Cosa fa "grande" , oggi, un Artista??

kiappo2

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Ogni tanto mi chiedo cosa determini, nei nostri tempi.. diciamo negli ultimi 50/70 anni la grandezza, ma anche la fortuna commerciale di un Artista. Mi viene in mente, qui sul FOL, un esempio di qualche anno fa...un pittore USA che non vendeva praticamente nulla, se non a 150/200€... Poi finì in Asta a, credo, Hong Kong e con una specie di bosco sul rosso fece un botto da circa 650/700.000€.. È solo " bravura"..fortuna..l'appartenenza ad un certo "giro"??? La grandezza culturale?? Un mix di tutti questi fattori?? Boohhh!!
 
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Ogni tanto mi chiedo cosa determini, nei nostri tempi.. diciamo negli ultimi 50/70 anni la grandezza, ma anche la fortuna commerciale di un Artista. Mi viene in mente, qui sul FOL, un esempio di qualche anno fa...un pittore USA che non vendeva praticamente nulla, se non a 150/200€... Poi finì in Asta a, credo, Hong Kong e con una specie di bosco sul rosso fece un botto da circa 650/700.000€.. È solo " bravura"..fortuna..l'appartenenza ad un certo "giro"??? La grandezza culturale?? Un mix di tutti questi fattori?? Boohhh!!
Ciao. Secondo me la tua domanda è troppo generica e poco definita per poter esprimere un’opinione. Cosa intendi per “grandezza” e come la misuri? Cosa intendi per “fortuna commerciale” (espressione che potrebbe essere valida sia per Athos Faccincani che per Gerhard Richter, dipende appunto dalla definizione)? In quanto tempo l’Artista deve raggiungere questi due obiettivi, deve essere molto rapido e improvviso o può essere graduale (e quanto)? Per quanto tempo devono essere conservate dall’Artista tali qualità (una stagione, dieci anni, un secolo)? L’Artista deve essere agli inizi, in fase matura o può essere anche morto? Perdonami, ma si potrebbe continuare…

L’esempio che fai (che non conosco) mi pare più un caso di riciclaggio di denaro che non di consacrazione di un artista…
 
Lo so che la mia è una domanda " perniciosa ".. alla quale mancano diversi elementi per poter rispondere...ma, alcune volte, vedo delle robe che proprio non riesco a capire...e che, probabilmente, non capirò mai... Ciao, e grazie.
 
Lo so che la mia è una domanda " perniciosa ".. alla quale mancano diversi elementi per poter rispondere...ma, alcune volte, vedo delle robe che proprio non riesco a capire...e che, probabilmente, non capirò mai... Ciao, e grazie.
Ciao. Grazie a te per la discussione.

Hai perfettamente ragione (ma si vedono robe incredibili in tutti i campi, non è una cosa peculiare dell’arte). Forse sarebbe interessante (se non si arriva a offendere qualcuno) esaminare i casi specifici e provare a cercare una qualche spiegazione.

Buona serata!
 
Dietro ogni grande artista c'è sempre un grande mercante d'arte.
 
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È la legge di attrazione semplificata ossia una massa grande attira quella piccola. In poche parole per attirare gli acquirenti devi avere una " massa grande".Come avviente il passaggio da massa "normale" a massa grande?Avviene tramite l eco alimentato dai mercanti che contano e dagli acquirenti importanti che ci credono.Questo passaggo importante fa crescere la massa e attirare investitori, collezionisti ecc.Sinche' non avviene questa crescita di massa ancorché l artista sia dotato di talento e bravura eccezionali faticherà a vendere anche a 100 euro a lavoro.
 
Cercando di interpretare le intenzioni della domanda iniziale di Kiappo, mi sembra che oggi (rispetto ad una volta) sia fondamentale per un Artista sapere bene l’inglese, cioè la lingua del sistema dell’arte (ieri l’altro era il francese).

Poi, come insegna il sociologo dell’arte Alain Quemin, se uno guarda il passaporto degli artisti di successo, sembra, in maniera erronea, che il mondo dell’arte sia globale. In realtà, se si va a vedere dove costoro hanno lo studio, ognuno di loro produce arte solo in pochi centri: New York, Los Angeles, Londra, Parigi. Insomma, sarebbe consigliabile avere lo studio non nel luogo di nascita, ma nei pochi luoghi dove succedono le cose.
 
Aggiungo ,sempre semplificando, quanto sia importante l aumento di massa perpetrato da mercanti o comunque da grossi nomi nel mondo dell arte.Nomi che adesso vendono a 20/30 mila euro, che non son neppure tanti soldi, se non avessero avuto alle spalle importanti galleristi , storici e critici d arte le loro lineette colorate sarebbero rimaste chiuse in qualche cantina a prendere polvere.Prendi poi un Caravaggio che se non fosse stato per lo storico Longhi sarebbe rimasto nell oblio perenne.
Non è difficile comprendere questi meccanismi, il difficile è come entrarci.
 
“Ricordati Tullio che vali se lo decidiamo in tre: io, un critico d’arte e un direttore di museo”.
Giorgio Marconi a Tullio Pericoli in un'intervista di quest'ultimo apparsa qualche giorno fa su Repubblica.
 
A volte basta un'abile e studiata strategia di mercato se si intende per 'grande' raggiungere certe cifre di mercato....
 
Vedo che ho innescato un bel dibattito...da quello che mi sembra di aver capito..un po' come pensavo.. c'è tutto un mix di fattori. Forse il più importante dei quali è avere dei Santi ( di quelli giusti...) in Paradiso... l'opinione di Batteristasinest è quella più vicina alla mia...forse perché anche lui dipinge...Buona Domenica a tutti...
 
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L unico possibile problema di avere qualche gallerista o mercante alle spalle che ti "spinga" è l effetto uomo vitruviano
 

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Poi, è tutto da vedere anche a livello di durata di un dato fenomeno commerciale nel tempo.
Perchè di cose non propriamente spettacolari, trattate da mercanti di alto livello a prezzi pesantissimi, è pieno il mercato. Ma tutto funziona finchè la gente compera, e non è per nulla detto che basti il mercante/gallerista altisonante per vendere nel medio/lungo periodo artisti che stufano.
E' pieno il mercato di situazioni in cui artisti viventi (piuttosto banali e anche onestamente inutili) sono stati portati a quotazioni stellari e dopo alcuni anni sono proprio spariti dalla scena.
Del resto, se uno vuole comperare un artista di 30/40 anni cifre nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro o milioni (ma pure decine di migliaia di euro mi pare non siano poca cosa...), beh, nessuno glielo può impedire. Poi però dopo 10 anni non si lamentasse troppo...!
 
prendi l'1% degli artisti e quindi stai prendendo in considerazione solo i più talentuosi e bravi
solo il 10% di quell'1% sarà anche diplomatico e bravo da legarsi a un ottimo mercante ( o + mercanti) che lo spingerà in alto... direi che se vogliamo indovinare il prossimo Cattelan facciamo prima a andare a comprare un gratta e vinci...
 
come può un artista affermarsi sul mercato dell'arte oggi?
1. serve che abbia una capacità artistica notevole (che non vuole più solo dire di essere capaci di dipengere)
2. trovare un media che lo porti alla notorietà (gallerista, mercante, etc)
3. esporre in tutto il mondo
4. esporre in tutto il mondo in sedi museali

dopo di che puoi sperare che il mercato si accorga di te.
 
Con il punto 1) escludendo il "notevole" e un'abile e studiata strategia di mercato puoi baipassare serenamente i punti 2) 3) e 4). Il mercato si accorge, a seguito della riuscita strategia, dell'artista con quotazioni che si sono impennate in poco tempo e boom...diventa "grande" anche senza importante storia di esposizioni museali e internazionali....qualche esempio recente lo abbiamo sotto gli occhi...
 
impossibile, amico avv.
 
recentemente si sono inventati un artista, ma non vanno lontano.
 
ma questo non è mercato dell'arte, ma si chiama truffa.
 
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