Esprinet
Esprinet non riesce ad arrestare l'emorragia partita martedì con la pubblicazione dei risultati del primo semestre 2021: il titolo scende sui minimi da metà maggio, dopo la violazione dei supporti a 15,50/15,70. I dati di bilancio sono in forte crescita. I ricavi si sono attestati a 2.236,8 milioni di euro, +22% a/a (+17% la crescita organica). L'EBITDA è stato pari a 41,7 milioni, +74% a/a (+59% su base organica). Il risultato netto è balzato a 22,1 milioni, +187% dai 7,7 milioni del primo semestre 2020. Il management non ha però migliorato la guidance 2021 sull'EBITDA adjusted, confermandola sopra gli 80 milioni di euro, "in attesa di verificare nel corso dei prossimi due mesi l'evoluzione in particolare della disponibilità di prodotto (componentistica elettronica, ndr)": questo ha probabilmente creato disappunto tra analisti e operatori provocando una brusca inversione di marcia. I prezzi hanno ora raggiunto a quota 13,06 il livello più basso da maggio, facendo sconfinare in zona di ipervenduto l'RSI a 14 sedute. Un'accelerazione sotto quest'area metterebbe in pericolo tutto il rialzo in atto da marzo 2020, per supporti a 11,50 almeno. Al rialzo, la rottura di area 17, massimi del 2021 allineati a quelli del 2007, spianerebbe la strada verso i record assoluti del 2006 a 18,17 euro.