consulente finanziario vol.2

  • Ecco la 65° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana ha prevalso il sentiment positivo sui principali listini internazionali, in un clima di rinnovata propensione al rischio con l’attenuarsi dei rischi geopolitici, mentre l’attenzione torna a focalizzarsi sui dati macro e sugli utili societari. Gli operatori hanno seguito da vicino le trimestrali delle big tech americane (5 titoli dei Magnifici 7). I conti di Tesla hanno deluso le aspettative ma il titolo è balzato in scia alla promessa di nuovi veicoli elettrici più economici. I risultati solidi di Microsoft e Alphabet hanno poi spinto l’indice S&P 500 a registrare la sua settimana migliore da novembre 2023. Per continuare a leggere visita il link

Un'altra soluzione potrebbe essere quella di trovare accordi con i più grandi youtuber ( mr.rip e compagnia cantante) e bombardare di video la rete con la consulenza autonoma.
Uno youtuber del genere che fa 50000 visualizzazioni è un bella pubblicità.
Più che accordi, bisogna fare community, magari cicli di apparizioni distribuendo gli sforzi(anche se qui ci vuole poi fiducia reciproca sul fatto che qualcuno non spari capsiate rovinando la reputazione degli altri. Molti youtuber di vari generi simili utilizzano questo feedback positivo invitandosi gli uni con gli altri. Bisogna saper parlare in pubblico e non è detto che tutti ci siano portati, finendo per fare una peggior figura del collega, ma credo che il gioco valga la candela.
Da lì poi partire per sconfinare anche in altri generi e allargare la visibilità. E' un lavoro, bisogna dedicarcisi...ognuno dovrebbe decidere quanto tempo dedicare ai suoi clienti investiti e a questo.
Va detto che un conto è fare video dicendo che è tutto uno schifo, un conto è essere costruttivi in ottica di attirare la curiosità di futuri clienti e di quale target.
 
Un'altra soluzione potrebbe essere quella di trovare accordi con i più grandi youtuber ( mr.rip e compagnia cantante) e bombardare di video la rete con la consulenza autonoma.
Uno youtuber del genere che fa 50000 visualizzazioni è un bella pubblicità.
Purtroppo no Mastin.
Il problema della pubblicità in questo settore è che i mezzi che vengono maggiormente
visualizzati non colgono il target ideale per il nostro lavoro.
Un ragazzo che guarda video, purtroppo non è un potenziale cliente.
Poi, chiaramente, i video di Mr Rip e vari possono anche essere visti da potenziali clienti,
ma non ritengono "affidabile" lo yuotuber, ritengono più affidabile il bancario o il Cfaofs che li segue.

Vi è da dire, che visto che siamo pochi, in questo periodo il problema non sono i nuovi clienti,
tutti i colleghi che sento sono quasi al completo, quindi la pubblicità servirebbe soprattutto ai clienti
per renderli consapevoli che vi è un altro modo di approcciare il mercato finanziario, non farsi vendere i
prodotti ma cercare di conoscerli per poi sceglierli.
 
in diretta ora dal Salone del Risparmio 2024 (lo scorso anno 150.000 partecipanti) a Milano:

conferenza su "Rendiconto dei costi" organizzato da Sole24ore:

sala piccola ma sostanzialmente vuota nonostante la possibilità di partecipazione degli investitori privati

ci sono circa venti persone oltre ai tre relatori

la qualità della conferenza è valida ma i problemi evidentemente stanno da un'altra parte....

150.000 partecipanti ipotizzabili quest'anno e solo 20 (VENTI) sono interessati al Rendiconto dei costi....
 
Ti stupisci @consindip?
Io no, se i clienti conoscessero i costi, automaticamente l'industria come è ora organizzata
crollerebbe in pochi anni.
Questo sistema è cresciuto e prosperato perché il cliente ha creduto che dietro alle scrivanie
e dietro al venditore che viene a casa alle 18.00 di pomeriggio vi fosse "consulenza".
Non a caso, se si chiede al cliente quanto gli costa la consulenza, pochissimi sanno rispondere.

Addirittura, un Cfaofs di una importante banca, ha osato dire ad un mio cliente che il report costi
scaricato nel sito è errato, che i cfaofs lo hanno segnalato ma la banca non ha ancora corretto i dati.
Gli ho risposto: se vuoi facciamo un reclamo indiando quel che dice il Cfaofs, vedrai che dopo
smetterà di dirlo.
 
Ti stupisci @consindip?
Io no, se i clienti conoscessero i costi, automaticamente l'industria come è ora organizzata
crollerebbe in pochi anni.
Questo sistema è cresciuto e prosperato perché il cliente ha creduto che dietro alle scrivanie
e dietro al venditore che viene a casa alle 18.00 di pomeriggio vi fosse "consulenza".
Non a caso, se si chiede al cliente quanto gli costa la consulenza, pochissimi sanno rispondere.

Addirittura, un Cfaofs di una importante banca, ha osato dire ad un mio cliente che il report costi
scaricato nel sito è errato, che i cfaofs lo hanno segnalato ma la banca non ha ancora corretto i dati.
Gli ho risposto: se vuoi facciamo un reclamo indiando quel che dice il Cfaofs, vedrai che dopo
smetterà di dirlo.
no, non mi stupisco
 
Addirittura, un Cfaofs di una importante banca, ha osato dire ad un mio cliente che il report costi
scaricato nel sito è errato, che i cfaofs lo hanno segnalato ma la banca non ha ancora corretto i dati.
Gli ho risposto: se vuoi facciamo un reclamo indiando quel che dice il Cfaofs, vedrai che dopo
smetterà di dirlo.
Quando ho spiegato che in un'importante banca un cliente, convinto di non pagare NULLA di commissioni (neanche il bancomat mi fanno pagare!) ha scoperto che aveva tutti fondi di fondi con commissione MEDIA annua del 4,3% e che dal 2011 al 2018 ha avuto +0% di guadagno (parliamo di 1 milione di euro investito circa 60/40). Il CFAOFS ha detto che non poteva trasferire i soldi da me perché la mia banca stava per fallire ed avrebbe perso tutto.
Di più, ha preso vari ritagli di giornali delle crisi bancarie di anni fa ed ha confezionato un falso articolo di giornale del Sole24ore, in cui la mia banca nel 2018 era prossima a imminente fallimento. L'ho provato a segnalare in direzione, ma nel cimitero degli elefanti l'unica risposta è stata un "vabbé, lascia perdere...", ma nella cartellina di quel cliente è ancora conservato questo bellissimo articolo made in photoshop.

A Ostia, 5 anni fa, noleggiarono tendone e fecero una 'finta conferenza accademica' con sedicenti professori di varie università (tutta gente che fa corsi di formazione alle Reti) prezzolati. Sponsor nota società di prodotti assicurativi che ha anche rete sull'Italia di "Consulenza Finanziaria", ed hanno invitato in massa tutti clienti di retail bancario. Un cliente che ci è andato ha detto che hanno insistito per 3 ore sul fatto che le banche stavano per fallire in massa, che ormai l'unica alternativa solo le Reti, che l'universo bancario è destinato a morire, che è indispensabile avere un "Consulente" e che le Reti sono le uniche con livelli di Core Tier che rispettano i criteri di solvibilità europei. Ovviamente all'uscita banchetto in cui prendevano dati dei clienti e adesioni per aprire conti e posizioni titoli da loro.
 
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in diretta ora dal Salone del Risparmio 2024 (lo scorso anno 150.000 partecipanti) a Milano:

conferenza su "Rendiconto dei costi" organizzato da Sole24ore:

sala piccola ma sostanzialmente vuota nonostante la possibilità di partecipazione degli investitori privati

ci sono circa venti persone oltre ai tre relatori

la qualità della conferenza è valida ma i problemi evidentemente stanno da un'altra parte....

150.000 partecipanti ipotizzabili quest'anno e solo 20 (VENTI) sono interessati al Rendiconto dei costi....


Mi farebbe piacere qualche volta venire al Salone del Risparmio tuttavia mi chiedo che tipo di ambiente trovo ?

Quanto sono davvero liberi da condizionamenti e quanto liberamente possono/vogliono parlare i vari relatori ed i vari ospiti facendo luce sulla reale situazione dell'industria del risparmio gestito e quindi su quella che dovrebbe essere la corretta allocazione del risparmio ?

Quanti di loro, qualora abbiano la volontà di farlo, sono davvero liberi di dire apertamente "lasciate perdere le varie Mediolanum, Fideuram, Azimut e compagnia cantante....e rivolgetevi alla consulenza autonoma" ?

Quale spazio viene concesso durante questa manifestazione alla consulenza autonoma, considerato lo stra-potere di banche, assicurazioni e reti di promotori che immagino siano presenti in forze al Salone ?

Suppongo al Salone ci sia anche la coppia Rosciani/Meazza
Seguivo ogni tanto la loro trasmissione "Due di denari" su Radio24
Fanno un ottimo lavoro di divulgazione ed educazione finanziaria ma anche nel loro caso, spesso, mi davano la sensazione di non potersi o volersi spingere troppo oltre. Non per malafede da parte loro ma evidentemente perchè, se si spingono troppo oltre, alla redazione del Sole arrivano poi le proteste delle big dell'industria del risparmio gestito non-indipendente, considerando anche che queste big sono inserzioniste pubblicitarie.
 
Ultima modifica:
Non c'è più nulla di cui stupirsi
Hanno pure fatto il film su Ennio Doris

e quindi? i clienti scontenti sono pochi
1712840870923.png
 
Mi farebbe piacere qualche volta venire al Salone del Risparmio tuttavia mi chiedo che tipo di ambiente trovo ?
Ambiente commerciale, dove tutti fanno i pavoni e vogliono vendere il proprio prodotto.
Quanto sono davvero liberi da condizionamenti e quanto liberamente possono/vogliono parlare i vari relatori ed i vari ospiti facendo luce sulla reale situazione dell'industria del risparmio gestito e quindi su quella che dovrebbe essere la corretta allocazione del risparmio ?

Quanti di loro, qualora abbiano la volontà di farlo, sono davvero liberi di dire apertamente "lasciate perdere le varie Mediolanum, Fideuram, Azimut e compagnia cantante....e rivolgetevi alla consulenza autonoma" ?
Quale spazio viene concesso durante questa manifestazione alla consulenza autonoma, considerato lo stra-potere di banche, assicurazioni e reti di promotori che immagino siano presenti in forze al Salone ?
Cinicamente risponderei che la consulenza autonoma al Salone occupa non di più e non di meno lo spazio che ha possibilità e voglia di pagare, come qualunque espositore in ogni fiera...

Suppongo al Salone ci sia anche la coppia Rosciani/Meazza
Seguivo ogni tanto la loro trasmissione "Due di denari" su Radio24
Fanno un ottimo lavoro di divulgazione ed educazione finanziaria ma anche nel loro caso, spesso, mi davano la sensazione di non potersi o volersi spingere troppo oltre. Non per malafede da parte loro ma evidentemente perchè, se si spingono troppo oltre, alla redazione del Sole arrivano poi le proteste delle big dell'industria del risparmio gestito non-indipendente, considerando anche che queste big sono inserzioniste pubblicitarie.

Rosciani e Meazza li ho visti martedì, esserci c'erano 🙃
 
Più che accordi, bisogna fare community, magari cicli di apparizioni distribuendo gli sforzi(anche se qui ci vuole poi fiducia reciproca sul fatto che qualcuno non spari capsiate rovinando la reputazione degli altri. Molti youtuber di vari generi simili utilizzano questo feedback positivo invitandosi gli uni con gli altri. Bisogna saper parlare in pubblico e non è detto che tutti ci siano portati, finendo per fare una peggior figura del collega, ma credo che il gioco valga la candela.
Da lì poi partire per sconfinare anche in altri generi e allargare la visibilità. E' un lavoro, bisogna dedicarcisi...ognuno dovrebbe decidere quanto tempo dedicare ai suoi clienti investiti e a questo.
Va detto che un conto è fare video dicendo che è tutto uno schifo, un conto è essere costruttivi in ottica di attirare la curiosità di futuri clienti e di quale target.
Ma certo fare dei video non significa parlare semplicemente male degli altri ma serve soprattutto a farvi conoscere voi e spiegare la differenza che passa con le banche promotori, ma senza buttarla in caciara diffamando gli altri.

Il video che fece bow con mr rip è stato di grandissimo livello perché ha spiegato in maniera corretta e comprensibile come sia giusto stare lontani dalle banche
 
Purtroppo no Mastin.
Il problema della pubblicità in questo settore è che i mezzi che vengono maggiormente
visualizzati non colgono il target ideale per il nostro lavoro.
Un ragazzo che guarda video, purtroppo non è un potenziale cliente.
Poi, chiaramente, i video di Mr Rip e vari possono anche essere visti da potenziali clienti,
ma non ritengono "affidabile" lo yuotuber, ritengono più affidabile il bancario o il Cfaofs che li segue.

Vi è da dire, che visto che siamo pochi, in questo periodo il problema non sono i nuovi clienti,
tutti i colleghi che sento sono quasi al completo, quindi la pubblicità servirebbe soprattutto ai clienti
per renderli consapevoli che vi è un altro modo di approcciare il mercato finanziario, non farsi vendere i
prodotti ma cercare di conoscerli per poi sceglierli.
Permettimi di dissentire...io attraverso video di consulenti autonomi ho conosciuto la consulenza indipendente.
Poi, grazie a questo topic, ho successivamente approfondito la questione.
 
Permettimi di dissentire...io attraverso video di consulenti autonomi ho conosciuto la consulenza indipendente.
Poi, grazie a questo topic, ho successivamente approfondito la questione.
Ma certo @Mastin, ma negli investimenti pubblicitari non contano i casi singoli, contano i numeri.
Quando un mezzo pubblicitario entra in contatto con la tipologia di lettori, visualizzatori, interessati al l’argomento, raggiunge maggiori risultati.
Purtroppo nel nostro settore è praticamente assente la consapevolezza del cliente rispetto alle varie tipologie di servizio presenti.
Anche io ebbi anni fa un cliente grazie alle inserzioni pubblicitarie di Nafop, ma non contano i casi singoli, ma la percentuale di contatti che grazie alla spesa pubblicitaria, si trasformano in richiedenti il servizio.
I miei clienti arrivati per più del 90% da persone già conosciute e dal loro passaparola.
Chi mi cerca grazie al sito, ad articoli pubblicati, ad altri canali sul web, nella gran parte dei casi non diventano clienti.
 
La fuori è ancora pieno di gente che crede sia normale fare 3 ore di fila per pagare una bolletta o pagare 7 euro una disposizione di bonifico scritta a mano davanti ad un vetro. E non parliamo solo di "vecchi".

Io credo che se i consulenti finanziari indipendenti vogliono DAVVERO uscire fuori dallo scantinato, presto o tardi, dovrebbero iniziare a fare rete e investire in sedi fisiche sul territorio.

Sedi in cui la gente può recarsi (esattamente come si reca in banca o in posta) ed ove è presente una qualche interfaccia tramite cui, previo inserimento delle credenziali di accesso al proprio istituto (che restano segrete), il consulente può assistere nella operatività.
 
Mi farebbe piacere qualche volta venire al Salone del Risparmio tuttavia mi chiedo che tipo di ambiente trovo ?

Quanto sono davvero liberi da condizionamenti e quanto liberamente possono/vogliono parlare i vari relatori ed i vari ospiti facendo luce sulla reale situazione dell'industria del risparmio gestito e quindi su quella che dovrebbe essere la corretta allocazione del risparmio ?

Quanti di loro, qualora abbiano la volontà di farlo, sono davvero liberi di dire apertamente "lasciate perdere le varie Mediolanum, Fideuram, Azimut e compagnia cantante....e rivolgetevi alla consulenza autonoma" ?

Quale spazio viene concesso durante questa manifestazione alla consulenza autonoma, considerato lo stra-potere di banche, assicurazioni e reti di promotori che immagino siano presenti in forze al Salone ?

Suppongo al Salone ci sia anche la coppia Rosciani/Meazza
Seguivo ogni tanto la loro trasmissione "Due di denari" su Radio24
Fanno un ottimo lavoro di divulgazione ed educazione finanziaria ma anche nel loro caso, spesso, mi davano la sensazione di non potersi o volersi spingere troppo oltre. Non per malafede da parte loro ma evidentemente perchè, se si spingono troppo oltre, alla redazione del Sole arrivano poi le proteste delle big dell'industria del risparmio gestito non-indipendente, considerando anche che queste big sono inserzioniste pubblicitarie.
Ti dirò che non ci vado da anni perchè era diventato davvero una specie di autoincensamento completamente autoreferenziale impermeabile al mondo esterno.
Se devo spender soldi, fare centinaia di Km per andare a vedere tutti i direttori di rete vari, dirsi quanto sono bravi e belli più qualche società di gestione, che trovo anche in tour nella mia città quando voglio....👋
Trovo allora meglio andare a consulentia...
La fuori è ancora pieno di gente che crede sia normale fare 3 ore di fila per pagare una bolletta o pagare 7 euro una disposizione di bonifico scritta a mano davanti ad un vetro. E non parliamo solo di "vecchi".

Io credo che se i consulenti finanziari indipendenti vogliono DAVVERO uscire fuori dallo scantinato, presto o tardi, dovrebbero iniziare a fare rete e investire in sedi fisiche sul territorio.

Sedi in cui la gente può recarsi (esattamente come si reca in banca o in posta) ed ove è presente una qualche interfaccia tramite cui, previo inserimento delle credenziali di accesso al proprio istituto (che restano segrete), il consulente può assistere nella operatività.
La problematica di questo sistema è la responsabilità, verso se stessi e verso gli altri.
Se io sono autonomo...sono autonomo! faccio quello che voglio, agisco come mi pare, non devo rendere conto a nessuno se non ai miei clienti.
Se sono socio di uno studio, una sim di consulenza, una qualche altra entità giuridica consulenziale, finisce che devo rendere conto agli altri, devo subire scelte e decisioni su cui non sono d'accordo, che mi espongono a rischi o esborsi che magari non sceglierei in prima persona o viceversa, dovendo valutare il rischio che altri con cui ho condiviso spese facciano da freno alle mie iniziative o escano dall'organizzazione aumentandone i costi operativi pro-quota.
Finirebbe molto probabilmente per esistere uno strato di spese che vanno condivise, magari percentuali di reddito da far confluire nella forma societaria, spazi, uffici occupati che magari gli altri partecipanti potrebbero valutare di occupare in modo diverso e tutte queste dinamiche finiscono per creare degli stress esogeni alla singola attività, potendo riverberare sulla tranquillità nel gestire i clienti e farli pagare il "proprio" giusto.
Comunque sono d'accordo che nel momento in cui calerà la scure sugli inducements, qualcosa del genere si creerà per forza.
 
Ti dirò che non ci vado da anni perchè era diventato davvero una specie di autoincensamento completamente autoreferenziale impermeabile al mondo esterno.
Se devo spender soldi, fare centinaia di Km per andare a vedere tutti i direttori di rete vari, dirsi quanto sono bravi e belli più qualche società di gestione, che trovo anche in tour nella mia città quando voglio....👋
Trovo allora meglio andare a consulentia...


Capisco

Ero incuriosito e valutavo l'idea di andarci solo perchè la manifestazione si svolge nella città in cui mi trovo quindi non mi costa sbattimenti per il viaggio. Altrimenti non mi sarei nemmeno posto la curiosità

Se mi dici che le cose stanno in questi termini, allora lascio perdere.
 
La fuori è ancora pieno di gente che crede sia normale fare 3 ore di fila per pagare una bolletta o pagare 7 euro una disposizione di bonifico scritta a mano davanti ad un vetro. E non parliamo solo di "vecchi".

Io credo che se i consulenti finanziari indipendenti vogliono DAVVERO uscire fuori dallo scantinato, presto o tardi, dovrebbero iniziare a fare rete e investire in sedi fisiche sul territorio.

Sedi in cui la gente può recarsi (esattamente come si reca in banca o in posta) ed ove è presente una qualche interfaccia tramite cui, previo inserimento delle credenziali di accesso al proprio istituto (che restano segrete), il consulente può assistere nella operatività.
Quella sarebbe la miglior cosa in assoluto....se riescono a coalizzarsi a modo e trovano un sistema per pubblicizzarsi fanno il botto.
Il 90 % dei patrimoni gestiti in Italia è fatto dalle banche...
Non aggiungo altro
 
I patrimoni gestiti (attivamente)sono al 99,9% consigliati dagli intermediari.
Con intermediari intendo tutto: banche, reti di promotori, agenti assicurativi, broker.
Il Cfa fa un attività diversa, consigliando strumenti diversi, etf, azioni, obbligazioni, titoli di stato, depositi, fondi pensione negoziali.
Ma soprattutto consigliando anche di non investire, come fatto su LinkedIn quando Fineco ‘voleva obbligare’ i clienti ad investire quando i tassi erano sottozero.

Con altri colleghi abbiamo subito tentato di creare una scf appena avviato l’albo, poi non ci siamo riusciti perché, fondamentalmente, chi ha scelto di essere autonomo ha difficoltà a rientrare in organizzazioni gerarchiche, come per forza di cose deve essere una scf.

Aiutare un cliente ad utilizzare l’online è relativamente semplice, quel che è difficile è far capire al cliente cosa fa un Cfa e cosa fa una banca. Il cliente medio non capisce questa differenza.
 
La fuori è ancora pieno di gente che crede sia normale fare 3 ore di fila per pagare una bolletta o pagare 7 euro una disposizione di bonifico scritta a mano davanti ad un vetro. E non parliamo solo di "vecchi".

Io credo che se i consulenti finanziari indipendenti vogliono DAVVERO uscire fuori dallo scantinato, presto o tardi, dovrebbero iniziare a fare rete e investire in sedi fisiche sul territorio.

Sedi in cui la gente può recarsi (esattamente come si reca in banca o in posta) ed ove è presente una qualche interfaccia tramite cui, previo inserimento delle credenziali di accesso al proprio istituto (che restano segrete), il consulente può assistere nella operatività.
Quella sarebbe la miglior cosa in assoluto....se riescono a coalizzarsi a modo e trovano un sistema per pubblicizzarsi fanno il botto.
Il 90 % dei patrimoni gestiti in Italia è fatto dalle banche...
Non aggiungo
Mi farebbe piacere qualche volta venire al Salone del Risparmio tuttavia mi chiedo che tipo di ambiente trovo ?

Quanto sono davvero liberi da condizionamenti e quanto liberamente possono/vogliono parlare i vari relatori ed i vari ospiti facendo luce sulla reale situazione dell'industria del risparmio gestito e quindi su quella che dovrebbe essere la corretta allocazione del risparmio ?

Quanti di loro, qualora abbiano la volontà di farlo, sono davvero liberi di dire apertamente "lasciate perdere le varie Mediolanum, Fideuram, Azimut e compagnia cantante....e rivolgetevi alla consulenza autonoma" ?

Quale spazio viene concesso durante questa manifestazione alla consulenza autonoma, considerato lo stra-potere di banche, assicurazioni e reti di promotori che immagino siano presenti in forze al Salone ?

Suppongo al Salone ci sia anche la coppia Rosciani/Meazza
Seguivo ogni tanto la loro trasmissione "Due di denari" su Radio24
Fanno un ottimo lavoro di divulgazione ed educazione finanziaria ma anche nel loro caso, spesso, mi davano la sensazione di non potersi o volersi spingere troppo oltre. Non per malafede da parte loro ma evidentemente perchè, se si spingono troppo oltre, alla redazione del Sole arrivano poi le proteste delle big dell'industria del risparmio gestito non-indipendente, considerando anche che queste big sono inserzioniste pubblicitarie.
Se vuoi farti due risate puoi sempre optare per la rete.

Lui indubbiamente è tra i peggiori che ho beccato

 
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