Domine Dirige Nos: alla scoperta della City of London Corporation

un tizio disse che per vedere lontano bisogna arrampicarsi sulle spalle dei giganti, la nostra logica e la nostra visione del tutto sono limitate, credo che non ci resti altro che l'istinto cioè l'impulso del "cuore".

magari no, npn abbiamo bisogno di giganti per vedere "lontano".... e forse non abbiamo bisogno di vedere "lontano", il potere si, lui guarda lontano e costuisce giorno per giorno quel lontano... e se questo lontano e' l'ggetto del contendere, non c'e' partita, il "lontano" come il "futuro" appartiene a loro..

Gli uomini fuori dl grande gioco del potere (ovvero la stragrande maggioranza, fino a non molto tempo fa) nel corso dei millenni, credo abbiano sviluppato un sistema di resistenza a questo processo, costruendo civilta' e culture fatte di conoscenze tramandate da generazioni e principi morali che definivano i confini del loro agire nei confronti di altrin e della natura, in una parola il "rispetto"... Credo che la maggior parte dei nostri antenati abbiano vissuto in un modo di tempo che Carroll Quigley, riferendosi ad alcune culture africane, definisce "presente espanso". un tempo in cui il passato si fonde nel presente in cui a sua volta ogni azione include le sue conseguenze, con il suo inevitabile carico di responsabilita' attiva... gente cosi puo' essere dominata con la forza, ma non puo' essere "conquistata" nello spirito ed insclusa nella schiera dei suoi adulatori (che possono essere o apparire anche come avversari). In altre parole non dara' mai al potere il suo consenso.

La distruzione sistematica di ogni cultura al livello zero dell'esistenza, a prescindere di quale essa sia, la cancellazioone della memoria collettiva e delle conoscenze tramandate per millenni, la deresponsabilizzazione progressiva e implacabile di ogni individuo stanno lasciando l'umanita' intera in balia di piazzisti da quattro soldi pronti a vendere ogni nuova idea che fa comodo ai loro padroni...
 
Come la Germania dell'epoca, solo quindici anni fa la Russia era in condizioni socioeconomiche che definire disastrose è un eufemismo. Come la Germania dell'epoca, la Russia è ritornata a essere competitiva anche grazie a una sorta di semi "autarchia" degli anni 2000, favorita dalle materie prime. Come la Germania dell'epoca, oggi la Russia tende (o è spinta a tendere) a difendere i gruppi russofoni (mi riferisco alla similitudine con i sudeti e simili). Come la Germania dell'epoca, l'orgoglio nazionale è stato accompaganto da un forte sostegni ai militari (aumento stipendi e pensioni, case e terreni in regalo ai veterani, vantaggi sociali e economici di vario genere)

In Italia i nostri politici ancora non l'hanno fatto, ma negli USA e in UK sono due anni che stanno facendo questo paragone, la Clinton ha definito Putin il nuovo Hitler proprio per queste dinamiche. Hanno provato anche a ricreare la storia dei perseguitati, solo che stavolta visto che non c'erano nè ebrei nè altri hanno forzato la cosa con gli omosessuali. Questa propaganda invero non gli sta molto funzionando, nemmeno in patria; tant'è che sono sicuro che la prima cosa che faranno, il giorno in cui dovessero iniziare a farsi la guerra diretta, sarà chiudere internet: così i giornali, dove hanno piazzato tutti i pupazzi più fedeli, potranno raccontarci di come i russi stanno invadendo l'Europa, e che hanno sabotato persino la nostra internet per farci cadere nel baratro, etc. etc. etc.
 
E ho anche notato che in questo 13 dicembre durante la predica i vescovi (non so quanti, e non so se imbeccati) hanno citato parole di Giovanni il Battista

È caro a molte obbedienze. Così come lo è San Giovanni evangelista.

Riguardo l'omelia non so se ci sia un nesso. Cmq Gesù Cristo viene anticipato qui su questa terra da suo cugino, Giovanni Battista, più grande di lui di sei mesi. Il Battista lo annuncerà "ufficializzandone" il ruolo e la missio. E quando Gesù è prossimo a morire in croce affida Sua Madre a Giovanni evangelista e a Lei affida Giovanni, che è quello che chiude i Vangeli con l'Apocalisse (rivelazione). I due Giovanni segnano l'inizio e il termine della vita terrena del Cristo.

Logge di San Giovanni Massoneria Universale Libera Muratoria

Loggia La Fenice Logge di San Giovanni Massoneria Universale Libera Muratoria

MASSONERIA UNIVERSALE
Federazione Logge di San Giovanni

R.L. La Fenice

SAN GIOVANNI

San Giovanni è stato sempre scelto quale patrono da quasi tutte le antiche sette cristiane esoteriche, come dalle più recenti società iniziatiche quale, per esempio è la Massoneria nei cui Statuti, pubblicati nel 1721, è espressa l'invocazione di San Giovanni in questi termini:

"I Fratelli di tutte le Logge di Londra, di Westminster e dei dintorni, si uniranno nel luogo convenuto nel giorno di S. Giovanni Battista o di S. Giovanni Evangelista ...".

L'invocazione di S. Giovanni assai spesso ha confuso i due Santi: l'Evangelista e il Precursore. Ciò è dovuto probabilmente alle affinità simboliche che esistono tra i due Santi. Pertanto cerchiamo di vedere quali sono queste affinità prendendo in considerazione le vite separate dei due Santi, prima il Battista e poi l'Evangelista.

S. Giovanni Battista era figlio di Zaccaria e di Elisabetta. Le notizie della sua nascita ci sono fornite dal Vangelo di Luca: l'angelo Gabriele apparve a Zaccaria annunciandogli la nascita di un figlio che "sarà ripieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre" (I, 16) e "andrà come precursore, con lo spirito e la potenza di Elia" (I, 17). Poiché Zaccaria non credeva alle parole dell'angelo, questi gli disse che sarebbe rimasto muto sino al giorno della nascita di Giovanni. E così fu. Quando nacque Giovanni, Zaccaria, non potendo parlare, scrisse sopra una tavoletta: "Giovanni è il suo nome" e da quell'istante riacquistò la parola.

Il Battista nacque esattamente sei mesi prima di Gesù. Questi venne al mondo durante il Solstizio d'inverno, Giovanni nel Solstizio d'estate. Sia Gesù sia Giovanni vissero sino a 33 anni ed ambedue morirono per mano degli uomini.

S. Giovanni Battista era chiamato il "precursore" in quanto preparava la via al Cristo e "battista" perché battezzava nelle acque del Giordano:

"Io per me vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dietro a me è più potente di me, e io non son degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco" (Matteo, III, 11).

Gesù era della setta degli Esseni nella quale aveva il grado di "Nazareno" (Nariz = Maestro). Questo grado era conferito a coloro che avevano raggiunto il più alto grado di Conoscenza.

Il Battista, oltre ad essere esseno, era capo della setta dei battezzatori. Il battesimo praticato consisteva nell'immersione totale, per tre volte consecutive, nell'acqua. Il battesimo ricevuto da Gesù fu, come lo stesso Giovanni dice, di acqua e di spirito:

"Ma Quegli che mi ha mandato a battezzare con acqua, mi ha detto: Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quegli che battezza con lo Spirito Santo" (I, 33).

Dopo il battesimo con acqua, c'era il battesimo con lo Spirito, cioè con l'imposizione delle mani come dice l'Evangelista:

"Poi imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo" (Atti, VIII, 17).

La festa del Battista cade il 24 giugno, Solstizio d'estate, quando il sole è al suo apogeo. È necessario osservare però che Giovanni Battista non è il simbolo del sole materiale, dell'astro che dà luce e calore al mondo, ma è, soprattutto, la rappresentazione simbolica del principio universale, il Fuoco Principio. Come tale la leggenda lo vuole vestito di pelle di agnello o di ariete vergine, è, dunque, l'immagine del sole e della costellazione dell'Ariete.

Il nome stesso, Giovanni, secondo alcuni, deriverebbe dall'ebraico "Jeho h'annan" cioè "Colui che Jeho favorisce", in tal modo diventa il simbolo dell'uomo illuminato. Secondo un'altra interpretazione Giovanni deriva da due parole ebraico-caldee: "Io" che vuol dire colomba e "Oannes" nome del dio caldeo delle iniziazioni. Quindi Giovanni vorrebbe dire "colomba di fuoco" che ci riporta alla colomba dello Spirito Santo.

Infatti sappiamo che dopo il battesimo di Gesù, una colomba era discesa su di Lui. Essa era il simbolo dello Spirito Santo.

Era lo Spirito del Cristo che discendeva nel corpo di Gesù che sarebbe stato il suo veicolo per tre anni, aumentandone la forza con la quale Egli poté poi compiere le guarigioni.

Discepolo del Battista fu Giovanni l'Evangelista, assieme agli altri due apostoli Andrea e Simone. Figlio di un pescatore galileo di nome Zebedeo e di Salomè, una delle donne che seguirono Gesù, anch'egli pescatore, era nato a Bethsaida e morì nel 101 a Efeso durante il regno di Traiano.

La tradizione cristiana lo considera patrono dei fabbricanti di candele, dei teologi, degli studenti e di tanti altri e questo è il motivo per cui, egli, meglio di chiunque altro, era in grado di dare la luce. Come donatore di luce era il patrono dei Templari, degli Gnostici e dei Rosa-Croce. Questa è forse la ragione per cui la sua festa cade durante il Solstizio d'inverno, quando il sole sembra risalire lungo l'eclittica ed i giorni farsi sempre più lunghi.

L'Evangelista è importante soprattutto perché ci ha lasciato due monumenti esoterici: l'Apocalisse ed il Vangelo. Mentre gli apostoli Luca, Matteo e Marco, nei loro vangeli, si perdono spesso in fatti senza base storica, Giovanni entra subito in argomento:


"Il principio era il verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lui;
e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta ..."


Da questo prologo si sprigiona un insegnamento di notevole portata. Il "Logos", creatore del nostro sistema solare, non è il Dio Universale, ma il Demiurgo intermediario tra l'uomo e Dio stesso. Ciò risulta dalla distinzione tra "Theos" Dio Supremo e "theos" (un dio), il Logos.

Cerchiamo di capire meglio il significato di questi pochi versi del Prologo:


"In principio" quando i tempi non avevano ancora un inizio, cioè i periodi nei quali si manifestarono gli esseri e le cose;
"era il Verbo", il Logos, la Parola divina;
"e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio", cioè un dio (theos, scritto con iniziale minuscola), un Elohim, figlio di Dio.
"Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lui;
e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta...".

Questo Elohim è colui che ha chiamato alla vita materiale tutti gli esseri inferiori, per mezzo della parola. È l'intermediario tra Dio e Creazione che la Cabala chiama Adamo kadmon.

Da quanto è stato detto sembra che sussista un dualismo tra Dio e Demiurgo, dualismo che esiste solo in apparenza e che lo Zohar demolisce con questi termini:

"Rabbi Simeone disse loro: io non vi ho detto che Colui il quale è chiamato la Causa di tutte le cause sia lo stesso Elohim e neppure ho detto che Colui il quale è chiamato la Causa di tutte le cause sia tutt'altro che Elohim. Nell'essenza divina non esiste associazione, né numero: tutto è Uno [ed] ecco perché Dio ha detto: "Vedete io sono io ed Elohim non è con me", cioè: "Elohim non è con me, ma io sono Elohim ed Elohim è me" (Zohar, I, 22b).

Cerchiamo ora di affrontare un misterioso capitolo dell'esistenza di Giovanni, cioè quello relativo alla sua morte.

Si narra che, preavvisato da Gesù circa la sua prossima fine, Giovanni si facesse scavare una fossa poi, gettatovi il mantello, vi si distese addormentandosi nel riposo eterno.

Il giorno seguente i discepoli, vollero ritornare sul suolo dove era sepolto Giovanni, ma non trovarono di lui che i suoi sandali e la terra, nel punto in cui era stato sepolto "ribolliva".

Da parte di alcuni si è voluto supporre che, nel testo originale, anziché leggere terra che "ribolliva", si dovesse leggere terra dura, gelata. Ciò fa pensare che l'apostolo sia morto in pieno inverno e potrebbe giustificare il fatto che la Chiesa abbia situato la sua festa nel solstizio d'inverno.

S. Agostino (in Joan, 2, tr. CXXIV) scrive che tra le chiese d'Africa si riteneva che Giovanni, in attesa del ritorno del Signore, riposasse addormentato nella tomba e con il suo respiro agitasse dolcemente la terra ...

In greco, soffio si dice pneuma; questo termine designa anche lo spirito ... Allora si può intuire che lo spirito di Giovanni fosse capace di liberarsi dalla terra ed il Vangelo, con le sue misteriose parole, ci viene in aiuto:

"Pietro voltandosi, vide venirgli appresso il discepolo che era caro a Gesù, quello stesso che, durante la cena, stava posato sul seno di Gesù ... Pietro vedendolo chiese a Gesù: "Signore, e di lui che sarà?". Gesù gli rispose: "Se voglio che rimanga finch'io vengo, che t'importa? Tu seguimi". Fu così che si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non morrebbe; Gesù però non aveva detto che non morrebbe, ma: "Se voglio che. rimanga finch'io vengo, che t'importa?". Questo è il discepolo che attesta queste cose, e le ha scritte; e noi sappiamo che la sua testimonianza è verace" (Vangelo Giovanni, XXI, 20/24).

Così Giovanni vive nella tomba un sonno particolare in uno stato che non è vita e non è ancora morte. Egli è il guardiano intermediario tra la Chiesa Celeste e la Chiesa Terrestre.

Secondo Paolo l'uomo si compone di:

soma corpo
psiche anima
pneuma spirito

Pietro ricevette la direzione materiale della Chiesa sul nascere, come testimonia Matteo, XVI, 18: "Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa ...".

A capo di questa Chiesa sta il Cristo, il corègo, lo spirito:

"Ed egli è il capo del corpo, cioè della Chiesa; egli che è il principio, il primogenito dai morti" (Paolo, Colossesi, I, 18).

Da tutto ciò se ne deduce:

1) Cristo, Spirito, Chiesa Trionfante, il Sole.
2) Giovanni, Anima, Chiesa Sofferente, la Luna.
3) Pietro, Corpo, Chiesa Militante, la Terra.


Il simbolismo del Battista è strettamente legato a quello dell'Evangelista. Essi sono come la vita e la morte, il passato e il futuro, il sole e la luna ecc.

Il Battista, posto nel Solstizio d'estate, rappresenta il culmine dello splendore del sole, mentre l'Evangelista, nel Solstizio d'inverno, rappresenta quasi la morte dell'astro. Ma non è così perché sappiamo che ciò che raggiunge il massimo deve poi diminuire, mentre ciò che è pervenuto al minimo di se stesso deve cominciare a crescere, come testimonia il Vangelo:

"Bisogna che egli cresca e ch'io diminuisca" (Giov. III, 30).

Il Battista chiude l'antica Legge o l'antico Patto come afferma Geremia (XXXI, 31):

"E io per certo concluderò con la casa di Israele e con la casa di Giuda un nuovo patto; non come il patto che conclusi coi loro antenati nel giorno che li presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto ...", dove Geremia allude ai due "patti" conclusi tra Dio e l'uomo: l'antico patto quello che si fondava sulla Legge, ed il nuovo patto che si fonda sulla Grazia, che Matteo ci conferma:

"Bevetene tutti, questo è il mio sangue, il sangue del patto ..." (XXVI, 28). Se il Battista chiude l'antica Legge, l'Evangelista apre la nuova Legge ed annuncia la Rivelazione cristiana. Uno chiude e non può aprire, l'altro apre, ma non può chiudere:

"Ecco quel che dice il Santo, il Verace, colui che tien la chiave di David: colui che apre, e nessuno chiuderà, che chiude e nessuno aprirà" (Apocalisse, III, 7).




I due San Giovanni - Il culto solare

I due San Giovanni – Il culto solare
Tratto “Il libro del vero massone”

Caratteristica universale delle antiche Confraternite dei Costruttori è il patronato, che esse, in ogni luogo ed in ogni tempo, assunsero di uno dei due San Giovanni, o del Battista, precursore del Cristo, battezzatore, nel Giordano, degli uomini, i quali, purificandosi, anelavano a ricevere i doni e le grazie del Figlio di Dio; o dell’Evangelista, che scrisse anche l’Apocalisse, il libro misterioso e pressoché indecifrabile nel quale eretici, riformatori e filosofi videro, o cedettero di vedere, preannunciate e rappresentate, sotto strane, poetiche allegorie, le dottrine dei loro sistemi. E i Rosacroce, che svecchiarono audacemente quelle Confraternite dei Costruttori, lasciarono alla Massoneria speculativa, da essi immaginata e costituita sulle teorie delle remote istituzioni iniziatorie, il patronato dei due Sangiovanni, che ancora si invocano, aprendosi i lavori massonici, in quasi tutte le Loggie del mondo.
Noi abbiamo più volte visto errare un sorriso di ironia e quasi di compassione sulle labbra di molti neofiti, i quali, non ancora abituati a riflettere ed a cercare la ragione recondita delle cose e delle forme, che permangono, malgrado i tempi e le innovazioni, non sapevano concepire come mai in un istituto, che fa guerra ad ogni credenza volgare, potesse durare il costume, difeso pertinacemente dai più esperti Massoni, di raccogliersi, come una confraternita di barbieri o di falegnami, sotto il patrocinio dei santi.
Non sarà male che quei neofiti sappiamo perché i Rosacroce, che pur erano spiriti lati e liberi e nemici di ogni credenza irragionevole e superstiziosa, lasciassero all’Ordine, e l’Ordine mantenga ancora, i due Protettori.

Altrove abbiamo accennato fugacemente che i due patroni delle Loggie massoniche si festeggiano, l’uno al solstizio d’inverno, l’altro a quello d’estate, rilevando perciò come essi, per la Massoneria , dovessero essere emblemi di quel culto solare, che formò il fondamento di tutte le vecchie teogonie, e che, con nomi mutati, fortissimi pensatori ritengono nascondersi ancora nei sistemi delle religioni moderne.
Si può forse ammettere che solamente per caso i patroni delle Confraternite Costruttrici fossero i due santi, che il calendario religioso festeggia ai solstizi? Che solamente per caso, o così come senza pensarci, i Rosa-Croce li conservassero? Il buon senso risponde di no: quindi la necessità di investigare e concludere. Le vecchie confraternite avevano ereditato dalle istituzioni iniziatorie e dagli antichi collegi, specialmente Greci e Romani, l’uso di festeggiare i solstizi, per festeggiare la natura che, in quelle epoche dell’anno, sente rinvigorirsi od indebolirsi la forza del suo maggior ministro, del sole, il quale comincia allora a rimanere di più o di meno sul nostro emisfero, cioè comincia a nascere o comincia a morire. Le religioni, oltre alle feste solstiziali, si erano tramandate dall’una all’altra quelle degli equinozi, nelle quali si festeggiavano, con grida di gioia, a quello di primavera, il sole che arditamente ascende nei cieli, e scalda e feconda ed infiamma d’amore l’universo; e si celebrava, a quello d’autunno, con pianti e gemiti di dolore, il sopraggiungere della tenebra, che vince la luce. Johannes è forse corruzione e derivazione del vecchio Janus, bifronte, che ha in mano le chiavi, con le quali apre o chiude le porte dei cieli “ianua coeli” del vecchio Giano che ritorna, sotto il nome di Pietro, al quale ed ai suoi successori, i sommi pontefici, i cristiani hanno attribuito le chiavi per aprire o chiudere il tempio della grazia divina e della beatitudine eterna; ed i pensatori ritengono perciò i due Sangiovanni simboli dei solstizi, che sono veramente le porte dei cieli: inoltre anche ritengono che la doppia fronte del nume, il quale volge gli occhi tanto al passato che al futuro e dai cui quei santi derivarono il nome, sia l’emblema del pensiero massonico che deve contemporaneamente guardare indietro e avanti, perché è indispensabile tener conto degli insegnamenti del passato e dell’esperienza, per preparare all’umanità le vie del progresso nell’avvenire.

E bene a ragione, se i due Sangiovanni sono simboli dei solstizi e quindi emblemi del culto solare, la Massoneria li ha conservati come patroni, essa che si fonda sulle dottrine delle antiche istituzioni iniziatorie ed ha, come tutte quelle avevano, per suo obietto fondamentale lo studio ed il culto della natura.
Nelle vecchie teogonie, talvolta sotto leggende involute ed oscure, tal’altra sotto emblemi semplici e trasparentissimi, tutta la credenza si riassume nei menomi naturali e più segnatamente nei corsi apparenti del sole. Platone diveva che i Greci, fin dalla più remota antichità, adoravano il sole, la luna e gli astri; né si accorgeva che anche ai suoi tempi conservavano i medesimi Iddii sotto i nomi di Ercole, Bacco, Apollo, Diana, Escupalio: i Romani deridevano le divinità adorate sulle sponde del Nilo e proscrivevano, o poco veneravano, Anubi, Iside, Se rapide; e nondimeno li adoravano anch’essi sotto i nomi e le forme di Mercurio, Diana, Cerere e Pluto. Nel Cristianesimo si svolge questa leggenda: un dio nasce da una vergine al solstizio d’inverno, muore e resuscita all’equinozio di primavera, dopo esser disceso alle regioni infernali: ha un corteggio di dodici apostoli, che ricordano i 12 mesi dell’anno, o i 12 segno dello zodiaco, condotti da un capo che ha tutti gli attributi del vecchio Giano. Questo Dio si incarna in una vergine al solstizio di inverno, quando il sole comincia a rinascere; grandeggia nel sacrificio e vince le tenebre dell’inferno, all’equinozio di primavera, quando il sole si solleva nei cieli, e la nascita ed il sacrificio e la resurrezione ed il trionfo avvengono per redimere l’umanità dal malo spirito, che, sotto le forme del serpente, il quale nelle antiche credenze egiziane assumeva il nome di Tifone, aveva indotto una donna a disobbedire al comando di Dio, introducendo così nel mondo il disordine e il peccato. La donna era stata creata con l’uomo al sesto giorno, cioè, sciogliendo l’allegoria della Genesi, alla fine del tempo nel quale la natura si era tutta ordinata, e dal suo fecondo seno erano usciti i più preziosi prodotti ed appariva come un meraviglioso giardino, che gli Ebrei chiamarono Eden, forse corrompendo il nome Eiren, col quale questo luogo di delizie, ricolmo di bellezze e di beni, era designato dai Magi. Così, decorsi i primi sei giorni della creazione, giunti al principio degli altri sei, apparisce l’albero del bene e del male, cioè s’inizia l’azione del principio malefico, la natura comincia a disordinarsi, finché, più tardi, il serpente, simbolo di Tifone, induce l’uomo al peccato, ed il principio del male trionfa; cioè l’inverno ed il freddo, e la desolazione ed il pianto invadono la natura; il sole è breve e languido sul nostro emisfero, finché non torni a rinascere, nel solstizio d’inverno, non torni a rinascere dalle regioni infernali ed a trionfare con l’Ariete con l’Agnello all’equinozio di primavera. In quel tempo si celebra anche oggi la Pasqua, che significa “passaggio”, cioè il punto in cui il sole passa ai segni superiori dello zodiaco e torna ad illuminare e fecondare il creato: “Ecce Agnus Dei qui tollit peccata mundi”

A confortare queste nostre osservazioni riproduciamo ils seguente brano di un discorso pronunciato il 27 dicembre 1884 a Parigi dal Fratello Leblanc del Supremo Consiglio dei 33
“Da tempo immemorabile i Fratelli Massoni si intitolavano: Massoni di S. Giovanni, Massoni liberi di S. Giovanni, Fratelli di S. Giovanni; e la loro corporazione era spesso designata col nome di Confraternita di S. Giovanni”
Le riunioni o gruppi di operai massoni chiamavansi Loggie di S. Giovanni.
Questo vocabolo era divenuto sinonimo di quello di Officina ove si insegnava e si praticava l’arte di tagliar la pietra.
Il patronato di S. Giovanni si è trasmesso fino a noi. Per chi vuole andare al fondo delle cose, esso costituisce un’intera rivelazione sulla natura delle idee religiose professate nelle Loggie.
Adottando questo vocabolo, i nostri padri, o almeno i più intelligenti fra loro, quelli che dirigevano, non avevano ubbidito semplicemente ad un’idea pia conforma all’opinione del tempo; essi continuavano, sotto il nome di S. Giovanni, l’antico culto filosofico di Giano, dio della pace, protettore, nell’antichità pagana, dei collegi degli architetti e degli operai, le cui feste celebravansi nei solstizi, come quelle di Giovanni Battista e di Giovanni l’Apostolo, onorati dalla Chiesa il 24 giugno e il 27 dicembre.
Sembra provabilissimo che se i Massoni avessero voluto prendere un santo nella Chiesa cattolica per loro patrono, essi avrebbero almeno designato con esattezza quello che sceglievano. Al contrario essi rimangono nel vago: si dicono Fratelli di S. Giovanni: ma di qual S. Giovanni? Del Precursore o dell’Apostolo Evangelista? Essi non se ne curano e solennizzano indistintamente la memoria di questi due personaggi: il San Giovanni d’inverno e il San Giovanni d’estate.
In realtà essi celebrano i solstizi, perché il fondo del loro culto, come quello degli iniziati in ogni tempo, consiste nella venerazione della gran madre natura, e le loro feste sono quelle del loro benefico sole, nei suoi due apogei. Il loro dogma è la ragione simboleggiata nello studio della geometria, rappresentata dalla squadra, dalla riga e dal compasso.
La loro morale è la più dolce di tutte, la morale di pace, rincarnata nel vecchio Giano a due facce, che la Chiesa Romana, in quel periodo indeciso, sì bene denominato periodo di paganizzazione del cristianesimo, ha continuato a deificare ad ogni solstizio sotto il nome dei sue San Giovanni.
Per conto nostro aggiungiamo: che tutti i popoli, verso il 25 dicembre, cioè al solstizio d’inverno, celebrano feste in onore di un dio adorato generalmente come un nume solare. Nell’India il solstizio d’inverno era un giorno di grande allegrezza, e si chiamava il mattino degli dei
 
Ultima modifica:
deve essere chiaro e con la massima evidenza: se si continuasse a proporre una religione dogmatica come i fondamentalisti vorrebbero, the clash of civilizations sarebbe immediato e inevitabile, l'unico modo per attenuarlo è di passare ad una religione sui generis come infatti stanno facendo

altra cosa, se sommiamo anche il cambiamento climatico in atto, che di fatto è incontrollabile e la fine del sistema capitalistico-consumista almeno nella sua fase di effettiva utilità, porterebbero alla distruzione della civiltà umana nel suo complesso ancora più in fretta di quanto comunque naturalmente avverrebbe

la posizione attuale della chiesa, dichiarazioni come quella dell'esponente rockefeller: "il futuro è green" indicano senza alcun dubbio che non è più tempo di religioni assolutistiche e civiltà industriale trionfante

qui si tratta semplicemente di ritardare un declino e una fine che non possono comunque essere evitate, solo rallentate appunto
 
deve essere chiaro e con la massima evidenza: se si continuasse a proporre una religione dogmatica come i fondamentalisti vorrebbero, the clash of civilizations sarebbe immediato e inevitabile, l'unico modo per attenuarlo è di passare ad una religione sui generis come infatti stanno facendo

Si, la pensano esattamente come te (io in realtà non lo penso, nemmeno sulla questione ambientale: la natura è perfettamente in grado di regolarsi, dovremmo solo smetterla di rilasciare sostanze veramente nocive, e la CO2 non lo è, tantomeno è responsabile di un riscaldamento comune a tutto il sistema solare negli ultimi 20 anni, con la differenza che noi grazie al sistema oceano-atmosfera ci siamo riscaldati di decimi di grado quando gli altri pianeti si sono riscaldati di gradi; e per l'essere umano è molto peggio una diminuzione della temperatura, fosse anche di 0.3 gradi, come abbiamo visto ad inizio secolo).

Ma sei sicuro che sia semplicemente questo il piano?

A me pare invece che stiano forzando questi concetti (scontro di civiltà e religione, etc.) perchè il piano mi sembra sia pari pari quanto dipinto all'aeroporto di Denver, i cui quadri si stanno realizzando in pieno... hanno azzeccato anche il colore delle divise ed i simboli...

E l'obiettivo di quei quadri sembra pari pari quello delle Georgia Guidestones... Dove il piccolo particolare è che una delle linee guida parla di 500 milioni di persone al mondo...
 
Ultima modifica:
è evidente che il riscaldamento non può avere semplicemente un'origine umana, ma in un modo o nell'altro qui ad esempio non piove, se il clima dovesse restare su questo registro, con meno acqua potabile a disposizione e una maggiore concentrazione di micropolveri non è certo l'ideale

se ci aggiungiamo che il sistema consumistico è in evidente declino

quanto al fatto che resteranno solo 500 milioni di persone non è semplicemente un piano predisposto da qualcuno, è una reale prospettiva storica futura comunque sia

come mai gli esseri umani pensano sempre in termini di eternità (ognuno pensa di essere eterno, ognuno pensa che la razza sia eterna)

gli individui non sono eterni, la razza umana non è eterna, a lungo termine potrebbero restare anche meno di 500 milioni di persone, anche nessuno
 
è evidente che il riscaldamento non può avere semplicemente un'origine umana, ma in un modo o nell'altro qui ad esempio non piove, se il clima dovesse restare su questo registro, con meno acqua potabile a disposizione e una maggiore concentrazione di micropolveri non è certo l'ideale

Dici bene, le micropolveri, così come tanti altri agenti davvero pericolosi, che non sono la CO2... solo di quella parlano, di una cosa che non fa male.

quanto al fatto che resteranno solo 500 milioni di persone non è semplicemente un piano predisposto da qualcuno, è una reale prospettiva storica futura comunque sia

Su questo pianeta ci sarebbe spazio per far vivere dignitosamente (dove non intendo ovviamente coi livelli di consumo smisurati di certi popoli) 10 miliardi di persone... ci sono enormi aree completamente disabitate, l'unico tassello che manca per lo step successivo è quello energetico.

E quando saremo troppi sarà la natura a dircelo. Il problema è che c'è chi si è messo in testa che alla selezione naturale, che è cieca, è preferibile farne una guidata dall'uomo, dove si sa chi si salva....
 
Anche io all'inizio ho abboccato alla storia della depopulation.
Parliamoci chiaro: quale pastore si preoccupa di avere un gregge troppo numeroso? Nessuno certamente. Più il gregge è numeroso, maggiore è la sua ricchezza. Se ci sono problemi per dare sostentamento a tutte le pecore, pazienza, ci saranno più agnelli da sacrificare in anticipo.
La depopulation è una frottola! L'unico problema è liberarsi delle pecore riottose, incontrollabili, e queste sono le pecore occidentali, che mangiano tanta erba e non si lasciano tosare docilmente. Sono queste ultime di cui il pastore vuole liberarsi, il resto è solo manna dal cielo.
Questa è per marko ramius e hubbert: ;)
https://www.youtube.com/watch?v=VNS-9GkMtI4
 
OK!

ricordo molto bene questo canto.

:clap: che belati,che belati :D:D:D:D

questa calza a pennello:
'le pecore temono i lupi,ma alla fine son sempre i pastori che le portano al macello'.

:eek:
 
Ultima modifica:
Anche io all'inizio ho abboccato alla storia della depopulation.

La depopulation?

Questo in Europa



E questo in Russia

Putin alla battaglia della demografia - Limes

[...]Un progetto ambizioso che prevede, sempre per la metà dell’attuale decennio, anche un aumento del 25-30% del tasso di natalità e che il governo russo finanzierà con circa 37 miliardi e mezzo di euro. Una cifra notevole per risolvere una questione demografica che, come riferito alla Duma dallo stesso Putin: “riflette gli aspetti della qualità della vita, il clima etico-morale del paese e il benessere di importanti settori della società”.[...]
 
ah certamente tutti i leaders, in quanto leaders cercano di esaudire la volontà di potenza propria e del paese che li appoggia

"il numero è potenza" è un refrain sentito e risentito in ogni epoca, oggi come sempre sono i vari "capataz" sparsi in giro per il mondo che propagandano il verbo, dai religiosi ai nazionalisti alla city che cerca sempre nuovi e affamati clienti per le sue merci e la sua finanza

ma regolarmente quando i numeri vanno oltre certi livelli le dinamiche del caos, sempre presenti ma controllabili in sistemi a bassa o media complessità, tendono a prendere il sopravvento e ad azzerare i bollenti spiriti del capataz di turno

oltre certi limiti è la razza umana nel suo complesso che rischia di essere piallata via, ovviamente gli avvertimenti ex ante non servono visto che l'essere umano basa solo per una piccola parte i suoi ragionamenti su basi logiche e per una grande parte invece sull'istinto che gli viene dalla genetica

qundi se finisce nel precipizio se ne rammarica solo quando ci è già finito
 

sempre lei,un capitale viaggiante :mad:
Lagarde-10000-Euro-outfit.jpg


Christine Lagarde Could Be Charged With Money Laundering? | Armstrong Economics
 
@ John

ho trovato questo in rete. è una copertina dell'economist del 1988.
simbolismo e data ?

CW4E2sQUwAEnmPO.jpg
 
@ John

ho trovato questo in rete. è una copertina dell'economist del 1988.
simbolismo e data ?

Nel 2016 secondo Casaleggio in Francia, Italia e Spagna salteranno per aria alcuni simboli importanti del cattolicesimo, San Pietro in primis e a seguire Notre Dame de Reims e la Sagrada Familia. Popolazione umana ridotta a un miliardo circa.



E qui, nella versione precedente e completa, si prospetta una divisione netta in blocchi, est e ovest, dal 2018 e dal 2020 un conflitto mondiale in piena regola. Dal minuto 8 in poi.

 
Nel 2016 secondo Casaleggio in Francia, Italia e Spagna salteranno per aria alcuni simboli importanti del cattolicesimo, San Pietro in primis e a seguire Notre Dame de Reims e la Sagrada Familia. Popolazione umana ridotta a un miliardo circa.



E qui, nella versione precedente e completa, si prospetta una divisione netta in blocchi, est e ovest, dal 2018 e dal 2020 un conflitto mondiale in piena regola. Dal minuto 8 in poi.


ma,guarda, ti diro' che questo socialismo scientista 'a la venus' per me son solo proclami KO!
qui un articolo di Francesco Carbone che polverizza tutte queste teorie socialiste :Socialismo Scientista, ovvero Zeitgeist

nulla toglie comunque alla loro pericolosita' per le persone che credono e crederanno alle stron*ate proposte da sta gentaglia :mad:
 
ovvio che in un forum finanziario si propaghino a oltranza queste allucinazioni chiamate "socialismo" "imprenditorialismo"

molto più semplicemente la razza umana nel suo insieme è parte del caos naturale, il singolo può a volte salvarsi, ma l'insieme appartiene principalmente alle leggi del caos e dell'entropia, i keynes gli austriaci, sono solo barzellette di breve periodo

basta un colpo di coda del caos, qualcosa di minimo anche solo all'interno di questo piccolo sistema solare: un meteorite, un virus letale che si trasmette per via aerea, un aumento di temperatura di 8-9 gradi in 150 anni, una qualche sopraggiunta difficoltà nel proseguire con il capitalismo consumista, e la racciazza umana sparisce nel nulla da cui è venuta

non saranno certo i "liberisti austriaci" a salvarla, e per fortuna direi
 
ma,guarda, ti diro' che questo socialismo scientista 'a la venus' per me son solo proclami KO!
qui un articolo di Francesco Carbone che polverizza tutte queste teorie socialiste :Socialismo Scientista, ovvero Zeitgeist

nulla toglie comunque alla loro pericolosita' per le persone che credono e crederanno alle stron*ate proposte da sta gentaglia :mad:

Beh mi sembra che nella UE si stia proponendo un nuovo neostatalismo nemmeno tanto mascherato... la teoria del gender, ad esempio, serve proprio a negare l'individualità fisiologica, genetica e spirituale dell'individuo. La lezione è stata imparata bene.

“Rendi gli uomini mezze donne e le donne mezzi uomini, così governerai facilmente su mezze cose” (Mao Tse-tung).


 
Indietro