Da genovese Ho letto molti commenti negativi su Genova e la Liguria in generale (sarà che abbiamo poco o nulla in comune col mondo padano
). Aldilà che le statistiche e i dati lasciano sempre il tempo che trovano (ex. Chi a fine anni ‘40 aveva previsto la migrazione interna con un chiaro aumento nella popolazione del Nord? Oppure fino a due anni fa banalmente parlare di guerra e armi avrebbe suscitato ilarità, ora non mi pare che sia così tabù (penso al rilancio di Spezia porto militare ad ex)), in quanto la Storia non si muove
solo per numeri ma su un’enorme molteplicità di fattori. Sollevo questo quesito: aldilà delle sparate elettorali di “Genova 2030”, intravedo per la città un cambio di paradigma a partire dal crollo del Morandi… lo stato si era disinteressato per un 40ennio del territorio, ora ha capito che è troppo strategico in chiave non solo nazionale ma europea( dal Morandi passavano le merci da/per Spagna e Centro Europa ad ex), ora Roma sta investendo un sacco di soldi in città, forse in proporzione di abitanti il numero più alto in Italia, e mi chiedo perchè la città viene vista così senza futuro(come se in Italia le altre città prosperassero)… Ritengo che il territorio con questi investimenti possa nel medio-lungo periodo intercettare una fetta di popolazione proveniente dal centro-sud, e quindi non essere così destinato al fallimento (immobiliare e non).