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Il denaro non dorme mai
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C'è una malevolenza malmostosa in questa posizione innestata sulla competenza economica del personaggio.
Per quel che vale, la mia opinione è che ipotizzare la cessione allo Stato o "la pistola puntata" da parte di FCA non abbia senso. La Fiat Auto (non il resto) perde soldi in Italia dal 1973 con rare fasi di pareggio o di guadagno (1980/1985 con la Uno) qualcosa con la Punto fatta a Melfi negli anni '90, i motori di Termoli e la Sevel di Chieti. Come tutti sapete la chiusura di MIrafiori è stata sul tavolo di ogni aministratore delagato dal 1997 (e fu Marchionne a salvarla, ricordiamolo a chi lo ha infangato).
Possibile che un'azienda che ha resistito a questa situazione per mezzo secolo ora che ha i dollari di Chrysler e diventerà dal 2021 il secondo produttre europeo con Psa possa trattare a pesci in faccia un mercato dove vende 500.000 pezzi come l'Italia?
Non sarebbe folle, sarebbe al di là del bene e del male.
Il punto però è un altro. Perché uno discutibile (come tutti) come Calenda ma competente fa sparate del genere? In parte perché il Paese resta attraversato da un vento di follia. Se seguite le notizie di Autostrade c'è da mettersi le mani dei capelli per come un Paese con le pezze al sedere come il ns possa puntare a distruggere leve utili alla ripresa degli investimenti indispensabili per tentare di invertire la strada verso la povertà sulla quale siamo incamminati.
Tuttavia Calenda può permettersi di dire quelle cose su FCA per una ragione di fondo: non si fida o vuole far sapere che non si fida. E non si fida non di FCA ma della coppia Elkann-Tavares. Qui mi fermo. Però - evidentemente - il problema esiste. E non so - non sono proprio in grado di valutarlo - se sia meglio per la nota coppia lasciare che parlino i fatti o intervenire nel dibattito.
in Italia vende 500.000 pezzi ? su 900.000 mila in tutta europa?
qui mi fermo: esprimila compiutamente sta opinione ,hai paura delle critiche?