ETF domiciliati in Olanda (NL) oppure in Irlanda (IE) o in UK

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

Quindi NL IE LU poca cambia visto che con tutti abbiamo. Medesimo trattato eppure quasi tutti i fondi azionario "usa centetrico" hanno domicilio in IE

Nel mio estratto conto Fineco ho alcuni dividendi da etf domiciliati in Irlanda (ISIN IE).
Trovo solo la ritenuta italiana del 26% (o, in parte, 12,5% secondo la composizione dell’ETF, se include obbligazioni in white list).
Secondo quanto spiegato in questo thread e da altre fonti tuttavia c’è anche una trattenuta a monte pagata dallo stesso ETF al paese dove gli emittenti dei titoli compresi nell’ETF hanno residenza fiscale.
In particolare per un etf sull’azionario USA si applica la withholding tax americana che in misura ordinaria è del 30% ma si riduce al 15% per gli ETF domiciliati in IE grazie a un trattato IE-US... trattato che invece a quanto pare non c’è tra LU e US.

Vedi anche

ETF investors: don’t get caught out by the wrong domicile | Money Observer


(...)
Equity funds are required to pay taxes on the dividends distributed by their holdings, and dividend withholding tax rates vary across jurisdictions, depending on the various tax treaties in place.

So Irish-domiciled ETFs, for example, benefit from the US/Ireland double taxation treaty, which reduces standard withholding tax rates on US stock dividends from 30 to 15 per cent, whereas Luxembourg-domiciled ETFs are subject to the full 30 per cent tax rate.

Whether subject to reduced or full rates, all dividend tax payments are executed as part of the day-to-day management of an ETF. As a consequence, this is not a practice directly visible to the end investor, (...)
 
Nel mio estratto conto Fineco ho alcuni dividendi da etf domiciliati in Irlanda (ISIN IE).
Trovo solo la ritenuta italiana del 26% (o, in parte, 12,5% secondo la composizione dell’ETF, se include obbligazioni in white list).
Secondo quanto spiegato in questo thread e da altre fonti tuttavia c’è anche una trattenuta a monte pagata dallo stesso ETF al paese dove gli emittenti dei titoli compresi nell’ETF hanno residenza fiscale.
In particolare per un etf sull’azionario USA si applica la withholding tax americana che in misura ordinaria è del 30% ma si riduce al 15% per gli ETF domiciliati in IE grazie a un trattato IE-US... trattato che invece a quanto pare non c’è tra LU e US.

Vedi anche

ETF investors: don’t get caught out by the wrong domicile | Money Observer


(...)
Equity funds are required to pay taxes on the dividends distributed by their holdings, and dividend withholding tax rates vary across jurisdictions, depending on the various tax treaties in place.

So Irish-domiciled ETFs, for example, benefit from the US/Ireland double taxation treaty, which reduces standard withholding tax rates on US stock dividends from 30 to 15 per cent, whereas Luxembourg-domiciled ETFs are subject to the full 30 per cent tax rate.

Whether subject to reduced or full rates, all dividend tax payments are executed as part of the day-to-day management of an ETF. As a consequence, this is not a practice directly visible to the end investor, (...)

E fin qui ci siamo, la "witholding tax" viene sottratta alla fonte dall emittente quindi cosa è questa ulteriore tassazione NL-it se non c'è doppia imposizione? Essendo l Olanda una monarchia sarà come in UK la famosa "tassa della regina"? :D
 
Ultima modifica:
E fin qui ci siamo, la "witholding tax" viene sottratta alla fonte dall emittente quindi cosa è questa ulteriore tassazione NL-it se non c'è doppia imposizione? Essendo l Olanda una monarchia sarà come in UK la famosa "tassa della regina"? :D
E' una seconda withholding tax. Non c'e' una doppia imposizione con la prima, perche' sono applicate a soggetti diversi (la prima e' applicata al fondo sui dividendi ricevuti dalle societa' di cui detiene azioni, la seconda e' applicata all'investitore sui dividendi percepiti dal fondo). La doppia imposizione semmai c'e' tra questa seconda withholding tax e l'imposta italiana del 26%, se uno ha tempo di farlo penso possa fare richiesta di rimborso. L'Agenzia delle Entrate ha predisposto questo modulo per il caso dell'Olanda, ma qui dice anche che dopo essersi fatti firmare e timbrare il modulo da una Direzione provinciale dell'Agenzia delle Entrate bisogna rivolgersi all'Autorita' fiscale estera... tanti auguri a comunicare con il fisco olandese. :D
 
Ultima modifica:
E fin qui ci siamo, la "witholding tax" viene sottratta alla fonte dall emittente quindi cosa è questa ulteriore tassazione NL-it se non c'è doppia imposizione? Essendo l Olanda una monarchia sarà come in UK la famosa "tassa della regina"? :D


Comunque la "tassa della regina" (0,5%) è solo sull'acquisto non sui dividendi che anzi in UK sono esenti da tassazione. Tra parentesi quella britannica mi pare una scelta saggia perché favorisce chi mantiene a lungo un titolo rispetto a chi lo rivende a breve. :)
 
E' una seconda withholding tax. Non c'e' una doppia imposizione con la prima, perche' sono applicate a soggetti diversi (la prima e' applicata al fondo sui dividendi ricevuti dalle societa' di cui detiene azioni, la seconda e' applicata all'investitore sui dividendi percepiti dal fondo). La doppia imposizione semmai c'e' tra questa seconda withholding tax e l'imposta italiana del 26%, se uno ha tempo di farlo penso possa fare richiesta di rimborso. L'Agenzia delle Entrate ha predisposto questo modulo per il caso dell'Olanda, ma qui dice anche che dopo essersi fatti firmare e timbrare il modulo da una Direzione provinciale dell'Agenzia delle Entrate bisogna rivolgersi all'Autorita' fiscale estera... tanti auguri a comunicare con il fisco olandese. :D

Se è così, allora sarebbe di fatto tripla imposizione! Tuttavia non capisco la ratio della trattenuta olandese, a che titolo trattengono quel 15% sul netto frontiera, visto che, se ho ben capito, non si tratta né del paese di residenza fiscale delle società che pagano i dividendi... né del paese dell'investitore che li riceve tramite l'etf a distribuzione. Questa trattenuta si verifica con tutte le banche?
 
Io ci ho perso la pazienza con la mia banca ancora oggi nn mi hanno dato una risposta. L'unica soluzione x non essere "fregato" , cambiare strumento finanziario
 
Ciao ragazzi, sono nuovo e mi approccio all'argomento forse più spinoso: la doppia/tripla tassazione doppio carpiata con avvitamento!

Scherzi a parte, correggetemi se sbaglio.

Il fatto è che vorrei comprare un ETF CORE MSCI World, e ho bisogno che sia a distribuzione, perciò ci sono queste due alternative:
1) HMWD, IE00B4X9L533, TER 0.15%; domiciliato in Irlanda
2) WRDEUA, LU0340285161, TER 0.30%; domiciliato in Lussemburgo

Ora, considerando che a mio parere sono due ETF ottimi, replicano bene il loro indice, non perdono punti per strada, hanno rendimenti sovrapponibili ecc ecc, rimane la questione fiscale sulla tassazione dei dividendi.

Perciò provo a esporvi ciò che ho capito dalle ricerche in Internet e qui sul forum (che è una fonte eccezionale di info, vi ringrazio tutti):
Per i titoli che sono all'interno dell'ETF e sono USA ci sarebbe una tassazione USA del 30%, ma l'Irlanda ha un trattato bilaterale con gli USA, quindi l'ETF irlandese avrebbe una prima ritenuta del 15%, mentre il lussemburghese del 30, non avendo (a quanto ho capito) il Lussemburgo, nessun trattato con gli USA.

Poi, l'Irlanda di per sé non trattiene nessuna parte del dividendo, mentre il Lussemburgo tratterrebbe un 15% in virtù di un trattato bilaterale con l'Italia.

Ovviamente in Italia entrambi verrebbero poi tassati al 26%.

Perciò otteniamo:
- ETF Irlandese → 15% + 0% + 26% = 37.1% (ovvero 0.85 x 0.74 = 0.629)
- ETF Lussemburghese → 30% + 15% + 26% = 56% (ovvero 0.70 x 0.85 x 0.74 = 0.44)

Ma questi conti sono corretti?
Il dubbio mi viene perché ci sarebbe una sproporzione incredibile e un ETF Lussemburghese a questo punto avrebbe poco senso, oltretutto non ho ben chiaro come si comporterebbe invece in caso fosse ad accumulazione, dovrei contare la ritenuta del 15% + 26% solo in fase di vendita ed eventuale plusvalenza?

Scusate il post kilometrico, ma spero almeno di essere stato chiaro nell'esposizione del mio dubbio.
Ringrazio chiunque si voglia prendere la briga di leggere tutto in anticipo,
saluti!
 
Si, dicono che sia come dici tu ma pero' se mi chiedi la "fonte" cioe' dove sta scritto non saprei cosa risponderti.....il dubbio che ho e' se questa cosa vale solo per gli etf sui mercati USA o per tutti. Nel tuo caso la scelta e' facile: l'Etf domiciliato in Irlanda ha anche il ter piu' basso....oltretutto i due piu' grandi gestori Vanguard e BlackRock sono anchessi domiciliati li...Per il discorso accumulo o distribuzione ai fini della tassazione non cambia nulla perche' il gestore paghera' il 15% subito e tu pagherai il 26 in fase di vendita.
 
Ciao ragazzi, sono nuovo e mi approccio all'argomento forse più spinoso: la doppia/tripla tassazione doppio carpiata con avvitamento!

Scherzi a parte, correggetemi se sbaglio.

Il fatto è che vorrei comprare un ETF CORE MSCI World, e ho bisogno che sia a distribuzione, perciò ci sono queste due alternative:
1) HMWD, IE00B4X9L533, TER 0.15%; domiciliato in Irlanda
2) WRDEUA, LU0340285161, TER 0.30%; domiciliato in Lussemburgo

Ora, considerando che a mio parere sono due ETF ottimi, replicano bene il loro indice, non perdono punti per strada, hanno rendimenti sovrapponibili ecc ecc, rimane la questione fiscale sulla tassazione dei dividendi.

Perciò provo a esporvi ciò che ho capito dalle ricerche in Internet e qui sul forum (che è una fonte eccezionale di info, vi ringrazio tutti):
Per i titoli che sono all'interno dell'ETF e sono USA ci sarebbe una tassazione USA del 30%, ma l'Irlanda ha un trattato bilaterale con gli USA, quindi l'ETF irlandese avrebbe una prima ritenuta del 15%, mentre il lussemburghese del 30, non avendo (a quanto ho capito) il Lussemburgo, nessun trattato con gli USA.

Poi, l'Irlanda di per sé non trattiene nessuna parte del dividendo, mentre il Lussemburgo tratterrebbe un 15% in virtù di un trattato bilaterale con l'Italia.

Ovviamente in Italia entrambi verrebbero poi tassati al 26%.

Perciò otteniamo:
- ETF Irlandese → 15% + 0% + 26% = 37.1% (ovvero 0.85 x 0.74 = 0.629)
- ETF Lussemburghese → 30% + 15% + 26% = 56% (ovvero 0.70 x 0.85 x 0.74 = 0.44)

Ma questi conti sono corretti?
Il dubbio mi viene perché ci sarebbe una sproporzione incredibile e un ETF Lussemburghese a questo punto avrebbe poco senso, oltretutto non ho ben chiaro come si comporterebbe invece in caso fosse ad accumulazione, dovrei contare la ritenuta del 15% + 26% solo in fase di vendita ed eventuale plusvalenza?

Scusate il post kilometrico, ma spero almeno di essere stato chiaro nell'esposizione del mio dubbio.
Ringrazio chiunque si voglia prendere la briga di leggere tutto in anticipo,
saluti!

1. Avendo sul conto solo etf domiciliati IE posso confermare per esperienza diretta solo la prima parte. Quanto al domicilio LU, dove hai letto che LU trattiene il 15% sui dividendi distribuiti da un ETF all’investitore finale?

2. Il 26% sulle plusvalenze lo paghi se e quando realizzi una plusvalenza, quindi in pratica quando vendi realizzando un profitto rispetto al prezzo d’acquisto. Se non vendi o vendi in pari o in perdita, non c’è plus!
Questo vale per qualsiasi ETF.
 
1. Avendo sul conto solo etf domiciliati IE posso confermare per esperienza diretta solo la prima parte. Quanto al domicilio LU, dove hai letto che LU trattiene il 15% sui dividendi distribuiti da un ETF all’investitore finale?

2. Il 26% sulle plusvalenze lo paghi se e quando realizzi una plusvalenza, quindi in pratica quando vendi realizzando un profitto rispetto al prezzo d’acquisto. Se non vendi o vendi in pari o in perdita, non c’è plus!
Questo vale per qualsiasi ETF.

Scusate ma avevo letto male....in effetti quello LU dovrebbe essere 30 + 26 che diventa 15 + 26 in Irlanda perche' agevolato. Ma questo dovrebbe valere per la tassazione USA.....
 
1. Avendo sul conto solo etf domiciliati IE posso confermare per esperienza diretta solo la prima parte. Quanto al domicilio LU, dove hai letto che LU trattiene il 15% sui dividendi distribuiti da un ETF all’investitore finale?

2. Il 26% sulle plusvalenze lo paghi se e quando realizzi una plusvalenza, quindi in pratica quando vendi realizzando un profitto rispetto al prezzo d’acquisto. Se non vendi o vendi in pari o in perdita, non c’è plus!
Questo vale per qualsiasi ETF.

Ciao, innanzitutto grazie per la risposta!

Poi, se cerchi su Google "trattato bilaterale Lussemburgo Italia" ti esce un PDF di 18 pagine, all'articolo 10, i primi due paragrafi dicono:

1. I dividendi pagati da una società residente di uno Stato contraente ad un residente dell'altro Stato
contraente sono imponibili in detto altro Stato.

2. Tuttavia, tali dividendi sono imponibili anche nello Stato contraente di cui la società che paga i
dividendi è residente ed in conformità alla legislazione di detto Stato, ma se la persona che
percepisce i dividendi ne è il beneficiario effettivo, l'imposta così applicata non può eccedere il 15
per cento dell'ammontare lordo dei dividendi. Questo paragrafo non pregiudica l'imposizione della
società per gli utili con i quali sono stati pagati i dividendi.

Da qui io ho capito che il Lussemburgo trattiene un 15% perché la società è residente lì... Però è scritto in burocratichese antico, non lo mastico bene, magari ho capito una scemenza, ditemi voi che siete più esperti!
 
Ciao, innanzitutto grazie per la risposta!

Poi, se cerchi su Google "trattato bilaterale Lussemburgo Italia" ti esce un PDF di 18 pagine, all'articolo 10, i primi due paragrafi dicono:



Da qui io ho capito che il Lussemburgo trattiene un 15% perché la società è residente lì... Però è scritto in burocratichese antico, non lo mastico bene, magari ho capito una scemenza, ditemi voi che siete più esperti!



Scusate, mi autocito perché non so come si fa a modificare il post:
la domanda in soldoni è: "dato che il dividendo lo paga una società USA effettivamente che sta dentro un prodotto di una società Lussemburghese, quel 15% va pagato perché il dividendo lo distribuisce una società Lussemburghese appunto, o non va pagato perché arriva da una società USA?"
 
In linea generale, trovo questa spiegazione sul sito iShares:

E’ importante capire che, a grandi linee, le imposte sugli ETF sono applicate a tre livelli: il fondo, l’investitore e l’investimento.

A livello d’investitore sono rilevanti il domicilio del fondo e quello dell’investitore stesso.
A livello di fondo è importante il luogo in cui esso è domiciliato, se versa o meno le imposte in tale luogo e se le imposte sui dividendi vengono trattenute alla fonte al momento delle distribuzioni effettuate dal fondo.
A livello d’investimento sottostante, la fonte ed il tipo d’investimento hanno un impatto riguardo alla trattenuta alla fonte delle imposte sul reddito o sulle plusvalenze, ricevute dal fondo.

Fiscalita | Didattica | iShares


Per quanto riguarda l'imposizione a livello di fondo nel luogo in cui esso è domiciliato, per i Paesi Bassi si potrebbe provare a chiedere a un gestore olandese come VanEck
https://www.vaneck.com/se/it/about-us/contact-us?country=it&audience=retail
 
Ogniuno dice la sua:D

Vediamo cosa dice il gestore olandese. Ho domandato e VanEck ha immediatamente risposto.

===


La ringrazio per la Sua mail e l’interesse in VanEck.

Per quanto riguarda la tassazione dei dividendi le posso dire in generale che per un investitore italiano, non ci sono svantaggi nel detenere prodotti di investimento di diritto olandese,
se paragonati con prodotti di investimento di diritto irlandese. Ecco nello specifico le risposte alle Sue domande:

La witholding tax per titoli US all’interno di un ETF di diritto olandese è del 15% come per un ETF di diritto irlandese.

2/3 I dividendi al netto per entrambi gli strumenti (ETF olandese vs ETF irlandese) sono identici. L’unica differenza -quella che l’investitore vede (e non vede) sul cartaceo- stà nel fatto che

I dividendi mostrati per un prodotto di diritto irlandese sono già al netto delle detenute del 15% in base alla tassazione tra Italia e Irlanda e ai quali successivamente verranno detratti ulteriori 26%, mentre
I dividendi mostrati per un prodotto di diritto olandese vengono mostrati al lordo, seguiti dalla deduzione del 15% (tra Italia e Olanda) e successivamente del 26% (Italia) sul resoconto del cliente.

Entrambi i dividendi al netto corrispondono in circa alla stessa somma.

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Vediamo cosa dice il gestore olandese. Ho domandato e VanEck ha immediatamente risposto.

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La ringrazio per la Sua mail e l’interesse in VanEck.

Per quanto riguarda la tassazione dei dividendi le posso dire in generale che per un investitore italiano, non ci sono svantaggi nel detenere prodotti di investimento di diritto olandese,
se paragonati con prodotti di investimento di diritto irlandese. Ecco nello specifico le risposte alle Sue domande:

La witholding tax per titoli US all’interno di un ETF di diritto olandese è del 15% come per un ETF di diritto irlandese.

2/3 I dividendi al netto per entrambi gli strumenti (ETF olandese vs ETF irlandese) sono identici. L’unica differenza -quella che l’investitore vede (e non vede) sul cartaceo- stà nel fatto che

I dividendi mostrati per un prodotto di diritto irlandese sono già al netto delle detenute del 15% in base alla tassazione tra Italia e Irlanda e ai quali successivamente verranno detratti ulteriori 26%, mentre
I dividendi mostrati per un prodotto di diritto olandese vengono mostrati al lordo, seguiti dalla deduzione del 15% (tra Italia e Olanda) e successivamente del 26% (Italia) sul resoconto del cliente.

Entrambi i dividendi al netto corrispondono in circa alla stessa somma.

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Perfetto...abbiamo scongiurato ogni dubbio allora...15+26
Posso confermare che un altro utente mi aveva detto che vedeva il lordo e poi la sforbiciata finale..
 
Vediamo cosa dice il gestore olandese. Ho domandato e VanEck ha immediatamente risposto.

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La ringrazio per la Sua mail e l’interesse in VanEck.

Per quanto riguarda la tassazione dei dividendi le posso dire in generale che per un investitore italiano, non ci sono svantaggi nel detenere prodotti di investimento di diritto olandese,
se paragonati con prodotti di investimento di diritto irlandese. Ecco nello specifico le risposte alle Sue domande:

La witholding tax per titoli US all’interno di un ETF di diritto olandese è del 15% come per un ETF di diritto irlandese.

2/3 I dividendi al netto per entrambi gli strumenti (ETF olandese vs ETF irlandese) sono identici. L’unica differenza -quella che l’investitore vede (e non vede) sul cartaceo- stà nel fatto che

I dividendi mostrati per un prodotto di diritto irlandese sono già al netto delle detenute del 15% in base alla tassazione tra Italia e Irlanda e ai quali successivamente verranno detratti ulteriori 26%, mentre
I dividendi mostrati per un prodotto di diritto olandese vengono mostrati al lordo, seguiti dalla deduzione del 15% (tra Italia e Olanda) e successivamente del 26% (Italia) sul resoconto del cliente.

Entrambi i dividendi al netto corrispondono in circa alla stessa somma.

===

Quindi stessa tassazione per ETF IE e NL, 15 + 26.

[edit dopo ulteriore verifica]
 
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