la stagione parte e le località si sono attrezzate. Chi rischia è l'Alto Adige perché tenere mascherine anche all'aperto non fa piacere a turisti che spendono centinaia al giorno
Livigno, stagione sciistica: si parte pensando alla zona gialla
Camillo Bertolini di Carosello 3000: "Pronti alla ripartenza e a fare rispettare le norme anti-Covid"
Articolo Covid, Rezza: ok alla stagione sciistica. "Ma con il Green pass"
Livigno, 20 novembre 2021 - La stagione invernale è ormai alle porte e i proprietari degli impianti di risalita stanno approntando la strategia adeguata per ottemperare alle norme anti Covid 19. Manca ormai solo una settimana e poi quasi tutte le aree sciistiche della provincia di Sondrio apriranno i battenti dopo un’annata, quella scorsa, in cui hanno potuto aprire solo per permettere agli atleti di allenarsi. Per il resto è stata una stagione persa, così come gli ultimi due mesi di quella precedente.
Si riparte, anche se il Governo, ad oggi, non ha ritenuto di emanare un decreto ad hoc per questa attesissima apertura. Tra le varie proposte dell’ANEF (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari) c’è anche quella di garantire l’apertura degli impianti, sebbene con le limitazioni del caso, anche nel caso una località dovesse essere inserita in zona gialla o arancione.
«Siamo ancora in attesa che il Governo produca un protocollo ma quel che è certo è che gli impianti riapriranno – dice Camillo Bertolini del Carosello 3000 di Livigno, che aprirà il 27 novembre -, attendiamo lumi. Nel frattempo ci stiamo attrezzando per porre in atto tutte le soluzioni necessarie ad evitare il contagio (sullo stile delle riaperture estive ndr). E quindi ci sarà il controllo del Green Pass, con misurazione della temperatura, prima di salire sulla cabinovia, aperta con capienza dell’80% mentre le seggiovie potranno funzionare a pieno carico, sempre senza poter azionare la copertura. Il pass potrà essere acquistato on line o direttamente nelle biglietterie, sempre con mascherina (da indossare anche sulle funivie) e distanziamento". In attesa che il Governo quindi si pronunci sul protocollo proposto da Anef, la presidente dell’Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef), Valeria Ghezzi, fa il punto della situazione.