Loxo credo sia un caso particolarmente interessante di piccola azienda biotech con pipeline limitata e in gran parte ancora in fase di approvazione, perchè il suo cavallo di battaglia (Larotrectinib, inibitore chinasico per le fusioni TRK), rappresenta il secondo caso di approvazione da parte della FDA di un oncologico "agnostico", ossia approvato non per tipi specifici di tumore, ma per il tipo di mutazione genetica che ne sta alla base (da diagnosticare con test di NGS):
Seconda “approvazione agnostica” per la Fda
Da notare che il primo caso di approvazione "agnostica" è stato quello di Pembrolizumab (seguito poi dal "cugino" concorrente Nivolumab), celebre immuno-oncologico di Merck.
Loxo nel suo campo aveva come concorrente principale Ignyta Therapeutics (con Entrectinib, sempre per fusioni TRK), acquisita da Roche a dicembre 2017 (con apprezzamento delle azioni del 74%). Nota storica: Entrectinib cominciò il suo ciclo di sviluppo nel 2013 con lo studio di fase 1 presso i laboratori italiani di Nerviano, ultimo lascito del glorioso passato di Farmitalia.