Erazorblade
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Si vorrei fare come te. Scambiare le cripto senza fare plusvalenze e poi rinvestire nel prossimo bear market senza fare cashout.Ciao, io dopo il video di Cryptobooks, che ho trovato esaustivo e di facile comprensione, mi stavo adoperando per trovare una strategia di conversione in DAI, per poi riacquistare tra un paio di anni se BTC si potrà comprare a prezzi inferiori o in alternativa rimandare le vendite in EUR sfruttando "la franchiga" (o chiamatela come volete) dei 2000€.
Ma se solo ci dovesse essere un minimo rischio.... per come sono fatto io, preferisco stare tranquillo, e pazienza se ora vedo schizzare il portafoglio e poi subirò un quasi inevitabile crollo. Cerco di mettermi l'anima in pace, realizzare solo quei 2k all'anno e sinceramente svuotare quanto prima gli exchange, chiuderli definitivamente per poi acquistare un ETF più in la. Non ti sto dicendo di seguire alla lettera ciò che ho scritto, ma pondera bene i rischi. Ogni commercialista da una sua interpretazione, e che puntualmente dopo meno di un anno viene meno per nuove direttive, interpelli e modifiche... (non dipende da loro ci mancherebbe), i classici commercialisti o CAF ne sanno meno di ZERO. Cerco di informarmi, studiare, capire per non sbagliare, eppure il rischio di commettere errori è altissimo, e a pagare sarei solo e soltanto io. Io non so voi, ma sinceramente mi sono leggermente rotto.
Per quello sarebbe importante sapere quali cripto possiamo usare per lo scambio.
Secondo Cryptobooks DAI è un "unbacked crypto asset" e non è ancorata a niente e non ha "nessun riferimento a un bene o strumento nel mondo reale". Ma DAI invece cerca di essere sempre allo stesso valore del USD e viene considerato stablecoin, quindi in qualche modo è ancorata e quindi ha più caratterestiche di "asset linked stablecoins" che "unbacked crypto assets".
È poco chiaro quello che dicono secondo me.
Poi citano anche quello che ho citato io dalla circolare dell AdE, che "la permuta tra cripto-valute e asset-referenced-token, non è fiscalmente rilevante", ma continuano a dire che lo scambio invece è fiscalmente rilevante. Ma come?
Non ha senso quello che dicono.
Leggendo la circolare l unica cosa chiara è che lo scambio tra criptovalue ed emoney-token è tassabile (BTC-> ognun stablecoin?) e che lo scambio tra critpovalute e asset-referenced-token (BTC->PAX Gold) invece non lo è.
Come sono arrivati alle loro conclusioni quelli di Criptobooks?
EDIT: Poi come detto secondo quelli di Moneyviz USDT, USDC, ecc non sono nemmeno e-money token. Il caos è completo.
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