ETF con buoni/alti dividendi vol 3 [ indice in 1° pagina ]

Buonasera, ho in carico ETF SEL Lyxor STOXX Europe Select Div. 30 UCITS ETF - Dist
sono rimasto un po deluso dal dividendo 0,91€ avevo considerato qualcosina in più.
Secondo voi tra l'ETF sopra citato e il EXSH iShares Stoxx Europe Sel. Divid. 30 UCITS ETF (DE) quale dei due è più performante e perchè se hanno lo stesso sottostante hanno un dividendo diverso ? Scusate ma non sono esperto e quindi non riesco a capire la differenza.
 
Buonasera, ho in carico ETF SEL Lyxor STOXX Europe Select Div. 30 UCITS ETF - Dist
sono rimasto un po deluso dal dividendo 0,91€ avevo considerato qualcosina in più.
Secondo voi tra l'ETF sopra citato e il EXSH iShares Stoxx Europe Sel. Divid. 30 UCITS ETF (DE) quale dei due è più performante e perchè se hanno lo stesso sottostante hanno un dividendo diverso ? Scusate ma non sono esperto e quindi non riesco a capire la differenza.
Storicamente SEL ha sempre pagato più dividendi di EXSH, quest'anno è andata diversamente.
Bisognava vedere che azioni c'erano in pancia ai due ETF nel corso dell'anno, prima e dopo i ribilanciamenti.
Ci riguarderemo fra 12 mesi !
 
Buonasera, ho in carico ETF SEL Lyxor STOXX Europe Select Div. 30 UCITS ETF - Dist
sono rimasto un po deluso dal dividendo 0,91€ avevo considerato qualcosina in più.
Secondo voi tra l'ETF sopra citato e il EXSH iShares Stoxx Europe Sel. Divid. 30 UCITS ETF (DE) quale dei due è più performante e perchè se hanno lo stesso sottostante hanno un dividendo diverso ? Scusate ma non sono esperto e quindi non riesco a capire la differenza.
Il lyxor è a replica sintetica e dovrebbe essere fiscalmente più efficente, e questo spiegherebbe i dividendi più alti. Però consideriamo anche l'andamento della quota i rendimenti si equivalgono e questo stona non poco.
 
Salve a Tutti ,
premetto che sono in una situazione di precarieta' lavorativa da poco anche se intravedo la Fornero anticipata(tra 4 anni se non cambiano ancora le cose:fiufiu:).
Per fortuna ho un buon gruzzolo da parte che mi permette una certa serenità . In considerazione della mia situazione ho ridotto la posizione azionaria al 25 % del portafoglio anche perche' ritengo che equity abbia corso molto ultimamente e devo proteggere il piu' possibile il capitale nel medio termine.
Oltre alle cedole derivanti dalle Obbligazioni mi chiedevo se puntare in qs. momento a girare un 5 % del mio portafoglio su un ETF Azionario a distribuzione con buoni dividendi per integrare il momento particolare.
Il razionale sarebbe che se il mercato azionario non ha molto da correre nei prossimi 3-4 anni forse è meglio un po' di distribuzione invece che accumulazione ...che ne pensate?
Nel caso che ETF suggerite ? GRazie .
quale sarebbe il PRO di un ETF a distribuzione?

Mi spiego meglio...puoi serenamente scegliere un ETF ad accomulazione ma con rendimento storico superiore e semplicemente vendere parti di quote "a piacere" per "staccarti" dei sostanzialmente dei dividenti.
 
quale sarebbe il PRO di un ETF a distribuzione?

Mi spiego meglio...puoi serenamente scegliere un ETF ad accomulazione ma con rendimento storico superiore e semplicemente vendere parti di quote "a piacere" per "staccarti" dei sostanzialmente dei dividenti.
a quanto mi hanno spiegato prendere un ETF ad accumulazione e prelevargli quote periodicamente (per simulare un dividendo ) ha l'ovvio vantaggio dell 'interesse composto ma accusa di piu' il Timing di acquisto delle quote (e ora le quotazioni sono alte ... con potenziali ribassi facendo un all in ora..)di un ETF value con quote fatte da titoli scelti per i loro alti dividendi .
Inolte necesssiterebbe una gestione piu' attiva (sempre per i timing di liquidazione quote a simulazione dividendo)....
 
quale sarebbe il PRO di un ETF a distribuzione?

Mi spiego meglio...puoi serenamente scegliere un ETF ad accomulazione ma con rendimento storico superiore e semplicemente vendere parti di quote "a piacere" per "staccarti" dei sostanzialmente dei dividenti.
- Conservazione di tutte le quote a prescindere dall'andamento di mercato
- Fattore psicologico
- Comodità dell'accredito automatico

Facile dire "staccati gli importi che vuoi quando vuoi", specie se tutto sale, ma in caso di lunghi bear market (o comunque molti anni senza crescita) beccati nei momenti sbagliati devi ripetutamente vendere in perdita, e più perdi, più quote dovrai vendere per raggiungere la cifra necessaria, togliendo quindi sempre più "carburante" e/o allungando molto di più i tempi per un successivo recupero (almeno) del capitale iniziale.

Che poi generalmente / storicamente sia tutto sostenibile lo stesso e più efficiente ok, ma non tutti sono ossessionati da questa cosa, o semplicemente non gliene frega nulla / non gli serve, quindi preferiscono la distribuzione perchè hanno priorità o obiettivi diversi ;)
 
a quanto mi hanno spiegato prendere un ETF ad accumulazione e prelevargli quote periodicamente (per simulare un dividendo ) ha l'ovvio vantaggio dell 'interesse composto ma accusa di piu' il Timing di acquisto delle quote (e ora le quotazioni sono alte ... con potenziali ribassi facendo un all in ora..)di un ETF value con quote fatte da titoli scelti per i loro alti dividendi .
Inolte necesssiterebbe una gestione piu' attiva (sempre per i timing di liquidazione quote a simulazione dividendo)....

Ni...se l'orizzonte dell'investimento è comunque a medio/lungo termine. In quanto:
  • il timing è secondario se si investe nel medio/lungo termine
  • il timing è secondario se si pensa di fare un PAC
  • il tipo di ETF ad accumulazione può essere settato a seconda dei titoli che si preferiscono (value piuttosto che growth ecc)
  • la gestione è "più attiva" si, ma alla fine puoi scegliere te di prelevare il 2 piuttosto che il 3% o 4% annuo anche solo in un'unica tranche

- Conservazione di tutte le quote a prescindere dall'andamento di mercato
- Fattore psicologico
- Comodità dell'accredito automatico

Facile dire "staccati gli importi che vuoi quando vuoi", specie se tutto sale, ma in caso di lunghi bear market (o comunque molti anni senza crescita) beccati nei momenti sbagliati devi ripetutamente vendere in perdita, e più perdi più quote dovrai vendere per raggiungere la cifra necessaria, togliendo quindi sempre più "carburante" e/o allungando molto di più i tempi per un successivo recupero (almeno) del capitale iniziale.

Che poi generalmente / storicamente sia tutto sostenibile lo stesso e più efficiente ok, ma non tutti sono ossessionati da questa cosa, o semplicemente non gliene frega nulla / non gli serve, quindi preferiscono la distribuzione perchè hanno priorità o obiettivi diversi ;)

Non sono d'accordo, se il mercato va male avere un ETF a distribuzione non ti salva....a titolo di esempio, se metti 10.000€ in un etf a distribuzione (GLDV) nel gennaio 2020, lo strumento valeva 40,56 per cui ti portavi a casa circa 246quote....il 23 marzo 2020 quelle tue belle quote valevano 24,26 per cui il tuo capitale era passato da 10.000 a 5.600€.....poi ti arriva un 4% di dividendo, si...ma su 5.600€ fanno comunque 224€ (contro i 400€ che ti aspettavi quando hai investito i 10.000€ a gennaio)...e se il titolo non risale, hai voglia a ritornare ai tuoi 10.000€ iniziali…e gli stessi 224€ li avresti portati a casa vendendo 8 quote all’anno su un etf ad accumulazione.
 
Ultima modifica:
Non sono d'accordo, se il mercato va male avere un ETF a distribuzione non ti salva....

Invece con quelli ad accumulo faresti faville :o ... se il mercato va male (e a lungo) è un problema per tutti a prescindere e stop.

Come detto, su orizzonti lunghi di almeno 20-30 anni, ammesso e non concesso che tutto vada avanti come sempre stato a livello statistico e storico dei rendimenti, l'accumulo permette di sfruttare maggiormente l'interesse composto, è fiscalmente più efficiente e il capitale può crescere molto di più... soluzione ideale per chi cerca e vuole proprio questi potenziali vantaggi, sia per tenore di vita ricercato, sicurezza finanziaria personale o per lasciare a figli / eredi somme più alte possibili ... altri invece il capitale a un certo punto lo vogliono decumulare, perchè (esempio) sono soli e senza eredi, ed essere i più ricchi del cimitero non ci tengono particolarmente. Quindi si fanno bastare il capitale e la rendita automatica che questo è in grado di generare, senza farsi tante menate sul se, come, dove, quando e perchè l'alternativa dell'accumulazione sarebbe invece migliore :rolleyes:.

Ma niente non ci si arriva a capirlo, ogni tot alcuni utenti devono saltare fuori con la solita crociata, sentendosi in dovere di esaltare la magnificenza dell'accumulazione e facendo più o meno subdolamente intendere che chi invece (nonostante i vantaggi dell'acc. che nessuno nega) preferisce legittimamente la distribuzione sia un mentecatto o un ignorante finanziario che non ha capito un tubo di come dovrebbe o potrebbe investire i propri soldi. :rolleyes:

E con questo la chiudo qui, perchè tanto proseguire sarebbe inutile.
 
Preferisco gli etf che danno dividendi ma soprattutto per una questione psicologica, è rassicurante avere un flusso cedolare, inoltre se tieni il fondo per un periodo più o meno lungo e arriva un crollo improvviso e non sei riuscito a venderlo in tempo, aver potuto godere delle cedole negli anni passati attenua, matematicamente ma soprattutto psicologicamente, la perdita
 
Non sono d'accordo, se il mercato va male avere un ETF a distribuzione non ti salva....a titolo di esempio, se metti 10.000€ in un etf a distribuzione (GLDV) nel gennaio 2020, lo strumento valeva 40,56 per cui ti portavi a casa circa 246quote....il 23 marzo 2020 quelle tue belle quote valevano 24,26 per cui il tuo capitale era passato da 10.000 a 5.600€.....poi ti arriva un 4% di dividendo, si...ma su 5.600€ fanno comunque 224€ (contro i 400€ che ti aspettavi quando hai investito i 10.000€ a gennaio)...e se il titolo non risale, hai voglia a ritornare ai tuoi 10.000€ iniziali…e gli stessi 224€ li avresti portati a casa vendendo 8 quote all’anno su un etf ad accumulazione.

Puoi chiarire questo aspetto?

Sempre seguendo questo esempio, ti arrivano 0,20/0,30€ ogni quota per 4 volte l'anno (approssimazione per fare i conti semplici) facciamo più o meno 1€ ogni anno

Quindi tornando al tuo esempio 246 quote = circa 246€ sia con quota con valore 40,56 che quando quotava 24,26
 
Buongiorno a tutti , vi spiego la mia situazione .

Al momento ho pac su swda ed eimi .

Ho un po’ di liquidità da investire , poca roba (<10k) .

Sono indubbio se incrementare il pac sui 2 etf oppure se aprire qualcosa di nuovo.

Un po’ li volevo mettere nel conto deposito che con i tassi attuali mi sembra appetibile , ma la rimanente non saprei dove allocarla .

Avete qualche consiglio ?

Grazie
 
Puoi chiarire questo aspetto?

Sempre seguendo questo esempio, ti arrivano 0,20/0,30€ ogni quota per 4 volte l'anno (approssimazione per fare i conti semplici) facciamo più o meno 1€ ogni anno

Quindi tornando al tuo esempio 246 quote = circa 246€ sia con quota con valore 40,56 che quando quotava 24,26
Eh no…il dividendo non viene creato dal niente….non è che a gennaio paga il 4% (ipotesi su 10.000€) e a marzo paga l’8% (controvalore sceso a 5.000€ per abbassamento dei mercati)
 
Preferisco gli etf che danno dividendi ma soprattutto per una questione psicologica, è rassicurante avere un flusso cedolare, inoltre se tieni il fondo per un periodo più o meno lungo e arriva un crollo improvviso e non sei riuscito a venderlo in tempo, aver potuto godere delle cedole negli anni passati attenua, matematicamente ma soprattutto psicologicamente, la perdita
Questo sarebbe vero se confronti un etf a distribuzione e uno in accumulazione e basta. Il mio suggerimento era di fare uno in accumulazione e prelevare le quote in modo libero (magari un anno hai bisogno della cedola…oppure ne vuoi una a marzo e una ad ottobre e ti basta 2% annuo)…
 
Questo sarebbe vero se confronti un etf a distribuzione e uno in accumulazione e basta. Il mio suggerimento era di fare uno in accumulazione e prelevare le quote in modo libero (magari un anno hai bisogno della cedola…oppure ne vuoi una a marzo e una ad ottobre e ti basta 2% annuo)…

Capisco il ragionamento, funziona se uno stabilisce in anticipo delle regole e si autodisciplina senza farsi condizionare emotivamente dalle condizioni di mercato, che si salga o si scenda
 
Eh no…il dividendo non viene creato dal niente….non è che a gennaio paga il 4% (ipotesi su 10.000€) e a marzo paga l’8% (controvalore sceso a 5.000€ per abbassamento dei mercati)
L'importo del dividendo non dipende dal valore della quota.
 
Eh no…il dividendo non viene creato dal niente….non è che a gennaio paga il 4% (ipotesi su 10.000€) e a marzo paga l’8% (controvalore sceso a 5.000€ per abbassamento dei mercati)
Era un esempio con dati presi da justetf.com
 
Con gli etf (purtroppo) dipende eccome,... non funziona come i singoli titoli.
In che senso ? Il dividendo dell'etf dovrebbe essere costituito dai dividendi delle società che lo compongono.

Es. il TDIV :
L'ETF Dividendi sfrutta i vantaggi degli ETF, come la facilità di trading e i costi ridotti, per offrire un reddito regolare. Identifichiamo società che pagano dividendi di alta qualità a livello globale e diversifichiamo su di esse per limitare il rischio. L'ETF trasferisce i dividendi ricevuti dai suoi investimenti. In genere, questo avviene quattro volte all'anno. Il dividendo, tuttavia, non è garantito. Nel caso in cui i dividendi percepiti siano troppo esigui, è possibile saltare una o più distribuzioni.
 
In che senso ? Il dividendo dell'etf dovrebbe essere costituito dai dividendi delle società che lo compongono.

Perchè negli etf è il NAV il punto di riferimento per determinare l'ammontare nominale del dvd, oltre al rendimento complessivo del sottostante.

Se il sottostante mantiene stabile il rendimento della distribuzione (mettiamo 5% lordo), ma il NAV cala del xx% in tot tempo/anni per altri motivi (speculazione, forti vendite, o accumulo di costi in caso di hedging ad esempio), l'etf comunque non può distribuire di più di quel 5%, perchè vorrebbe dire "regalare" rendimento supplementare (che non esiste), intaccando ulteriormente il NAV, quindi non farebbe altro che ridare indietro parte dei soldi messi dagli investitori nell'etf.

Esempio:

- NAV a 100€, rendimento della distribuzione sottostante 5% ---> dvd annuo staccato dall'etf può essere 5€

- NAV scende a 70€ dopo tot anni, rendimento dist. sempre al 5% ---> dvd staccato sarà per forza il 5% di 70, non più di 100€ come era prima, quindi 3.5€

Se così non fosse, continuare a staccare 5€ col NAV a 70 significa che l'etf dovrebbe corrispondere un rendimento del 7.14%, 2 punti più alto del sottostante che abbiamo ipotizzato rimanere al 5%. Chi ce lo mette quel 2% in più? Babbo Natale? :D
 
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