Il contributo demografico degli immigrati è sopravvalutato
Non ci posso credere
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Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link
Il contributo demografico degli immigrati è sopravvalutato
Spopolata? Ma se è uno dei Paesi con più densità di popolazione .Al nord solo case ,strade e capannoni.
Fallita e africanizzata, una immensa Mogadiscio.Come sarà secondo voi l'Italia tra 10-20-30 anni?
gli immigrati possono solo alzare il livello, fosse quello il problema
Quello del degrado.che livello?
Fallita e africanizzata, una immensa Mogadiscio.
Leggo tanti luoghi comuni... andiamo al concreto. In 10 anni, salvo bancarotta del paese, non cambierà molto. 30 è già più interessante. Salvo giapponesizzazione del debito, è probabile che per allora avremo avuto un evento simil-Grecia, e a pagarne il prezzo saranno sopratutto pensionati e servizi dipendenti dallo stato (sia pubblici che collegati, come parte dell'ass. sanitaria basata sui sussidi). Leconomia reale, salvo una 1a botta dolorosa, non dovrebbe implodere: le pmi italiane contano TANTE eccellenze, il baraccone statale per loro è solo un peso. Quelle sopravviveranno. Le cittadine più piccole soffriranno, e i paesini diventeranno fantasma: come gli attuali anziani (60 e oltre) moriranno, rimarranno perlopiu i loro figli che gia ora si muovono in massa per i grandi centri. Le cittadine medie, diciamo dai 50k in su, resteranno come fonte di servizi e gestionali del territorio (attività agricole, turistiche e le varie fabbriche presenti qui e la, non scompariranno mica); i grandi centri tipo Milano, Roma ecc cresceranno ancora, ma alle zone ricche si sommeranno ghetti dei lavoratori non specializzati. Socialmente saremo ancora "Italia", ma nello stesso modo in cui i quartieri neri o latini in Usa sono "americani": non sarà sentito come un legame forte, a confronto delle differenze etniche. La chiesa sarà un pagliacco progressista, un po come quella svedese oggi: aspettatevi un papa nero e gay, non scherzo. Gli italiani originali... noi di Fol saremo a posto, dopo una vita di lavoro e investimenti dovremmo farcela di rendita, fin tanto che non abbiamo contato su pensioni statali. In effetti, chiunque può ereditare assets oggi in futuro sarà ancora a posto. Ma tutti gli altri, chi già oggi viene da famiglia in affitto e non ha ora un buo lavoro, rischia di diventare l'equivalente dei trailer trash usa.
Le menti che hanno partorito l'insano cervellotico gp sono le stesse che vogliono pianificare il futuro, perciò ogni tipo di disastro è possibile.Con questo Conte-ter malissimo
Istat: <<Con 400mila nascite all’anno siamo un paese da 30 milioni di abitanti>> - Il Sole 24 ORE
Povera, vecchia e lenta, piena di case vuote
Leggo tanti luoghi comuni... andiamo al concreto. In 10 anni, salvo bancarotta del paese, non cambierà molto. 30 è già più interessante. Salvo giapponesizzazione del debito, è probabile che per allora avremo avuto un evento simil-Grecia, e a pagarne il prezzo saranno sopratutto pensionati e servizi dipendenti dallo stato (sia pubblici che collegati, come parte dell'ass. sanitaria basata sui sussidi). Leconomia reale, salvo una 1a botta dolorosa, non dovrebbe implodere: le pmi italiane contano TANTE eccellenze, il baraccone statale per loro è solo un peso. Quelle sopravviveranno. Le cittadine più piccole soffriranno, e i paesini diventeranno fantasma: come gli attuali anziani (60 e oltre) moriranno, rimarranno perlopiu i loro figli che gia ora si muovono in massa per i grandi centri. Le cittadine medie, diciamo dai 50k in su, resteranno come fonte di servizi e gestionali del territorio (attività agricole, turistiche e le varie fabbriche presenti qui e la, non scompariranno mica); i grandi centri tipo Milano, Roma ecc cresceranno ancora, ma alle zone ricche si sommeranno ghetti dei lavoratori non specializzati. Socialmente saremo ancora "Italia", ma nello stesso modo in cui i quartieri neri o latini in Usa sono "americani": non sarà sentito come un legame forte, a confronto delle differenze etniche. La chiesa sarà un pagliacco progressista, un po come quella svedese oggi: aspettatevi un papa nero e gay, non scherzo. Gli italiani originali... noi di Fol saremo a posto, dopo una vita di lavoro e investimenti dovremmo farcela di rendita, fin tanto che non abbiamo contato su pensioni statali. In effetti, chiunque può ereditare assets oggi in futuro sarà ancora a posto. Ma tutti gli altri, chi già oggi viene da famiglia in affitto e non ha ora un buo lavoro, rischia di diventare l'equivalente dei trailer trash usa.
con meno traffico, case meno costose e affitti più bassi, meno smog
con meno traffico, case meno costose e affitti più bassi, meno smog
solo perchè siamo italiani dici che il resto del mondo ci concederà di conservare senza colpo ferire e senza margine economico, una delle fette del pianeta più vivibili per clima e non solo ? la vedo difficile non siamo la norvegia che è inospitale per l'80% del suo territorio. 30 mln di abitanti non sono sufficienti a generare pil, ricchezza e essere deterrenti 'militari', i turchi non vedrebbero l'ora. i famosi mamma li turchi ben noti in molte città italiane di un tempo