Fiere dell'arte 2016 / 2017

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

Certo, manca Alviani , Vero ?
Rimane il fatto che una fiera dell'arte con questo livello organizzativo in Italia ancora non c'è.

Perlomeno ,sarebbe auspicabile,considerando che niente è impossibile se lo si vuole davvero. In che modo ?......provandoci :)
"Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile."
(Francesco d' Assisi)
Senti fuoco e ferro una fiera del genere in Italia non ha ragion d'essere perché non venderebbe neanche un pezzo considerato che è focalizzata in buona parte sull'arte antica di altissimo livello ed in parte residuale su opere di arte Modena e contemporanea in linea di massima molto costose. Riguardo invece la tua battuta potevi risparmiartela perché la mia era una considerazione oggettiva in quanto Le Parc non è stato e lo ripeto non è stato un forerunner (precursore) di arte optical/cinetica e neanche un pioniere come invece riportato sul catalogo della fiera. Certamente è stato un Artista rilevante in quel contesto prima di mettersi a fare quei dipinti banali e poi inguardabili. I precursori ed i pionieri sono altri ( cito ad esempio Berlewi e Vasarely) come pure altri sono quelli che hanno sviluppato ricerche oggettivamente più significative di quelle di Le Parc. Senza andare troppo lontano già nel GRAV c'è un tizio di cognome Morellet che a mio avviso è di un altro livello, poi se allarghiamo l'orizzonte non si capisce quanti sarebbero i nomi da citare prima di Le Parc. Saluti
 
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Senti fuoco e ferro una fiera del genere in Italia non ha ragion d'essere perché non venderebbe neanche un pezzo considerato che è focalizzata in buona parte sull'arte antica di altissimo livello ed in parte residuale su opere di arte Modena e contemporanea in linea di massima molto costose. Riguardo invece la tua battuta potevi risparmiartela perché la mia era una considerazione oggettiva in quanto Le Parc non è stato e lo ripeto non è stato un forerunner (precursore) di arte optical/cinetica e neanche un pioniere come invece riportato sul catalogo della fiera. Certamente è stato un Artista rilevante in quel contesto prima di mettersi a fare quei dipinti banali e poi inguardabili. I precursori ed i pionieri sono altri ( cito ad esempio Berlewi e Vasarely) come pure altri sono quelli che hanno sviluppato ricerche oggettivamente più significative di quelle di Le Parc. Senza andare troppo lontano già nel GRAV c'è un tizio di cognome Morellet che a mio avviso è di un altro livello, poi se allarghiamo l'orizzonte non si capisce quanti sarebbero i nomi da citare prima di Le Parc. Saluti

Concordo su tutto, riga per riga :clap:
 
Concordo pure io. Aggiungerei Agam ai capiscuola.
 
Senti fuoco e ferro una fiera del genere in Italia non ha ragion d'essere perché non venderebbe neanche un pezzo considerato che è focalizzata in buona parte sull'arte antica di altissimo livello ed in parte residuale su opere di arte Modena e contemporanea in linea di massima molto costose.

Questo lo dici tu !

Riguardo invece la tua battuta potevi risparmiartela perché la mia era una considerazione oggettiva in quanto Le Parc non è stato e lo ripeto non è stato un forerunner (precursore) di arte optical/cinetica e neanche un pioniere come invece riportato sul catalogo della fiera. Certamente è stato un Artista rilevante in quel contesto prima di mettersi a fare quei dipinti banali e poi inguardabili. I precursori ed i pionieri sono altri ( cito ad esempio Berlewi e Vasarely) come pure altri sono quelli che hanno sviluppato ricerche oggettivamente più significative di quelle di Le Parc. Senza andare troppo lontano già nel GRAV c'è un tizio di cognome Morellet che a mio avviso è di un altro livello, poi se allarghiamo l'orizzonte non si capisce quanti sarebbero i nomi da citare prima di Le Parc. Saluti



Tu e gli altri che si sono accodati nella discussione state facendo un processo alle intenzioni: ovviamente non si può non concordare con quello che hai scritto su Le Parc; quello che è certo , è che non cado nel vostro gioco dell'uno contro tutti.Quella che state facendo è una polemica basata sul nulla, dico soltanto che siete troppo accecati dal riflesso delle superfici vibratili di Alviani che avete in collezione :) per riuscire a guardare oltre ciò che è ovvio ed evidente. Puntualizzare (come fai da anni ) su chi viene prima o dopo in ordine di importanza,fossilizzarsi con insistenza sulla terminologia utilizzata (pioniere - precursore - artista rilevante ) sul catalogo della fiera , che tra i suoi eventi collaterali , celebra l'artista Julio Le Parc , credimi, è polemica gratuita.
L'arte programmata e cinetica così come la optical art sono importanti movimenti di avanguardia molto bene conosciuti, oramai da tutti , che si sono guadagnati negli anni un ruolo di primo piano e di notevole importanza nella Storia dell'Arte della seconda metà del Novecento.
Anche Pierre Alechinsky non c'era tra gli artisti firmatari del manifesto del gruppo Co.Br.A (vi aderì in secondo momento) ma è indubbio che ad oggi è considerato internazionalmente come uno dei massimi rappresentanti di questo importante movimento ; non è certamente questo il caso di Le Parc al quale nessuno vuole attribuire lo stesso ruolo di primo piano che hanno avuto importanti artisti come : Vasarely , Riley , Diez , Agam .... e tutti gli altri grandi artisti da te citati.I nomi dei protagonisti fondatori dei vari movimenti li conosciamo tutti, nessuno discute il meritato ruolo dei leader storici , tutti questi artisti (compreso Le Parc) sono accomunati dal comune denominatore che caratterizza le loro opere : il rapporto dello spettatore con l'immagine che si modifica in base alla posizione che si assume.
Per concludere, ribadisco che da parte mia non c'è stato alcun intento di fare della becera polemica gratuita, nel mio post mi sono limitato a segnalare agli "amanti del bello" l'apertura di una fiera dell'arte prestigiosa che per me resterà importante e seguirò sempre con molto interesse. ( Al Brafa successo di vendite per gli arredi, l'arte del 900 e tribale - Il Sole 24 ORE )
Saluti.

P.S. piuttosto, mi preoccuperei di più, sul perché un' importante opera programmata a testura vibratile degli anni '60 è andata recentemente invenduta da Pananti.



Il problema è che "Francesco d'Assisi si sente poco bene" ed i suoi discepoli del terzo millennio, non sanno neanche più spalare la neve per tempo.
OK! Ecco, appunto, mai come in questo caso ci vorrebbe un miracolo :yes:
 
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Tu e gli altri che si sono accodati nella discussione state facendo un processo alle intenzioni: ovviamente non si può non concordare con quello che hai scritto su Le Parc; quello che è certo , è che non cado nel vostro gioco dell'uno contro tutti.Quella che state facendo è una polemica basata sul nulla, dico soltanto che siete troppo accecati dal riflesso delle superfici vibratili di Alviani che avete in collezione :) per riuscire a guardare oltre ciò che è ovvio ed evidente. Puntualizzare (come fai da anni ) su chi viene prima o dopo in ordine di importanza,fossilizzarsi con insistenza sulla terminologia utilizzata (pioniere - precursore - artista rilevante ) sul catalogo della fiera , che tra i suoi eventi collaterali , celebra l'artista Julio Le Parc , credimi, è polemica gratuita.
L'arte programmata e cinetica così come la optical art sono importanti movimenti di avanguardia molto bene conosciuti, oramai da tutti , che si sono guadagnati negli anni un ruolo di primo piano e di notevole importanza nella Storia dell'Arte della seconda metà del Novecento.
Anche Pierre Alechinsky non c'era tra gli artisti firmatari del manifesto del gruppo Co.Br.A (vi aderì in secondo momento) ma è indubbio che ad oggi è considerato internazionalmente come uno dei massimi rappresentanti di questo importante movimento ; non è certamente questo il caso di Le Parc al quale nessuno vuole attribuire lo stesso ruolo di primo piano che hanno avuto importanti artisti come : Vasarely , Riley , Diez , Agam .... e tutti gli altri grandi artisti da te citati.I nomi dei protagonisti fondatori dei vari movimenti li conosciamo tutti, nessuno discute il meritato ruolo dei leader storici , tutti questi artisti (compreso Le Parc) sono accomunati dal comune denominatore che caratterizza le loro opere : il rapporto dello spettatore con l'immagine che si modifica in base alla posizione che si assume.
Per concludere, ribadisco che da parte mia non c'è stato alcun intento di fare della becera polemica gratuita, nel mio post mi sono limitato a segnalare agli "amanti del bello" l'apertura di una fiera dell'arte prestigiosa che per me resterà importante e seguirò sempre con molto interesse.
Saluti.

P.S. piuttosto, mi preoccuperei di più, sul perché un' importante opera programmata a testura vibratile degli anni '60 è andata recentemente invenduta da Pananti.




OK! Ecco, appunto, mai come in questo caso ci vorrebbe un miracolo :yes:

In origine ho commentato l'errore degli organizzatori per il fatto che nel catalogo hanno lumeggiato in quel modo Le Parc scrivendo anche in modo superficiale e lacunoso sull'Arte cinetica/optical..............scusami ma questo da chi studia arte cinetica ed optical da decenni non poteva essere sottaciuto.
Io non ho mai parlato di Alviani, questo lo hai fatto tu per ben due volte ed in modo del tutto gratuito e devo dirti che mi è molto dispiaciuto.
Detto questo non ho altro da dirti.
 
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Tu e gli altri che si sono accodati nella discussione state facendo un processo alle intenzioni: ovviamente non si può non concordare con quello che hai scritto su Le Parc; quello che è certo , è che non cado nel vostro gioco dell'uno contro tutti.Quella che state facendo è una polemica basata sul nulla, dico soltanto che siete troppo accecati dal riflesso delle superfici vibratili di Alviani che avete in collezione :) per riuscire a guardare oltre ciò che è ovvio ed evidente...

Se per caso con quel "voi" ti riferisci anche a me, vorrei precisare qualcosa a riguardo. Forse tu non hai mai letto quello che scrivo, ma:
1) io concordavo pienamente sul giudizio di artepassion su Le Parc, come hai fatto anche tu
2) quindi nessun processo a nessuna intenzione
3) credo che il "gioco uno contro tutti" sia una tua invenzione
4) quale "polemica" nei tuoi confronti? Si parlava di chi siano da considerarsi i veri capiscuola, contrariamente a quanto scrive l'autore di quel pezzo
5) Alviani lo hai tirato in ballo tu
6) io non sono accecato proprio da nessuno e credo di esprimere, anche in modo da molti ritenuto fin troppo schietto, le mie liberissime convinzioni
7) che io appoggi a priori artepassion e le sue oggettivamente esagerate difese di Alviani lo pensi solo tu. Artepassion stesso ti potrà dire che sono molte di più le mie prese di posizione "contro" la sua mania di dover per forza "rappresentare" le verità di Alviani, dei miei (ininfluenti) appoggi.
8) detto tutto questo, Alviani rimane un grandissimo interprete. I puntualissimi peana di artepassion non aggiungono nulla al suo valore. Esattamente come tutte le difese d'ufficio di qualsiasi altro artista, così frequenti e stucchevoli in molti thread personali dedicati che hanno perso ormai ogni valenza di approfondimento culturale e sono diventati da tempo solo sguaiata espressione di tifo da stadio.
Scusa le puntualizzazioni, ma nelle quattro righe che ho riportato hai scritto un bel po' di inesattezze. Stranamente, perché di solito sei molto più apprezzabile.
 
In origine ho commentato l'errore degli organizzatori per il fatto che nel catalogo hanno lumeggiato in quel modo Le Parc scrivendo anche in modo superficiale e lacunoso sull'Arte cinetica/optical..............scusami ma questo da chi studia arte cinetica ed optical da decenni non poteva essere sottaciuto.
Io non ho mai parlato di Alviani, questo lo hai fatto tu per ben due volte ed in modo del tutto gratuito e devo dirti che mi è molto dispiaciuto.
Detto questo non ho altro da dirti.

Questa grande piazza virtuale che ci ospita è un luogo di conoscenza e confronto frequentato da persone che hanno in comune la passione per l'Arte , ma siamo anche diversi , ognuno con le proprie preferenze , e sottolineo che questo è il bello del fol , fossimo tutti uguali sarebbe una gran noia !
Avere pareri diversi con i quali arricchire le conversazioni credo sia il vero valore del fol , ma a volte possono nascere come in questo caso, spiacevoli confronti.
Detto questo come premessa e per tornare in argomento, volevo dirti che da parte mia non c'è stato alcun intento polemico , soprattutto in considerazione del fatto che con il tuo post , per la prima volta abbiamo comunicato tra noi. Se non ricordo male, penso che anche tu, come me, scrivi dalle Marche (se così non fosse mi scuso); sicuramente ti è sfuggito un mio post di pochi giorni fa nel 3D Arte e solidarietà in cui facevo riferimento ad una lodevole iniziativa a scopo benefico a favore di un piccolo comune marchigiano terremotato , in tutta franchezza , come tuo primo post "di benvenuto" :) pur rispettando ogni libertà di scelta, mi aspettavo lì, un tuo solidale intervento.
Leggo sempre con molto interesse i tuoi post in alcuni dei quali la tua passione per l'arte cinetica ed optical è trasmessa con competenza , continuerò a farlo e se necessario ,come già fatto in passato , a lasciare il mio apprezzamento.

Un saluto Marco.



Se per caso con quel "voi" ti riferisci anche a me,
- :yes: certo che mi riferisco anche a te

vorrei precisare qualcosa a riguardo.



Forse tu non hai mai letto quello che scrivo, ma:
- :no: questo lo dici tu , ti leggo sempre con molto interesse e non solo qui nel fol :) .... :yes: , la coerenza è una tua qualità che ritrovo in ciò che dici , ciò che fai , ciò che pensi e ciò che sei :cool:



1) io concordavo pienamente sul giudizio di artepassion su Le Parc, come hai fatto anche tu
- :rolleyes: concordare con quanto scritto da artepassion è talmente scontato che qualsiasi intervento successivo risulta fuori luogo


2) quindi nessun processo a nessuna intenzione
- :censored: altroché ! :yes:


3) credo che il "gioco uno contro tutti" sia una tua invenzione
- :no: il gioco non l'ho voluto continuare io , viceversa, sarebbe stato " pane per i tuoi denti" .....l'ultimo episodio in ordine di tempo si è verificato pochi giorni fa nel 3d di Schifano,nato da una battuta infelice fatta su di un quadro " definito concettuale" .....


4) quale "polemica" nei tuoi confronti? Si parlava di chi siano da considerarsi i veri capiscuola, contrariamente a quanto scrive l'autore di quel pezzo
- :no: non ho mai parlato di polemica nei miei confronti, ribadisco, si tratta di una polemica fondata sul nulla



5) Alviani lo hai tirato in ballo tu
- :eek: mi scuso ancora se ho bestemmiato


2comandamento (1).jpg



6) io non sono accecato proprio da nessuno e credo di esprimere, anche in modo da molti ritenuto fin troppo schietto, le mie liberissime convinzioni
- :yes: su questo punto non ho nulla da eccepire , riconosco anch'io, che con schiettezza e competenza esprimi le tue convinzioni nel migliore dei modi,sei di buon grado tra le migliori penne del fol



7) che io appoggi a priori artepassion e le sue oggettivamente esagerate difese di Alviani lo pensi solo tu. Artepassion stesso ti potrà dire che sono molte di più le mie prese di posizione "contro" la sua mania di dover per forza "rappresentare" le verità di Alviani, dei miei (ininfluenti) appoggi.
- :rolleyes: qui , è molto probabile rientrare nel " Confirmation Bias" :) , questo è un test gratuito : Confirmation Bias and the Wason Rule Discovery Test :p per avvalorare la diagnosi occorre interpellare urgentemente :yes: Gino :)



8) detto tutto questo, Alviani rimane un grandissimo interprete.
- :yes: questo nessuno lo nega


I puntualissimi peana di artepassion non aggiungono nulla al suo valore. Esattamente come tutte le difese d'ufficio di qualsiasi altro artista, così frequenti e stucchevoli in molti thread personali dedicati che hanno perso ormai ogni valenza di approfondimento culturale e sono diventati da tempo solo sguaiata espressione di tifo da stadio.

- :( spero tanto tu non ti stia riferendo a me



Scusa le puntualizzazioni,

- :yes: scusami tu per averti coinvolto e per aver valutato,forse con troppa superficialità, il tuo intervento inopportuno


ma nelle quattro righe che ho riportato hai scritto un bel po' di inesattezze. Stranamente, perché di solito sei molto più apprezzabile.

- OK! spero tu non ti offenda per alcune battute :) servono per sdrammatizzare !


- :mano: un caro saluto Marco :)
 
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Nessun problema Marco! Davvero. :mano:
Non sono certo queste piccole e garbate discussioni o divergenze a creare dissapori nel fol. Anzi.
Un caro saluto
 
nel ricordare ARTEGENOVA il prossimo week end, ne approfitto per fare una domanda:
in linea generale (non considerando aste, conoscenze e fattori contingenti del mercato) un'opera costa di più in fiera o in galleria?
Ovvero il gallerista in Fiera tende ad abbassare i prezzi rispetto alla Galleria per attrarre clienti o tende a tenerli altini per dare lustro ai quadri di sua proprieta seguendo il prinicipio costa tanto perchè è importante e io ci provo (a fregarti si intende)! c'è una precisa logica commerciale o è a sentimento?
 
nel ricordare ARTEGENOVA il prossimo week end, ne approfitto per fare una domanda:
in linea generale (non considerando aste, conoscenze e fattori contingenti del mercato) un'opera costa di più in fiera o in galleria?
Ovvero il gallerista in Fiera tende ad abbassare i prezzi rispetto alla Galleria per attrarre clienti o tende a tenerli altini per dare lustro ai quadri di sua proprieta seguendo il prinicipio costa tanto perchè è importante e io ci provo (a fregarti si intende)! c'è una precisa logica commerciale o è a sentimento?
in fiera non costa meno ! ...poco ma sicuro ;)
forse forse, a fine fiera se trovi il gallerista che sta sbaraccando...:D

non si tratta esattamente di fregare...
in fiera le gallerie cercano di acquisire l'interesse di persone che non sono ancora clienti veri e propri (che conoscono già bene i prezzi), puntando anche sull'entusiasmo che un evento può far nascere,
e infatti ci sono le spese per la fiera che le gallerie si assumono
 
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in fiera non costa meno ! ...poco ma sicuro ;)
forse forse, a fine fiera se trovi il gallerista che sta sbaraccando...:D

non si tratta esattamente di fregare...
in fiera le gallerie cercano di acquisire l'interesse di persone che non sono ancora clienti veri e propri (che conoscono già bene i prezzi), puntando anche sull'entusiasmo che un evento può far nascere,
e infatti ci sono le spese per la fiera che le gallerie si assumono

grazie era una curosità--- allora zero entusiasmo..!:D
 
nel ricordare ARTEGENOVA il prossimo week end, ne approfitto per fare una domanda:
in linea generale (non considerando aste, conoscenze e fattori contingenti del mercato) un'opera costa di più in fiera o in galleria?
Ovvero il gallerista in Fiera tende ad abbassare i prezzi rispetto alla Galleria per attrarre clienti o tende a tenerli altini per dare lustro ai quadri di sua proprieta seguendo il prinicipio costa tanto perchè è importante e io ci provo (a fregarti si intende)! c'è una precisa logica commerciale o è a sentimento?

in una Fiera minore come ArteGenova puà capitare di trovare prezzi interessanti, soprattutto gli ultimi giorni della Fiera, le gallerie medio piccole se non hanno venduto entrano nell'ottica di vendere comunque qualcosa anche a prezzi pessimi per cercare di rientrare almeno in parte dei costi della partecipazione alla Fiera.
Questo ovviamente non succede nelle galleria importanti.
 
Qualche notizia sul programma del Miart?
Eventi nel week-end?
Sul sito tutto tace!
 
Dal 31 marzo al 2 aprile MiArt torna a Milano

Qualche notizia sul programma del Miart?
Eventi nel week-end?
Sul sito tutto tace!

Da una email che ho ricevuto, faccio copia e incolla. Spero di esserti stato di aiuto. :)


Dal 31 marzo al 2 aprile MiArt torna a Milano

175 GALLERIE INTERNAZIONALI PROVENIENTI DA 14 PAESI
6 PREMI E UN FONDO ACQUISIZIONI DA 100.000 EURO

OLTRE 60 CURATORI, DIRETTORI DI MUSEO E PERSONALITA’ DA TUTTO IL MONDO COINVOLTI NELLE SEZIONI DELLA FIERA, NELLE GIURIE E NEI TALK
UNA SETTIMANA DI INCONTRI, INAUGURAZIONI, MOSTRE ED EVENTI IN TUTTA LA CITTÀ, DENTRO E FUORI DAI PADIGLIONI DELLA FIERA

DAL 31 MARZO AL 2 APRILE A MILANO TORNA LA ARTWEEK PIU’ IMPORTANTE D’ITALIA

Mancano poco più di due mesi a miart 2017, la ventiduesima edizione della fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per la prima volta da Alessandro Rabottini, già Vice Direttore nel 2016. Una nuova edizione che consolida gli importanti risultati raggiunti negli ultimi quattro anni e che si arricchisce di novità nel format e di presenze e collaborazioni sempre più prestigiose.

Dal 30 marzo al 2 aprile i padiglioni di fieramilanocity accoglieranno 175 gallerie internazionali (+ 13% rispetto all’edizione 2016) che ancora una volta rappresentano il meglio dell’arte moderna e contemporanea e del design a edizione limitata. Si conferma importante la presenza di gallerie straniere che quest’anno partecipano alla fiera milanese: saranno infatti 71 le gallerie estere – il 41% del totale – provenienti da 13 paesi oltre l’Italia (Austria, Belgio, Brasile, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Repubblica Slovacca, Romania, Spagna, Sudafrica, Stati Uniti, Svizzera).

Numerose le importanti gallerie internazionali che confermano la loro presenza dopo aver partecipato alle precedenti edizioni, come Alfonso Artiaco (Napoli), Bortolami (New York), Campoli Presti (Londra-Parigi), Cardi (Londra-Milano), Clearing (New York-Bruxelles), Sadie Coles HQ (Londra), Continua (San Gimignano-Beijing-Les Moulins-L’Avana), Raffaella Cortese (Milano), Massimo De Carlo (Milano-Londra-Hong Kong), Greene Naftali (New York), Kaufmann Repetto (Milano-New York), König Galerie (Berlino), Andrew Kreps (New York), Emanuel Layr (Vienna-Roma), Lelong (Parigi-New York), Giò Marconi (Milano), Mazzoleni (Torino-Londra), Massimo Minini (Brescia), Office Baroque (Bruxelles), Robilant+Voena (Londra-Milano), Lia Rumma (Milano-Napoli), Richard Saltoun (Londra), Seventeen (Londra-New York), Sperone (Sent), T293 (Roma), Tega (Milano), Tornabuoni (Firenze-Londra-Milano-Parigi), Michael Werner (New York-Londra), Wilkinson (Londra), Zero... (Milano).

Tra le molte gallerie che si aggiungono per la prima volta spiccano prestigiosi nomi internazionali quali 47 Canal (New York), A Gentil Carioca (Rio de Janeiro), The Approach (Londra), Art:Concept (Parigi), Marianne Boesky (New York), Canada (New York), ChertLüdde (Berlino), Deweer (Otegem), Gladstone (New York-Bruxelles), Alison Jacques (Londra), Hollybush Gardens (Londra), Antoine Levi (Parigi), Meliksetian Briggs (Los Angeles), Stuart Shave/Modern Art (Londra), Nahmad Projects (Londra), Nathalie Obadia (Parigi-Bruxelles), Gregor Podnar (Berlino), Jocelyn Wolff (Parigi), Zeno X (Anversa).

miart è anche l’unica fiera ad avere al suo interno una sezione dedicata al design d’autore e da collezione: anche quest’anno la sezione Object conferma la partecipazione di influenti gallerie tra cui Dimoregallery (Milano), Luisa delle Piane (Milano), Erastudio Apartment (Milano), Giustini/Stagetti Galleria O. Roma (Roma), Nilufar (Milano), Rossella Colombari (Milano), Antonella Villanova (Firenze).

Vai alla lista completa degli espositori.

Una delle maggiori novità di questa ventiduesima edizione è rappresentata dalla sezione On Demand, una sezione trasversale le cui gallerie espongono, fra le altre, opere context-based e opere site-specific – come installazioni e wall paintings, progetti da realizzare, commissioni, performance, etc – ovvero opere che, per esistere, hanno bisogno di essere “attivate” da chi le possiede, sottolineando in questo modo quanto l’atto stesso del collezionare sia una forma di cura, di progettualità e di responsabilità.

On Demand si aggiunge alle cinque sezioni che ormai caratterizzano miart: Established, che raccoglie 116 espositori - suddivisi nelle sottosezioni Master, per le gallerie che propongono artisti storicizzati, e Contemporary, dedicata alle gallerie specializzate nel contemporaneo; Emergent, dedicata a 20 gallerie internazionali focalizzate sulla ricerca delle giovani generazioni, di cui 13 straniere; Generations, che raccoglie l’eredità della precedente sezione THENnow e presenta 8 coppie di gallerie nelle quali sono messi in dialogo due artisti di generazioni diverse; Decades che con le sue 9 gallerie propone un percorso lungo il Ventesimo secolo secondo una scansione per decenni, tracciando un racconto che enfatizza le due anime che definiscono miart – quella legata all’arte moderna e quella legata all’arte contemporanea – sostenendo in particolar modo l’arte storica di qualità in un momento di forte attenzione del mercato internazionale per l’arte del secondo dopoguerra; e infine Object, dedicata a una selezione di 14 gallerie attive nella promozione di oggetti di design contemporaneo concepiti in edizione limitata e fruiti come opere d’arte.

Il Comune di Milano e miart 2017 rinnovano e incrementano la stretta collaborazione avviata nelle ultime quattro edizioni con tutte le realtà che operano nella promozione e nella conoscenza dell’arte. miart è nuovamente capofila della “Art Week” milanese e del ricco programma di eventi, inaugurazioni e aperture speciali che coinvolgerà istituzioni pubbliche, fondazioni e gallerie private, per la prima volta già a partire da lunedì 27 marzo e per tutta la durata della fiera.

miart 2017
anteprima e inaugurazione: 30 marzo 2017 (su invito)
31 marzo – 1 aprile 2017 dalle ore 12.00 alle 19.00
2 aprile 2017 dalle ore 11.00 alle 19.00

fieramilanocity
ingresso: viale Scarampo, Milano gate 5, padiglione 3
www.miart.it - carnet de miart
 

Allegati

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in una Fiera minore come ArteGenova puà capitare di trovare prezzi interessanti, soprattutto gli ultimi giorni della Fiera, le gallerie medio piccole se non hanno venduto entrano nell'ottica di vendere comunque qualcosa anche a prezzi pessimi per cercare di rientrare almeno in parte dei costi della partecipazione alla Fiera.
Questo ovviamente non succede nelle galleria importanti.

I prossimi due week-end vi sarà la fiera arte a Parma. Si tratta di un evento inserito nella più nota, e più frequentata, rassegna MERCANTE IN FIERA
 
I prossimi due week-end vi sarà la fiera arte a Parma. Si tratta di un evento inserito nella più nota, e più frequentata, rassegna MERCANTE IN FIERA

Parma come Genova vale la pena solo se la visita alla Fiera è abbinata a una buona mangiata
 
Ti ringrazio dell'interessamento ma purtroppo non è riportato quello che sarà il contorno della fiera.
Visto rimarrò il week end, vorrei capire quali eventi e come e quando visitarli.
Giusto per tirare giù un programmino...
Oramai mancano meno di 40 gg, si saranno fatti un idea di cosa proporre santo cielo!
lenti. In Italia siamo lenti.
 
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