Comitato Risparmiatori Grecia - Uniamoci

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
Nic vai a fare compagnia a Savino che è meglio, sai?

e perchè scusa....

su questo 3d ci sono già parecchi utenti che sono stati fregati, non dalla grecia, dalla bce o dal fmi ma da altri utenti molto svelti nel far credere che la gracia era sicura, che non faceva default e via dicendo. Gli si proponeva continuamente di comprare questo o quel bond perchè era buono, buono però per i tizi che li vendevano che, guarda caso, non vedo più scrivere di cause, forse non ne hanno bisogno.

Non vorrei che ora a questi utenti si proponesse qualche astrusa causa, contro il mondo, guidata da qualche avvocato di ventura....

Comunque, compagno rescador, non è bello dire ad un altro lascia che siano gli altri a pensare per te perchè sei un ignorante :no::no::no:
 
Scusate in anticipo la lunghezza del post e forse l'OT..ma questa è una richieste di aiuto...:

Quando leggo frasi come questa:“profitti derivanti, da qui al 2020, dai titoli greci in portafoglio alle banche centrali nazionali a titolo di investimento (non tutte: è emerso per esempio che la Bundesbank non possiede bond di Atene), complessivamente circa 12 miliardi di euro, secondo dati della Commissione. Questi profitti verranno trasferiti alla Grecia attraverso i Governi dei Paesi dell`Eurozona e consentiranno di abbattere il debito greco dell`1,8% entro il 2020 e ridurre i finanziamenti necessari da qui al 2014 di 1,8 miliardi di euro. I titoli, così come era avvenuto nei giorni scorsi per quelli acquistati dalla Bce in base al programma Smp in funzione di politica monetaria, sono stati scambiati ieri dalle banche centrali con Atene, ottenendo nuove obbligazioni in tutto identiche alle precedenti, ma che non potranno essere assoggettate alle perdite in cui incorreranno invece i creditori privati.”
O questa:
“ma le stime avanzate, attorno ai 45 miliardi di euro, sono giudicate attendibili. Anche questi titoli sono stati protetti dalle perdite, attraverso uno swap, e la Bce ne riporterà un utile, in quanto li ha acquistati con un notevole sconto rispetto al valore nominale, nel pieno delle turbolenze di mercato.”
O ancora queste:
“L`istituto di Francoforte distribuirà annualmente questi utili, una volta che si siano materializzati, oltre alle cedole incassate, ai suoi azionisti, le banche centrali nazionali. E queste a loro volte, in base ai rispettivi statuti, li ripasseranno ai Governi…
“Secondo stime contenute in un documento riservato della troika ( Commisione europea, Bce, Fondo monetario), pubblicato dall`agenzia Reuters, se l`intero reddito (guadagno di capitale più cedole) derivante dai bond greci della Bce fosse utilizzato, la riduzione del debito potrebbe raggiungere il 5,5% del pii entro il 2020 e le necessità di finanziamento entro il 2014 essere tagliate di 5 miliardi di euro”
Mi chiedo ( e veramente è senza polemica o ironia ma proprio per capire) come fanno ,o meglio con CHI “scambiano” BCE, Banche centrali nazionali) onde generare profitti ,guadagni, utili materializzati + cedole?
Io, nella mia piccola testa di risparmiatore terra terra ho sempre pensato che per “realizzare un guadagno in conto capitale ci deve essere Qualcuno che acquisti il mio oggetto,bene,titolo ad un prezzo maggiore di quanto io lo abbia ,a suo tempo, pagato…faccio una sottrazione e mi dico: ”Vendendo ho guadagnato tot”. Ma BCE, Banche nazionali A chi vendono??????
O possiedono il segreto alchemico di far generare oro dalla cartastraccia????
PER FAVORE MI DATE UNA SPIEGAZIONE A ME COMPRENSIBILE.GRAZIE IN ANTICIPO.
 
e perchè scusa....

su questo 3d ci sono già parecchi utenti che sono stati fregati, non dalla grecia, dalla bce o dal fmi ma da altri utenti molto svelti nel far credere che la gracia era sicura, che non faceva default e via dicendo. Gli si proponeva continuamente di comprare questo o quel bond perchè era buono, buono però per i tizi che li vendevano che, guarda caso, non vedo più scrivere di cause, forse non ne hanno bisogno.

Non vorrei che ora a questi utenti si proponesse qualche astrusa causa, contro il mondo, guidata da qualche avvocato di ventura....

Comunque, compagno rescador, non è bello dire ad un altro lascia che siano gli altri a pensare per te perchè sei un ignorante :no::no::no:


Non si può credere che gli utenti del forum abbiano ingannato quelli che hanno investito in titoli Gr, poichè la loro era una opinione personale,soggettiva ,che andava valutata e ponderata.
Altra cosa sono le rassicurazioni che ci hanno fatto e inculcato, con abusi della loro posizione , i grossi topi di fogna in camicia e cravatta.
 
Non si può credere che gli utenti del forum abbiano ingannato quelli che hanno investito in titoli Gr, poichè la loro era una opinione personale,soggettiva ,che andava valutata e ponderata.
Altra cosa sono le rassicurazioni che ci hanno fatto e inculcato, con abusi della loro posizione , i grossi topi di fogna in camicia e cravatta.

Tu hai acquistato i bond greci per quale motivo?

1) Speravi nel salvataggio e sei entrato quando le quotazioni erano basse, in questi ultimi mesi per capirci

2) Dall'inizio, ossia con pmc 90/100

Nel primo caso hai fatto una scommessa, hai puntato sul rosso ed è uscito il nero, magari ti sei comprato quelle pompate da qualche "colorato" utente.......

Nel secondo, in tre anni non hai mai pensato di vendere?, magari perdendoci qualcosa ma portando a casa il capitale.

Il tempo per uscire c'era, le banche lo hanno fatto, molti utenti invece si sono fatti prendere dall'avidità, credendo ai vari pifferai magici, ora purtroppo hanno perso tutto il capitale messo in questi bond.

Attenzione a non farvi infinocchiare da qualche avvocatuccio, cercate di affidarvi ad associazioni di consumatori affidabili per un parere se conviene o no far causa al mondo.
 
grecia@studiolegaledimichele.it

Visto le diverse mail di richiesta info hanno creato questo nuovo indirizzo...
Giusto per rettificare non ho mai parlato di scelte di legali e avvocati ma ho solo dato un nominativo visto che diverse persone si stanno rivolgendo per info etc a questo studio... anche a mè è stato consigliato da un amico...
 
tu hai acquistato i bond greci per quale motivo?

1) speravi nel salvataggio e sei entrato quando le quotazioni erano basse, in questi ultimi mesi per capirci

2) dall'inizio, ossia con pmc 90/100

nel primo caso hai fatto una scommessa, hai puntato sul rosso ed è uscito il nero, magari ti sei comprato quelle pompate da qualche "colorato" utente.......

Nel secondo, in tre anni non hai mai pensato di vendere?, magari perdendoci qualcosa ma portando a casa il capitale.

Il tempo per uscire c'era, le banche lo hanno fatto, molti utenti invece si sono fatti prendere dall'avidità, credendo ai vari pifferai magici, ora purtroppo hanno perso tutto il capitale messo in questi bond.

Attenzione a non farvi infinocchiare da qualche avvocatuccio, cercate di affidarvi ad associazioni di consumatori affidabili per un parere se conviene o no far causa al mondo.
io ste cose nun le capisco!!!...dove sono uscite le banche??
E con chi??!!
Veramente mi spiegate , queste sono cose importanti.....
 
Tu hai acquistato i bond greci per quale motivo?

1) Speravi nel salvataggio e sei entrato quando le quotazioni erano basse, in questi ultimi mesi per capirci

2) Dall'inizio, ossia con pmc 90/100

Nel primo caso hai fatto una scommessa, hai puntato sul rosso ed è uscito il nero, magari ti sei comprato quelle pompate da qualche "colorato" utente.......

Nel secondo, in tre anni non hai mai pensato di vendere?, magari perdendoci qualcosa ma portando a casa il capitale.

Il tempo per uscire c'era, le banche lo hanno fatto, molti utenti invece si sono fatti prendere dall'avidità, credendo ai vari pifferai magici, ora purtroppo hanno perso tutto il capitale messo in questi bond.

Attenzione a non farvi infinocchiare da qualche avvocatuccio, cercate di affidarvi ad associazioni di consumatori affidabili per un parere se conviene o no far causa al mondo.


Ho comprato un anno fa a circa a 70,un TDS di un paese euro.
Ho comprato per riscuotere la cedola e per avere 100 a scadenza .
Ho avuto tutto il tempo per vendere e salvare il salvabile,ma le rassicurazioni
premeditatamente false a cui ho creduto mi hanno ingannato.
L'errore l'ho fatto io,ma c'è la magagna occulta ora evidente a tutti.
Se altri hanno voluto compulsivamente fare speculazione, sono affari loro;
ma sono certo che tantissime persone hanno ragionato come me.
 
Ho comprato un anno fa a circa a 70,un TDS di un paese euro.
Ho comprato per riscuotere la cedola e per avere 100 a scadenza .
Ho avuto tutto il tempo per vendere e salvare il salvabile,ma le rassicurazioni
premeditatamente false a cui ho creduto mi hanno ingannato.
L'errore l'ho fatto io,ma c'è la magagna occulta ora evidente a tutti.
Se altri hanno voluto compulsivamente fare speculazione, sono affari loro;
ma sono certo che tantissime persone hanno ragionato come me.

fammi capire, tu avevi un titolo un anno fa, preso a 70 che ora sta a 25 (più o meno) e durante il crollo (che non è avvenuto tipo LB dal sabato alla domenica) non ti è venuto il sospetto che forse era meglio venderlo, perchè proprio fidarsi di questi tipetti non era il caso :confused::confused::confused:
 
fammi capire, tu avevi un titolo un anno fa, preso a 70 che ora sta a 25 (più o meno) e durante il crollo (che non è avvenuto tipo LB dal sabato alla domenica) non ti è venuto il sospetto che forse era meglio venderlo, perchè proprio fidarsi di questi tipetti non era il caso :confused::confused::confused:

No,ho sempre pensato(sbagliando) che l'europa e l'euro fosse una cosa seria.
 
Ho comprato un anno fa a circa a 70,un TDS di un paese euro.
Ho comprato per riscuotere la cedola e per avere 100 a scadenza .
Ho avuto tutto il tempo per vendere e salvare il salvabile,ma le rassicurazioni
premeditatamente false a cui ho creduto mi hanno ingannato.
L'errore l'ho fatto io,ma c'è la magagna occulta ora evidente a tutti.
Se altri hanno voluto compulsivamente fare speculazione, sono affari loro;
ma sono certo che tantissime persone hanno ragionato come me.


Ed anche prima di te. Quando la Repubblica Greca viaggiava con la A.
Tutti ingenui?
O convinti di vivere in un Paese di Diritto coinvolto in un'ideale comune ad altri Paesi civili?
Certo quando le navi affondano è più furbo fare come il capitano della Costa Crocera e poi magari anche vantarse con gli amici. Vero?
 
Sono gia' cliente. Parallellamente ho anche scritto: poco prima ed ho chiesto le modalita' di trasferimento in generico, dopo 5 minuti mi hanno detto mandami gli ISIN -fatto: GR-, dopo 5 minuti mi hanno risposto che mi risponderanno in 24 ore.
Hai capito buono.

Cordiali saluti,
Giovanni Smith

Sai dirmi se l'esenzione dalla CAC vale anche per un conto aperto negli USA o UK ?
 
Anche perchè in fondo i soldi per aggiustare le cose in casa nostra non sono poi molti: 1mld x 0,75 = circa 750 M€ un'inezia che elettoralmente può fruttare assai alla parte che sposa la Causa.

Tieni conto che "sembra" che il 50% del retail ha aderito volontariamente, per cui il conticino diventa: 375 mln
 
scrivete un pò meno, per favore, e solo di cose inerenti ad eventuali azioni per un recupero.

ad es utente Nik, i tuoi commenti non sono inerenti e non servono a nulla adesso (era + utile certamente se li postavi sei mesi fa) , perciò postali da un'altra parte, grazie
 
Io non ho seguito gli ultimi sviluppi della vicenda, vorrei capire ma chi non ha aderito alle proposte ricevute dalle proprie banche (nel mio caso Fineco), ora come dovrebbe comportarsi? Sto rileggendo ma ci sono così tanti post che non riesco a capire.
 
ecco il testo dell'interpellanza congiunta PdL-Pd a firma Pizzolante, Corsaro, Boccia e altri, la parte finale ci riguarda da vicino

Bozza
Interpellanza urgente

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
numerosissime sono le segnalazioni di piccoli investitori che, confortati dal parere di sedicenti esperti o professionisti del settore, fidandosi dell’appartenenza della Grecia all’Eurozona e delle rassicurazioni delle Istituzioni europee, hanno deciso di investire in titoli di Stato della Repubblica Greca nella piena convinzione di non mettere a repentaglio il proprio capitale;
oggi si rileva che l'accordo europeo sul salvataggio della Grecia prevede uno scambio dei titoli di Stato greci in portafoglio agli investitori privati con obbligazioni a più lunga scadenza e interessi minori, tale da ridurre il debito greco di 107 miliardi;
il successo dell'operazione è legato al tasso di partecipazione volontaria dei privati: oltre il 90 per cento (95 per cento circa) di consensi dovrebbe bastare per dimezzare la quota del debito pubblico oggetto dello swap, riducendola da 206 miliardi a poco più di 100 (64,9 miliardi di nuovi titoli greci e oltre 35 miliardi di Efsf-bond con tre durate). Sotto il 75 per cento di consensi, lo swap rischia di essere cancellato;
nel caso di adesioni al di sopra del 75 per cento ma al di sotto del 90 per cento, la Grecia si riserva la possibilità di introdurre e attivare le Clausole di azione collettiva (CAC) in base alle quali basterebbe il 50 per cento dei sottoscrittori partecipanti allo swap e una maggioranza pari a 2/3 di questo quorum favorevole alla modifica tramite CAC per imporre i termini su tutti i detentori privati;
gli investitori privati in possesso di 200 miliardi di euro di obbligazioni greche subiranno una perdita del 53,5 per cento del valore nominale e una perdita reale del 73/74 per cento;
il 9 marzo il Ministro delle finanze greco ha reso noto che ammontano all'85,8 per cento le adesioni volontarie dei creditori privati sotto legislazione greca (pari a 152 miliardi di euro su 177) allo swap obbligazionario sul debito greco, mentre quelli sottoposti a legislazione internazionale hanno consegnato 20 miliardi su 29 pari al 69 per cento del totale: nel primo caso la soglia del 75 per cento è stata superata e ciò significa che su questa quota il Governo greco potrebbe usare le CAC in modo da far arrivare le adesioni sul fronte dei bond sotto legislazione greca al 95,7 per cento del totale; nel caso, invece, dei bond greci sotto legislazione internazionale, il Ministro Venizelos ha prolungato la possibilità per i risparmiatori di aderire alla proposta di scambio fino al 23 marzo 2012, pena il mancato pagamento senza applicazione delle CAC;
i piccoli risparmiatori italiani coinvolti sono decine di migliaia per un investimento complessivo in bond greci di un miliardo di euro: la maggior parte dei titoli erano denominati col codice isin GR e sono di diritto greco e sono stati tutti swappati, anche forzosamente; altri sono isin XS e di diritto inglese: per questi sono previste le CAC al raggiungimento del 75 per cento di adesioni; infine, ci sono le It;
si rileva che i piccoli risparmiatori italiani sono stati invogliati e assicurati da nostri operatori finanziari a comprare i titoli di Stato greci proprio per la garanzia di sicurezza dell’investimento;
nei risparmiatori sta crescendo l’idea di essere stati traditi dall’Ue. Lo swap, infatti, è stato iniziato, condotto e concluso (almeno per i bond di diritto ellenico) con una contrattazione che ha visto partecipi i soli investitori istituzionali, riservando ai piccoli investitori la sorpresa di trovarsi forzatamente coinvolti e vincolati ad una determinazione che ha un effetto retroattivo sulla misura dei capitali da loro sottoscritti;
gli investitori istituzionali, in primo luogo le banche, possono già usufruire di appositi vantaggi, quali il prestito dalla BCE di circa 1.000 miliardi al tasso agevolato all’1 per cento al fine di mantenere la stabilità del sistema e la possibilità di dedurre fiscalmente le perdite, vantaggi questi che non sono riconosciuti al piccolo risparmiatore;
è necessario vigilare affinché i prestiti che gli Istituti bancari hanno ricevuto dalla BCE a tasso agevolato vadano effettivamente al sostegno dell’economia reale;
la legge italiana non prevede l’applicazione delle CAC, per le controversie relative alle IT, che sono pienamente di diritto italiano e quotate alla Borsa di Milano, come da regolamento depositato, è competente solo ed esclusivamente l’Autorità giudiziaria di Milano;
non è ammissibile che un paese membro della UEM, decida unilateralmente di non adempiere a obblighi contrattuali garantiti da uno Stato e da una legge come quella italiana;
in gioco non sono solo i risparmi di migliaia di risparmiatori, il che già sarebbe un sufficiente motivo per agire, ma la stessa credibilità delle istituzioni italiane e la sovranità legislativa
i risparmiatori italiani devono poter scegliere liberamente in merito alla proposta di swap ed è, pertanto, indispensabile garantire il rispetto delle normative italiane che nessun paese che ha contratto un’obbligazione può mettere in discussione: si tratta di un problema, oltre che economico, anche di sovranità nazionale - :
se esistano obbligazioni emesse dalla Repubblica ellenica ma sottoposte alla legislazione italiana e, in caso di risposta affermativa, come il Governo intenda tutelare i risparmiatori italiani;
quali iniziative intenda intraprendere al fine di verificare che gli intermediari finanziari coinvolti nell’operazione di vendita dei titoli greci abbiano informato in modo corretto e trasparente gli investitori;
se intenda promuovere la costituzione di un apposito fondo di garanzia a favore dei piccoli risparmiatori italiani che hanno acquistato i titoli di Stato greci finalizzato ad assicurare l’integrale rimborso in caso di perdita di valore dell’investimento dovuto alla successiva ridefinizione del valore nominale dei crediti.
 
fammi capire, tu avevi un titolo un anno fa, preso a 70 che ora sta a 25 (più o meno) e durante il crollo (che non è avvenuto tipo LB dal sabato alla domenica) non ti è venuto il sospetto che forse era meglio venderlo, perchè proprio fidarsi di questi tipetti non era il caso :confused::confused::confused:

Sembra strano ma proprio le persone esperte hanno perso i soldi in questa vicenda, grazie alle rassicurazioni della Bce. Le persone esperte sanno che quando uno Stato fallisce non paga ma finora non è mai successo che uno Stato non fallisce e nello stesso tempo non paga. La nostra cultura si fa sui libri e i libri sono scritti prima che li leggiamo e su questi libri questo caso non esiste.
Sui libri non parlano di CAC per la Grecia e non parlano che ai negoziati per uno swap le persone interessate non sono convocate.
Per le alte cose posso dirti che un titolo puo' scendere a livelli bassissimi ma anche risalire da questi livelli.
Gmac l'ho acquistato prima a 90 poi a 72 dopo è precipitato addirittura a 19 e l'ho riacquistato dopodiche' è salito a 103.
Anche le fluttuazioni non sono un motivo valido per il default che fra l'altro non c'e' stato.
 
ecco il testo dell'interpellanza congiunta PdL-Pd a firma Pizzolante, Corsaro, Boccia e altri, la parte finale ci riguarda da vicino

Bozza
Interpellanza urgente

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
numerosissime sono le segnalazioni di piccoli investitori che, confortati dal parere di sedicenti esperti o professionisti del settore, fidandosi dell’appartenenza della Grecia all’Eurozona e delle rassicurazioni delle Istituzioni europee, hanno deciso di investire in titoli di Stato della Repubblica Greca nella piena convinzione di non mettere a repentaglio il proprio capitale;
oggi si rileva che l'accordo europeo sul salvataggio della Grecia prevede uno scambio dei titoli di Stato greci in portafoglio agli investitori privati con obbligazioni a più lunga scadenza e interessi minori, tale da ridurre il debito greco di 107 miliardi;
il successo dell'operazione è legato al tasso di partecipazione volontaria dei privati: oltre il 90 per cento (95 per cento circa) di consensi dovrebbe bastare per dimezzare la quota del debito pubblico oggetto dello swap, riducendola da 206 miliardi a poco più di 100 (64,9 miliardi di nuovi titoli greci e oltre 35 miliardi di Efsf-bond con tre durate). Sotto il 75 per cento di consensi, lo swap rischia di essere cancellato;
nel caso di adesioni al di sopra del 75 per cento ma al di sotto del 90 per cento, la Grecia si riserva la possibilità di introdurre e attivare le Clausole di azione collettiva (CAC) in base alle quali basterebbe il 50 per cento dei sottoscrittori partecipanti allo swap e una maggioranza pari a 2/3 di questo quorum favorevole alla modifica tramite CAC per imporre i termini su tutti i detentori privati;
gli investitori privati in possesso di 200 miliardi di euro di obbligazioni greche subiranno una perdita del 53,5 per cento del valore nominale e una perdita reale del 73/74 per cento;
il 9 marzo il Ministro delle finanze greco ha reso noto che ammontano all'85,8 per cento le adesioni volontarie dei creditori privati sotto legislazione greca (pari a 152 miliardi di euro su 177) allo swap obbligazionario sul debito greco, mentre quelli sottoposti a legislazione internazionale hanno consegnato 20 miliardi su 29 pari al 69 per cento del totale: nel primo caso la soglia del 75 per cento è stata superata e ciò significa che su questa quota il Governo greco potrebbe usare le CAC in modo da far arrivare le adesioni sul fronte dei bond sotto legislazione greca al 95,7 per cento del totale; nel caso, invece, dei bond greci sotto legislazione internazionale, il Ministro Venizelos ha prolungato la possibilità per i risparmiatori di aderire alla proposta di scambio fino al 23 marzo 2012, pena il mancato pagamento senza applicazione delle CAC;
i piccoli risparmiatori italiani coinvolti sono decine di migliaia per un investimento complessivo in bond greci di un miliardo di euro: la maggior parte dei titoli erano denominati col codice isin GR e sono di diritto greco e sono stati tutti swappati, anche forzosamente; altri sono isin XS e di diritto inglese: per questi sono previste le CAC al raggiungimento del 75 per cento di adesioni; infine, ci sono le It;
si rileva che i piccoli risparmiatori italiani sono stati invogliati e assicurati da nostri operatori finanziari a comprare i titoli di Stato greci proprio per la garanzia di sicurezza dell’investimento;
nei risparmiatori sta crescendo l’idea di essere stati traditi dall’Ue. Lo swap, infatti, è stato iniziato, condotto e concluso (almeno per i bond di diritto ellenico) con una contrattazione che ha visto partecipi i soli investitori istituzionali, riservando ai piccoli investitori la sorpresa di trovarsi forzatamente coinvolti e vincolati ad una determinazione che ha un effetto retroattivo sulla misura dei capitali da loro sottoscritti;
gli investitori istituzionali, in primo luogo le banche, possono già usufruire di appositi vantaggi, quali il prestito dalla BCE di circa 1.000 miliardi al tasso agevolato all’1 per cento al fine di mantenere la stabilità del sistema e la possibilità di dedurre fiscalmente le perdite, vantaggi questi che non sono riconosciuti al piccolo risparmiatore;
è necessario vigilare affinché i prestiti che gli Istituti bancari hanno ricevuto dalla BCE a tasso agevolato vadano effettivamente al sostegno dell’economia reale;
la legge italiana non prevede l’applicazione delle CAC, per le controversie relative alle IT, che sono pienamente di diritto italiano e quotate alla Borsa di Milano, come da regolamento depositato, è competente solo ed esclusivamente l’Autorità giudiziaria di Milano;
non è ammissibile che un paese membro della UEM, decida unilateralmente di non adempiere a obblighi contrattuali garantiti da uno Stato e da una legge come quella italiana;
in gioco non sono solo i risparmi di migliaia di risparmiatori, il che già sarebbe un sufficiente motivo per agire, ma la stessa credibilità delle istituzioni italiane e la sovranità legislativa
i risparmiatori italiani devono poter scegliere liberamente in merito alla proposta di swap ed è, pertanto, indispensabile garantire il rispetto delle normative italiane che nessun paese che ha contratto un’obbligazione può mettere in discussione: si tratta di un problema, oltre che economico, anche di sovranità nazionale - :
se esistano obbligazioni emesse dalla Repubblica ellenica ma sottoposte alla legislazione italiana e, in caso di risposta affermativa, come il Governo intenda tutelare i risparmiatori italiani;
quali iniziative intenda intraprendere al fine di verificare che gli intermediari finanziari coinvolti nell’operazione di vendita dei titoli greci abbiano informato in modo corretto e trasparente gli investitori;
se intenda promuovere la costituzione di un apposito fondo di garanzia a favore dei piccoli risparmiatori italiani che hanno acquistato i titoli di Stato greci finalizzato ad assicurare l’integrale rimborso in caso di perdita di valore dell’investimento dovuto alla successiva ridefinizione del valore nominale dei crediti.

Sto cercando ma non trovo un link, possibile avere la fonte da citare sul blog?
 
Trattati UE a difesa degli investimenti

post un po tecnico per chi vuole avere un sunto dei trattati a difesa degli investimenti effetuati presso un paese dell'eurozona (il sostituto del BIT per i paesi appartenenti all'Eurozona):

1) Contesto normativo

Il diritto internazionale
– La Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati
5. L’art. 31 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati, intitolato «Regola generale per
l’interpretazione dei trattati», stabilisce quanto segue:
«1. Un trattato deve essere interpretato in buona fede seguendo il senso ordinario da attribuire ai
termini del trattato nel loro contesto e alla luce del suo oggetto e del suo scopo.
(…)

– L’Accordo sulla tutela degli investimenti
8. L’art. 1 dell’Accordo sulla tutela degli investimenti, intitolato «Definizioni», dispone nella parte
che qui rileva:
«2. Il termine “investimenti” designa qualsiasi categoria di valori patrimoniali ed averi,
segnatamente:
(…)
c) i crediti e i diritti a qualsiasi prestazione di valore economico;
(…).


9. L’art. 3 dell’Accordo sulla tutela degli investimenti, intitolato «Promozione ed ammissione degli
investimenti», stabilisce quanto segue:
«1. Ciascuna Parte Contraente incoraggia gli investimenti fatti sul proprio territorio da investitori
dell’altra Parte e ammette tali investimenti in conformità delle proprie leggi e regolamenti.

10. L’art. 4, intitolato «Protezione e trattamento degli investimenti», stabilisce quanto segue:
«1. Ciascuna Parte Contraente protegge, sul proprio territorio, gli investimenti fatti, in conformità
delle proprie leggi e regolamenti, da investitori dell’altra Parte e non ostacola con provvedimenti
ingiustificati o discriminatori la gestione, il mantenimento, l’utilizzazione, il godimento, l’incremento, la
vendita e la liquidazione di tali investimenti (…).
2. Ciascuna Parte Contraente garantisce, sul proprio territorio, un trattamento giusto ed equo agli
investimenti effettuati dagli investitori dell’altra Parte. Tale trattamento non sarà meno favorevole di
quello accordato da ciascuna Parte agli investimenti effettuati sul proprio territorio dai suoi propri
investitori o di quello accordato da ciascuna Parte agli investimenti effettuati sul proprio territorio
dagli investitori della nazione più favorita, qualora tale trattamento fosse più favorevole (…)».
11. L’art. 6, intitolato «Espropriazione e indennizzo», stabilisce quanto segue:
«1. Nessuna Parte Contraente prenderà, direttamente o indirettamente, provvedimenti di
espropriazione o nazionalizzazione, né provvedimenti analoghi o equivalenti nei confronti degli
investimenti di investitori dell’altra Parte, tranne che per ragioni di interesse pubblico e a condizione
ch’essi siano presi su base non discriminatoria, siano conformi alle prescrizioni legali e implichino un
indennizzo effettivo e adeguato (…)».
12. L’art. 9, intitolato «Controversie tra una Parte Contraente e un investitore dell’altra Parte
Contraente», stabilisce quanto segue:
«1. Al fine di risolvere le controversie relative agli investimenti tra una Parte Contraente e un
investitore dell’altra Parte Contraente ed impregiudicato l’art. 10 del presente Accordo (“controversie
tra Parti Contraenti”) le parti interessate procederanno a consultazioni.
2. Se entro un termine di sei mesi tali consultazioni non portassero ad alcuna soluzione, la
controversia è deferita, su richiesta dell’investitore, ad un tribunale arbitrale. Tale tribunale arbitrale è
costituito come segue:
a) Il tribunale arbitrale è istituito per ogni singolo caso

b) Se i termini stabiliti nella lettera a) non sono stati rispettati, ciascuna parte in causa può, in assenza
di qualsiasi altro accordo, invitare il Presidente del Tribunale Arbitrale della Camera Internazionale del
Commercio in Parigi a procedere alle designazioni. (…)
c) Tranne diversa disposizione delle parti in causa, il tribunale arbitrale stabilisce da sé la propria
procedura. Le sue decisioni sono definitive e vincolanti. Ciascuna Parte Contraente riconosce e
garantisce l’esecuzione della sentenza arbitrale. (…)
3. Qualora le due Parti Contraenti avessero aderito alla Convenzione del 18 marzo 1965 per la
composizione delle controversie relative agli investimenti fra Stati e cittadini di altri Stati, le
controversie potranno essere sottoposte, su richiesta dell’investitore, al Centro internazionale per la
composizione delle controversie relative agli investimenti (CIRDI), in sostituzione della procedura
prevista al capoverso del presente articolo.

2) Il diritto dell’Unione europea
Il Trattato CE
15. L’art. 307 CE stabilisce quanto segue:
«Le disposizioni del presente trattato non pregiudicano i diritti e gli obblighi derivanti da convenzioni
concluse, anteriormente al 1° gennaio 1958 o, per gli Stati aderenti, anteriormente alla data della loro
adesione, tra uno o più Stati membri da una parte e uno o più Stati terzi dall’altra.
Nella misura in cui tali convenzioni sono incompatibili col presente trattato, lo Stato o gli Stati membri
interessati ricorrono a tutti i mezzi atti ad eliminare le incompatibilità constatate. Ove occorra, gli
Stati membri si forniranno reciproca assistenza per raggiungere tale scopo, assumendo
eventualmente una comune linea di condotta.


Buona Lettura
 
Ultima modifica:
Io non ho seguito gli ultimi sviluppi della vicenda, vorrei capire ma chi non ha aderito alle proposte ricevute dalle proprie banche (nel mio caso Fineco), ora come dovrebbe comportarsi? Sto rileggendo ma ci sono così tanti post che non riesco a capire.

dobbiamo aspettare l'evolversi degli eventi e tenere d'occhio questo 3d ed il blog "risparmiatori titoli di stato grecia" del quale trovi il link al #413
 
Indietro