Età pensionamento, anni di contributi, cumulo

Mi inserisco anche io :D

Da 01/2013 sono operaio livello 4 - commesso alle vendite temp. indet.
L'anno prossimo completo la triennale.

Leggo:
se hai lavorato durante gli studi e i tuoi contributi sono stati pagati a un fondo previdenziale diverso dall’INPS, per esempio Inpgi (quello dei giornalisti)? Come detto sopra, eri coperto da assicurazione quindi per te nessuna possibilità di riscattare la laurea.

Io posso riscattarli o no? Thanks
 
Hai letto male perchè non hai aggiunto la speranza di vita:

Pensioni, cosi la speranza di vita allontanera la pensione nel tempo

e no, caro mander...io avevo letto eccome...forse tu ti sei distratto o non ne eri a conescenza.



Vi dispiace se mi inserisco anche io in questa discussione? Avrei bisogno di alcune informazioni e di sicuro voi potete aiutarmi...
Allora ,laureato in medicina Nell aprile 95, dal 96 al dicembre 2000 specializzazione di 5 anni,(né laurea ne specializzazione riscattate), dopo concorso pubblico si comincia a lavorare con contratto a tempo indeterminato presso ASL a partire dal luglio 2001. fino ad oggi ho 16 anni di contribuzione continua post 95 e dunque la mia pensione sarà calcolata tutta in termini contributivi.
Ho letto che per i contributivi puri esiste la possibilità di andare in pensione anticipata a 63 anni( più adeguamenti vari legati alla aspettativa di vita..)se e solo se si hanno almeno 20 anni di contribuzione e se in questi venti anni si è versato un montante contributivo tale da far maturare una pensione superiore a 2,8 volte la pensione sociale minima . In altre parole se in 20 anni hai versato all' INPS contributi tali da raggiungere la maturazione di una pensione NETTA pari almeno a 1250/1280 ,puoi andare in pensione al raggiungimento dei 63 anni..
Nel mio caso ,20 anni di contributi li raggiungerei nel luglio del 2021.
Ora vi chiedo:
Supponendo che a quel punto volessi lasciare il lavoro in ospedale (all età dunque di 56 anni..)e aspettassi l età di 63 per cominciare a ricevere la pensione , quanto avrei dovuto versare all' INPS in questi venti anni per raggiungere un montante contributivo adeguato a farmi percepire almeno 1280 euro di pensione NETTA ? E , spt, calcolando uno stipendio medio netto in questi 20 anni di 3000/3200 ce la farei a raggiungere l obbiettivo?
È vero inoltre che la liquidazione me la darebbero soltanto dopo due anni?
Grazie a chi ha avuto la pazienza di seguirmi e a chi vorrá rispondermi
 
Hai letto male perchè non hai aggiunto la speranza di vita:

Pensioni, cosi la speranza di vita allontanera la pensione nel tempo

Questo è un altro palese imbroglio legalizzato ai danni di tutti noi caproni che non alziamo mai la testa e non ci ribelliamo manco quando ci prendo a calci nei cocones...

"...Da segnalare inoltre che se l'aspettativa di vita si riducesse l'articolo 12, comma 12-bis del decreto legge 78/2010 non prevede la possibilità di una riduzione dei requisiti per il pensionamento. In altri termini l'adeguamento può avvenire solo al rialzo e mai al ribasso e, pertanto, una volta operato non si può tornare indietro. In caso di riduzione della speranza di vita i requisiti resteranno al più immutati rispetto al periodo precedente..."
 
e no, caro mander...io avevo letto eccome...forse tu ti sei distratto o non ne eri a conescenza.



Vi dispiace se mi inserisco anche io in questa discussione? Avrei bisogno di alcune informazioni e di sicuro voi potete aiutarmi...
Allora ,laureato in medicina Nell aprile 95, dal 96 al dicembre 2000 specializzazione di 5 anni,(né laurea ne specializzazione riscattate), dopo concorso pubblico si comincia a lavorare con contratto a tempo indeterminato presso ASL a partire dal luglio 2001. fino ad oggi ho 16 anni di contribuzione continua post 95 e dunque la mia pensione sarà calcolata tutta in termini contributivi.
Ho letto che per i contributivi puri esiste la possibilità di andare in pensione anticipata a 63 anni( più adeguamenti vari legati alla aspettativa di vita..)se e solo se si hanno almeno 20 anni di contribuzione e se in questi venti anni si è versato un montante contributivo tale da far maturare una pensione superiore a 2,8 volte la pensione sociale minima . In altre parole se in 20 anni hai versato all' INPS contributi tali da raggiungere la maturazione di una pensione NETTA pari almeno a 1250/1280 ,puoi andare in pensione al raggiungimento dei 63 anni..
Nel mio caso ,20 anni di contributi li raggiungerei nel luglio del 2021.
Ora vi chiedo:
Supponendo che a quel punto volessi lasciare il lavoro in ospedale (all età dunque di 56 anni..)e aspettassi l età di 63 per cominciare a ricevere la pensione , quanto avrei dovuto versare all' INPS in questi venti anni per raggiungere un montante contributivo adeguato a farmi percepire almeno 1280 euro di pensione NETTA ? E , spt, calcolando uno stipendio medio netto in questi 20 anni di 3000/3200 ce la farei a raggiungere l obbiettivo?
È vero inoltre che la liquidazione me la darebbero soltanto dopo due anni?
Grazie a chi ha avuto la pazienza di seguirmi e a chi vorrá rispondermi

Si, la legge di bilancio del 2017(232/2016),ha effettivamente eliminato le penalizzazioni previste dalla Fornero per chi andrà in pensione anticipata non avendo 67 anni e 10 mesi.

Da ora in avanti con chi sta tutto nel contributivo:

. bastano 63 anni + la speranza di vita
. 20anni di contributi
. una pensione pari a 2,8 l'assegno sociale

Sulla base di questi dati vediamo quale montante occorre per avere una pensione minima ora in corso d'opera

. assegno sociale = 448 mensile x 13 = 5824 annuo
. pensione minima lorda 5824 x 13 = 16307 annua
. pensione mensile lorda 1254 su 13 mensilita'
. pensione mensile netta 1254 x75 = (940 euro dato stimato)
. attuale coefficiente maschio 63 = 50,02
. montante occorrente 16307/50,02 = 326k

Se chiaramente si vuole il doppio occorre parallelamente raddoppiare il montante di 326K.e cosi via

Io sono caduto sulla legge di bilancio,ma sempre meglio della sigra Longari che è caduta sull'uccello,serenamente dico lavorate, lavorate, lavorate,non c'è più minestra.

PS - Il problema maggiore del contributivo non è tanto la contribuzione in se quanto il fatto che è strettamente legato al pil che non cresce
.
 
Ultima modifica:
Si, la legge di bilancio del 2017(232/2016),ha effettivamente eliminato le penalizzazioni previste dalla Fornero per chi andrà in pensione anticipata non avendo 67 anni e 10 mesi.

Da ora in avanti con chi sta tutto nel contributivo:

. bastano 63 anni + la speranza di vita
. 20anni di contributi
. una pensione pari a 2,8 l'assegno sociale

Sulla base di questi dati vediamo quale montante occorre per avere una pensione minima ora in corso d'opera

. assegno sociale = 448 mensile x 13 = 5824 annuo
. pensione minima lorda 5824 x 13 = 16307 annua
. pensione mensile lorda 1254 su 13 mensilita'
. pensione mensile netta 1254 x75 = (940 euro dato stimato)
. attuale coefficiente maschio 63 = 50,02
. montante occorrente 16307/50,02 = 326k

Se chiaramente si vuole il doppio occorre parallelamente raddoppiare il montante di 326K.e cosi via

Io sono caduto sulla legge di bilancio,ma sempre meglio della sigra Longari che è caduta sull'uccello,serenamente dico lavorate, lavorate, lavorate,non c'è più minestra.

PS - Il problema maggiore del contributivo non è tanto la contribuzione in se quanto il fatto che è strettamente legato al pil che non cresce
.
Grazie mille Mander..gentilissimo come al solito!
Non mi è ben chiara solo una cosa..il montante contributivo di 326k di cui parli è al netto vero?
se al termine dei vent anni riuscissi ad accumulare un simile montante ,otterrei una pensione lorda di 1250 euro?
E con una busta paga LORDA mediamente,sui vent anni di 6000 euro lordi , riuscirei a raggiungere tale minimo?
 
Io sono caduto sulla legge di bilancio,ma sempre meglio della sigra Longari che è caduta sull'uccello,serenamente dico lavorate, lavorate, lavorate,non c'è più minestra.

PS - Il problema maggiore del contributivo non è tanto la contribuzione in se quanto il fatto che è strettamente legato al pil che non cresce
.

Io non capisco proprio questo atteggiamento. Invece di dare delle dritte, di cercare e scoprire nelle pieghe delle leggi gli escamotage per andarsene prima dal lavoro e prendere una pensione in età decente, di trovare le eccezioni e magari qualche scorciatoia... fai il contrario... ometti, scoraggi, nascondi...
Ma perchè??? Ma che le paghi tu le pensioni???


Voglio dire:
non puoi sempre limitarti a dire
"La legge dice questo, devi lavorare fino a 67 anni e 10 mesi!"
Quando magari -esagero solo per far capire- esiste un comma che dice che
"... però se sei biondo puoi andare in pensione a 62 anni!"
Devi dire, informando che c'è quella possibilità... se sei biondo.
Dice... "ma io non sono biondo quindi non mi riguarda"
No! A quel punto, magari devi pure dire che nella legge non c'è scritto che devi essere biondo "naturale", e quindi basta che ti tingi i capelli quando vai a fare la domanda! E formalmente sarebbe sicuramente legale: non è colpa tua se chi scrive le leggi non lo sa fare!

Invece generalmente le cose vanno così:
qualcuno: "come posso andare in pensione a 62 anni?"
Mander: "Non puoi devi lavorare fino a 70, mettiti l'aniomo in pace"
qualcuno: "ma io ho letto che c'è l'ape..."
Mander: " non è vero, o non è sicuro e tanto non c'è copertura, non conviene, è inutile che ci provi..."
qualcuno: "ma come ho letto che se sei biondo..."
Mander: "ma che stai a dì? Va a lavorare invece di sognare ad occhi aperti..."

Mi chiedo ancora... ma perchè???
 
Ultima modifica:
Se hai un lordo da 80000 euro circa a spanne versi ogni anno più di 25000 euro di contributi (considerando che il lordo solitamente e' già depurato dalla quota del 24% che versa il datore di lavoro; il rimanente 9% circa lo versa il lavoratore e viene conteggiato nel lordo ), dunque in 20 anni ce la dovresti fare
 
Io non capisco proprio questo atteggiamento. Mi chiedo ancora... ma perchè???
Io lo capisco eccome, al lavoro di persone così ne ho avuto parecchie.

Il motivo qual è?
Semplice invidia, oppure antipatia, oppure il poter fare un torto alla persona in quanto la pensa diversamente!

Mi ricordo pure che quando venivi affiancato al collega più anziano questi spiegava al collega più giovane (oppure anziano uguale ma per la prima volta con quella mansione) solo le cose a metà e questo per mantenere la "supremazia" nell'incarico tale da poter dire ""io del mio lavoro so tutto e non sbaglio mai e questo povero stupido nonostante gli abbia spiegato tutto continua a non capire niente e a sbagliare"".

Tipico atteggiamento per mettersi in luce tra i colleghi e superiori facendo credere di essere una scienza e che gli altri a lui affiancati sono inferiori e meno capaci....
 
Grazie mille Mander..gentilissimo come al solito!
Non mi è ben chiara solo una cosa..il montante contributivo di 326k di cui parli è al netto vero?
se al termine dei vent anni riuscissi ad accumulare un simile montante ,otterrei una pensione lorda di 1250 euro?
E con una busta paga LORDA mediamente,sui vent anni di 6000 euro lordi , riuscirei a raggiungere tale minimo?

Al montante si arriva attraverso la contribuzione annuale del 33% della base imponibile pensionistica.Il montante viene poi rivalutato sulla base della media quinquennale del pil.

Se il pil non cresce, o è negativo come è accaduto in questi anni a partire dal 2009 il montante resta fermo al palo.

In queste condizioni per conseguire un montante di 326k occorrono 16500 corrispondente ad un imponibile base di 50 k.Nella sostanza avresti un gap pensionistico pari al 66%.Se poi il pil reale decresce peggio ancora,ed il sistema si avvita

Quando dico che occorre lavorare e che la minestra è finita non lo dico per sadismo lo dico sulla base di dati macroeconomici elementari .

Se l'Italia non cresce,non cresce il pil,cresce il debito pubblico, gli interessi da pagare, e l'incidenza della previdenza che ancora oggi dopo la riforma della Fornero è la più alta del mondo civilizzato.
 
Questo è un altro palese imbroglio legalizzato ai danni di tutti noi caproni che non alziamo mai la testa e non ci ribelliamo manco quando ci prendo a calci nei cocones...

"...Da segnalare inoltre che se l'aspettativa di vita si riducesse l'articolo 12, comma 12-bis del decreto legge 78/2010 non prevede la possibilità di una riduzione dei requisiti per il pensionamento. In altri termini l'adeguamento può avvenire solo al rialzo e mai al ribasso e, pertanto, una volta operato non si può tornare indietro. In caso di riduzione della speranza di vita i requisiti resteranno al più immutati rispetto al periodo precedente..."

A quanto pare i caproni hanno sterzato a dx verso i fardelli d'italia la lega e fozzaitalia .
 
Io non capisco proprio questo atteggiamento. Invece di dare delle dritte, di cercare e scoprire nelle pieghe delle leggi gli escamotage per andarsene prima dal lavoro e prendere una pensione in età decente, di trovare le eccezioni e magari qualche scorciatoia... fai il contrario... ometti, scoraggi, nascondi...
Ma perchè??? Ma che le paghi tu le pensioni???


Voglio dire:
non puoi sempre limitarti a dire
"La legge dice questo, devi lavorare fino a 67 anni e 10 mesi!"
Quando magari -esagero solo per far capire- esiste un comma che dice che
"... però se sei biondo puoi andare in pensione a 62 anni!"
Devi dire, informando che c'è quella possibilità... se sei biondo.
Dice... "ma io non sono biondo quindi non mi riguarda"
No! A quel punto, magari devi pure dire che nella legge non c'è scritto che devi essere biondo "naturale", e quindi basta che ti tingi i capelli quando vai a fare la domanda! E formalmente sarebbe sicuramente legale: non è colpa tua se chi scrive le leggi non lo sa fare!

Invece generalmente le cose vanno così:
qualcuno: "come posso andare in pensione a 62 anni?"
Mander: "Non puoi devi lavorare fino a 70, mettiti l'aniomo in pace"
qualcuno: "ma io ho letto che c'è l'ape..."
Mander: " non è vero, o non è sicuro e tanto non c'è copertura, non conviene, è inutile che ci provi..."
qualcuno: "ma come ho letto che se sei biondo..."
Mander: "ma che stai a dì? Va a lavorare invece di sognare ad occhi aperti..."

Mi chiedo ancora... ma perchè???

Perchè sono più realista del re,perchè questo è un paese che si accontenta delle frottole,dell'aria fritta,della deriva populista,del massimalismo parolaio,perchè le questioni vengono abilmente scansate,perchè il paese e invaso da orde di ciarlatani,perchè è un paese spaccato,perchè e perchè dringhiti/dra ed altri mille perchè.
 
Dunque per un medico non è difficile ottenere un montante di 326k in 20 anni, avendo un imponibile attorno ai 100k (24% versato dal datore di lavoro...ral di 70-80k con ulteriore versamento del 9%, quota dipendente)
Approssimando, un medico medio li versa in 10 anni circa
 
Dunque per un medico non è difficile ottenere un montante di 326k in 20 anni, avendo un imponibile attorno ai 100k (24% versato dal datore di lavoro...ral di 70-80k con ulteriore versamento del 9%, quota dipendente)
Approssimando, un medico medio li versa in 10 anni circa

Il punto per un medico non è avere un montante di 326 k,il punto è vivere di rendita con 1000 euro al mese.Siamo pratici e conseguenti
 
Dunque per un medico non è difficile ottenere un montante di 326k in 20 anni, avendo un imponibile attorno ai 100k (24% versato dal datore di lavoro...ral di 70-80k con ulteriore versamento del 9%, quota dipendente)
Approssimando, un medico medio li versa in 10 anni circa

Enrico..io dopo 16 anni di attività nel SSN da dirigente di primo liv. raggiungo un imponibile di 72/75 k annui.. 100K li prende un dirig. secondo livello , il primario.
E' chiaro che se poi fai anche attività privata , magari in "grigio" ma sbattendoti come un criceto sulla ruota nella gabbietta, vai anche altre, ma non è il mio caso.
 
Ultima modifica:
Il punto per un medico non è avere un montante di 326 k,il punto è vivere di rendita con 1000 euro al mese.Siamo pratici e conseguenti

il punto , caro Mander, non riguarda il medico che vive o meno con 1000 euro...riguarda chiunque. E' chiaro che ti devi attrezzare per tempo , i mille di pensione servono da "integrazione" .
Ed in piu...nel mio caso...c'è da considerare che dovrei cmq "sopravvivere" dai 57 fino al raggiungimento della età minima pensionabile dei 64 circa..
 
Mi inserisco anche io :D

Da 01/2013 sono operaio livello 4 - commesso alle vendite temp. indet.
L'anno prossimo completo la triennale.

Leggo:


Io posso riscattarli o no? Thanks

Tutte le lauree, se conseguite, sono riscattabili.La convenienza o meno dipende dalla distanza che ti separa dalla pensione e dalla progressione di carriera.In condizioni statiche meglio il fondo pensione.
 
Enrico..io dopo 16 anni di attività nel SSN da dirigente di primo liv. raggiungo un imponibile di 72/75 k annui.. 100K li prende un dirig. secondo livello , il primario.
E' chiaro che se poi fai anche attività privata , magari in "grigio" ma sbattendoti come un criceto sulla ruota nella gabbietta, vai anche altre, ma non è il mio caso.

Ciao, mi riferivo al costo totale per l'asl, non al tuo lordo (la cd ral)
Solitamente nei 72-75k non viene considerata la quota di contributi che versa l'asl (ovvero la fetta più grande, il 24% circa; il dipendente versa direttamente il 9%...totale 33%)
In sostanza, all'azienda costi più di 75k per via dei contributi e tasse varie (probabilmente ne costi 110...tolti i contributi in carico all'asl + altre voci di costo rimangono i 75k, che costituiscono la tua retribuzione annua lorda, dalla quale devi sottrarre tasse e quota contributi in carico al dipendente (9%) per arrivare alla retribuzione netta...

Dunque credo che tu abbia già raggiunto e superato il montante contributivo di 326k (riesci a verificare la tua posizione inps?)
 
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