Eems Italia = Eems China + Solsonica ( fv )

EEMS +3,21% Fotovoltaico sugli scudi dopo risultati di Solarworld

Websim - 02/01/2012 13:47:31



EEMS (EEMS.MI) sale del 3,21% a 3,21 euro in una giornata positiva per tutti i titoli dell'industria fotovoltaica. Frank Asbeck, amministratore delegato di Solarworld (SWV.FRA), tra i principali produttori di moduli fotovoltaici al mondo, ha annunciato che centrerà i propri target di fatturato 2011 pari a 1 mld di euro grazie a un quarto trimestre giudicato dal management "particolarmente buono". Attraverso la controllata Solsonica, EEMS è uno dei principali produttori di moduli fotovoltaici in Italia.
seee 3,21 ... magari fosse vero.
 
di sicuro e' pronta a ripartire verso il basso...
un altro po' di polli caricati...e via...si (sci)VOLA...




domani si sale ancora.......................quanto devo aspettare perche' qualche pollo me le compri a 0,71:confused::D






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eppur si muovo....no:yes:




Fotovoltaico, il gruppo Pufin "salva" 70 lavoratori:cool:

Lunedì 02 Gennaio 2012



AVELLINO - Il gruppo Solland Solar (assistito da WLP-Law, Amsterdam by Neill E. André de la Porte e Arika Nagy) ed il Gruppo Pufin (assistito dallo Studio Legale Prof. Avv. Michele Sandulli e Associati, dal Prof. Avv. Paolo Carbone, dallo Studio Fiscale e Tributario Gnudi e Associati e degli Studi olandesi FJP Advocaten e Russo Van Der Waal)

hanno raggiunto un accordo per la compravendita dell'intero complesso industriale-produttivo di celle in silicio policristallino. Il gruppo Pufin è impegnato nel settore fotovoltaico attraverso le sue controllate EL.ITAL. (Avellino, IT) ed ELIFRANCE (Saint Etienne, FR). L'occupazione di oltre 70 dipendenti del personale della Solland Solar Cells impegnati nella produzione di celle, sarà mantenuta dalla nuova proprietà e sarà incrementata nel futuro in base all'incremento produttivo. L'accordo permetterà a Solland Solar di concentrarsi sul suo modulo SUNWEB e sul business del fotovoltaico. Al tempo stesso il Gruppo Pufin otterrà una posizione più forte nella catena del valore, integrando la produzione di celle fotovoltaiche nel suo asset industriale nel fotovoltaico. Solland Solar Cells è uno dei produttori leader in Europa di celle policristalline, con una produzione annuale di circa 130 MW.

Le due società hanno già un rapporto stretto di collaborazione, essendo Solland Solar il principale fornitore di celle sia di EL.ITAL. che di ELIFRANCE. Il Gruppo Pufin, attraverso la Solland Solar Cells, continuerà la produzione delle celle in silicio policristallino non solo per EL.ITAL., ELIFRANCE e gli attuali clienti, ma il gruppo cercherà anche di aumentare la propria quota di mercato sia in Europa che in paesi extra-europei. Al tempo stesso il Gruppo Pufin fornirà a Solland Solar le celle SUNWEB di proprietà di Solland per la produzione dei suoi moduli ad alta efficienza SUNWEB. Henk Roelofs, amministratore delegato di Solland Solar: "Considerando la difficile situazione in cui si trova il settore fotovoltaico siamo estremamente felici di aver trovato una buona soluzione per le nostre attività.

Ciò permette a Solland di accelerare la transizione da produttore di celle solari a fornitore di soluzioni, pur assicurando il lavoro delle persone coinvolte nella produzione di celle". "Il mercato europeo offre ancora importanti margini di crescita e sviluppo e con la creazione di questo gruppo integrato verticalmente che rappresenterà uno dei maggiori player europei nel fotovoltaico, in virtù anche dei importanti investimenti realizzati per diversi milioni di euro dei quali gran parte realizzati dalla Solland Solar Cells, siamo pronti a fare la nostra parte - commenta Massimo Pugliese, CEO del gruppo Pufin. Crediamo che la qualità dei prodotti sarà la discriminante del futuro per superare le produzioni a basso costo del Far Est. Creare un prodotto totalmente europeo è il nostro obiettivo dove know-how e innovazione possano essere i fattori di differenza che una clientela sempre più attenta possa apprezzare in una fase matura del mercato".

"Questa acquisizione - conclude Massimo Pugliese - di sicuro costituirà la nascita di uno dei maggiori player europei nel settore del fotovoltaico con attività produttive in Italia, Francia, Olanda e Germania e ci consentirà di penetrare anche nel mercato extra-Europa".


Fotovoltaico, il gruppo Pufin "salva" 70 lavoratori
 
La cinese LDK Solar entra nel fotovoltaico europeo acquisendo Sunways

Finanzaonline.com - 3.1.12/11:22

Arrivano i cinesi nel settore tedesco dell'energia pulita. La germanica Sunways, specializzata in fotovoltaico ed alta tecnologia ambientale, sarà infatti acquisita dalla cinese LDK Solar, che unirà l'avanguardia europea al low cost asiatico per ridare nuova spinta alla compagnia. LDK acquisirà dapprima un 33% di Sunways tramite un aumento di capitale per poi acquisire il resto con un'offerta da 1,90 euro per azione. la transazione si completerà probabilmente entro il primo trimestre di quest'anno. Sunways, uno dei gruppi che ha contribuito a creare nuovi posti di lavoro nella Germania ex-sovietica, da tempo era in difficoltà a causa della situazione delle pressioni sui prezzi del settore europeo. Le vendite del terzo trimestre sono scese da 35 milioni a 23,3 milioni di euro.

Fonte: Finanza.com
 
certo che se si azzerassero i debiti con Unicredit :)

EURO CRISI UNICREDIT AUMENTO CAPITALE IN PERICOLO FUGA DI BLACKROCK
ROMA 3 GENNAIO 2012 CORSERA.IT DI MATTEO CORSINI

BUONA NOTTE MIEI CARI BUONI AMICI LETTORI.

UNICREDIT UNA STORIA DI ORDINARIA FOLLIA.AUMENTO DI CAPITALE IN PERICOLO.CI SCRIVONO GLI AZIONISTI,I DIPENDENTI,I FUNZIONARI.QUALCOSA NON VA,QUALCOSA NON FUNZIONA COME AVREBBE DOVUTO ESSERE.COSA SUCCEDE A PIAZZA CORDUSIO?

UNICREDIT AUMENTO CAPITALE IN FUGA ANCHE IL FONDO USA BLACKROCK.TIMORI SULLA TENUTA DELLA BANCA.I CONTI SONO A POSTO? FEDERICO GHIZZONI SOSTENEVA CHE UNICREDIT NON AVREBBE AVUTO BISOGNO DI UN AUMENTO DI CAPITALE.POI SI E' SMENTITO,MA BEN OLTRE IL BUFFER RICHIESTO DALL'EBA.UNA STORIA CHE PUZZA DI LEHMAN BROTHERS,UNA STORIA CHE DEVE ALLARMARE IL PAESE,LA CONSOB...

E SOPRATUTTO IL GOVERNO DI MARIO MONTI,PERCHE' SE IN ITALIA SALTASSE UNA BANCA COME UNICREDIT SAREBBE IL FINIMONDO.DOVE STA LA SOLIDITA' INVOCATA DELLE BANCHE ITALIANE? QUALCUNO GIOCA ALLE TRE TRE COL MORTO?

UNICREDIT AUMENTO DI CAPITALE IN PERICOLO.LA BANCA DI PIAZZA CORDUSIO PERDE UN ALTRO DEI SUOI AZIONISTI DI RIFERIMENTO E' IL FONDO AMERICANO BLACK ROCK,CHE HA COMUNICATO DI AVER DIMINUITO LA SUA PARTECIPAZIONE DAL 4.2% AL DI SOTTO DELLA SOGLIA DI OBBLIGO DI COMUNICAZIONE ALLA CONSOB.IL FONDO ....

.....AMERICANO DUNQUE ESCE DALLA PARTITA DI UNICREDIT CHE SECONDO RUMORS STA CERCANDO DI METTERE INSIEME UN AUMENTO DI CAPITALE,PRIMA CHE ESPLODA IL CAOS NEI CONTI,SOPRATUTTO DELLE CONTROLLARTE ESTERE.SI TEME IL PEGGIO IN EUROPA E AL DI LA' DELL'OCEANO E NOI DEL CORSERA.IT SONO SETTIMANE CHE ANDIAMO SUGGERENDO A CONSOB E GOVERNO MONTI DI INTERVENIRE CON DECISIONE PER ....

....VERIFICARE SE QUANTO STA ACCADENDO A PIAZZA CORDUSIO SIA IN LINEA CON QUEI PRINCIPI FONDAMENTALI DI TRASPARENZA E VERIDICITA'.

BLACKROCK UNA FUGA CHE FA TEMERE IL PEGGIO,CHE CONFERMA I TIMORI SULLA TENUTA DELLA BANCA.L'IULTIMO AUMENTO DI CAPITALE DI UNICREDIT COMINCIA GIA' DA QUESTA ESTATE,QUANDO IL SUO AD FEDERICO GHIZZONI SOSTENEVA CHE LA BANCA NON AVREBBE AVUTO NECESSITA' DI UN NUOVO AUMENTO E A APRTE IL REGOLATORE EBA,QUI SI PARLA DI BEN ALTRO,DI UNA SOMMA ULTERIORE E PAZZESCA.CHE SI AGGIUNGE AI TIMORI DELLE FONDAZIONI E DEGLI AZIONISTI IN GENERALE.

UNICREDIT AUMENTO DI CAPITALE CHE MONTA SU UN TERRENO SDRUCCIOLEVOLE,QUELLO DELLA TENUTA DEI CONTI,DELLA VERIDICITA' DEI BILANCI E DELLA DEVASTANTE SVALUTAZIONE REALIZZATA,LE PERDITE COLOSSALI DURANTE L'ESERCIZIO DEL 2011,NESSUN DIVIDENDO DA PAGARE.CAMPANELLI DI ALLARME CHE SAREBBE BENE NON SOTTOVALUTARE,ANZI PROPRIO PERCHE' CI SONO DEVONO ESSERE INDAGATI CON AMPIE VERIFICHE DA PARTE DI AUTORITA' INDIPENDENTI.UNICREDIT RICORRE AL MERCATO PER CHIDERE MILIARDI DI EURO,QUALI GARANZIE AVRANNO I RISPAMIATORI,DOPO LA DEBACLE DEI CONTI DEGLI ULTIMI MESI? QUALI GARANZIE OFFRE UNICREDIT AL SISTEMA ITALIANO?

DOMANDE CHE NON HANNO INTERROGATIVI,ANCHE SE NOI DEL CORSERA.IT,GRAZIE AI NOSTRI LETTORI,STIAMO RACCOGLIENDO DOCUMENTI E INFORMAZIONI CHE FARANNO PARTE DI UN DOSSIER IN PUBBLICAZIONE NELLE PROSSIME ORE.SE AVETE DUNQUE NOTIZIE SU UNICREDIT NON ESITATE A CONTATTARE MATTEO CORSINI AL NUMERO 335291766.LAVORIAMO PER IL BENE DELLA BANCA,DEI SUOI AZIONISTI,DEI RISPARMIATORI,MA SOPRATUTTO PER TUTELARE UN MERCATO CHE QUASI SEMPRE CONFODE LE ACQUE.MOLTI NE PARLANO SEMPRE QUANDO E' TROPPO TARDI,NOI LO FACCIAMO PRIMA,PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.



SALUTI DAL VOSTRO BIG MAC



CORSERA.IT



Brutte notizie per UniCredit che si è rivolta ai soci per un aumento di capitale da 7,5 miliardi. Il colosso Usa Blackrock ha annunciato di essere sceso dal 4,024% all'1,7%. Questo dopo che la Fondazione Cariverona ha annunciato che sottoscriverà con una quota del 3,51% invece che del 4,2% di sua spettanza. Che Piazza Cordusio sia alla ricerca di nuovi soci non è certo un mistero, tanto che nei mesi scorsi si è parlato di contatti con gli emissari del fondo sovrano qatarino e cinese. Intanto si continua a guardare alle mosse di Allianz, già socia con poco più del 2%.

Fuga da Piazza Cordusio. Blackrock scende dal 4,024 all’1,710% del capitale di Unicredit, al di sotto, dunque, della soglia del 2% in cui scatta l’obbligo di comunicazione alla Consob. Stando al consueto aggiornamento del regolatore, l’operazione risale al 27 dicembre. Lo stesso giorno in cui, come da programma, è scattato il raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio, contrattate rispettivamente al prezzo unitario di 6,96 e 10,122 euro per azione.

Le primissime notizie che riguardano la banca nel 2012, dunque, non sono buone alla luce dell’imponente aumento di capitale che prenderà il via nelle prossime settimane con l’inizio del periodo di sottoscrizione, non senza qualche defezione all’interno della compagine italiana. La Fondazione Cariverona ha annunciato che sottoscriverà con una quota del 3,51% invece che del 4,2% di sua spettanza. Note invece le posizioni della Fondazione Crt, che sottoscriverà l’aumento per un esborso complessivo di 316 milioni di euro, pari al 3,3% del capitale e dello 0,8% dei cashes. Limerà la sua partecipazione Carimonte dal 3,4 al 3 per cento. Nessun coinvolgimento, come anticipato da Linkiesta, per Cassamarca, mentre Caritrieste non ha ancora alzato il velo sulle sue intenzioni.

Nella settimana di Natale, quando il titolo è passato da 7,1 (prezzo post raggruppamento, 0,71 euro per azione pre raggruppamento) a 6,5 euro per azione, l’interpretazione del mercato era concorde nel considerare la performance discendente della banca guidata da Federico Ghizzoni legata all’avvicinarsi del momento in cui si rivolgerà al mercato per recuperare 7,5 miliardi di capitali freschi, più della metà dell’attuale capitalizzazione. Ma pare abbiano dunque contribuito anche le vendite del colosso dei fondi a stelle e strisce, che possiede quote di minoranza in molte società quotate sul Ftse Mib, soprattutto nelle utilities come Enel (2,73%), Eni (2,68%) e Terna (2,1%).

A margine dell’assemblea straordinaria dello scorso 15 dicembre, Federico Ghizzoni aveva ostentato ottimismo, spiegando: «Credo che Allianz abbia intenzione di partecipare all’aumento di capitale, come la maggior parte degli azionisti di riferimento». In questo senso, la riduzione della quota da parte di un socio rilevante come Blackrock, peraltro sotto la soglia di vigilanza in cui scatta l’obbligo di comunicazione al regolatore, non è un buon segno.

Che Piazza Cordusio sia alla ricerca di nuovi soci non è un mistero, tanto che nei mesi scorsi si è parlato di contatti con gli emissari del fondo sovrano qatarino e cinese. Quest’ultimo, quindici giorni fa, ha deciso di incrementare la sua potenza di fuoco di 50 miliardi di dollari, in cerca di occasioni ghiotte a prezzi di saldo in tutto il mondo, tra cui potrebbe figurare Unicredit. La quale, avendo lasciato sul terreno il 60% del suo valore nel corso del 2011 e dopo le pulizie di bilancio che hanno determinato minusvalenze per 10 miliardi di euro, è facile preda per chi vuole acquistare a sconto.

Se con lo scongelamento delle quote libiche – il fondo sovrano di Tripoli e la banca centrale del Paese sono i principali azionisti di Unicredit assieme agli emiratini di Aabar – Piazza Cordusio ha potuto tirare un sospiro di sollievo, Allianz potrebbe riservare più di una sorpresa. Oggi è socia poco sopra il 2% (2,048%), ma non è detto che possa aumentare il suo investimento, come alcuni rumors di mercato vanno ripetendo ormai da un mese. Le Fondazioni non hanno più capitali né la voglia di indebitarsi per non mollare la presa, seguendo l’esempio della Fondazione Mps, e soprattutto per riprendere le erogazioni sui territori che rappresentano il bacino di consenso per i loro organi sociali.

L’identikit del socio perfetto risponde a un profilo interessato a un’operazione di lungo termine, possibilmente senza pretendere un posto nel Cda. L’obiettivo del piano industriale è focalizzarsi sulle attività di banca domestica e consolidare la propria presenza in Turchia e Polonia, ma solo dopo aver chiuso l’aumento di capitale, che secondo indiscrezioni slitterà di qualche settimana per volere dell’imponente consorzio di garanzia guidato da BofA-Merrill Lynch e Mediobanca.

... non sò che fine farebbe l'Italia xò ! :'(
 
DDR3 2Gb 256Mx8 1600Mhz +3.72%
DDR3 2Gb 256Mx8 1333MHz +3.17%
DDR3 2Gb 256Mx8 eTT +3.79%
DDR3 1Gb 128Mx8 1333MHz +1.23%
DDR2 1Gb 128Mx8 800MHz +3.36%

OK!
 
NANYA TECH CORP December Sales Fall 50.38%

By Janet Ong - Jan 3, 2012 6:36 AM GMT+0100

NANYA TECH CORP said unconsolidated sales in December fell 50.38% to NT$2,008,611,000 from NT$4,048,028,000, according to a statement filed to the Taiwan Stock Exchange.

KO!

in gran parte credo sia dovuto al calo del prezzo delle memorie e in parte al calo della vendita.

mai 2 news positive... :wall:
 
Solland Solar exits cell production to become PV systems solution provider


Solland Solar has sold its Sunweb Metal Wrap Through cell manufacturing operations in The Netherlands to Pufin Group for an undisclosed sum. Solland Solar will focus on its Sunweb module development and will further develop its PV systems solutions business. Schott Solar also contributed to the development of the Sunweb modules. Pufin Group is involved in the PV industry through its affiliates EL.ITAL in Avellino, Italy and ELIFRANCE, in Saint Etienne, France. Pufin Group will continue to use Solland Solar’s cell technology in its subsidiaries modules and Sunways would continue to purchase cells from Pufin.

“Considering the difficult situation the PV industry finds itself in we are extremely happy to have found a good solution for our cell activities,” noted Henk Roelofs, Solland Solar CEO. “It enables Solland to speed up the transition from cell manufacturer to solar solutions provider while still securing the jobs of people involved in cell production”.

Solland Solar noted that approximately 70 staff are engaged in cell manufacturing at its plant in Holland, which has an annual capacity of 130MWp.

"The European market still offers important development and growth opportunities and with the creation of this group, which will represent one of the major European players in the photovoltaic, also by virtue of the significant investments made for several million euros of which much made by Solland Solar Cells, we are ready to capture [these] opportunities,” commented Massimo Pugliese, CEO of Pufin Group. “We believe that product quality will be the future differentiator to overcome the Far East low cost production.”

Pufin noted that it will also be working to increase the number of cell customers and expand capacity when required.

Solland Solar exits cell production to become PV systems solution provider | PV-Tech
 
DENARO LETTERA
N. proposte Quantità Prezzo Prezzo Quantità N. proposte
1 980 0,6335 0,6445 96.893 1 :eek::eek::eek::eek:
1 2.000 0,633 0,647 886 1
1 4.100 0,6325 0,648 2.000 1
1 1.000 0,6315 0,649 1.981 1
1 1.000 0,6265 0,6495 900 1
 
NANYA TECH CORP December Sales Fall 50.38%

By Janet Ong - Jan 3, 2012 6:36 AM GMT+0100

NANYA TECH CORP said unconsolidated sales in December fell 50.38% to NT$2,008,611,000 from NT$4,048,028,000, according to a statement filed to the Taiwan Stock Exchange.

KO!

in gran parte credo sia dovuto al calo del prezzo delle memorie e in parte al calo della vendita.

mai 2 news positive... :wall:


:no::D


Micron: rally del titolo in scia dell´upgrade di Barclays Capital
Finanzaonline.com - 3.1.12/16:41

+9% a Wall Street per il titolo Micron che si porta a 6,86 dollari.
Oggi Barclays Capital ha annunciato di aver alzato il giudizio sull´azienda statunitense di semiconduttori da "equalweight" a "overweight" con il prezzo obiettivo fissato a 9 dollari per azione. Deutsche Bank e Goldman Sachs hanno invece confermato la valutazione "hold". Indicazioni positive per il comparto arrivano anche dalla Semiconductor Industry Association, secondo cui "nonostante un calo delle vendite a novembre (-2,4%), l´industria dei chip chiuderà il 2011 in crescita" e nel 2012 "ci si attende un ulteriore miglioramento". Nel promuovere Micron, Barclays ha annunciato di aver ridotto il giudizio su Intel, Applied Materials, Freescale Semiconductor, Microchip Technology e Spansion a "equalweight" dal precedente "overweight".

Le notizie sulle borse di Finanzaonline.com
 
Micron jumps on report of DRAM consolidation

By Himank Sharma

Tue Jan 3, 2012 3:40pm EST

(Reuters) - Shares of Micron Technology Inc jumped as much as 11 percent on a report that one its biggest competitors, Elpida Memory, may merge with Toshiba Corp, in a sign of consolidation in an industry hurt by cut-throat competition.

On Tuesday, DigiTimes reported that the Japanese government was brokering talks between the troubled DRAM (dynamic random access memory chips) maker and Toshiba to merge operations.

"The Elpida news is a definite sign of consolidation which could lead to significantly better pricing in the industry," Nomura analyst Sidney Ho told Reuters.

Micron -- the only U.S. maker of DRAMs in a market flooded by Asian rivals -- has seen margins deteriorate over the last couple of quarters as oversupply hurt margins.

According to DRAMeXchange, an industry tracker, DRAM contract prices fell 58 percent last year, while spot price decreased 70 percent.

Elpida -- the number three maker of DRAMs -- has been struggling to pay back debt and was reported to have been in talks recently with Taiwan-based Nanya Technology to raise funds.

"We do expect a further consolidation in commodity DRAMs which eventually will lead to a price stabilization, starting in the second quarter," Robert Baird analyst Tristan Gerra said.

The DigiTimes report cited unnamed sources to say Toshiba may not attempt to return to the DRAM market if it integrates with Elpida.

"From a memory consolidation perspective it's a positive for the industry, that's what the market is looking at," Raymond James analyst Hans Mosesmann said about the report.

Shares of Micron, which is valued at $6.2 billion, were trading up 6 percent at $6.68 around midday on Nasdaq after touching a high of $6.96 in morning trade.

Separately, Barclays Capital raised the DRAM memory maker's stock to "overweight," citing better pricing in 2012, even as the brokerage downgraded five other technology stocks, including Intel Corp.

It expects Micron to benefit from higher pricing and stronger PC sales, likely from the second half of the year, the brokerage wrote in a note.
 
Ma che numeri ha il fotovoltaico italiano?

L'Italia nel 2011 è stata il più grande mercato mondiale del fotovoltaico, ma l'industria nazionale sta passando un momento difficile. Che peso ha il settore per l'economia nazionale? A fine 2010 erano circa 18.500 gli occupati diretti, 100mila contando l'indotto. Proponiamo alcuni grafici per avere un'idea dei tratti fondamentali del settore in Italia.

Redazione Qualenergia.it

03 gennaio 2012

Ma che numeri ha il fotovoltaico italiano? | QualEnergia.it
 
NANYA TECH CORP December Sales Fall 50.38%

By Janet Ong - Jan 3, 2012 6:36 AM GMT+0100

NANYA TECH CORP said unconsolidated sales in December fell 50.38% to NT$2,008,611,000 from NT$4,048,028,000, according to a statement filed to the Taiwan Stock Exchange.

KO!

Nanya reports month-on-month revenue decrease


Nanya Technology Corp (南亞科技), the nation’s top PC DRAM chipmaker, yesterday said revenue decreased 17 percent month-on-month last month to NT$2.01 billion (US$66.35 million), hitting its lowest level in about three years.
In November, Nanya Technology reported NT$2.42 billion in revenue. On an annual basis, sales plunged 50 percent last month from NT$4.05 billion in December 2010.

The company blamed the revenue contraction on a 20 percent reduction in shipments, company spokesman Pai Pei-lin (白培霖) said in a telephone interview.

However, the average selling price rebounded slightly from November, Pai said.
Demand was not bad in the second half of December compared with October and November. A recovery in the supply of hard disc drives also helped,” he said. OK!

Floods in Thailand that began in July severely damaged factories of several of the world’s major hard disc drive companies, which delayed PC shipments and hurt demand for memory chips.

“December should be the trough. I think there is only a slim possibility of a price decline in January,” Pai said, adding that chip prices on the daily-trading market were on the rise, which would create better odds of a price rise for Nanya Technology.

The benchmark PC DRAM price has soared 31 percent from its lowest point over the past two months, boosted by a large production cut by major DRAM chipmakers, including Nanya Technology and Japanese memory chipmaker Elpida Memory Inc, according to Taipei-based market researcher TrendForce Corp (集邦科技).

For the whole year of last year, Nanya Technology’s revenue fell 35 percent to NT$36.74 billion, from NT$56.54 billion in 2010.
In a separate statement, Inotera Memories Inc (華亞科技), a PC DRAM joint venture between Nanya Technology and US memory chipmaker Micron Technology Inc, said revenues slid 3.1 percent to NT$2.81 billion last month, from November’s NT$2.9 billion.

That represented a contraction of about 10 percent from NT$3.12 billion in December 2010. Overall, Inotera’s revenues dropped by 9.79 percent to NT$37.39 billion last year, compared with NT$41.45 billion in 2010.
Rexchip Electronics Corp (瑞晶電子), a local PC DRAM subsidiary of Elpida, yesterday said its revenues dropped 19.19 percent to NT$1.7 billion from NT$2.11 billion a year ago, according to a filing with the Taiwan Stock Exchange.

That brought the chipmaker’s total revenue last year to NT$29.33 billion, down 38.65 percent from NT$47.82 billion in 2010.
 
Elpida shares surge on report of possible Toshiba

(Reuters) - Shares of Elpida Memory rose more than 7 percent in early trade on Wednesday after the Taiwanese trade publication DigiTimes said the troubled chipmaker may merge with Toshiba.

The report is the latest in a series about possible survival plans for Japan's last remaining player in the dynamic random-access memory (DRAM) market, as it battles tumbling prices and loss of market share to South Korea's better-funded giants.

Japan's Asahi newspaper said last month Elpida was considering asking to delay paying back 30 billion yen ($391 million) in public funds after its earnings were hit by the European debt crisis.

A separate report said Elpida would start tie-up talks with Taiwan's Nanya Technology Corp with a view to a possible merger.

Toshiba shares fell 1 percent in early trade.

An Elpida spokesman said he was aware of the DigiTimes report, but declined to comment. No one at Toshiba was immediately available for comment.


colloqui Elpida - Nanya x possibile fusione... :eek::eek::eek: chissà cosa ci riserverà il 2012...
 
è scesa troppo in 2 anni i fondamentali e speculazione non mancano
 
.................momento "topico!":D:D:D




e il 18000 in acq. a 0,64 non lo vuole servire nessuno?:cool:
 
Ultima modifica:
daiii parti e prendi sto 20% oggi cavolooooo!!!!!
 
Ternienergia, completati 3 impianti fotovoltaici complessiva 5,8 MWp
04/01/2012 8.35.54


(Teleborsa) - Roma, 4 gen - TerniEnergia, società attiva nel settore dell’energia da fonti rinnovabili, ha completato nel quarto trimestre 2011 la costruzione di 3 nuovi impianti fotovoltaici di taglia industriale, per una potenza complessiva installata pari a 5,8 MWp. Gli impianti, situati nelle regioni Marche, Puglia e Sicilia, sono realizzati per conto di clienti terzi senza la fornitura di pannelli.
Pertanto, spiega una nota, il numero complessivo di impianti realizzati nel 2011 sale a 41 per una potenza complessiva installata pari a 75,5 MWp (di cui 10,4 MWp realizzati in "full equity", 12,8 MWp destinati alle joint venture e il restante per conto di clienti terzi).
TerniEnergia comunica, inoltre, che è in avanzata fase di realizzazione un impianto fotovoltaico di taglia industriale per una potenza complessiva di 4,8 MWp in Grecia.

Stefano Neri, Presidente e Amministratore Delegato di TerniEnergia, ha così commentato: "Siamo profondamente soddisfatti dei risultati industriali conseguiti nel corso di un anno condizionato dall’improvviso annullamento da parte del Governo del Terzo Conto Energia, da una lunga fase di incertezza normativa e dalla revisione del sistema incentivante. Grazie al buon andamento produttivo, TerniEnergia ha mantenuto anche nell’esercizio appena concluso un ottimo equilibrio finanziario. Nel corso del 2011, inoltre, la Società ha anticipato l’ingresso nel segmento dell’energy efficiency con l’obiettivo di conquistare una leadership in Italia, attraverso l’acquisizione di Lucos Alternative Energies, e ha avviato le attività per la realizzazione di impianti fotovoltaici all’estero, rafforzando le partnership con utilities italiane ed europee. I risultati ottenuti consentono di confermare l’obiettivo per il CDA di proporre all'Assemblea di mantenere invariato nel 2011 il dividendo in valore assoluto rispetto al 2010, a Euro 0,19 per azione. A tutto ciò, infine, si unisce una buona visibilità per l’inizio del 2012 con importanti cantieri già avviati".



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Ternienergia, completati 3 impianti fotovoltaici complessiva 5,8 MWp - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it
 
Fotovoltaico, il governo corre ai ripari contro la crisi del mercato:cool:

Metti un Governo (quello precedente) che rivede senza alcuna pianificazione gli incentivi a favore del settore del fotovoltaico.

Aggiungi la concorrenza cinese o meglio l’avanzata inesorabile dei prodotti a basso prezzo di chi può permettersi di ridurre i prezzi fino all’inverosimile e di dilazionare i termini di pagamento.

Mescola con le paure da crisi finanziaria e con il periodo invernale che non è sicuramente il più propizio per installare dei pannelli alimentati dal sole, oltre alla riduzione strutturale dei prezzi dei componenti scesi ad oggi di oltre il 40%, ed ecco pronto un mix esplosivo da servire per il 2012.

Secondo gli addetti ai lavori l’anno che verrà sarà l’anno della resa dei conti dove solo gli operatori più strutturati, in grado di diversificare il business, sopravviveranno a questa tempesta di assestamento del mercato.


Le previsioni danno come vincitori solo 2/3 produttori italiani di moduli, una dipartita di molte multinazionali dopo la sforbiciata agli incentivi per i grandi impianti e le regole restrittive sull’utilizzo di terreni agricoli e, lo spostamento del business al comparto residenziale. Con la grid parity alle porte, nei prossimi anni, sarà più interessante per i clienti pagare meno l’energia da fonte solare che non investire direttamente in un impianto.

Sono oltre 270.000 gli impianti installati in tutta Italia su tetti, coperture industriali ed agricole ma il potenziale è ancora enorme.

L’Italia rimarrà quindi un mercato interessante ma la fase “strutturale” di assestamento non si preannuncia certo indolore. Sul campo ci sono già migliaia di posti di lavoro come ad esempio in Veneto dove 1250 persone sono senza lavoro e dove la crisi delle 200 aziende del distretto sta mettendo in ginocchio un indotto che ne coinvolge altre 3500.

E’ di questi giorni la presentazione di un protocollo di intesa inviato al Ministro allo Sviluppo Economico, Corrado Passera dalla Provincia di Padova, dalle associazioni sindacali e di categoria e dalle imprese più importanti del settore.

Il documento si propone, in quattro punti, di delineare le strategie future a sostegno del comparto analizzando anche la situazione che, secondo i firmatari, si è aggravata a causa della mancanza di un piano energetico nazionale e dei ritardi di allaccio da parte di Terna o di Enel. La prima parte del documento analizza il settore; la seconda ne individua le criticità; la terza ne esplicita i costi e i benefici; la quarta elenca le proposte che aziende, associazioni di categoria e sindacati indicano al Governo e agli enti locali per rilanciare il settore. Ad oggi le sette più importanti realtà del distretto (Solon, Helios Technology, X Group, Ecoware, Ambra Sol, Ecoprogetti ed Ecoprogetti) hanno dovuto ricorrere alla cassa integrazione con ripercussioni disastrose sull’indotto di artigiani, fornitori e aziende collegate.

Ma non è solo il Veneto ad essere coinvolto nell’uragano. Anche in Puglia sono a rischio oltre 700 posti di lavoro dopo la fuorisciuta dal business del solare della divisione di BP, annunciata a fine anno dall’Amministratore Delegato Mike Petrucci.

In Brianza i lavoratori delle aziende italiane produttrici di moduli sono rientrati dalla cassa integrazione ma le difficoltà non mancano così come altre aziende che producono inverter o che sono direttamente o indirettamente coinvolte nella filiera dell’industria del solare. L’americana Memc, che in Alto Adige produceva polisilicio, è ferma dall’inizio di dicembre con la previsione di cassa integrazione a rotazione, in attesa che i mercati si riprendano.

Un uragano che sta passando sull’Italia ma che non ha risparmiato l’Europa e che ha visto il baricentro, qualche mese fa, negli Stati Uniti. L’americana Solyndra, fiore all’occhiello della green economy di Obama, è stata messa in ginocchio dal dumping cinese e il Governo americano ha dichiarato guerra ai concorrenti asiatici accusandoli di concorrenza sleale e di violazione delle regole sull’importazione. La crisi dei debiti sovrani e il fatto che Pechino ne ha in mano quote importante riduce però di molto la possibilità di azione su eventuali barriere doganali.

Sole in ombra anche nella culla dell’industria solare, la Germania. Per le due big tedesche, Solon e Solar Millenium, sono state avviate delle procedure di insolvenza mentre altri player della portata di Q-Cells e Conergy, arrancano da tempo. Solon è stata la prima società del settore a sbarcare in borsa in Germania, nel 1998 e ha fornito quasi tutti i pannelli solari montati a fine anni Novanta sugli edifici governativi inaugurati nella Berlino tornata allora capitale. Solar Millenium invece ha costruito le prime centrali a specchi parabolici d’Europa (Andasol in Spagna) ed è membro fondatore del Dii, il consorzio industriale che ha promosso Desertec, il progetto finalizzato a produrre energia pulita nei deserti africani e a trasportarla nei Paesi del Maghreb e in Europa.

Un uragano dove anche i giganti cinesi hanno subito delle perdite ma che rimangono comunque leader incontrastati grazie al massiccio sostegno finanziario di Pechino e alle politiche governative che vogliono la Cina fuori dal carbone con una produzione di energia da fonti rinnovabile del 15% entro il 2020

Nel frattempo, mentre i fuochi e i fulmini oscurano il sole di mezzo mondo, in Italia, a fine 2011, lo stabilimento produttivo di moduli fotovoltaici di 3Sun – joint venture paritetica tra Enel Green Power, Sharp e STMMicroelectronics – è entrato in produzione. A Catania, dove ha sede lo stabilimento, si produrranno nella fase iniziale moduli a film sottile multigiunzione per 160 MW all’anno, destinati ai mercati d’Europa, Medioriente e Africa

Fotovoltaico, il governo corre ai ripari contro la crisi del mercato



articolo interessante...............anche perche' da nessuna parte c'è il nome di Solsonica:cool::rolleyes::D
 
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