Per fortuna ci sono anche post ragionati come questo da cui c'è da imparare.
Il discorso è interessante, ma resta l'obiezione di fondo a cui del resto si allude già.
E cioè: l'impressione non è tanto che la ricetta sia giusta, ma che serva solo a ppter prendere molto più tempo, a spostare molto più in là il problema, a renderlo molto meno irto e frontale. E purtuttavia, alla fine, magari dopo anni anzichè dopo mesi, anche gli Usa si ritrovano sempre con un'economia reale che stenta, altrimenti non si continuerebbe a tenere i tassi a livelli da obitorio per sei anni consecutivi, e a parlare continuamente della "necessità di stimoli" (un po' come una macchina ingolfata che dopo anni di spinte a mano ancora nno si avvia da sola); e si rittrovano oltretutto ad aver "comprato" tutto questo al salatissimo prezzo -sempre sottaciuto - di un debito pubblico salito dal 60 al 100% del Pil. Per inciso, proprio quell'identico balzo che ha fatto l'Italia negli anni '80 e da cui è derivata la spada di Damocle ora deflagrata sulla nostra testa.
Tutto ciò nonostante gli Usa godano già di vantaggi notevolissimi rispetto all'Europa, sia sul piano della struttura goverantiva (unitaria), del centralismo e della snellezza decisionale, della struttura industriale basata sulle multinazionali che gli permette di attingere risorse da ogni parte del mondo, della fiducia che continuano a riscuotere e quindi dell'assenza di problemi a piazzare il debito, e così via.
Quindi, se quella ricetta ha fatto esplodere il debito pubblico, non ha risolto i problemi dell'economia reale e ha in sostanza solo spostato i nodi al pettine nonostante tanti vantaggi iniziali, come si può pensare che sortisca effetti migliori per l'Europa che non ha neppure quei vantaggi di partenza ?
Insomma, siamo sempre nel contesto dei tamponi e della ricerca del meno peggio.
Sono abbastanza d'accordo con tutto quanto dici.
Il mio intervento era per dire che non basta che BCE immetta soldi nel sistema perche' questi abbiano un impatto sull'economia reale.
Anche il modo in cui li immette e' essenziale (un conto e' prestarli un conto e' immetterli nel patrimoni delle banche divenendone azionista).
E se gli USA lo hanno fatto con il TARP mettendo in pratica una sorta di nazionalizzazione monca (il governo ha messo i soldi ma non ha messo nessun paletto sull'operativita' futura) che ha fatto gridare al socialismo proprio nella patria del capitalismo, vuol dire che avevano capito che lo strumento con cui immetterla era altrettanto indispensabile della liqudita'.
Detto questo, che l'intero sistema giri sul debito non e' una cosa nuova, e che questo debito sia destinato ad aumentare (direi quasi all'infinito) in un sistema capitalistico senza un minimo di regole etico/morali (quale e' sostanzialmente il nostro).
A parita' di massa monetaria in circolazione, un debito sovrano che aumenta puo' voler dire due cose.
Maggior ricchezza privata a parita' di popolazione.
Uguale ricchezza privata con maggiore popolazione.
O si riduce l'avidita' dei privati (politici, sistema finanziario, sistema imprenditoriale legato alla politica, speculatori, imbroglioni, e chi piu' ne ha piu' ne metta) o si riduce la popolazione.
In Europa (esponenzialmente nei piigs) il debito lo si e' creato direttamente a partire dagli stati (per alimentare il consenso politico cambiando di volta in volta i beneficiari del consenso stesso ma non il meccanismo perverso che lo alimentava).
In USA si e' permesso alle banche di creare voragini (finalizzate alla creazione di utili ufficialmente fantasmagorici e a beneficio di pochi ma in sostanza mettendo in atto uno schema ponzi a livello di ingegneria finanziaria globale) che si sarebbero potute coprire solo con una socializzazione delle stesse e quindi un aumento del debito.
Poco cambia alla fine: solo gli attori che hanno agito e gli interessi che li hanno scatenati. Ma anche i teatri e le scenografie tra europa e USA sono diverse, quindi non e' poi cosi' importante la differenza.
Che sia tutto un rincorrere il debito cambiandogli nome o angolazione di osservazione e' comunque una verita' (alla fine sembra normale anche il dato del debito/pil del giappone se si pone ll'accento sul fatto che sia stabile perche' in mano ad attori nazionali che non vi speculano sopra, oppure sembra normale che il edito emesso da UK venga sostanzialmente comprato da BOE, oppure che la FED arbitraggi sul debito americano come le paia e piaccia a seconda dele convenienze del momento), ed e' il meccanismo su cui si fonda l'impostazione del capitalismo di mercato che ormai regola l'intero pianeta (ex comuniste convinte come Cina e Russia comprese con tutti i loro stati satelliti).
Fin quando puo' durare e' la domanda, oppure fino a che numero di abitanti del pianeta (altro modo di porla).
Ma che un attore primario in gioco (Europa) faccia saltare il gioco su cui si basano gi equiibri mondiali (perche' la fine di euro e UE nel mondo di oggi rappresenterebbe questo) per stupidita', inedia, incompetenza o avidita' estrema, non ci credo fino a che son staro' barattando il mio PC con un piatto di minestra.