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Perché?
. Una clamorosa stortura, una delle tante disattenzioni.
Bhe, non so se il "perchè" sia ironico, ma i motivi sono davvero tanti:
1) è accettabile che un Artista storico non abbia riscontro?
2) è giusto che un Artista che ha al suo attivo un'infinità di mostre e centinaia di pubblicazioni costi meno di un pivellino qualsiasi?
3) è giusto che un Artista serio nella vita e nel lavoro non interessi nessuno?
4) è corretto che un Artista del suo peso culturale non abbia il giusto riconoscimento?
5) è possibile che un Artista che non ha mai retrodatato un quadro costi molto meno di tanti altri per i quali a certificare una data non basta una truppa di notai?
6) è normale che un Artista che si è preoccupato in vita di creare un suo Archivio e di cui è tutto scritto e documentato, costi meno di tanti altri che hanno fatto della confusione la loro cifra stilistica?
Potrei inserire ancora tantissimi "perchè", ma non servirebbe penso a convincere chi ha bisogno di altri riscontri per giudicare (operazioni, botti, magheggi, porcherie varie, ecc.). Su Carmi magheggi non ce ne sono e, temo, non ce ne saranno. Basterà la sua storia? Se il mercato guardasse alla storia dovrebbe già da molto tempo costare, senza esagerare, tre o quattro volte tanto (nota bene che non ho detto cifre iperboliche). Invece si compra a pochissime migliaia di euro. Una clamorosa stortura, una delle tante disattenzioni.
Niente ironia, sempl sto valutando di acquistare un quadro e volevo capire se ne vale la pena...quali sono gli anni giusti nel suo caso?
A uno sguardo ignorante sembrerebbe che il suo stile non sia variato tanto nel corso del tempo.
Purtroppo quanto affermi si potrebbe dire di tanti, troppi (un altro è Licata...)
Grazie!
Bhe, non so se il "perchè" sia ironico, ma i motivi sono davvero tanti:
1) è accettabile che un Artista storico non abbia riscontro?
2) è giusto che un Artista che ha al suo attivo un'infinità di mostre e centinaia di pubblicazioni costi meno di un pivellino qualsiasi?
3) è giusto che un Artista serio nella vita e nel lavoro non interessi nessuno?
4) è corretto che un Artista del suo peso culturale non abbia il giusto riconoscimento?
5) è possibile che un Artista che non ha mai retrodatato un quadro costi molto meno di tanti altri per i quali a certificare una data non basta una truppa di notai?
6) è normale che un Artista che si è preoccupato in vita di creare un suo Archivio e di cui è tutto scritto e documentato, costi meno di tanti altri che hanno fatto della confusione la loro cifra stilistica?
Potrei inserire ancora tantissimi "perchè", ma non servirebbe penso a convincere chi ha bisogno di altri riscontri per giudicare (operazioni, botti, magheggi, porcherie varie, ecc.). Su Carmi magheggi non ce ne sono e, temo, non ce ne saranno. Basterà la sua storia? Se il mercato guardasse alla storia dovrebbe già da molto tempo costare, senza esagerare, tre o quattro volte tanto (nota bene che non ho detto cifre iperboliche). Invece si compra a pochissime migliaia di euro. Una clamorosa stortura, una delle tante disattenzioni.
La storia non basterà ad assorbire e poi far lievitare una iperproduzione come quella di Carmi.
E non so se qualche operatore abbia la forza o voglia di darle una mano.
Starà sempre "a pennello" in una collezione tematica ma da qui a considerarlo un possibile investimento..!
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A uno sguardo ignorante sembrerebbe che il suo stile non sia variato tanto nel corso del tempo.
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Purtroppo quanto affermi si potrebbe dire di tanti, troppi (un altro è Licata...)
No, su questo accostamento non sono per niente d'accordo. I due sono agli antipodi in tutto.
Carmi è la quintessenza della razionalità. Ogni opera Carmi l'ha sempre prima di tutto progettata. Non c'è alcuna improvvisazione, nessuno spazio alla pittura di getto. Ogni linea è tracciata secondo una certa visione, ogni forma è attentamente bilanciata, ogni colore è scelto con precisione. Carmi aveva per il colore quello che in musica è "l'orecchio assoluto": una capacità innata di combinare i colori tenendoli in equilibrio perfetto. Contrariamente a quello che si pensa non ha prodotto grandi quantità di opere. Molte certamente, in considerazione del fatto che ha lavorato ogni giorno per sessant'anni! Ma ogni lavoro era costruito con calma, riflessione e molto spirito critico.
Licata, al contrario, dipingeva (o forse è meglio dire "componeva") di getto, senza alcuna progettualità, per un suo reale bisogno di dipingere qualcosa. Non tutti sanno che Licata era un soggetto autistico (non lo dico io) e che dipingeva in continuazione e senza sosta. Anche nelle brevi pause della giornata estraeva taccuino e colori e riempiva pagine e pagine. Lo si vedeva al bar o nei mezzi pubblici sempre intento a pitturare. Per questo suo fare autistico, non aveva la capacità di riconoscere un lavoro ben riuscito da un brutto lavoro: per lui tutto era bellissimo, riuscito benissimo e accumulava montagne di lavori.
Anche dal punto di vista mercantile i due hanno avuto destini molto diversi.
Carmi non ha mai legato con mercanti e galleristi. Ha avuto tantissimi rapporti brevi e travagliati perchè era uno spirito estremamente libero: voleva fare tutto da solo e rompeva inesorabilmente i rapporti troppo vincolanti. Insomma si è auto condannato all'isolamento.
Licata viceversa delegava tutto, non si occupava di niente, gli bastava riempire quantità impressionanti di tele e fogli. Per questo è sempre stato male accompagnato da molti mercanti pescicani, da moltissimi pseudo-mercanti e da galleristi di basso o bassissimo livello. Anche lui si è auto condannato all'insuccesso, ma per cause diametralmente opposte.
Mi è doveroso ringraziare Accipicchia
visto che non mi si consente di bollinarlo ancora
Io apprezzo Carmi forse quanto Lui
ma non nego che, Tu Accipicchia, riesci a descrivere con semplicità e chiarezza
più disinvolta di un ottimo critico
la Sua arte.
Grazie e buona giornata
interessante lavoro del 1964 presente nella prossima asta MEETING ART del 26 novembre.
EUGENIO CARMI Genova 17/02/1920 - Lugano 16/02/2016
9x10 e giallo, 1964
lamiera e smalti su tavola cm 74,5x65; firma, titolo e anno al retro, e-mail dell'archivio che ne conferma l'autenticità allegata, presenta dei graffi alla lamiera.
interessante lavoro del 1964 presente nella prossima asta MEETING ART del 26 novembre.
EUGENIO CARMI Genova 17/02/1920 - Lugano 16/02/2016
9x10 e giallo, 1964
lamiera e smalti su tavola cm 74,5x65; firma, titolo e anno al retro, e-mail dell'archivio che ne conferma l'autenticità allegata, presenta dei graffi alla lamiera.