Fiat-Chrysler Automobiles: news & market 29 mag 2018

Infatti era un "forse" e di sicuro Albert Einstain lo dimostra, però Majorana, Abel, Galois, Ramanujan, Hawking (per altri versi) per rimanere nell'ambito delle scienze... senza scomodare Marilyn e J. Dean o i Kennedy....

Per restare al recente passato ed al settore industriale Steve Jobs, per il quale Marchionne aveva un grande rispetto e con il quale aveva alcune cose in comune: visione del futuro, accentratore, duro con i suoi collaboratori (fino a diventare antipatico) e per ultimo affezionati entrambi alla mono divisa (lupetto e maglione)...
Anche Jobs prima di andarsene aveva scelto il suo successore.
 
con tecnici italiani nei ruoli chiave, come l'ing. Binotto
Ecco, volevo scriverlo io. Vi si sarebbe dedicato (e anche all'Alfa in F1 che a questo punto mi chiedo che fine farà) come un padre amorevole nei confronti della sua creatura. Sarà Ferrari, la Scuderia come l'azienda per me, a pagare lo scotto più grande. E l'andamento odierno in borsa mi fa credere che non sia l'unico a pensarlo.
 
JETA auto (da approfondire)

dunque:

export giapponese in europa nel 2017, 9.080mln euro per 575.000 auto, fatturato medio per auto, 15.800 euro

tanto per capirci queste auto sono vendute in europa ad un prezzo medio di:

15.800 +10% (dazi) + 3.000 (% concessionario e altro) + 20% (IVA) = 24/25.000 euro

questo significa che dal Giappone arrivano sia auto di massa che premium


LEXUS ad esempio, sembra produca solo in Giappone e USA (chissa da dove esporta in Europa, io direi dal Giappone; vedere i modelli prodotti per impianto):
Lexus - Wikipedia

dunque LEXUS, marchio premium, potra' vendere di piu' in Europa
non so quali altre auto siano vendute in Europa e prodotte in Giappone



il mercato auto e' sicurametne un mercato elastico (cio' significa che ad una variazione x% del prezzo, le vendite variano piu' di x%)
questo significa che, a fronte di 900mln di dazi in meno per i giapponesi (il 10% di 9mld), le loro vendite aumenteranno di piu', a discapito dei competitors.
Facciamo 1.5/2.0mld in piu'(si tratta di qualcosa come lo 0.5% del mercato europeo).
Una fetta se la prendera' LEXUS a discapito degli altri marchi premium.
Il resto se lo prenderanno i modelli a basso costo prodotti in Giappone e venduti qui. Non so quali siano ma voglio solo ricordare che l'elasticita' per i modelli a basso costo e' anche maggiore rispetto al premium. Una diminuzione dei dazi per un 7/8% del prezzo finale potrebbe anche aumentare le vendite del 20/30%. Piu' si scende di prezzo, piu' l'effetto e' forte.
Sarebbe bello avere dei calcoli sull'elasticita' del mercato auto (anche se ce ne sono diverse, dipende dalla zona geografica, dal segmento, dal momento del ciclo, dalla competizione...)



Il ragionamento e' parziale, andrebbero studiari i modelli importati uno per uno, ma in generale direi che sul premium LEXUS dovrebbe avvantaggiarsi (mentre Infiniti produce in parte in Europa, quindi l'impatto sara' minore). Mi sembra pero' che questi due marchi non vendano granche' in Europa.

Alla fine l'impatto piu' grande si potrebbe vedere sulle auto a basso costo, dai 18/20mila euro in giu' (credo che sia Toyota la piu' attiva in questo segmento).
Il tutto dovrebbe cmq essere abbastanza contenuto (nelle auto di massa il tutto potrebbe toccare il 2/3% del mercato), anche perche' i costruttori giapponesi, per non iniziare una guerra dei prezzi, potrebbero decidere di abbassare i prezzi solo in parte, "intascandosi" la differenza come margine aggiuntivo.



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una nota,
faccio notare come l'export europeo in Giappone sia stato nel 2017 di 280.000 veicoli per un valore di 7.350mln euro, 26.000 euro a veicolo

26.000 + 3.000 +20% (facciamo a finta che l'IVA si uguale a quella europea) = 35.000 di prezzo medio

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si nota come le auto europee esportate in giappone siano premium, mentre le giapponesi importate siano di segmenti piu' bassi (ci possono anche essere motivi non scontati dietro a questa osservazione).
 
Da vecchio frequentatore del 3D (ore quasi solo più lettore) e da estimatore di Marchionne ma soprattutto da torinese:

Mi spiace molto di questo epilogo tragico (ma forse una grande storia non può avere un epilogo differente: i miti non possono invecchiere e ritirarsi e allo stesso tempo restare miti).
Leggo però interventi di new-entry forse stabili forse estemporanee che ripropongono la solita equazione del Marchionne "finaziere" e non industriale.
Nel Tuo caso @vitoandolini, più interlocutorio e civile, in molti altri casi (soprattutto fuori dal 3D) con ferocia e supponenza.
Beh ho parecchie conoscenze anche io che, con ruoli e gerarchie differenti, lavorano o hanno lavorato in FCA (e in CNH) anche in tempi in cui si chiamavano in altro modo.
La Fiat è stata per decenni una sorta di "carrozzone pubblico" e ha imbarcato un sacco di incapaci e di... diciamo eufemisticamente "dediti a prendersi lo stipendio cercando di fare il minimo possibile", qesto ad ogni livello gerarchico.
Diversi miei conoscenti (e qualche amico) del tempo del politecnico occupano o hanno occupato posizioni anche di rilievo, un certo numero di loro si esprime come hai riportato Tu e ...sono i peggiori: travet senza passione ma con parecchia supponenza che fino al 2004 erano la maggioranza e di cui Marchionne pur cercando di "disincrostare" gli ingranaggi non è riuscito a liberarsi completamente.
La fiat di prima quella di Romiti il cui azionariato di controllo, per scelta o per rassegnazione aveva deciso di non voler più investire sull'auto e buttava i soldi nell'editoria, nelle assicurazioni, nei supermercati, nelle agenzie di viaggio,... quella aveva scelto la finanza a scapito del prodotto e quella aveva accumulato ritardi incolmabili con la concorrenza.
Marchionne un pezzo alla volta quelle distanze ha fatto in modo di colmarle (la chrysler ha permesso al gruppo di entrare in segmenti profittevoli per i quali non aveva più tecnologie e conoscenze), per farlo ha dovuto scontrarsi con l'armata brancaleone legaiol-forzitaliota-clerical-fiommina che per ragioni diverse (e in parte coincidenti) lo odiava soprattutto perchè alla fine li costringeva a rinunciare ad un consociativismo fintamente conflittuale e parassitario.
Dici che non Ti sei occupato più di fiat da quei tempi ma che i Tuoi aggiornamenti arrivano dagli ambienti torinesi e interni alla FCA di oggi, perdonami ma mi pare che come molti altri il problema sia proprio che stai guardando al presente con gli schemi del passato e i tuoi conoscenti, per interni che siano, mi pare usino gli stessi occhiali

Vienici a trovare più spesso dai. E' sempre stato vivace il racconto di SM su questo thread ma ora credo che due occhi un più - e che occhi - siano ancora più utili per capire meglio
 
Ultima modifica:
quello che mi chiedo io e domando a te che conosci le fabbriche.
In queste ore ance sui social si stanno moltiplicando attacchi e insulti a marchionne ( ci sta non facciamo i moralismo in un mondo dove si dice e si sente di tutto da parte di tutti). Comunque l'accusa è di avere delocalizzato e va bene. Però c'è un accusa ancora più odiosa e in pratica che nelle fabbriche FCA ci sia una specie di schiavismo dove i lavoratori non hanno dignità. Ora tutta questa gente dice di parlare a nome e in favore dei lavoratori. Io mi chiedo ma in lavoratori FCA che ne pensano davvero?

La favoletta dello schiavismo è semplicemente ridicola.

Te la faccio breve: Lamborghini usa lo stesso sistema di misurazione del lavoro di Fiat (cioè dei ritmi di lavoro e dei metodi di lavorazione). In Lamborghini si chiama Ergo-MTM, in Fiat si chiama Ergo-Uas. Il cambiamento del nome lo ha chiesto informalmente la Fiom della Lamborghini alla direzione della fabbrica emiliana.

Questo ti fa capire quanto sia artificiosa la polemica sul lavoro in Fiat. Finito Berlusconi, una parte del Paese (non solo la Fiom, anche una parte della Chiesa, la Lega, i 5Stelle, i cantori dell'Italia contadina anti-Ceta, gli antiglobalisti, gli antiindustrialisti etc., pago il copyright a Nopass) ha usato Marchionne per continuare a sopravvivere col tanto che c'è (non vedi come cercano di accaparrarsi la Cassa Depositi e Prestiti) e per questo voleva che la Fiat continuasse a rimanere imbrigliata negli aiuti di Stato e in un sistema di scambio di quella che un sindacalista di spessore coma Marco Bentivogli chiama l'Italietta senza coraggio.

Che cosa pensano i lavoratori Fiat? Il lavoro in fabbrica oggi richiede attenzione (molta più di ieri perché spesso i pezzi si montano in sequenza, cioè prima A, poi B, poi C e se sgarri ti cazziano) ma è enormemente meno faticoso che in passato. La gerarchia è molto più compatta e amichevole. La formazione spesso è effettiva e non sulla carta. Spesso il lavoro operaio è a rotazione e - piché la sua qualità si vede - è stimolante e vario più che in alcuni uffici. Il rispetto verso Marchionne è più diffuso di quello che si crede. In alcune fabbriche, vedi Melfi e Pomigliano, la soddisfazione si tocca con mano. In altre la situazione è diversa. Pensa che a Melfi il Censis ha fatto una indagine sui lavoratori Fiat scoprendo che fra di loro il tasso di divorzi è molto più basso della media regionale.

E' un fatto che in Fiat non si sciopera da anni. Possono menarla come gli pare, quelli che parlano di schiavismo, ma se non si sciopera e se - quando serve - a Pomigliano si lavora di sabato e si sforna tranquillamente un'auto al minuto, questo è un segnale di adesione fortissima all'azienda. Certo l'adesione è concentrata fra i quadri e fra gli operai team leader fra i quali posso assicurarti - specialmente a Cassino - c'è un orgoglio aziendale che rasenta il fanatismo (sempre attutito dalla labonomia/intelligenza/tolleranza italiana, sia chiaro).

Una percentuale di malumore fisiologico è appunto fisiologico ma poi molto dipende dai direttori di fabbrica e dalle loro squadre di stato maggiore. Da ragazzo lessi un libro nel quale un capitano, in guerra, affrontò un ammutinamento. I suoi furono gli unici del battaglione che rimasero ai suoi ordini pur avendo egli stesso ordinato loro di prendere le armi. Morale: ci si ribella innanzitutto ai primi gradi di comando.

Tornando alla polemica sul lavoro: io noto sempre più spesso che la fanno coloro che il lavoro non lo conoscono.
 
Ultima modifica:
Altavilla uomo piccolo piccolo, è stato baciato dalla fortuna grazie alla possibilità che ha avuto di lavorare 14 anni a stretto contatto con Marchionne... E nel momento più delicato se ne va perché non gli danno la carica di amministratore delegato

Certi personaggi è meglio perderli che trovarli
 
Francamente quello che mi lascia sconcertato non è la nomina di Manley, ma le dimissioni di Altavilla proprio nel momento più delicato

se proprio non voleva più restare poteva aspettare almeno 3-6 mesi visto che ci sono già abbastanza cambiamenti ai vertici in corso

L' invidia e l' ambizione personale sono brutte bestie

Fatico a credere che in una società/galassia così strutturata e complessa come FCA/Exor non ci sia un piano B e C e D....
Questa volta è capitato in questo modo, ma, per assurdo, con tutti i viaggi aerei....o a volte anche un incidente in auto (oppure in bici come al Ferrero di 2 anni fa, se ricordo bene...).
Nel bene e nel male la galassia Agnelli è piena di gente ed è capace ad attrarne altra (Marchionne è "nato" così....).
Nella tragedia, la fortuna per la società è che è uscito di scena a conti sistemati e società impostata e questo non è un dettaglio, almeno nel breve periodo.
Sicuramente ci saranno altri cambi e contatti con altre persone perchè i nuovi dovranno essere testati (ad esempio Manley è stato super bravi con Jeep-Ram, ma non è detto che sia capace o comunque così capace nell'attuale posizione).
Ultima nota, FCA è un gigante, ma per Exor ha un peso relativo seppur importante.
Personalmente non credo che la nuova direzione voglia tagliare troppo in Emea (almeno più di quanto già annunciato da SM) anche perchè se non decolla AR i margini li vedono col binocolo e allora si aprirebbe un capitolo tragico non tant per la società (riuscirebbe a sostenersi senza Emea), ma per il nostro paese.
 
sa (UG.EQ) si mette in mostra con un guadagno del 10% a Parigi portandosi a 22,38 euro.

Il gruppo automobilistico ha chiuso una semestrale sopra le attese con una forte espansione dei margini e integrando la appena acquisita Opel-Vauxhall in anticipo rispetto al piano industriale.

In particolare il gruppo ha archiviato il periodo gennaio-giugno con un utile netto in aumento del 18% con a 1,481 miliardi di euro, con ricavi in crescita del 40% a 38,6 miliardi.

Ottimo risultato a livello di margini che si attestano per la divisione core all'8,5% molto meglio dei 7,7-8% attesi e superiori al 6% indicato dal gruppo nel piano 2022.

A trainare i risultati, il buon successo dei modelli Peugeot 3008 e 5008.

"Il rilancio di Opel è già a buon punto" ha dichiarato il direttore finanziario, Jean-Baptiste de Chantillon aggiungendo che la società gode di una buon posizionamento a livello di ricerca e sviluppo.
 
Ho letto svariati spunti su Altavilla.

Lasciamo stare il fatto che se ne va perchè c'è Manley AD, e sperava toccasse a lui.
Ma vorrei capire se è possibile che fosse lui il designato, e Elkan ha fatto di testa sua...o eventuali altri scenari.

Questo ci permette di capire quale peso ha Elkan ora che non c'è più Marchionne a scegliere il colore della carta igienica.

Qui gli scenari che ritengo più probabili:

1) Ad Altavilla è sempre stato detto che era il designato, Marchionne l'ha scelto, ma Elkan ha fatto di testa sua dando il potere a Manley.
2) Marchionne non l'ha mai indicato come suo potenziale successore, lui ci sperava, ma il designato era Manley.
3) Marchionne non aveva ancora indicato il successore e Elkan a puntato su Manley.

Secondo voi?
 
sa (UG.EQ) si mette in mostra con un guadagno del 10% a Parigi portandosi a 22,38 euro.

Il gruppo automobilistico ha chiuso una semestrale sopra le attese con una forte espansione dei margini e integrando la appena acquisita Opel-Vauxhall in anticipo rispetto al piano industriale.

In particolare il gruppo ha archiviato il periodo gennaio-giugno con un utile netto in aumento del 18% con a 1,481 miliardi di euro, con ricavi in crescita del 40% a 38,6 miliardi.

Ottimo risultato a livello di margini che si attestano per la divisione core all'8,5% molto meglio dei 7,7-8% attesi e superiori al 6% indicato dal gruppo nel piano 2022.

A trainare i risultati, il buon successo dei modelli Peugeot 3008 e 5008.

"Il rilancio di Opel è già a buon punto" ha dichiarato il direttore finanziario, Jean-Baptiste de Chantillon aggiungendo che la società gode di una buon posizionamento a livello di ricerca e sviluppo.

Mi paiono numeri ottimi segno che l'affare Opel era meglio di quello che pensavamo. Onestamente è l'unico appunto che faccio a Marchionne, qualche SUV Fiat su base jeep l'avrei fatto
 
1) Ad Altavilla è sempre stato detto che era il designato, Marchionne l'ha scelto, ma Elkan ha fatto di testa sua dando il potere a Manley.
2) Marchionne non l'ha mai indicato come suo potenziale successore, lui ci sperava, ma il designato era Manley.
3) Marchionne non aveva ancora indicato il successore e Elkan a puntato su Manley.

Non sono certo che dipingere Elkann come il co.gli.ne che al massimo sceglie la carta igienica sia partcolarmente intelligente, in fondo è solo il rappresentante delle famiglie, la sintesi-se vogliamo, ma questo non significa che sappia per forza fare tutto al massimo, vale anche per noi.
Non sei Marchionne per diritto familiare, magari per nascita e per esperienza.
Detto questo, pure io pensavo ad Altavilla per dare una certa continuità italiana alla guida di FCA, ma forse era solo un gioco di incastri, niente di più.
Visto il peso USA negli utili societari, sicuramente Manley è la figura che più può garantire questo, ma, ovviamente, non sappiamo se oltre a questo possa ambìre a condurre una FCA. Lo vedremo, sinceramente non mi affascina il dibattito "prima gli italiani", ce ne sono troppi che hanno ampiamente dimostrato di non essere capaci per cui se sia inglese, canadese, iraniano o indiano....basta che nel nostro paese si riesca a riportare il giusto peso dell'automotive che garantisce non solo gli amati-odiati Agnelli, ma centinaia di società e migliaia di dipendenti extra FCA.
 
Ho letto svariati spunti su Altavilla.

Lasciamo stare il fatto che se ne va perchè c'è Manley AD, e sperava toccasse a lui.
Ma vorrei capire se è possibile che fosse lui il designato, e Elkan ha fatto di testa sua...o eventuali altri scenari.

Questo ci permette di capire quale peso ha Elkan ora che non c'è più Marchionne a scegliere il colore della carta igienica.

Qui gli scenari che ritengo più probabili:

1) Ad Altavilla è sempre stato detto che era il designato, Marchionne l'ha scelto, ma Elkan ha fatto di testa sua dando il potere a Manley.
2) Marchionne non l'ha mai indicato come suo potenziale successore, lui ci sperava, ma il designato era Manley.
3) Marchionne non aveva ancora indicato il successore e Elkan a puntato su Manley.

Secondo voi?

Marchionne aveva consigliato ad Altavilla di entrare nel cda di telecom Italia e questo era forse un segno che non avrebbe potuto ambire alla successione di ceo FCA
 
tra altavilla e manley c'e' la differenza che c'e' tra una duna e una grand cherokee....:-) essere un eccellente secondo non vuole dire avere la stoffa per diventare il generale onestamente.

Manley è la scelta migliore per meriti e per i mercati.

Semmai quello deludente è John Elkan il quale dopo 15 anni avrebbe dovuto finalmente far vedere se è il solito rampollo nato con la camicia o se è in grado di fare qualcosa nella vita. Capisco che FCHA sia oltre le sue possibilità, ma avrebbe potuto prendersi ferrari direttemente lui...facile fare il presidente e non l'ad o tenersi la finanziaria...deluso da quello che considero un ragazzo molto intelligente.

Cmq il destino mi pare chiaro: FCHA venduta agli Asiatici, gli agnelli-elkan con ferrari e juve e finanziaria.

Ma mi sembra anche giusto così, onestamente fare quel tipo di industria in italia con la cultura da demagogia post bolscevica che c'e' nel paese non ha senso, per fare auto serve un paese che ti appoggi, etica del lavoro, pragmatismo dei sindacati...tutte cose che ormai non ci sono nell'europa del 21esimo secolo che ormai sembra il venezuela di chavez.
 
Ho letto svariati spunti su Altavilla.

Lasciamo stare il fatto che se ne va perchè c'è Manley AD, e sperava toccasse a lui.
Ma vorrei capire se è possibile che fosse lui il designato, e Elkan ha fatto di testa sua...o eventuali altri scenari.

Questo ci permette di capire quale peso ha Elkan ora che non c'è più Marchionne a scegliere il colore della carta igienica.

Qui gli scenari che ritengo più probabili:

1) Ad Altavilla è sempre stato detto che era il designato, Marchionne l'ha scelto, ma Elkan ha fatto di testa sua dando il potere a Manley.
2) Marchionne non l'ha mai indicato come suo potenziale successore, lui ci sperava, ma il designato era Manley.
3) Marchionne non aveva ancora indicato il successore e Elkan a puntato su Manley.

Secondo voi?

Nn ho letto molto in merito, ma potrebbe pure essere che nel piano c'era anche il riordino Delle nomine e che Altavilla sarebbe dovuto cmq andar via, nn ho letto quindi nn so se i vertici sono rimasti spiazzato o se poteva essere coordinata come cosa
 
tra altavilla e manley c'e' la differenza che c'e' tra una duna e una grand cherokee....:-) essere un eccellente secondo non vuole dire avere la stoffa per diventare il generale onestamente.

Manley è la scelta migliore per meriti e per i mercati.

Semmai quello deludente è John Elkan il quale dopo 15 anni avrebbe dovuto finalmente far vedere se è il solito rampollo nato con la camicia o se è in grado di fare qualcosa nella vita. Capisco che FCHA sia oltre le sue possibilità, ma avrebbe potuto prendersi ferrari direttemente lui...facile fare il presidente e non l'ad o tenersi la finanziaria...deluso da quello che considero un ragazzo molto intelligente.

Cmq il destino mi pare chiaro: FCHA venduta agli Asiatici, gli agnelli-elkan con ferrari e juve e finanziaria.

Ma mi sembra anche giusto così, onestamente fare quel tipo di industria in italia con la cultura da demagogia post bolscevica che c'e' nel paese non ha senso, per fare auto serve un paese che ti appoggi, etica del lavoro, pragmatismo dei sindacati...tutte cose che ormai non ci sono nell'europa del 21esimo secolo che ormai sembra il venezuela di chavez.

Io credo che Elkann stia bene nel suo ruolo nn avrebbe molto senso diventasse AD c'è sicuramente chi lo può fare meglio di lui e il suo ruolo é quello di scovare questa figura dagli la fiducia e l appoggio il capitalismo famigliare va superato (é stato superato)
 
sa (UG.EQ) si mette in mostra con un guadagno del 10% a Parigi portandosi a 22,38 euro.

Il gruppo automobilistico ha chiuso una semestrale sopra le attese con una forte espansione dei margini e integrando la appena acquisita Opel-Vauxhall in anticipo rispetto al piano industriale.

In particolare il gruppo ha archiviato il periodo gennaio-giugno con un utile netto in aumento del 18% con a 1,481 miliardi di euro, con ricavi in crescita del 40% a 38,6 miliardi.

Ottimo risultato a livello di margini che si attestano per la divisione core all'8,5% molto meglio dei 7,7-8% attesi e superiori al 6% indicato dal gruppo nel piano 2022.

A trainare i risultati, il buon successo dei modelli Peugeot 3008 e 5008.

"Il rilancio di Opel è già a buon punto" ha dichiarato il direttore finanziario, Jean-Baptiste de Chantillon aggiungendo che la società gode di una buon posizionamento a livello di ricerca e sviluppo.

E sì, i SUV d'oltralpe nel nostro paese vanno come il pane....:rolleyes:

Scusa Gro, ho fatto ripartire il disco....:D
 
e se Altavilla se ne fosse andato cosi' di fretta NON perche' non e' stato scelto come AD ma perche' sa che con Manley il piano deragliera' su Alfa e per questo non vuole esserci quando l'Italia dovra' farci i conti (senza Alfa rilanciata, purtroppo, sara' impossible tenere aperti tutti gli impianti...)?

domani ascoltero', la prima volta da tempo, la presentazione della trimestrale, voglio sentire cio' che Manley dira' e come lo dira'. Speriamo, questa e' la trimestrale piu' importante da anni a questa parte per il futuro della parte italiana del gruppo (su Jeep e RAM non credo ci siano dubbi invece).
 
Capisco questo:

1)Altavilla una brava persona, un manger affidabile, ma non all'altezza di gestire FCA globale pur essendo una persona che Marchionne non disprezzava affatto, anzi.
Tuttavia, il suo addio non è una tragedia, anzi fa posto a figure che potrebbero essere chiave per la FCA del 2022.
2)Manley un "Car Guys" di cui FCA ha assoluta necessità ora che finanziariamente è arrivata la solidità, e che JEEP è un asset fondamentale.
Deve impostare ALFA e Maserati come ha fatto con JEEP che estrarre più valore possibile da FCA.
Ha le capacità tecniche per sfruttare le piattaforme esistente e pianificare i nuovi modelli.
Inoltre i mercati sono assolutamente consapevoli dell'eccezionale lavoro svolto fin qua, già impostato perchè JEEP diventi ancora più forte, e sanno che un americano alla guida è comunque una garanzia.
3)Elkan ha fatto bene a non caricarsi della nomina di AD, una pazzia, credo sarebbe stata recepita male anche dal mercato. Ha fatto esperienza e terrà il suo posto, cercando di coordinare le teste di FCA, dove comunque il talento non manca.
4)Possibile un ritorno di De Meo si dice...mah... Forse una nome in conflitto con Altavilla? Ora che c'è in ballo il ruolo di Altavilla, in caso di chiamata, da grande italiano e soprattutto orgoglioso Pugliese, probabilmente tornerebbe al volo...
 
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