Nulla di nuovo rispetto a quello che ho scritto
qui una settimana fa:
Citavo proprio anche i cosiddetti “modelli scimmia”.
Andrebbe aggiunto un particolare:
- la dottrina russa si basa sul pilastro delle forze corazzate (leggasi MBT-tank-carriarmati);
- la NATO, sapendo di non poter rivaleggiare con quei numeri, decise decenni fa (già dagli anni '70) di adottare un diverso approccio per fronteggiare il muro corazzato del Patto di Varsavia, puntare su armi controcarro (razzi e missili) e su piattaforme cacciacarri volanti, aerei ed elicotteri;
- ad oggi - gli esempi sono molteplici - l'approccio NATO ha dimostrato che bastano piccole unità di fanteria con armi spalleggiabili e piccolissime unità volanti - leggasi droni armati - per eliminare intere colonne di mezzi corazzati con un rapporto costo/efficacia ridicolo.
Inoltre quanto più i carri sono obsoleti, più sono facili da colpire e più difficili da difendere: i T-64, i T-72, i T-80 saltano come scatolette se colpiti proprio per come sono strutturati. Un po' meglio sono messi i T-90 ma anche loro, come visto contro i droni possono poco.
I numeri contano e non vanno sottovalutati ma nemmeno vanno visti in maniera così assolutistica anche perché eliminato un drone se ne mette un altro,
distrutto un carro va rimpiazzato, addestrato e inviato sul fronte anche il suo equipaggio (3-4 uomini a carro).
Stesso discorso da ampliarsi ad APC, corazzati e blindati vari.