Come entrare nel "buon" mercato dell arte

batteristasinest

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Buongiorno,
volevo inserirlo nella sezione artisti ma siccome nessuno lo legge provo qui.
Scrivo in questo forum la domanda perché sicuramente qui anche se sotto mentite spoglie ci sono mercanti, galleristi e studiosi dell arte e comunque il discorso potrebbe interessare un futuro artistico di non solo lo scrivente.
Ricevo quasi giornalmente mail di "personaggi" che mi invitano a partecipare a concorsi, mostre e tutto e di più ma sempre a pagamento e avendo partecipato a qualcuno di questi eventi poi ho riscontrato lo zero assoluto oltre che a qualche inserzione, un " finto" attestato di benevolenza e roba simile che praticamente è aria fritta.
Dunque pensavo, adesso o mai più, come inserirsi nel mercato dell arte che conta?Qualcuno ha una mezza idea di come fare?
Per favore risparmiate il discorso ormai trito che se sei bravo se ne accorgono le persone che contano che non è assolutamente così, anzi, a volte vale il contrario.
Aspetto qualche dritta se qualcuno sa qualcosa di valido perché...adesso o mai più, anche se comunque vada non smetterò di creare.
Grazie
 
Io se fossi un artista contatterei le gallerie che fanno ricerca... ormai tutte hanno il sito con la sezione contatti... magari inviando le foto di qualche lavoro...
 
ciao Batterista,

la risposta di satiricon è corretta.

Purtroppo (o forse è un bene, eh) di gallerie ve ne sono tantissime, quindi il lavoro di ricerca e di contatto diventa lungo, anche se ritengo sia l'unica strada percorribile.

buona giornata
 
Ciao Batterista...io mi appoggerei in primis a Catawiki, che è una piattaforma MOLTO CRITICATA , con pseudo Esperti abbastanza str..i, ma È L' UNICA dove puoi vendere in tutta Europa e oltre senza costi esagerati, in media il 15% di commissioni al venditore. Le altre piattaforme fanno tanto fumo e poco o niente arrosto. Anche le "piccole" case d'asta portano a risultati molto scarsi e con costi più alti...per le Gallerie..sono piene di quadri da vendere, e molte hanno chiuso i battenti. Credimi.. se non sei uno storicizzato NON È FACILE, per niente..se vuoi altre info, scrivimi in privato. Ciao P.S. Io ho usato Catawiki per diverso tempo, con risultati a volte abbastanza buoni e consolidati ...fino a quando mi hanno cambiato l'esperto e ho avuto da dire sulla politica di quello nuovo...da allora FINE...Se vuoi vai a leggere le recensioni ( non quelle su invito...) e inizi a capire come funziona. .. Una piattaforma relativamente nuova è ARTBOXY, Svizzera, ma non l'ho mai usata, si stanno facendo un sacco di pubblicità, anche su Instagram. Buona serata
 
Ultima modifica:
Grazie per le cortesi risposte.
Comunque sono artista storicizzato con ben 64 anni di vita vissuta😃...scherzo.
Catawiki mi sembra più che altro un asta di svendita e mi dispiacerebbe arrivare a vendere a prezzi ridicoli, piuttosto tengo le.mie tele a marcire tanto qualche tela a qualche centone ogni tanto non mi cambierebbe la vita.
Lo so che è il sogno di ogni artista vendere ogni tela a qualche decina di mila euro ma senza sogni la vita sarebbe insipida.Oltre alla concretezza, assolutamente necessaria, qualche sogno bisogna pur coltivarlo...e poi chissà, magari prima di lasciare questo mondo terracqueo 🙂forse ci si riesce anche a vendere bene.
Mi metterò a cercare qualche galleria in cerca di novità. Se avete qualche nome scrivetelo pure, tanto , se uno non ci prova è come non esistesse affatto.Tempo fa ricordo di aver scritto ad una galleria di New York , mi sembra Satchmo o qualcosa di simile.Inviai alcune foto ma mi risposero che le.mie opere erano interessanti ma invendibili.Poi mi ricontattarono e inviai altre foto ma ottenni stessa risposta.Mi ricontattarono ancora e ricordo di averli mandati affanc...misteri della vita.
Ok, thankyou.
 
-direi che oggi serve un buon sito web personale..
-poi magari qualche passaggio in asta (anche case d'asta secondarie ma legati a circuiti piu' ampi, tipo arsvalue)..
-investire in un catalogo con le opere pubblicate e qualche recensione..
-catawiki, intagram vanno bene per la visibilita', ogni settimana avere 1 o 2 opere in vendita, anche a poco..
io nel 2024 mi muoverei cosi..poi se qualche gallerista e' interessato al tuo lavoro, sicuramente ti contattera'
 
1. Il buon sito WEB serve SE sei già, almeno un po', conosciuto..altrimenti ..chi ti cerca?
2 Idem per i passaggi in Aste, anche minori.
3. Un buon catalogo..costa, idem per le recensioni...che opere carichi se non sei conosciuto e non hai venduto quasi nulla ??
4. OK per farsi vedere, e sperare di vendere su Catawiki e simili.
Ciao.
 
Guarda, ti dico quello che posso sulla base della mia esperienza.
In questo momento è ancora importante il supporto di una galleria di ricerca che prenda sul serio il tuo lavoro; non ce ne sono molte, sono già molto piene e spesso tengono un atteggiamento scostante. Ma se lavorano seriamente sono importanti e possono fare la differenza.
Su questo mi permetto un paio di osservazioni.
La prima è che sarebbe molto meglio essere presentati da qualcuno: mi è capitato in passato di avere presentato un giovanissimo artista a una galleria che conoscevo bene e personalmente (senza spingere, dicendo solo che mi pareva in linea con la sua ricerca) e poi l'incontro ha dato i suoi esiti: l'artista si era proposto personalmente, forse non nel migliore dei modi, ma era stato del tutto ignorato, al punto che il gallerista non se ne ricordava neppure. Considera che le gallerie di un certo spessore ricevono proposte, richieste, presentazioni del curriculum a tonnellate, per cui a volte le cose scappano, a volte non viene prestata la dovuta attenzione.
L'altro aspetto che reputo importante è, una volta trovata la galleria, come regolarsi; spesso infatti si tende fin dall'inizio a discutere su percentuale di vendita, prezzo di acquisto ecc. Capisco che per un artista vedersi riconoscere una percentuale molto bassa sulla vendita delle sue opere (a volte agli inizi si parla del 25/30 %) sembra una presa in giro. Ma credo che la cosa sia da vedere da un'altra prospettiva, e cioè non quanto ti paga ma quanto fa effettivamente per te. Mi spiego: se la galleria ti riconosce inizialmente una percentuale molto bassa, ma acquista in proprio un po' di opere, le porta a fiere e eventi importanti, le promuove all'interno di mostre collettive serie e importanti e in spazi istituzionali, e soprattutto si stabilisce un accordo in base al quale a mano a mano che cresce l'artista cresce anche la sua quota sulle vendite in galleria, la cosa ha senso eccome, perché la galleria sta investendo su di te in modo corretto.
Poi il mondo dell'arte contemporanea è popolato di strane e inquietanti figure, per cui accade veramente di tutto. Una cosa che mi ha lasciato basito è stata apprendere di recente che molti "curatori" o "critici" o promotori di eventi in spazi pubblici e gratuiti, se l'artista incontra un compratore e conclude la vendita gli chiedono una percentuale. Personalmente ti posso dire che tutte le volte che mi è capitato che in occasione di una mostra da me curata o di un evento, o di un testo critico un artista ha poi venduto grazie al contatto avuto in quell'occasione qualche sua opera non mi sono mai permesso di chiedergli dei soldi: sono già contento, molto contento, se mi regala un suo lavoro come segno di ringraziamento; e tra parentesi, scusate lo sfogo, devo dire che gli artisti più importanti, conosciuti e con una storia importante alle spalle sono stati i più attenti e generosi, mentre molti giovani, sconosciuti e senza alcun particolare peso se non una certa qualità del loro lavoro, del tutto ignoto al pubblico e figuriamoci al mercato, a volte non mi hanno neanche mandato due righe di ringraziamento. Uno di questi, anzi, dopo che lo avevo inserito in una mostra istituzionale a collaterale di un serio convegno universitario, si pure risentito perché non gli ho riportato le opere a casa.
Detto ciò, benvenuto nel meraviglioso e rilucente mondo dell'arte contemporanea.
 
non è facile, anzi direi che trovare un gallerista disposto a collaborare davvero senza chiederti pagamenti anticipati vari è più difficile che creare arte, bella o meno che sia.
Se poi qui nel forum qualcuno volesse collaborare ben venga, non.mi tiro indietro.
 
non è facile, anzi direi che trovare un gallerista disposto a collaborare davvero senza chiederti pagamenti anticipati vari è più difficile che creare arte, bella o meno che sia.
Se poi qui nel forum qualcuno volesse collaborare ben venga, non.mi tiro indietro.
No, guarda, se un gallerista ti chiede dei soldi lascialo perdere. Piuttosto se è serio ti riconosce all'inizio una percentuale molto bassa, ma se poi investe seriamente su di te questo ha senso.
 
non è facile, anzi direi che trovare un gallerista disposto a collaborare davvero senza chiederti pagamenti anticipati vari è più difficile che creare arte, bella o meno che sia.
Se poi qui nel forum qualcuno volesse collaborare ben venga, non.mi tiro indietro.
Chi chiede pagamenti vari più che un gallerista mi sembra un affittaspazi
 
Batterista, ho letto adesso che non sei più un giovanotto..( anche se sei più giovane di me ) Mi permetto di darti un consiglio: dipingi per te stesso, lascia perdere i Galleristi... Non credo che investano su di un Artista over 60... Purtroppo è così, ed è la stessa cosa che dissero a me...anni fa. Io avevo un Gallerista in Trentino, bravissima persona, NON mi ha mai chiesto soldi per esporre da lui, poi nel caso si divideva al 50%. Da quando ha chiuso la Galleria..io dipingo sostanzialmente per me stesso, mi scarico il sistema nervoso..e mi diverto... Ciao
.
 
Comunque finora tutte le gallerie, mercanti, esperti vari hanno sempre, ripeto, sempre chiesto soldi per le varie manifestazioni cui poi avrò partecipato in 60 e passa anni non più di una decina di volte ricevendo coppe, attestati,premi vari e nulla più. In una sola mostra( ne avrò fatte forse 5 in tutto) del tutto gratuita organizzata dal comune di Budrio ho venduto 3 mie opere e una è pure finita in una galleria della ex Cecoslovacchia e di cui non ne seppi più nulla ma tutto senza alcuna richiesta soldi.Dunque rimango sempre un po' confuso dal mercato soprattutto quello attuale contemporaneo e dubito anche che si possa raggiungere certe vette sul mercato senza investire grosse cifre su se stessi ma io continuo a credere che si possa senza farsi spennare o illudere e alcuni eventi me lo fanno ancora credere anche se rarissimi.Chiaramente bisogna credere molto in sé stessi e nelle proprie creazioni e io ci credo, vada come vada, al limite rimarrà un sogno e i miei lavori che sono più tangibili di un sogno.
Come dice Kiappo, non si molla mai, sino alla fine.
Ma...i dubbi rimangono...
 
Kiappo , ho 64 anni ma mi sento molto in forma evitando scrupolosamente di guardarmi allo specchio😃
L età conta, è vero ma per me è sempre l oggi quello che conta.Ogni oggi è una rinascita e ogni oggi mi sento appena nato.Domani sarò vecchio ma quando arriverà il domani se conta solo l oggi?
 
Guarda, ti dico quello che posso sulla base della mia esperienza.
In questo momento è ancora importante il supporto di una galleria di ricerca che prenda sul serio il tuo lavoro; non ce ne sono molte, sono già molto piene e spesso tengono un atteggiamento scostante. Ma se lavorano seriamente sono importanti e possono fare la differenza.
Su questo mi permetto un paio di osservazioni.
La prima è che sarebbe molto meglio essere presentati da qualcuno: mi è capitato in passato di avere presentato un giovanissimo artista a una galleria che conoscevo bene e personalmente (senza spingere, dicendo solo che mi pareva in linea con la sua ricerca) e poi l'incontro ha dato i suoi esiti: l'artista si era proposto personalmente, forse non nel migliore dei modi, ma era stato del tutto ignorato, al punto che il gallerista non se ne ricordava neppure. Considera che le gallerie di un certo spessore ricevono proposte, richieste, presentazioni del curriculum a tonnellate, per cui a volte le cose scappano, a volte non viene prestata la dovuta attenzione.
L'altro aspetto che reputo importante è, una volta trovata la galleria, come regolarsi; spesso infatti si tende fin dall'inizio a discutere su percentuale di vendita, prezzo di acquisto ecc. Capisco che per un artista vedersi riconoscere una percentuale molto bassa sulla vendita delle sue opere (a volte agli inizi si parla del 25/30 %) sembra una presa in giro. Ma credo che la cosa sia da vedere da un'altra prospettiva, e cioè non quanto ti paga ma quanto fa effettivamente per te. Mi spiego: se la galleria ti riconosce inizialmente una percentuale molto bassa, ma acquista in proprio un po' di opere, le porta a fiere e eventi importanti, le promuove all'interno di mostre collettive serie e importanti e in spazi istituzionali, e soprattutto si stabilisce un accordo in base al quale a mano a mano che cresce l'artista cresce anche la sua quota sulle vendite in galleria, la cosa ha senso eccome, perché la galleria sta investendo su di te in modo corretto.
Poi il mondo dell'arte contemporanea è popolato di strane e inquietanti figure, per cui accade veramente di tutto. Una cosa che mi ha lasciato basito è stata apprendere di recente che molti "curatori" o "critici" o promotori di eventi in spazi pubblici e gratuiti, se l'artista incontra un compratore e conclude la vendita gli chiedono una percentuale. Personalmente ti posso dire che tutte le volte che mi è capitato che in occasione di una mostra da me curata o di un evento, o di un testo critico un artista ha poi venduto grazie al contatto avuto in quell'occasione qualche sua opera non mi sono mai permesso di chiedergli dei soldi: sono già contento, molto contento, se mi regala un suo lavoro come segno di ringraziamento; e tra parentesi, scusate lo sfogo, devo dire che gli artisti più importanti, conosciuti e con una storia importante alle spalle sono stati i più attenti e generosi, mentre molti giovani, sconosciuti e senza alcun particolare peso se non una certa qualità del loro lavoro, del tutto ignoto al pubblico e figuriamoci al mercato, a volte non mi hanno neanche mandato due righe di ringraziamento. Uno di questi, anzi, dopo che lo avevo inserito in una mostra istituzionale a collaterale di un serio convegno universitario, si pure risentito perché non gli ho riportato le opere a casa.
Detto ciò, benvenuto nel meraviglioso e rilucente mondo dell'arte contemporanea.
Ottimo intervento, che condivido!
Soprattutto sul fatto che in generale le persone di successo (anche modesto ma tangibile), sono in generale molto più alla mano e generose dei giovani "di belle speranze" nei vari settori e soprattutto in quello dell'arte dove degli emeriti sconosciuti - alle prime armi o sul viale del tramonto - si danno un tono presuntuoso e un atteggiamento pretenzioso che nemmeno Pablo Picasso avrebbe mai pensato di darsi.
Avessi oggi una galleria o fossi un curatore, starei alla larga da tutti quelli che si pongono con questo tipo di attitudine.
E' giusto credere in ciò che si fa, ma volando basso, con rispetto e gratitudine per chi ti potrebbe dare una possibilità.
 
1. mai pagare per esporre
2. se si vende dividi il guadagno con il gallerista
il resto è fuffa.
 
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