di parlare male dei “vecchi” certi giovani o certe persone di mezza età come me, dovrebbero solo sciacquarsi la bocca!
 
Ultima modifica:
Quindi gli individui a rischio poverta' o finanziariamente poveri diminuiscono con l'eta'. Per cui, secondo la statistica, ci dovrebbero essere meno individui poveri anziani che giovani @Sormans
Quindi c'è il falso mito "popolare" che l'anziano sia più povero del giovane e non è così, almeno statisticamente.
tanti italiani giovani non sembrano poveri perchè hanno spesso genitori nati prima degli anni 70 e nonni dietro con un patrimonio risparmiato e pensioni cmq decenti... quando non ci saranno più quelle generazioni, considerando le abitudini spendaccione della maggior parte dei ragazzi di oggi uniti a inflazione che corre (e patrimoni che si erodono) e salari da fame, vedo veramente difficile il mantenimento della tenuta sociale del paese (chi è nato benestante difficilmente accetta serenamente di trovarsi povero...)....
 
Complimenti alla tua conoscente, ottima mentalità. Il forum ovviamente è anonimo, ma se per assurdo leggesse le tue parole, sono sicuro che le farebbero molto piacere.

Riguardo alla tua ultima frase, in aggiunta all'ottimo intervento di Sormans, linko qui sotto un articolo sui costi occulti della "ruota del criceto", applicato al vecchio lavoro dell'autore. Potrebbe fornirti degli spunti utili.

Due terzi schiavo
Grazie, ottimo spunto, l'esempio mi sembra un pochino estremo (11 euro di pasto, nessun buono?), ma è esattamente il tipo di calcolo che mi propongo di fare. Il recente lockdown e conseguente lavoro da casa mi ha permesso di capire se pur con le dovute limitazioni alla vita sociale il risparmio dovuto al non dover andare più in ufficio.
 
Ci sono tanti anziani che raccolgono cibo scartato perche' esistono tante persone che stanno anche peggio di questa persona. Non tutti hanno casa di proprieta'. Vivere con 650 euro al mese (siamo ormai nel 2023 e la pensione e' stata aumentata) con casa di proprieta' e vivere con la stessa cifra in affitto non e' la stessa cosa.
Totalmente d’accordo.
 
Indietro