Dove andare a vivere...In Italia?

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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Ma quando mai...
A parte che gli stipendi svizzeri sono il doppio di quelli tedeschi i quali sono il 30% sopra quelli italiani...
Ci sarebbe da fare un discorso sul costo della vita però...

Non so se ti riferisci a Bolzano ma il costo della vita è tra i più elevati d'Italia, comunque basta googlare, Bolzano più volte ha avuto il primato di città più cara d'Italia.

Insomma diciamo che i due risvolti negativi sono il costo della vita e, soprattutto, gli immobili troppo cari, altrimenti sarebbe un posto ideale dove vivere a mio modo di vedere.

Ci sarebbe da aggiungere il discorso linguistico: chi viene da fuori, nel pubblico, avrà il problema della obbligatorietà della conoscenza della lingua tedesca, per cui non sono rose e fiori ma anche nel privato, pur non essendoci obbligatorietà, spesso è necessario conoscere la seconda lingua, per cui trovare lavoro in molti casi può rivelarsi assai difficoltoso.

Secondo il mio modesto parere, per chi viene da fuori è preferibile la prov. di Trento, non ti complichi la vita con il tedesco e mediamente i prezzi immobiliari sono più bassi.
 
Visto che finora abbiamo parlato quasi esclusivamente del Nord (ad onor del vero a parte aver accennato a località come Cossato, Arona, BZ ed il grossetano, tra l'altro con relativamente pochi spunti), mi chiedo quali opzioni possano esserci al Sud.

Clima, cibo, costo della vita e immobiliare bassi ma di contro sanità il più delle volte catastrofica, servizi spesso inesistenti, uffici pubblici che lavorano male..... mi chiedo se vi sia qualche provincia o città dove i lati negativi citati funzionino meglio.
 
Salve a tutti, risiedo nel Sud tra gli ultimi posti in classifica. Voglio assolutamente andarmene per diversi motivi:

-Socialità: ho più amici fuori città che dentro, sin dai tempi universitari la maggioranza dei coetanei si è spostata;
-Sicurezza: non è possibile vivere tra mafie che si sparano, furti costanti, assicurazioni auto assurde e tante altre situazioni da terzo mondo;
-Strade e decoro urbano: fossi, percorsi in bici finti e pericolosi sia per chi li usa che per i guidatori, ancora fossi, generale incuria di strade e parchi e raccolta rifiuti altalenante;
-Ambiente devastato: le discariche abusive sono un incubo e la generale incuria in cui versa la campagna è per me nauseabondo;
-Disponibilità di merci: questa è secondaria e in secondo piano grazie ad Amazon, ma ha sempre pesato nella possibilità di comprare cose che magari avrei trovato se la regione fosse più ricca;

In generale mi pare un riflesso della povertà radicata secolare, disoccupazione giovanile sempre più alta e politici locali addirittura sotto la media.

Per bilanciare voglio dirvi anche i lati positivi, cioè comprare casa a mille euro al m^2, uscire la sera a costi ridicoli, movida discreta, mare, presenza endemica di "sotterfugi" (dai semafori senza telecamere e assenza di vigili, agli uffici che ti chiudono un occhio :D insomma un bengodi se vuoi fare il furbetto, di solito invece da vomito) oltre al clima generalmente buono.

Ho vissuto a Piacenza, città che ho apprezzato molto, ma anche odiato per il clima, che mi dicono essere lo stesso di tutta la grande via Emilia.
Grandezza per me perfetta (100k ab.), ricca e storicamente rilevante, risente molto della vicinanza con Milano nella quale si spostano la maggioranza dei giovani.
Servizi tra il buono e l'eccellente: Università Cattolica, Ospedale, Palestre, Centri Commerciali e negozi vari.

Dato che sto provando vari concorsi nel pubblico, il discorso lavoro sarebbe risolto, e potrei concentrarmi su altri aspetti per selezionare le città da scegliere:

Città della Lombardia lontane dallo smog e vicine alla Svizzera, non le ha citate nessuno e non conoscendole ammetto la mia ignoranza.
Verona mi sembra ottima come posizione e grandezza, ma come il resto del Veneto non un granchè per il clima.
Così come l'Emilia appunto, che con le varie Parma, Modena, Reggio-Emilia e Bologna è stata in passato una grande regione.
La Romagna sembra il trade-off migliore, con città come Rimini (prima come furti...) e Pesaro.
Marche e Abruzzo molto meglio come Sole e Aria, ma città non proprio top e distanti da Nord e aereoporti vari.

Non amo le grandi città, ma non scenderei sotto i 50-80k abitanti, a meno che non si tratti di conurbazioni.
Una certa presenza di giovani sarebbe gradita.
Accetto il freddo ma non l'umidità o lo smog estremo della Padania, spero ci siano dei luoghi dove magari le correnti proteggano un minimo

Per il clima...rassegnati. Da Bologna in su è tutta pianura padana classica.
Prova a dare un occhio a Varese,Gallarate,Bergamo, Parma, Modena e Reggio Emilia.
Ma abituati ad una socialità diversa che a volte ti farà male, visto da dove vieni.
 
Per il clima...rassegnati. Da Bologna in su è tutta pianura padana classica.
Prova a dare un occhio a Varese,Gallarate,Bergamo, Parma, Modena e Reggio Emilia.
Ma abituati ad una socialità diversa che a volte ti farà male, visto da dove vieni.

Beh Varese e Bergamo sono piuttosto diverse da Reggio Emilia e Parma. Le prime due sono città prealpine lomabrde le altre due emiliane.
 
Ultima modifica:
Per il clima...rassegnati. Da Bologna in su è tutta pianura padana classica.

Il clima della bassa pianura (Emilia per intenderci, ma anche basso lombardo-veneto e fascia centrale del Piemonte) è piuttosto diverso da quello delle città di mare (sia liguri sia venete o friulane) e ancora diverso da quello della fascia prealpina (Cuneo, Aosta, Biella, Bergamo, Trento, Bolzano, Belluno per intenderci) e ancora differente dalle zone che affacciano sui laghi (Verbania, Varese, Como, zona del Garda).

Reggio Emilia, Imperia, Biella e Como hanno 4 climi piuttosto differenti.
 
Visto che finora abbiamo parlato quasi esclusivamente del Nord (ad onor del vero a parte aver accennato a località come Cossato, Arona, BZ ed il grossetano, tra l'altro con relativamente pochi spunti), mi chiedo quali opzioni possano esserci al Sud.

Clima, cibo, costo della vita e immobiliare bassi ma di contro sanità il più delle volte catastrofica, servizi spesso inesistenti, uffici pubblici che lavorano male..... mi chiedo se vi sia qualche provincia o città dove i lati negativi citati funzionino meglio.

Il problema non è tanto dei servizi pubblici, quelli alla fine ne hai bisogno davvero poco ovunque ti trovi, e anche il sistema sanitario sebbene non eccellente (in Italia è ovunque così tranne qualche eccezione) funziona, il problema fondamentale è il lavoro che non ce n'è e quando si trova è a livello di sfruttamento umano e anche la percezione della qualità della vita è molto bassa (strade dissestate, noncuranza degli spazi e verde pubblico, delinquenza più o meno diffusa, e per delinquenza non intendo proprio le rapine, ma arroganza e minacce di vario genere, posteggiatori abusivi invadenti,lavavetri ai semafori che sono aggressivi, auto che ti posteggiano in seconda fila e che non ti fanno uscire, inciviltà dominante e atteggiamenti prevaricatori).
Se fosse per il clima e le location il sud italia sarebbe un posto ideale dove vivere, specie in zone di mare, ma per la popolazione che ci vive, se non ci siete abituati potete vivere molto ma molto male soprattutto nelle grandi città o i paesoni.
Essendo del sud che vivo e lavoro al nord da 20 anni posso dire che al Nord si vive nettamente meglio, e poi il periodo climatico peggiore al nord dura al massimo 3 o 4 mesi.
 
Su Bolzano: mi ha colpito leggere sull'ultima classifica del 24ore che ha la natalità più alta d'Italia. Quindi, immaginando che gli amici altoatesini siano a conoscenza delle misure anticoncezionali più comuni, mi sembra chiaro che quella provincia offre le maggiori garanzie in Italia a genitori e bambini (sanità, aiuti economici, asili nido, parchi ecc.). Di conseguenza i prezzi delle case salgono, visto che il trend demografico è più che positivo.
C'è insomma correlazione fra aumento della popolazione e aumento dei prezzi degli immobili, e a sua volta l'aumento demografico è correlato ad altri fattori. Per esempio non sempre si tratta di nascite, ma a volte di immigrazione. All'interno di una stessa provincia ci possono essere variazioni demografiche notevoli, per esempio perché il centro, il capoluogo sta assorbendo abitanti dagli estremi/paesini.
 
Su Bolzano: mi ha colpito leggere sull'ultima classifica del 24ore che ha la natalità più alta d'Italia. Quindi, immaginando che gli amici altoatesini siano a conoscenza delle misure anticoncezionali più comuni, mi sembra chiaro che quella provincia offre le maggiori garanzie in Italia a genitori e bambini (sanità, aiuti economici, asili nido, parchi ecc.). Di conseguenza i prezzi delle case salgono, visto che il trend demografico è più che positivo.
C'è insomma correlazione fra aumento della popolazione e aumento dei prezzi degli immobili, e a sua volta l'aumento demografico è correlato ad altri fattori. Per esempio non sempre si tratta di nascite, ma a volte di immigrazione. All'interno di una stessa provincia ci possono essere variazioni demografiche notevoli, per esempio perché il centro, il capoluogo sta assorbendo abitanti dagli estremi/paesini.

La natalità dipende da fattori per lo più imponderabili e scarsamente relazionati con il reddito. Se Alto Adige è primo, nei top 5 non a troppa distanza ci stanno 4 province del Sud, con Napoli seconda. E' un argomento complesso.
 
Il problema non è tanto dei servizi pubblici, quelli alla fine ne hai bisogno davvero poco ovunque ti trovi, e anche il sistema sanitario sebbene non eccellente (in Italia è ovunque così tranne qualche eccezione) funziona, il problema fondamentale è il lavoro che non ce n'è e quando si trova è a livello di sfruttamento umano e anche la percezione della qualità della vita è molto bassa (strade dissestate, noncuranza degli spazi e verde pubblico, delinquenza più o meno diffusa, e per delinquenza non intendo proprio le rapine, ma arroganza e minacce di vario genere, posteggiatori abusivi invadenti,lavavetri ai semafori che sono aggressivi, auto che ti posteggiano in seconda fila e che non ti fanno uscire, inciviltà dominante e atteggiamenti prevaricatori).
Se fosse per il clima e le location il sud italia sarebbe un posto ideale dove vivere, specie in zone di mare, ma per la popolazione che ci vive, se non ci siete abituati potete vivere molto ma molto male soprattutto nelle grandi città o i paesoni.
Essendo del sud che vivo e lavoro al nord da 20 anni posso dire che al Nord si vive nettamente meglio, e poi il periodo climatico peggiore al nord dura al massimo 3 o 4 mesi.

Si certo hai fatto bene a citare tutto il resto, infatti sono tutte cose che veramente ti fanno passare la voglia di viverci. Purtroppo vivere in pianta stabile giù NON è propriamente come quando ci si va in ferie.

Per quanto riguarda il capitolo sanità dici che tutto sommato funziona ma (forse sono stato sfortunato io) ma dopo l'esperienza di un parente avuta durante la degenza all'ospedale di Benevento e anche da quello che ho visto a quello di Avellino, ho capito che tra disorganizzazione massima e menefreghismo totale lì non sono messi male ma sono terzo mondo. Bada bene non critico il sud a prescindere ma avendo tastato con mano mi sono reso conto che quelle trasmissioni tipo Report o Luca Abete di Striscia non fanno che comunicare cose reali e per nulla inventate.

In pratica in quell'ospedale:
1. Ti dovevi comprare i pannolini
2. Mancavano dei semplici coprimaterasso per cui se non provvedeva un parente il malato veniva messo direttamente sul materasso
3. Le infermiere non venivano mai se le chiamavi
4. Quando venivano si incavolavano
5. D'obbigo la presenza di parenti per assistere il malato vista la totale assenza del personale sanitario
6. Vi è la tratta delle badanti (foraggiata dagli stessi vertici dell'Ospedale) in nero che ovviano a quei parenti che non hanno possibilità di assistere il malato
7. Mancanza di asciugamani o prodotti per pulirsi
8. Pulizie dei reparti inesistenti o fatte male

Se invece, da NON degente, devi fare una visita ambulatoriale c'è una totale disorganizzazione, all'accettazione non c'è nessuno, gente che ti passa avanti altri che fanno delle pseudo liste di attesa su foglio di carta, insomma TERZO MONDO è dir poco e sia chiaro, non sto denigrando il Sud ma l'ho provato sulla mia pelle e per quanto sapessi che avrei trovato tanta disorganizzazione ho dovuto constatare cose che nemmeno sarei riuscito ad immaginarmi, oltre ogni limite e qui non si tratta che sono abituato bene in quanto vengo da Bolzano ma semplicemente ci si dovrebbe vergognare ad avere una sanità così.

Per non parlare del caos dei parcheggi e dei parcheggiatori abusivi negli ospedali anzidetti, con file e doppie file, venditori ambulanti e chi più ne ha più ne metta!
 
Ultima modifica:
La zona con più possibilità di lavoro, efficienza dei servizi e comodità dei collegamenti è la linea che va da Milano a Bologna. Purtroppo è anche la zona climaticamente peggiore d'Italia.

Restando al nord, il Piemonte è in chiara decadenza e non mi sentirei di consigliarlo, mentre il Veneto ha ancora un certo livello di salute dell'economia. La Liguria è come il Piemonte, una regione molto anziana e che soffre economicamente (guardate la demografia di Genova), collegata abbastanza male, però almeno ha il pregio di avere un buon clima ed un buon mare.

Non sottovaluterei la Toscana costiera, cioè le province di Livorno, Pisa e Lucca, che sono un po' l'alter ego della Romagna sul lato adriatico. Sono zone con clima mediterraneo e servizi di buon livello, soprattutto sui fondamentali (sanità e scuola). Come collegamenti non sono il massimo, ma c'è sempre l'aeroporto di Pisa che è internazionale.

Per chi non ama il mare, mi sentirei di consigliare la provincia di Trento: ha quasi tutti i pregi di quella di Bolzano ma è meno cara e completamente italiana.

Consiglierei di abitare da Roma in giù solo ai nativi che riescono ad avere un posto di lavoro decente (non buono, solo decente).
 
La zona con più possibilità di lavoro, efficienza dei servizi e comodità dei collegamenti è la linea che va da Milano a Bologna. Purtroppo è anche la zona climaticamente peggiore d'Italia.

Restando al nord, il Piemonte è in chiara decadenza e non mi sentirei di consigliarlo, mentre il Veneto ha ancora un certo livello di salute dell'economia. La Liguria è come il Piemonte, una regione molto anziana e che soffre economicamente (guardate la demografia di Genova), collegata abbastanza male, però almeno ha il pregio di avere un buon clima ed un buon mare.

Non sottovaluterei la Toscana costiera, cioè le province di Livorno, Pisa e Lucca, che sono un po' l'alter ego della Romagna sul lato adriatico. Sono zone con clima mediterraneo e servizi di buon livello, soprattutto sui fondamentali (sanità e scuola). Come collegamenti non sono il massimo, ma c'è sempre l'aeroporto di Pisa che è internazionale.

Per chi non ama il mare, mi sentirei di consigliare la provincia di Trento: ha quasi tutti i pregi di quella di Bolzano ma è meno cara e completamente italiana.

Consiglierei di abitare da Roma in giù solo ai nativi che riescono ad avere un posto di lavoro decente (non buono, solo decente).

già in alcuni commenti precedenti si parlava di vicinanza a Malpensa come plus...ecco, io non so quante volte al mese prendete aerei, ma se prendete un aereo 3 volte l'anno, anche fare quei 100km in più (3 volte l'anno) non credo che sconvolga la vita di nessuno.
diverso il discorso per chi prende un aereo a settimana...
 
Si certo hai fatto bene a citare tutto il resto, infatti sono tutte cose che veramente ti fanno passare la voglia di viverci. Purtroppo vivere in pianta stabile giù NON è propriamente come quando ci si va in ferie.

Per quanto riguarda il capitolo sanità dici che tutto sommato funziona ma (forse sono stato sfortunato io) ma dopo l'esperienza di un parente avuta durante la degenza all'ospedale di Benevento e anche da quello che ho visto a quello di Avellino, ho capito che tra disorganizzazione massima e menefreghismo totale lì non sono messi male ma sono terzo mondo. Bada bene non critico il sud a prescindere ma avendo tastato con mano mi sono reso conto che quelle trasmissioni tipo Report o Luca Abete di Striscia non fanno che comunicare cose reali e per nulla inventate.

In pratica in quell'ospedale:
1. Ti dovevi comprare i pannolini
2. Mancavano dei semplici coprimaterasso per cui se non provvedeva un parente il malato veniva messo direttamente sul materasso
3. Le infermiere non venivano mai se le chiamavi
4. Quando venivano si incavolavano
5. D'obbigo la presenza di parenti per assistere il malato vista la totale assenza del personale sanitario
6. Vi è la tratta delle badanti (foraggiata dagli stessi vertici dell'Ospedale) in nero che ovviano a quei parenti che non hanno possibilità di assistere il malato
7. Mancanza di asciugamani o prodotti per pulirsi
8. Pulizie dei reparti inesistenti o fatte male

Se invece, da NON degente, devi fare una visita ambulatoriale c'è una totale disorganizzazione, all'accettazione non c'è nessuno, gente che ti passa avanti altri che fanno delle pseudo liste di attesa su foglio di carta, insomma TERZO MONDO è dir poco e sia chiaro, non sto denigrando il Sud ma l'ho provato sulla mia pelle e per quanto sapessi che avrei trovato tanta disorganizzazione ho dovuto constatare cose che nemmeno sarei riuscito ad immaginarmi, oltre ogni limite e qui non si tratta che sono abituato bene in quanto vengo da Bolzano ma semplicemente ci si dovrebbe vergognare ad avere una sanità così.

Per non parlare del caos dei parcheggi e dei parcheggiatori abusivi negli ospedali anzidetti, con file e doppie file, venditori ambulanti e chi più ne ha più ne metta!

Sul capitolo sanità il problema c'è da Nord a Sud, a Nord il problema principale è il personale, ci sono vacanze organiche assurde e siccome il personale spesso è emigrante, cioè di altre regioni, c'è un continuo ricambio che fa si che un medico che ti segue nel pubblico dopo pochi mesi se ne và trasferito, il pro è che le strutture sono spesso di alto livello, sono nuove o con macchinari nuovi, al Sud invece il problema minore è il personale, che c'è ed è in pianta stabile, ma di contro manca tutto l'apparato strutturale, macchinari e stanze fatiscenti, e si denota comunque una forte mancanza di fondi dalle piccole cose.
Se entriamo nel particolare io conosco bene sia la realtà veneta che lombarda, ed eccellenze in tutti i campi non ne ho mai viste, spesso l'errore è umano o perchè il personale è troppo giovane e con poca esperienza.
 
La natalità dipende da fattori per lo più imponderabili e scarsamente relazionati con il reddito. Se Alto Adige è primo, nei top 5 non a troppa distanza ci stanno 4 province del Sud, con Napoli seconda. E' un argomento complesso.

Vero, concordo. Ma come avrai letto, io ipotizzavo che fossero i servizi e non il reddito a essere il motivo delle nascite a Bolzano. Ovviamente a Napoli i motivi sono invece diversi.
Resta la correlazione, innegabile, fra incremento demografico e incremento dei prezzi delle case.
 
Sul capitolo sanità il problema c'è da Nord a Sud, a Nord il problema principale è il personale, ci sono vacanze organiche assurde e siccome il personale spesso è emigrante, cioè di altre regioni, c'è un continuo ricambio che fa si che un medico che ti segue nel pubblico dopo pochi mesi se ne và trasferito, il pro è che le strutture sono spesso di alto livello, sono nuove o con macchinari nuovi, al Sud invece il problema minore è il personale, che c'è ed è in pianta stabile, ma di contro manca tutto l'apparato strutturale, macchinari e stanze fatiscenti, e si denota comunque una forte mancanza di fondi dalle piccole cose.
Se entriamo nel particolare io conosco bene sia la realtà veneta che lombarda, ed eccellenze in tutti i campi non ne ho mai viste, spesso l'errore è umano o perchè il personale è troppo giovane e con poca esperienza.

Io non parlo di eccellenze o di strutture vecchie o di carenza di personale io ti ho citato cose da terzo mondo che c'entrano solo fino ad un certo punto di ciò che hai citato.
Se poi per te è normale che ti mettano su un materasso privo di coprimaterasso, se per te è normale che le infermiere se ne fregano altamente dei pazienti e sia normale avere le badanti in nero foraggiate dalla stessa struttura sanitaria e che devi provvedere a comprare di tasca tua, pannolini, sapone, asciugamani ecc. ecc . perchè la struttura non ti garantisce nemmeno il minimo degno di un paese civile allora mi arrendo.
 
Su Bolzano: mi ha colpito leggere sull'ultima classifica del 24ore che ha la natalità più alta d'Italia. Quindi, immaginando che gli amici altoatesini siano a conoscenza delle misure anticoncezionali più comuni, mi sembra chiaro che quella provincia offre le maggiori garanzie in Italia a genitori e bambini (sanità, aiuti economici, asili nido, parchi ecc.). Di conseguenza i prezzi delle case salgono, visto che il trend demografico è più che positivo.
C'è insomma correlazione fra aumento della popolazione e aumento dei prezzi degli immobili, e a sua volta l'aumento demografico è correlato ad altri fattori. Per esempio non sempre si tratta di nascite, ma a volte di immigrazione. All'interno di una stessa provincia ci possono essere variazioni demografiche notevoli, per esempio perché il centro, il capoluogo sta assorbendo abitanti dagli estremi/paesini.

È una questione culturale.
 
Resta la correlazione, innegabile, fra incremento demografico e incremento dei prezzi delle case.

Sì, con altre correlazioni altrettanto innegabili, come scarsità della quantità di abitazioni su andamento demografico, salute dell'economia in generale etc.
Dal 2011 al 2021 nella stragrande maggioranza dei comuni italiani c'è stato decremento dei prezzi, sopratttuto nel periodo 2012-2015. In una buona parte dei comuni italiani, nello stesso intervallo di tempo, la popolazione è aumentata.
 
Stato
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