Fiorentina officiale thread parte IV

il regolamento, rispetto a quanto accadeva fino a 25-30 anni fa, è stato infatti modificato.
Ricapitoliamo quanto accaduto dopo il ferimento di Biraghi. Il terzino della Fiorentina, nonostante l'evidente ferita alla nuca, è stato in grado di proseguire l'incontro grazie all'intervento dello staff medico della Fiorentina. Prima di riprendere il gioco l'arbitro, lo spagnolo Carlos del Cerro Grande, ha mostrato al delegato Uefa presente a bordo campo l'oggetto con cui è stato colpito il giocatore: dagli altoparlanti dello stadio di Praga è stato trasmesso un messaggio attraverso il quale i tifosi del West Ham sono stati invitati a mantenere un comportamento corretto e civile.

IL WEST HAM RISCHIA UNA MULTA SALATA E 2 PARTITE A PORTE CHIUSE​

BIRAGHI, 8 PUNTI DI SUTURA PER LA FERITA ALLA TESTA. LA FIORENTINA: "SERVE PUNIZIONE ESEMPLARE"​

come dicevo da questo fatto "mettevo le mani avanti" e facevo uscire il mio giocatore
 
il regolamento, rispetto a quanto accadeva fino a 25-30 anni fa, è stato infatti modificato.
Ricapitoliamo quanto accaduto dopo il ferimento di Biraghi. Il terzino della Fiorentina, nonostante l'evidente ferita alla nuca, è stato in grado di proseguire l'incontro grazie all'intervento dello staff medico della Fiorentina. Prima di riprendere il gioco l'arbitro, lo spagnolo Carlos del Cerro Grande, ha mostrato al delegato Uefa presente a bordo campo l'oggetto con cui è stato colpito il giocatore: dagli altoparlanti dello stadio di Praga è stato trasmesso un messaggio attraverso il quale i tifosi del West Ham sono stati invitati a mantenere un comportamento corretto e civile.

IL WEST HAM RISCHIA UNA MULTA SALATA E 2 PARTITE A PORTE CHIUSE​

BIRAGHI, 8 PUNTI DI SUTURA PER LA FERITA ALLA TESTA. LA FIORENTINA: "SERVE PUNIZIONE ESEMPLARE"​

come dicevo da questo fatto "mettevo le mani avanti" e facevo uscire il mio giocatore
Azzo, 8 punti di sutura, ma gli ha aperto la testa o fanno punti stretti stretti.
 

Genoa-Fiorentina 1-4: io l’ho vista così (Pum, pum, pum, pum: la grancassa viola zittisce il violino)​

Le pagelle di Francesco Matteini
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di Francesco Matteini | 19/08 23:08
Biraghi festeggia dopo il gol (foto Acf Fiorentina)
Gilardino prova a suonare il violino rossoblu, ma viene coperto dalla grancassa viola di Italiano. Pum, pum, pum, pum per una vittoria sonante e ballante in tasca. Gioca solo la Fiorentina, corre solo la Fiorentina, segna (quasi) siolo la Fiorentina. Il Genoa appare poca cosa perché i viola lo sommergono e lo travolgono, senza neanche faticare troppo.
Prestazione solida e confortante. Un ottimo avvio di campionato, un’inizione di fiducia e autostima in vista del preliminare di Conferenze, giovedì prossimo. Ora vediamo quale sarà il volto definitivo della squadra dopo i prossimi (probabili) movimenti di mercato. Si può ancora migliorare.
Terracciano – 6 – Una sola parata, neanche troppo impegnativa.
Kayode – 7 – Esordiente che controlla la fascia con l’autorevolezza del veterano. Giocate da brasiliano e polmoni da inglese. Peccato tenga in gioco Biraschi sul gol del Genoa. Per Dodò si prospetta una concorrenza finora inimmaginabile.
Milenkovic – 7 – Non lascia spazio a Retegui che per andare sul tabellino lo stende e prende il giallo.
Ranieri – 6,5 – Vigila sulla sua zona di competenza con diligenza.
Biraghi – 7,5 – Palla dal sinistro al destro e gol al sette dopo 4 minuti. Prima il gol che spiana la strada alla vittoria dei viola, poi l’assist per il gol di Nico. Chiusure e propulsioni al tempo giusto. Si fa uccellare da Biraschi in occasione del gol genoano, ma tutti sugli attenti per il capitano.
Arthur – 7 – Dialoga col pallone come uno chef col suo mestolo. Ne esce una ricetta di passaggi calibrati e saporita amministrazione del gioco.
Mandragora – 6,5 – Assiste Biraghi, coprendogli le spalle ad ogni sortita. Ottimo inserimento per sfruttare di testa la gemma preziosa che gli recapita Bonavenura.
Gonzalez – 6,5 – Un gran tiro che rimbalza sul palo e viene ribadito in porta da Bonaventura. Guizzo da molla e colpo di testa che vale il terzo gol. Due lampi in una partita sul grigio.
Bonaventura – 8 – Sempre al posto giusto nel momento giusto. Lungimirante, freddo e preciso quando insacca il raddoppio. Magico nel fintare il tiro e sfornare un pallonetto alla Gerson (il regista del Brasile campione del mondo nel ’70) per la zuccata vincente di Mandragora.
Brekalo – 6 – Poco solido nei contrasti, perde parecchi palloni. Sufficienza molto generosa.
Nzola – 6 – Sorta di centravanti boa: la difesa del pallone c’è. Sul fondamentale dello stop deve lavorarci…
Sottil, Duncan, Dodò, Beltran, Infantino – Sv
Italiano – 8 –
La squadra mostra idee brillanti e polmoni carichi. Non ci sono cali di concentrazione, né sviste clamorose. Sceglie di fare i cambi solo nei minuti finali: li vedremo nella Fiorentina formato coppa?
Arbitro & C. Ayroldi – 6,5 – Eccesso di severità nell’ammonizione a Biraghi, per il resto decisioni condivisibili (ma senza problemi). Var Doveri/Miele – Sv
Commento Dazn Iori/Schwoch – 6,5 –
Ascoltabili.
 
Ancora siamo ad Agosto, ma... potrebbe essere l'intruso nella lotta per le posizioni che contano?
 

Rapid Vienna-Fiorentina 1-0: io l’ho vista così (Un rigore da Grull…)​

Le pagelle di Francesco Matteini
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di Francesco Matteini | 24/08 21:29
Arthur in azione (foto Silpress)
L’effetto Genoa è svanito presto. Il profumo di gioco già un ricordo. La sconfitta di misura non pregiudica il passaggio del turno ma lo complica maledettamente. Il diverso livello di forma tra gli austriaci, con nelle gambe già sette partite ufficiali, e i viola, solo alla seconda gara, non è sifficiente a spiegare la prestazione men che opaca della Fiorentina. Troppi giocatori che corrono palla al piede per tutto il campo, fino a perderla o buttarla via, come fanno certi ragazzini ai giardinetti. Però, forse, con un centravanti vero, e Beltran nei pochi minuti in cui ha giocato sia a Genova che oggi pare esserlo, la situazione potrebbe cambiare.
Terracciano – 5 – Inaspettatamente impreciso negli appoggi. Da un suo errore nasce il corner con il fallo fatale.

Dodò – 4 – Sforna cross inguardabili che irritano pure i compagni. Dietro traballa.

Milenkovic – 6,5 – Prestazione solida, gli avversari non vedono mai la porta.
Ranieri – 6,5 – Puntuale negli anticipi e risoluto nelle chiusure.
Biraghi – 5 – Due calci di punizione che finiscono sulla barriera, dalla sua parte gli austriaci trovano più spazio per avanzare che a Caporetto.
Arthur – 6 – Soffre un po’ la marcatura stretta ma riesce comunque a dare una geometria al gioco. Poco compreso dai compagni.
Mandragora – 2 – L’arbitro lo richiama per eventuali trattenute in area e lui sul corner successivo prova a sfilare la maglia all’avversario. Intelligenza calcistica sopraffina. Un rigore che condanna la Fiorentina alla sconfitta. Davvero un rigore da… Grull. Andava sostituito immediatamente con chiunque. Meno male che al suo posto giocherà Amrabat o chi sarà acquistato con i soldi del marocchino.
Gonzalez – 5,5 – Gli unici spunti pericolosi arrivano dal suo piede, purtroppo stasera solo tiri mosci.
Bonaventura – 4,5 – Il dinamismo di Genova è un ricordo. Il fiato manca e questo lo innervosice. Prende un giallo per una stupida protesta.
Brekalo – 4 – Praticamente trasparente. Ogni tanto lo scorgi correre, ma sempre in orizzontale.
Nzola – 4,5 – Ok la difesa del pallone, ma ogni tanto giocalo. Certo che per farlo devi averlo tra i piedi e non sempre a due metri di distanza.
Sottil – 6 – Entra e pare poter cambiare l’inerzia della partita, ma cala rapidamente.
Infantino – 6 – Ha il pallone del pareggio ad un soffio dal fischio finale ma non trova il pertugio giusto.
Beltran – 6 – Fa più lui in pochi minuti che Nzola in due partite. Magari è arrivato un centravanti vero…

Duncan – 6 – Non è giocatore da rovesciare un risultato.
Quarta – 6 – Prova una percussione personale, senza successo.
Italiano – 5 – Se a Genova aveva funzionato tutto alla perfezione, stasera non ha funzionato nulla. I pochi cambi rispetto alla gara di campionato hanno lasciato troppe scorie nella gambe dei giocatori in campo. I cambi durante la partita forse andavano anticipati.
Arbitro Pajac & C. – 7 – Non vi sono situazioni particolari da giudicare, prende decisioni assennate. Var Strukan/Jovic – Sv
Commento Sky Marianella/Minotti – 5,5 –
Ronzio di sottofondo.
 
Spero che Italiano venga esonerato a breve

turnover sui portieri alla seconda di campionato

bocciatura di Nzola che chiaramente lo manderà a cagare cosi come ha fatto Jovic

ennesimi goal presi su contropiedi sul vataggio di 2-0

classica lamentela di fine partita contro i suoi giocatori

ciuccio e scarso umanamente!
 
Su Italiano concordo, in particolare perchè non si prende mai una responsabilità ma la colpa è sempre di qualcun altro.
Che venga esonerato non credo, Commisso non vuole pagare due allenatori contemporaneamente.
 

Fiorentina-Lecce 2-2: io l’ho vista così (Quattro peccati non veniali)​

Le pagelle di Francesco Matteini
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di Francesco Matteini | 27/08 21:04
Nico festeggia dopo il gol (foto Acf Fiorentina)
Peccato numero uno: giocare un primo tempo che vale almeno quattro reti e segnarne solo due. Peccato numero due: non rispondere tempestivamente alle mosse dell’allenatore avversario che con due sostituzioni cambia volto alla partita. Peccato numero tre: non avere (Nico a parte) un esterno d’attacco degno di fare il titolare in una squadra “ambiziosa”. Peccato numero quattro (recidiva): ritardare i cambi necessari a restituire quanto meno un po’ di birra alla squadra.
Il deludente pareggio contro il Lecce, che ad un certo punto è sembrato perfino scricchiolare sotto i colpi dei giallorossi, è frutto di peccati non veniali di singoli giocatori (imprecisi o inconcludenti), di Italiano (poco reattivo) e della rosa (ancora bisognosa di inserimenti di qualità, più che di scommesse). Tre atti di dolore… e provvedere col mercato per l’assoluzione.

Christensen – 5,5 – Il primo tiro è al sette: imprendibile. Il colpo di testa di Krstensen è molto ravvicinato, ma anche molto centrale.

Dodò – 5 – Banda lo punta e lo salta spesso. Perde le sfide in velocità con il leccese che ha più fisico. Desaparecido nel secondo tempo.
Milenkovic – 7 – Incenerisce le velleità di chiunque provi ad avvicinarsi all’area di rigore viola.
Quarta – 5 – Primo tempo ineccepibile con anticipi puntuali e chiusure tempestive. Nella ripresa mostra la consueta inutile irruenza (giallo) e la consueta distrazione sul gol di testa del montenegrino.
Parisi – 6,5 – Grintoso e caparbio. Se perde un pallone si ingegna fino a quando lo riconquista. Grande dinamismo sulla fascia.
Arthur – 6 – Il timido pressing del Lecce del primo tempo non lo infastidisce. Cura la regia del gioco con meticolosa lungimiranza. Assist perfetto per il gol di Duncan. Nella ripresa, francobollato e col fiatone, combina qualche pasticcio, poi esce.
Duncan – 7 – Se Arthur cuce il gioco viola, lui fa a fette quello avversario. Recupera, imposta ed è più puntuale di un orologio svizzero con l’attimo che lo consegna alla storia: di testa infila il gol numero 4.000 della Fiorentina (il millesimo fu firmato da Montuori, il duemillesimo da Dino Pagliari, il tremillesimo da Luca Toni). Più sfortunato che impreciso quando prende il palo al termine di un’azione scintillante.
Gonzalez – 7 – Sblocca la gara dopo pochi minuti con un colpo di testa imperioso. Onora il dieci sulla maglia con giocate che illuminano il gioco. Nella ripresa prova, senza successo, a sostituirsi all’oscurato Arthur.
Bonaventura – 6 – Nel vivo del gioco, ma non sempre preciso. Nella ripresa sparisce dal campo ma Italino se ne accorge solo a dieci minuti dalla fine.
Sottil – 5 – Ogni volta che accelera lascia ipotizzare sfracelli… che restano confinati nelle fantasie dei tifosi.
Beltran – 6 – Avvia l’azione del raddoppio, dimostra che può difedere la palla anche senza essere un colosso. Centravanti di movimento al quale, però, mancano almeno un tito in porta e, soprattutto, il gol.
Brekalo – 4 – Entra e perde ogni pallone che tocca.
Nzola – 5,5 – Fa da sponda per nessuno.
Mandragora – 4 – Entra in campo e pare più lento e stanco di Arthur. Non contrasta e spara alto l’ennesimo buon pallone dal limite (che poi l’azione sia stata inficiata da un fuorigioco poco cambia sulla sua mira).
Infantino – 5,5 – Più nervosismo che dinamismo.
Kouame – 5 – Sfiora il gol con un colpo di testa che indirizza fuori dalla porta. Indecente il cross all’ultimo minuto di gioco.
Italiano – 4 – Forse dovrebbe catechizzare se stesso, anziché assillare i giocatori ad ogni pausa. D’Aversa fa due mosse e, per poco, non ribalta il risultato. Vittoria bruciata dalla mancata reattività del tecnico viola.

Arbitra Maria Sole Ferrieri Caputi & C. – 5,5 – Vede diversi falli su giocatori del Lecce in realtà inesistenti (mettendo in imbarazzo anche il commento tv). Apprezzabile nel segnalare da dove si battono le punizioni in qualsiasi parte del campo siano. Var Di Paolo/Di Martino – 6 – Cancellano con un fuorigioco possibili discussioni su un ipotetico rigore.
Commento Dazn Santi/Parolo – 7 – Buon accompagnamento che non si sovrappone alla partita. Prosa asciutta senza ridicole aggettivazioni.
 

Le pagelle di Francesco Matteini​

Fiorentina-Rapid Vienna 2-0: io l’ho vista così (La vittoria non offuschi i problemi di squadra e tecnico)​

Le pagelle di Francesco Matteini
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di Francesco Matteini | 31/08 23:39
Palla da un lato e portiere dall’altro: è il gol di Nico che apre alla Fiorentina la porta dell’Europa
L’obiettivo fondamentale. per non buttare alle ortiche già mezza stagione, era passare il turno ed entrare nei gironi di Conference League. Obiettivo centrato. Ma la felicità per il successo raggiunto con fatica e sofferenza, tanta, troppa, non deve offuscare le lacune della Fiorentina, del suo gioco e del suo allenatore.
I due gol sono arrivati per caso. Un fortunato rimpallo su un appoggio assasino di un difensore del Rapid verso il proprio portiere (bravo Nico a ribadire in rete la palla vagante) e un rigore per un braccio distante dal corpo. Insomma, la Fiorentina non è riuscita a segnare al Rapid, squadra di caratura nettamente inferiore, neanche un gol grazie ad una propria azione manovrata in due partite.
La vittoria finale non cancella le perplessità sulla formazione iniziale: perché Nzola fuori forma anziché Beltran, certamente assai più in palla? Perché un Dodo in fase involuta anziché lo sfavillante Kayode? Perché Madragora anziché Duncan? E anche oggi i cambi evìccessivamente ritardati. A cominciare dalla sostituzione di Biraghi con Parisi, che sembrava necessaria già molto prima di quando è avvenuta.
La rosa è incompleta ed eliminare questo problema spetta alla società nelle poche ore che ancora restano per il mercato. Il gioco è statico e poco fantasioso. I centravanti non riescono a segnare (solo colpa loro?). E questo è un dilemma per Italiano.
Insomma contenti sì, molto. Ma non ciechi.
Terracciano – Sv – L’unico tiro pericoloso ci pensa la traversa a respingerlo.
Dodo – 5.5 – Impreciso, poco incisivo e perfino lento. Dalla sua parte il Rapid si fa spesso pericoloso.
Milenkovic – 6,5 – Lasciato solo con Ranieri a pattugliare le retrovie, non trema e fa suo ogni pallone alto. Si prende anche la responsabilità di qualche lancio illuminante.
Ranieri – 7 – In coppia con Milenkovic sbroglia situazioni di pericolo senza cali di concentrazione. Offre sempre una sponda ai compagni.
Biraghi – 5 – Dalla sua parte il Rapid compie pericolose scorribande. Modesto l’apporto alla fase offensiva.
Arthur – 6 – Soffre la marcatura stretta e il fiato corto. Costretto a delegare ad altri la fase di costruzione.
Mandragora – 5 – Dovrebbe essere il baluardo davanti alla difesa ma lo si vede poco e punto. Un tiro in curva e l’altro sulla traversa… Prendesse mai la porta…
Gonzalez – 10 – 10 perché i suoi due gol ci portano in Europa. 10 per aver salvato la stagione. 10 come il numero che porta sulle spalle ed onora con giocate di classe. Dialogo difficile con chi a mala pena controlla il pallone.
Bonaventura – 6 – prova a cucire il gioco d’attacco e anche qualche sfondamento, ma senza fortuna.
Kouame – 6,5 – Corre come un indiavolato. Non sempre preciso, ma sempre reattivo.
Nzola – 3 – Puntualmente anticipato sulle palle contese. Gli capitano tre occasioni da gol clamorose che, altrettanto clamorosamente, sbaglia.
Duncan – 6,5 – Contribuisce a coprire la difesa.
Beltran – 6,5 – Crea i presupposti per un gol che non arriva dal suo piede. La sua mobilità crea problemi al Rapid.
Sottil – Sv
Parisi – sv
Kokorin – Sv-
Italiano – 5 –
La qualificazione arriva nonostante le sue scelte ed un gioco che non conosce varianti. Un rigore casuale gli evita lo stress dei supplementari. Francamente da un tecnico di primo piano ci si aspetta qualcosa di più.
Arbitro & C. Simovic (Serbia) – 5,5 – Valutazioni condivisibili nel primo tempo, perde di lucidità con il passare dei minuti. Var Marković /Zivković (Serbia) – Sv
 

Inter-Fiorentina 4-0: io l’ho vista così (Squadra già stanca prima di iniziare)​

Le pagelle di Francesco Matteini
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di Francesco Matteini | 03/09 21:53
Viola delusi dopo la pesante sconfitta (foto Silpress)
Una superiorità atletica, tattica e di gioco al limite della noia. Una noia mortale… per la Fiorentina. Inter davevro troppo superiore ai viola stasera perché ci fosse anche un minimo accenno di partita. E infatti è stata una passerella per i nerazzurri. Probabilmente niente e nessuno avrebbe potuto ribaltare i valori in campo (e fuori), ma Italiano ci ha messo del suo (e lo ha anche ammesso) mandando in campo una squadra con la lingua ciondoloni fin dal primo minuto.
Dimenticare e ricostruire morale e trame di gioco un po’ meno scontate. Siamo solo all’inizio.
Cristensen – 5,5 – A San Siro grandina, impossibile non bagnarsi. Evita un paio di gol, non ha grandi responsabilità su quelli presi anche se non compie miracoli.
Dodo – 4 – In fase offensiva non si vede mai, in difesa neanche. Sempre fuori posizione e in debito di fiato.
Milenkovic – 4,5 – Lautaro lo brucia sullo scatto e segna un gran gol. Troppe incertezze che minano la difesa.
Ranieri – 5,5 – Chiusure e anticpi con grande determinazione. Alla lunga pure lui ammaina la bandiera.
Biraghi – 4 – Affianca, senza disturbarlo, Thuram che infila in rete di testa.
Arthur – 5 – Dà ordine al gioco ma non lo accende mai.
Mandragora – 5 – Un recupero provvidenziale e molto latitanza. Così il centrocampo scricchiola.
Gonzalez – 5,5 – Si esibisce in un paio di serpentine che mettono brividi all’Inter. Trattenuto per la maglia in area, non convince l’arbitro.
Bonaventura – 5,5 – Non sempre lucidissimo nelle scelte, finisce il carburante prima del solito.
Kouame – 4,5 – Qualche sgambettamento di scarso costrutto. Non aiuta la fase difensiva.
Beltran – 5 – Si muove molto e prova ad aggredire ogni avversario ma De Vrij lo anticipa quasi sempre.
Sottil – 6 – Gli unici due tiri in porta sono suoi.
Nzola – 4,5 – Riesce a fare ancor meno di Beltran che già si era visto poco.
Infantino, Brekalo, Amatucci – Sv – Entrano a massacro ormai compiuto.
Italiano – 3 – Che è successo a Kayode? Perché deve avere problemi seri per non andare in campo al posto della brutta copia di Dodo. Non ricorre a forze fresche e schiera una formazione già lenta e stanca prima ancora di iniziare. Il primo gol subito è sufficiente a far alzare bandiera bianca alla Fiorentina.
Arbitro & C. Marchetti – 5 – Ignora la trattenuta in area su Gonzalez che è evidente e determinante Var Mazzoleni/Paganessi – 5 – Non chiamano l’arbitro a vedere la trattenuta su Gonzalez. Valutazione non condivisibile.
Commento Dazn Mancini/Marcolin – 6,5 – Buon accompagnamento con qualche divagazione di troppo.
 
avete pagato lo sforzo fisico e lo stress mentale della conference inoltre vi è mancato e vi mancherà molto Amrabat che non avete pensato di sostituire
 
L
avete pagato lo sforzo fisico e lo stress mentale della conference inoltre vi è mancato e vi mancherà molto Amrabat che non avete pensato di sostituire
Corretto.
Serve un altro frangiflutti a centrocampo.
 
Italiano è un allenatore che vale il 10% di ció che credono a Firenze!

Turn over sul portiere……roba da raccontare ai posteri!

Non turn over su chi ha giocato giovedi…….roba da manicomio!

Difesa tanto allegra che quelle di Zeman sembrano difese trapattoniane al confronto!

Rapporto tra Italiano e le punte ai livelli di un essere umano ed un alieno!

non arriva a fine campionato!
 
Esagerato... neppure se ne prendesse altri 4! Commisso non è uno che licenzia così frettolosamente.
 

Fiorentina-Atalanta 3-2: io l’ho vista così (Squillo di tromba e rullo di tamburi, poi l’assalto finale)​

Le pagelle di Francesco Matteini
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di Francesco Matteini | 17/09 20:34
Festa dopo il gol di Quarta (foto AcfFiorentina)
Venti minuti di intontimento in cui la Fiorentina subisce pressione, gioco e, alla fine, anche il gol dell’Atalanta. Poi la provvidenziale interruzione per rinfrescarsi (anche le idee) e i viola cambiano atteggiamento. Il gol in giravolta di Bonavenura è uno squillo di tromba. Il potente colpo di testa di Quarta un rullo di tamburi. Da quel momento la Fiorentina parte alla carica. Un assalto che il gol di Lookman non frena. La goffa deviazione, che permette a Kouame di segnare il gol vittoria sbucando da dietro le trincee nerazzurre, è il giusto premio per il finale in crescendo.
Ps: Siamo a sei gare senza un gol dei centravanti, questo un po’ preoccupa…
Terracciano – 6 – Beffato dalla deviazione di Parisi. Il tiro di Lookman è ravvicinato, ma la mano si piega.
Dodò – 4 – Molla Lookman sul più bello… anzi sul più brutto per la Fiorentina. Appoggi imprecisi e poca attenzione. La brutta copia di se stesso.
Milenkovic – 6,5- Buoni gli anticipi, meno i rinvii. Scamacca entra e lui lo cancella.
Quarta – 7 – Colpo di testa imperioso che rovescia il risultato nel primo tempo. Si occupa pure di contribuire alla costruzione del gioco.
Parisi – 6,5 – Inizia in affanno. La sua colpa non è tanto deviare in rete il pallone calciato da Koopmeiners, ma lasciargli lo spazio per colpire indisturbato. Poi si accende e domina la fascia sinistra.
Mandragora – 5 – Gira per il centrocampo senza coprire né costruire. Ciabatta in porta senza potenza.
Duncan – 6 – Primo trempo in cui si fa vedere solo in occasione dell’assist per Quarta. Ripresa all’insegna del dinamismo e della solidità.
Gonzalez – 6 – Assist di testa per il gol di Bonaventura. Scatta e corre fi che ne ha.
Bonaventura – 7 – Piroetta da pattinatore con calcione finale che scaglia la palla alle spalle di Carnesecchi.
Brekalo – 6 – Corre, suda, sbuffa, le prende e prova a darle. Sfodera pure un paio di tiri in porta.
Nzola – 5,5 – Anestetizzato da Scalvini per quasi tutto il primo tempo, buon lavoro di sponda nella ripresa. Però non riesce mai a guardare la porta.
Arthur – 6,5 – Con un cervello a centrocampo, la manovra funziona molto meglio.
Kouame – 7 – Ringrazia per l’assist involontario di un avversario e, con prontezza di riflessi, segna il gol vittoria.
Beltran – 6,5 – Dà il via all’azione del terzo gol. Sempre ponto su ogni pallone. Manca solo il gol.
Biraghi – 6 – Schierato a destra (ma che è successo a Kayode) contribuisce a contenere le, scarse, velleità di rimonta dell’Atalanta.
Barak – Sv
Italiano – 6,5 –
Vince nettamente la partita delle sostituzxioni con Gasperini.
Arbitro & C. Pairetto – 6 – Var Mariani/Meraviglia – Sv
 

Genk-Fiorentina 2-2: io l’ho vista così (Ranieri mattatore, ma non basta)​

Le pagelle di Francesco Matteini
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di Francesco Matteini | 21/09 21:35
La felicità di Ranieri (foto AcfFiorentina)
Se Milenkovic… Se Nzola… Se il palo… Si poteva vincere e, alla fine, si poteva perfino perdere. Un discreto primo tempo, una ripresa confusionaria. La squadra viola che guida il gioco ma poi subisce la maggior fisicità degli avversari. I centravanti continuano a non segnare. I portieri a prendere gol ad ogni tiro (o quasi). Il gioco a non mutare mai: si può lanciare nello stesso modo Beltran e Nzola? In Conference la Fiorentina deve già rincorrere…
Christensen – 4 – E’ una stanga di un metro e novanta ma salta come uno dei sette nani. Offre brividi sulle palle alte, sfiorate o ciccate. Rinvii poco precisi. Poca responsabilità sul primo gol… ma non punta. Sul secondo si butta così in ritardo che la palla è già nel cerchio di centrocampo.
Kayode – 6 – Frena la sua esplosività e copre la fascia con attenzione, una sbandata nel finale.
Milenkovic – 5,5 – Puntuale negli anticipi ma salta a vuoto sulla punizione del Genk e dietro di lui McKenzie colpisce di testa e crea i presupposti per il gol belga. E’ suo l’assist per il primo gol di Ranieri; sempre suo l’errore macroscopico quando, indisturbato, spara alto a porta spalancata. Roba da essere rincorsi la domenica anche sul prato del Quercione se calci così…
Ranieri – 9 – Mattatore della serata. Doppietta di testa, i due primi gol in viola. Nella prima rete lo aiuta la fortuna, nella seconda l’istito da centravanti (che i centravanti per ora non hanno). Caricato dalla doppietta, come Asterix dopo aver bevuto la pozione, diventa un baluardo insuperabile per gli avversari. Incertezza sul finale di gara.
Biraghi – 6 – Sfortunato sul rimpallo che libera al tiro Zeqiri. Spinge poco e chiede spesso collaborazione a Sottil.
Arthur – 5,5 – Molto in ombra, anche quando non è marcato.
Duncan – 5,5 – Dinamismo e recuperi, con qualche pausa. McKenzie lo sposta come un fuscello e pareggia.
Mandragora – 5 – Poco reattivo sul colpo di testa di McKenzie che non riesce ad allontanare. Non si distingue né come filtro né come incursore.
Gonzalez – 5,5 – Si spolmona sulla fascia per dare una mano a Kayode. Buona volontà ma nessuna scintilla.
Sottil – 6 – Scatti, controlli e progressioni da 8; passaggi finali da 4.
Beltran – 6 – Non gli viene servito un solo pallone per le sue caratteristiche. E’ ovvio che sui campanili mostri qualche difficoltà contro avversari più alti. Si immola nel far salire i compagni e nel pressing sul primo portatore di palla del Genk.
Kuame – 6 – Porta vivacità ma poca concretezza.
Brekalo – 6 – Qualche buono spunto.
Parisi – 5 – Soffre la differenza di chili e centimetri. Non riesce mai ad accendere il turbo. Si fa anticipare dall’avversario, che colpisce il palo.
Nzola – 4 – Manda alto un colpo di testa, a porta vuota, che avrebbe chiuso la partita.
Maxime Lopez – 5 – Spaesato più di Alice nel paese delle meraviglie… anche se di meraviglie non ve ne sono.
Italiano – 5 – I cambi danno più vivacità alla squadra, ma ne indeboliscono i tratti fisici. Il gioco ristagna. I centravanti non segnano e, praticamente, non tirano in porta da sette partite. Driiiinnn: non lo sente suonare un campanellino d’allarme?
Arbitro & C. Frappart 7 – Autorevolezza e precisione. Forse eccessiva l’ammonizione a Biraghi Var Gaillouste/Venderstichel – Sv
Commento Sky Zanca/Orsi – 7 –
Competenza e analisi non scontate.
 

Udinese-Fiorentina 0-2: io l’ho vista così (Gli spietati siamo noi… finalmente)​

Le pagelle di Francesco Matteini
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di Francesco Matteini | 24/09 17:37
Esultanza dopo il gol di Quarta (foto AcfFiorentina)
Stavolta gli spietati siamo noi, finalmente: due tiri, due gol, tre punti. Chi invocava da Terracciano qualche miracolo, oggi è stato accontentato. I presupposti della vittoria sono stati posti dalle sue parate (soprattutto quella di piede) nel primo tempo. Il bisteccone Lucca, sbagliando il più facile dei gol, ha dato il suo contributo al risultato finale.
La partita non entrerà nella storia del calcio. Molto spezettata, piena di falli (non tutti ben giudicati dall’arbitro), poche azioni manovrate, soprattutto da parte dei viola. Ma la vittoria corrobora una classifica che si fa interessante.
Terracciano – 9 – Chiedevamo un miracolo e San Pietro ha esaudito il nostro desiderio: la sua deviazione di piede salva la Fiorentina dal passare in svantaggio. Altri interventi determinanti.
Dodò – Sv
Quarta – 8 –
Si lancia in contropiede come un’ala, chiama la palla con sfrontatezza come ai giardini, convinto di poter fare qualcosa di buono. E lo fa: rasoterra chirurgico da centravanti improvvisato che si insacca all’angolino.
Ranieri – 6 – Il duello, più fisico che tecnico, con Lucca lo impegna parecchio.
Biraghi – 5,5 – Soffre l’aggressività degli avversari, Ebosele se ne libera spesso e volentieri, raramente fa capolino in zona d’attacco.
Maxime Lopez – 5 – Siete certi che sia sceso in campo? Sparisce fra i marcantoni con le maglie a chiazze.
Mandragora – 5 – Vero centrocampista ombra. Mai un raggio di luce dai suoi piedi.
Kouame – 6 – Non riesce a mettere in moto le lunghe leve ma si prodiga in un lavoro di recupero palloni..
Bonaventura – 8 – Vede Quarta lanciato a rete e gli recapita la palla con un lancio illuminante. Si avventa come un falco su una palla abbandonata al limite dell’area bianconera e con la mira di un cecchino la infila in rete e chiude la partita. Fra i due show, qualche inaspettata imprecisione.
Brekalo – 5 – Un po’ a destra, un po’ a sinistra ma cambiando l’ordine degli esterni il prodotto non cambia. Scarsa collaborazione in fase difensiva.
Nzola – 5,5 – Qualche tentativo di difesa del pallone. Non si registrano tiri verso la porta.
Kayode – 6,5 – Fisicamente tiene botta, controlla con attenzione le sua fascia. A metà della ripresa viene spostato all’ala e si fa valre.
Beltran – 6 – Neanche in tandem con Nzola trova il gol, ma si rende utile nei disimpegni.
Milenkovic – 5,5 – Porta in campo centimetri ma non sicurezza.
Arthur – 6 – Prova a dare geometria al gioco.
Duncan – 6 – Si fa notare come guastatore delle ripartenze friulane.
Italiano – 6 – La squadra soffre la maggior fisicità dell’Udinese e forse si fanno sentire le scorie di coppa. Il gioco latita. Le azioni di attacco sono sparute e manca la finalizzazione. La fortuna gli dà una mano.
Arbitro & C. Chiffi – 5,5 – Ammonisce Ranieri invertendo la responsabilità del fallo. Non è l’unica valutazione poco convincente. Var Serra/Fabbri – 6 –
Commento Dazn Zanon – 7 –
Tiene il ritmo in una gara poco spettacolare.
 
Alla prossima penserà bene di fare turnover con i portieri!
 
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