Una persona si trova nella seguente situazione:
- Anno di nascita: 1955 (eta': 62 anni)
- Laurea (non riscattata): 1974 - 1980 (medicina, finita nei tempi giusti): 6 anni
- Specialita' (non riscattata): 1980 - 1984: 4 anni
- Lavoro come medico di base con versamenti ENPAM (ossia la acssa professionale dei medici): 1982 – 1990: 8 anni
- Lavoro come medico ospedaliero: dal 1990 ad oggi: 27 anni
A 65 anni di eta' la persona in questione vorrebbe valutare di andare in pensione, ma in base alle informazioni attualmente reperite non vi potra' andare ne' per vecchiaia (ossia a 67 anni), ne' per anzianita' (in quanto a 65 anni avra' 30 anni di contributi INPS + 8 ENPAM)
Per poter andare in pensione a questa eta' dovrebbe ricongiungere/cumulare gli 8 anni di ENPAM ai 30 (prospettici) di INPS, oltre a riscattare 4 anni di laurea o specialita' per arrivare a 42 anni
Quanto sopra secondo voi e' corretto?
Secondo punto
La ricongiunzione dovrebbe essere molto costosa, mentre il cumulo da quest'anno gratuito, tuttavia negli anni della contribuzione all'ENPAM (in base alle leggi in vigore a quel tempo) quest'ultima e' stata molto limitata e quindi questo cumulo dovrebbe avere l'effetto di fare "guadagnare anzianita' contributiva", pur tuttavia avendo un limitato impatto (incrementativo) sull'assegno (in quanto quest'ultimo verrebe determinato su base contributiva e non retributiva)
Vi risulta anche questo?
Terzo punto
La persona in questione ha solo 8 anni di contributi ENPAM e 5 di contributi INPS (per un totale di 13) alla data del 1995
Leggo dal sito INPS che "Il sistema retributivo si applica alle anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 2011 dai lavoratori con almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995"
Il riscatto laurea/specialita' conterebbe ai fini delle "anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 2011" di cui sopra?
Se si' potrebbe aver senso riscattare per cercare di raggiungere i 18 anni al 31 dicembre 1995?
Ringrazio in anticipo chi vorra' darmi una mano a capirci qualcosa in piu'
- Anno di nascita: 1955 (eta': 62 anni)
- Laurea (non riscattata): 1974 - 1980 (medicina, finita nei tempi giusti): 6 anni
- Specialita' (non riscattata): 1980 - 1984: 4 anni
- Lavoro come medico di base con versamenti ENPAM (ossia la acssa professionale dei medici): 1982 – 1990: 8 anni
- Lavoro come medico ospedaliero: dal 1990 ad oggi: 27 anni
A 65 anni di eta' la persona in questione vorrebbe valutare di andare in pensione, ma in base alle informazioni attualmente reperite non vi potra' andare ne' per vecchiaia (ossia a 67 anni), ne' per anzianita' (in quanto a 65 anni avra' 30 anni di contributi INPS + 8 ENPAM)
Per poter andare in pensione a questa eta' dovrebbe ricongiungere/cumulare gli 8 anni di ENPAM ai 30 (prospettici) di INPS, oltre a riscattare 4 anni di laurea o specialita' per arrivare a 42 anni
Quanto sopra secondo voi e' corretto?
Secondo punto
La ricongiunzione dovrebbe essere molto costosa, mentre il cumulo da quest'anno gratuito, tuttavia negli anni della contribuzione all'ENPAM (in base alle leggi in vigore a quel tempo) quest'ultima e' stata molto limitata e quindi questo cumulo dovrebbe avere l'effetto di fare "guadagnare anzianita' contributiva", pur tuttavia avendo un limitato impatto (incrementativo) sull'assegno (in quanto quest'ultimo verrebe determinato su base contributiva e non retributiva)
Vi risulta anche questo?
Terzo punto
La persona in questione ha solo 8 anni di contributi ENPAM e 5 di contributi INPS (per un totale di 13) alla data del 1995
Leggo dal sito INPS che "Il sistema retributivo si applica alle anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 2011 dai lavoratori con almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995"
Il riscatto laurea/specialita' conterebbe ai fini delle "anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 2011" di cui sopra?
Se si' potrebbe aver senso riscattare per cercare di raggiungere i 18 anni al 31 dicembre 1995?
Ringrazio in anticipo chi vorra' darmi una mano a capirci qualcosa in piu'