Sono le parole del Presidente della Comunità ebraica di Roma. A Roma sisono sentiti commenti come"ebreo cane" a Milano hanno gridato " assassini" Sono frasi che hanno un eco terribile nelle nostre famiglie costrette a lasciare Paesi arabi come la Libia sotto la spinta dei pogrom e della violenza antiebraica,costrette a lasciare case , beni, affetti, amicizie.E conclude nella sua lettera al Foglio:"i proPalestina in realtà sono solo AntiIsraele e anti ebraici"
La violenza origina violenza e bestialità.
La più grande manifestazione di violenza dal Ruanda a oggi, la si incarni negli ebrei è ottuso, ma non privo di ragioni, dal momento in cui la parte più ortodossa dell’ ebraismo ne è causa scatenante.
Chiunque creda nella fratellanza umana non può che tenersi distante da razzismi, il dubbio che viene guardando gli eventi è quanto quella frangia governante Israele si consideri appartenente a questa fratellanza e quanto si senta esonerata e popolo eletto.
Esonerata dal rispetto della vita umana e dall’umana Misericordia, non quella divina.
Il vittimismo cavalcato per settant’anni non attacca più di fronte a tale e tanta barbarie.
18mila orfani, milioni di deportati, decine di migliaia di persone uccise, milioni di vite perseguitate.
L’indignazione del mondo non è più sufficiente, il razzismo è eccessivo; come a fronte di un omicidio la pena di morte è troppo ed il rimbrotto è poco, entrambe sono comprensibili, la giustezza sta in una risoluta via di mezzo: Israele non ha ragione di esistere nella manifestazione di questo governo privo della dignità e del rispetto per l’umanità.