FIR over 35/100 k che documentazione fornire II

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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Audizione Servello, presidente Commissione Fir, di una chiarezza esemplare

Cose importanti dette:

a) non è ancora pronto il collegamento con l'ade;

b) proroga lavori commissioni per poter liquidare le posizione over 35/100;

c) non detto: le difficoltà sono per noi!
 
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Fir, Servello (presidente commissione tecnica indennizzi risparmiatori): “ritardi dovuti a Covid, Agenzia delle entrate e ministero”
Di Redazione VicenzaPiu -15 Giugno 2021, 16:09

“Leggendo le carte d’identità delle persone che sono state vittime” dei crac bancari, “leggendo ‘parrucchiera’, ‘operaio’, ‘casalinga’, si capisce il dramma che ha inciso soprattutto su alcune regioni. Voi sapete che c’è un regime” di rimborsi “forfettario da smaltire con priorità, e quello lo stiamo evadendo con tempi ragionevoli, compatibilmente con le sgranature temporali”. Lo ha detto il presidente della commissione tecnica del Fondo indennizzo risparmiatori, Gianfranco Servello, in audizione in commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario.

“La presentazione delle domande” di indennizzo da parte dei risparmiatori delle banche fallite “è stata prorogata di quattro mesi. Questo ha impedito che si potessero esaminare le domande prima della fine del termine prorogato. Il Covid ha inciso sui ritmi del fornitore del software, che ha avuto dei ritardi consistenti: soltanto ai primi di ottobre la commissione ha avuto a disposizione il fascicolo elettronico. Mi spiace dirlo ma anche l’Agenzia delle entrate non ha brillato per tempestività: perché c’è stato per oltre un anno il problema del rilascio dei canali di accertamento dei requisiti fiscali per accedere ai rimborsi forfettari. Ecco, quest’ultimo strumento di accertamento non è ancora in essere e le responsabilità sono un po’ di tutti: Mef, Agenzia delle entrate e Garante della privacy” ha aggiunto il presidente della commissione tecnica del Fondo indennizzo risparmiatori (Fir), Gianfranco Servello, in audizione in commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario.

“Altri ritardi sono dovuti al legislatore – ha spiegato ancora Servello – Siamo stati noi ad esempio a dover dire al legislatore di aggiungere tra i soggetti esclusi il coniuge”. C’è “un solo sistema” per aiutare la Commissione tecnica del Fondo indennizzo risparmiatori, ed “è quello di accordare alla Commissione e al suo funzionamento una proroga almeno pari a quella che è stata data alla presentazione delle domande, cioè quattro mesi, per portare in porto il lavoro, anche contenutistico, sotto il profilo della ridefinizione delle violazioni massive di quello che ha rappresentato il rapporto tra banca ed investitore”.

Ha detto ancora il presidente della commissione tecnica del Fondo indennizzo risparmiatori, Gianfranco Servello, in audizione in commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario. Nei casi di crac bancari che si sono avvicendati c’è stato, “in una quantità vergognosa di casi, l’autentico approfittamento dell’istituto di credito, elegantemente chiamato intermediario”.

“Pensavo mi avreste chiesto cosa ne penso dell’emendamento che aumenta fino a cinque componenti della commissione tecnica (inserito dal Senato al dl Sostegni; ndr). Io vi dico cosa penso: ecco questo è un esemplare esempio di sleale collaborazione. Perché nessuno ha mai chiesto alla commissione cosa ne pensava. Sarebbe bastato chiedere a un bambino delle elementari: come si fa a raggiungere la maggioranza in una commissione di 14 membri se è giustamente previsto che il voto del presidente non valga doppio?”.

“Noi andiamo avanti con il nostro lavoro e per fortuna dal territorio ci arrivano attestazioni di stima e riconoscimento, anche di casi umani che varrebbe la pena venissero resi noti. Se il Padre Eterno me lo concederà – ha concluso Servello – alla fine di questa storia ne scriverò un libro”.
 
Banche fallite, FIR: ritardi indennizzi per proroga e Covid
15 Giugno 2021

Banche fallite, FIR: ritardi indennizzi per proroga e Covid | QuiFinanza

(Teleborsa) – “Mi dispiace doverlo dire, ma anche l’Agenzia delle Entrate non ha brillato per tempestività” durante l’emergenza Covid, perché “c’è stato per oltre un anno il problema del rilascio dei canali di accertamento dei requisiti fiscali”. È quanto ha sostenuto il presidente della Commissione tecnica del Fondo indennizzo risparmiatori (FIR), Gianfranco Servello, durante un’audizione presso la Commissione bicamerale d’inchiesta sulle banche. Il FIR è chiamato ad indennizzare i risparmiatori che hanno subìto un pregiudizio ingiusto da parte di banche poste in liquidazione coatta amministrativa. “La presentazione delle domande” di indennizzo da parte dei risparmiatori delle banche fallite “è stata prorogata di quattro mesi. Questo ha impedito che si potessero esaminare le domande prima della fine del termine prorogato”, ha sottolineato Servello.

“Voi sapete – ha aggiunto, rivolto ai parlamentari – che soltanto chi è sotto i 35.000 euro di reddito imponibile al 2018 e/o sotto i 100.000 euro di patrimonio mobiliare può accedere al forfettario. Questo ultimo aspetto, cioè l’accertamento del requisito patrimoniale, non è ancora in essere. Le responsabilità – ha continuato – sono un po’ di tutti”, ma “non della Commissione, la quale tempestivamente ha sempre approvato le bozze di credito così come venivano proposte dall’Agenzia”, però “questo via via tra ministero dell’Economia, Agenzia, Garante della protezione dei dati personali, eccetera – ha proseguito Servello – fa sì che noi, ad oggi, non possiamo sapere se chi ha fatto la domanda ha detto il vero sul suo reddito imponibile e sul suo patrimonio mobiliare“.

Riguardo ai tempi di lavoro delle domande di indennizzo, Servello ha rimandato a quanto scritto nel testo consegnato alla Bicamerale, in cui si legge che “la piattaforma informatica creata ad hoc per la valutazione delle istanze, nella forma del fascicolo elettronico da parte dei Commissari è stata resa operativa dal fornitore informatico a partire dal 15 settembre” dello scorso anno, in quanto “le modalità di “lavoro agile” conseguenti ai noti provvedimenti adottati dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19 fin dai primi mesi del 2020, hanno avuto inevitabili riflessi sullo sviluppo del prodotto, non realizzabile da remoto. Pertanto le tempistiche di rilascio originariamente stimate, hanno subito un eccezionale, quanto imprevedibile, rallentamento, legato alla gestione delle attività da remoto, imposta a tutte le aziende del territorio nazionale ai fini del rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus”.
 
Banche: Zanettin (Fi), chiarezza su truffe a risparmiatori* ZCZC5499/SXA
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Banche: Zanettin (Fi), chiarezza su truffe a risparmiatori
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - "Dopo tante ottimistiche relazioni degli esponenti di Governo, la audizione in Commissione di inchiesta sulle banche del Presidente della Commissione Tecnica Dott. Gianfranco SERVELLO ha oggi fatto chiarezza sui ritardi negli indennizzi ai risparmiatori truffati dalle banche. Il presidente SERVELLO ha parlato di "sleale collaborazione" da parte del governo, di indennizzi basati sul requisito patrimoniale ancora bloccati, nonostante l'emanazione del decreto del 2 marzo 2021, di necessita' di una proroga della Commissione certamente impossibilitata a concludere i suoi lavori nei tempi ipotizzati". Lo afferma Pierantonio Zanettin, deputato di Forza Italia e componente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle banche e sul sistema finanziario.

"Il presidente SERVELLO ha delineato un quadro intollerabile di ritardi e carenze, che ha il sapore dell'ennesima beffa ai danni di quei risparmiatori ai quali a Vicenza il 9 febbraio del
2019 era stato promesso l'immediato ristoro. Si impongono modifiche legislative che rendano una volta per tutte agevole e piu' fluido il lavoro della Commissione Tecnica", conclude.
(ANSA).
FLB
15-GIU-21 14:46 NNNN
 
*BANCHE, SERVELLO: PIÙ COMPONENTI COMM.TECNICA FIR? SLEALE COLLABORAZIONE* BANCHE, SERVELLO: PIÙ COMPONENTI COMM.TECNICA FIR? SLEALE COLLABORAZIONE
(Public Policy) - Roma, 15 giu - "Pensavo mi avreste chiesto cosa ne penso dell'emendamento che aumenta fino a cinque componenti della commissione tecnica (inserito dal Senato al dl Sostegni; Ndr). Io vi dico cosa penso: ecco questo è un esemplare esempio di sleale collaborazione. Perché nessuno ha mai chiesto alla commissione cosa ne pensava. Sarebbe bastato chiedere a un bambino delle elementari: come si fa a raggiungere la maggioranza in una commissione di 14 membri se è giustamente previsto che il voto del presidente non valga doppio?".
Lo ha detto il presidente della commissione tecnica del Fondo indennizzo risparmiatori, Gianfranco SERVELLO, in audizione in commissione bicamerale d'inchiesta sul sistema bancario.
"Noi andiamo avanti con il nostro lavoro e per fortuna dal territorio ci arrivano attestazioni di stima e riconoscimento, anche di casi umani che varrebbe la pena venissero rese noto. Se il Padre Eterno me lo concederà alla fine di questa storia ne scriverò un libro", ha concluso. (Public Policy)
@PPolicy_News
VIC
151300 giu 2021
 
Banche, il Fondo indennizzo: «Troppi bastoni fra le ruote»

La Commissione: «Prorogare il lavoro di altri 4 mesi»
Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)16 Jun 2021

VENEZIA (g.f.) Sleale collaborazione. Da parte dell’Agenzia delle Entrate e da parte del legislatore, senza contare la Ragioneria dello Stato che ad oggi non ha ancora liquidato i gettoni di presenza per i membri della Commissione tecnica del Fondo indennizzo risparmiatori per le sedute del 2020 e del 2021. Gianfranco Servello, capo dei commissari, ascoltato ieri dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, è stato chiarissimo nell’indicare le ragioni per cui siano ancora molti i risparmiatori traditi dalle banche andate in default a non avere ricevuto il dovuto. Servello ha parlato di bastoni fra le ruote e di muri di gomma, ad esempio della mancanza, a tutt’oggi dei canali idonei ad accertare se i richiedenti rientrino effettivamente nei requisiti posti per il binario forfettario. Ossia i 35 mila euro massimi di reddito lordo nel 2018 e i 100 mila euro di patrimonio mobiliare. «Il via vai di documenti tra ministero dell’Economia, Agenzia delle Entrate e Garante della privacy fa sì che noi non possiamo sapere se chi ha fatto la domanda abbia detto la verità».

Ancora, la collaborazione sleale per il presidente sta nell’emendamento con cui è stata prevista la possibilità di aggiungere 5 componenti alla Commissione ma senza chiedere un parere ai commissari stessi. «Come si fa a raggiungere la maggioranza in un gruppo di 14 membri se il voto del presidente non vale doppio?». Comunque sia, fino ad oggi sono state valutate quasi 72 mila domande su 144 mila, per un totale di 353 milioni in indennizzi di cui 250 già liquidati. «Quello che chiediamo - ha aggiunto - è una proroga dei termini del lavoro della Commissione almeno pari ai 4 mesi concessi per la presentazione delle domande». Una questione alla quale si è opposto Pierantonio Zanettin, senatore vicentino di Forza Italia. «Sarebbe l’ennesima beffa – ha detto - per quei risparmiatori ai quali il 9 febbraio 2019 era stato pubblicamente promesso da alcuni ministri l’immediato ristoro. Dopo tante ottimistiche relazioni degli esponenti di governo oggi Servello ha atto chiarezza sui ritardi. Si impongono modifiche legislative che rendano una volta per tutte agevole e più fluido il lavoro della Commissione tecnica».
 
La suonata è ancora lunga


FIR | News

15/06/2021
STATISTICHE
Alla data del 14 giugno 2021, sul totale di 144.245 domande pervenute, sono state valutate dalla Commissione tecnica n. 75.719 domande ossia il 52% delle istanze complessive e il 60% di quelle afferenti al regime forfettario (125.085) per un totale di € 378.517 mln di euro di indennizzi liquidati.
 
Ieri in commissione l'onorevole Ruocco ha solo fatto una battuta (perché aveva storpiato un nome): ma il comunicato puntuale è arrivato.

Sottolineerei solo il fatto che Servello che puntato il dito contro l'amministrazione pubblica (la ade ed il mef). L'on. Ruocco contro intesa san paolo, che si trova con una grana non da poco: spulciare nell'archivio soci per risalire a fissati bollati e prezzi di acquisto magari risalenti a decenni addietro, archivio che ovviamente nelle due venete nessuno si era preso la briga di portare su una piattaforma informatica

Fir: Ruocco, indennizzati solo 8% risparmatori, accelerare su rimborsi - Borsa Italiana

FIR: RUOCCO, INDENNIZZATI SOLO 8% RISPARMATORI, ACCELERARE SU RIMBORSI
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 15 giu - I cittadini "non possono piu' attendere, sui 1,5 miliardi di indennizzi destinati ai risparmiatori al momento ne sono stati erogati solamente l'8 per cento". Cosi' la presidente della Commissione Banche, Carla Ruocco, al termine dell'audizione di Gianfranco Servello, presidente della Commissione tecnica del Fir, il fondo nato con l'obiettivo di indennizzare gli azionisti e gli obbligazionisti subordinati delle quattro banche finite in risoluzione, delle due venete finite in liquidazione e di altre piccole banche liquidate tra il novembre del 2015 e la fine del 2017: Bcc Banca Brutia, Banca Popolare Province Calabre, Bcc Sen. Pietro Grammatico di Paceco, Credito Cooperativo Interprovinciale Veneto e Banca Padovana Credito Cooperativo.

Per gli azionisti l'indennizzo e' pari al 30% del costo d'acquisto, ovvero del prezzo medio in caso di piu' acquisti, inclusi gli oneri fiscali sostenuti durante il periodo di possesso delle azioni. Per i titolari di obbligazioni subordinate, la percentuale di indennizzo e' innalzata al 95%, ivi inclusi gli oneri fiscali, del costo di acquisto delle stesse.

Ruocco in una dichiarazione aggiunge: "le maggiori difficolta' nel presentare la documentazione necessaria sono state riscontrate da parte degli azionisti di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, in riferimento ai quali le necessarie attestazioni bancarie sono fornite dalla cessionaria Banca Intesa Sanpaolo; non possiamo lasciare soli i cittadini". La Commissione - prosegue Ruocco - ha chiesto al presidente Servello la lista delle modifiche necessarie per accelerare le liquidazioni. Servello che si e' impegnato a fornire riscontro nei prossimi giorni. Occorre semplificare la valutazione delle pratiche ed accelerare sui rimborsi".

com-Ggz

(RADIOCOR) 15-06-21 14:23:13 (0406) 5 NNNN
 
Il mantra è sempre quello dei signori Commissioni: "aumentiamo i rimborsi! estendiamo i beneficiari!".

Ed ovviamente senza seri conti alla mano questo non si può fare (anche perché la Commissione pare abbia fatto delle erogazioni sulla "fiducia", ovvero mancando il collegamento telematico sulla base di autocertificazioni reddituali.

Servello ieri ha detto del muro di gomma dell'ADE. Non penso tanto ad un muro di gomma ma ad una difficoltà pratica e concreta dell'ade nel realizzare i collegamenti, ovvero: "che dati trasferire?". Che ne sottende un'altra ancora più insidiosa: "ma questi dati che trasferisco io ADE dove li prendo?".

A questo punto se veramente si vuole accelerare e semplificare do io un consiglio ai signori Commissari: "eliminate la distinzione tra I e II binario!"


Fir: Servello, impossibile oggi previsione su possibile aumento indennizzi - Borsa Italiana

FIR: SERVELLO, IMPOSSIBILE OGGI PREVISIONE SU POSSIBILE AUMENTO INDENNIZZI
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 15 giu - Un aumento degli indennizzi alle vittime del risparmio tradito tutelate dal Fondo indennizzi Fir ad oggi non e' possibile. "Purtroppo mancano dei dati - osserva in audizione davanti alla Commissione Banche Gianfranco Servello, presidente della Commissione tecnica del Fir - quindi un giudizio prognostico sull'utilizzabilita' dell'aumento del 30%, correlato all'eventuale avanzo di fondi, non puo' essere ancora fatto perche' non c'e' una proiezione sugli esiti liquidatori del Tuf". Servello ha ricordato che la Commissione si trova davanti spesso errori materiali nelle domande e che "ci sono ritardi dalle banche". Servello in conclusione nelle risposte alle domande dei membri della Commissione presieduta da Carla Ruocco ha fatto un accenno polemico al fatto che nessuno gli abbia chiesto dell'emendamento, al Decreto sostegni, "che aumenta fino a cinque i membri della commissione". Secondo Servello e' "un esempio di sleale collaborazione: nessuno ha chiesto alla commissione (tecninca, ndr) che cosa ne pensava e bastava chiedere. Come si fa ad avere una maggioranza in una commissione di 14 senza il voto doppio al presidente? Come si fa a formare due sottocommissioni di tre membri se sono cinque membri? " Servello ha quindi aggiunto che la Commissione tecnica prosegue nel suo lavoro rinfrancata dalle attestazioni di stima e riconoscenza che arrivano dai territori tramite le associazioni dei consumatori.

Ggz

(RADIOCOR) 15-06-21 13:33:18 (0381) 5 NNNN
 
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Audizione Servello, presidente Commissione Fir, di una chiarezza esemplare

Cose importanti dette:

a) non è ancora pronto il collegamento con l'ade;

b) proroga lavori commissioni per poter liquidare le posizione over 35/100;

c) non detto: le difficoltà sono per noi!

un grande Servello, un sincero bravo!!!!!
 
Forse abbiamo visto due audizioni diverse il giornalista ed io. Ieri Servello, che mi sembra persona seria, al termine della audizione con toni piuttosto seccati ha detto: "ho finito e me ne vado!", dopo aver giustamente fatto presente che la tanto auspicata collaborazione istituzionale non vi è stata tra parlamento e commissione (per la faccenda dei cinque nuovi commissari).

La Ruocco durante la audizione ha fatto scena muta.

Ora al termine dell'articolo (Truffati dalle banche e poi beffati: dopo tre anni solo l’8% di indennizzi - Il Quotidiano del Sud) mi sembra che si rappresenti una cosa diversa dalla realtà. Forse perché io vivo al di sopra del Po (e neanche nella repubblica cisalpina, essendo il luogo dove vivo io annesso direttamente alla Francia da Napoleone) e le parole hanno un altro senso e significato.

Come cittadino e come membro del popolo (per carità! Non farò mai un assalto alla Bastiglia!) avanzo io con la forza del dialogo e della non violenza gandhiana una proposta alla nostra bella e brava onorevolissima e presidentissima.

Se vuoi i rimborsi accelerar
la distinzione tra 1 e 2 la devi eliminar!

Fa anche rima così può essere facilmente compresa ed anche mandata a memoria

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Truffati dalle banche e poi beffati: dopo tre anni solo l’8% di indennizzi

La sferzata di Carla Ruocco: «Ora semplificare le pratiche e accelerare sui rimborsi». Su 1,5 miliardi di indennizzi, erogati solo 120 milioni

NINO SUNSERI | 16 GIU. 2021 10:11 | 0Carla Ruocco
Carla Ruocco


«Occorre semplificare la valutazione delle pratiche e accelerare sui rimborsi»: è questo il monito di Carla Ruocco (M5s), presidente della Commissione bicamerale sul sistema bancario, dopo l’audizione del presidente della Commissione tecnica del Fondo per l’indennizzo dei risparmiatori (Fir), Gianfranco Servello.

LE PROCEDURE

Nel corso dell’indagine è emerso che in tre anni (il fondo è stato istituito nel 2018) su 1,5 miliardi di indennizzi previsti sono stati erogati solo 120 milioni. Meno dell’8%. Hanno diritto al rimborso gli azionisti e i sottoscrittori di obbligazioni subordinate emesse dalle banche dichiarate fallite. Vale a dire Banca Popolare dell’Etruria , Banca delle Marche, Carichieti, Cassa di Ferrara, Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, BCC Banca Brutia, Banca Popolare delle Province Calabre, Bcc Pietro Grammatico di Paceco, Credito Cooperativo Interprovinciale Veneto e Banca Padovana Credito Cooperativo. Il rimborso erogato dal Fondo ha importo variabile. Per gli azionisti l’indennizzo è pari al 30% del costo d’acquisto che sale al 95% per le obbligazioni.

Nonostante paletti così rigidi i rimborsi procedono molto a rilento: si rischia che la procedura possa essere interrotta. Il Fondo, infatti, è finanziato fino a dicembre. Poi scade, anche se la ricostituzione è data per scontata. Ciò non toglie che i ritardi siano inaccettabili, come ripete Ruocco. Le accuse di Servello sono molto circostanziate: «Mi dispiace doverlo dire, ma l’Agenzia delle entrate non ha brillato per tempestività durante l’emergenza Covid, perché c’è stato per oltre un anno il problema del rilascio dei canali di accertamento dei requisiti fiscali».

Il Fir, ha ricordato Servello è chiamato a indennizzare i risparmiatori che hanno subìto un pregiudizio ingiusto da parte di banche poste in liquidazione coatta amministrativa. «La presentazione delle domande di rimborso da parte dei risparmiatori delle banche fallite – ha sottolineato Servello – è stata prorogata di quattro mesi. Questo ha impedito che si potessero esaminare le domande prima della fine del termine prorogato».

«Voi sapete – ha aggiunto, rivolto ai parlamentari – che soltanto chi è sotto i 35mila euro di reddito imponibile al 2018 e sotto i 100 mila euro di patrimonio mobiliare può accedere al rimborso. Purtroppo l’accertamento del requisito patrimoniale non c’è ancora. Le responsabilità sono un po’ di tutti, ma non della Commissione, la quale tempestivamente ha sempre approvato le bozze di credito così come venivano proposte dall’Agenzia».

«Però – ha proseguito Servello – questo via vai tra ministero dell’Economia, Agenzia, Garante della protezione dei dati personali eccetera, fa sì che noi, a oggi, non possiamo sapere se chi ha fatto la domanda ha detto il vero sul suo reddito imponibile e sul suo patrimonio mobiliare».

I TEMPI

Riguardo ai tempi di lavoro delle domande di indennizzo, Servello ha rimandato a quanto scritto nel testo consegnato alla Bicamerale, in cui si legge che «la piattaforma informatica creata ad hoc per la valutazione delle istanze, nella forma del fascicolo elettronico da parte dei Commissari, è stata resa operativa dal fornitore informatico a partire dal 15 settembre» dello scorso anno, in quanto «le modalità di ‘lavoro agile’ conseguenti ai noti provvedimenti adottati dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19 fin dai primi mesi del 2020, hanno avuto inevitabili riflessi sullo sviluppo del prodotto, non realizzabile da remoto. Pertanto le tempistiche di rilascio originariamente stimate, hanno subìto un eccezionale, quanto imprevedibile, rallentamento, legato alla gestione delle attività da remoto, imposta a tutte le aziende del territorio nazionale ai fini del rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus».

GLI OBIETTIVI

«Leggendo sulle carte d’identità delle persone che sono state vittime” dei crac bancari “parrucchiera”, “operaio”, “casalinga”, si capisce il dramma che ha inciso soprattutto su alcune regioni – ha ricordato Servello – Voi sapete che c’è un regime di rimborsi forfettario da smaltire con priorità, e quello lo stiamo evadendo in tempi ragionevoli, compatibilmente con le sgranature temporali».

«Non possiamo lasciare soli i cittadini» ha detto la presidente Ruocco. La Commissione ha chiesto a Servello la lista delle modifiche necessarie per accelerare le liquidazioni. «Occorre semplificare la valutazione delle pratiche – ha concluso Ruocco – e accelerare sui rimborsi. Questi sono gli obiettivi della Commissione banche».
 
Cmq euesto è il post fb della presidentissiama

𝗜 𝗥𝗜𝗧𝗔𝗥𝗗𝗜 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗕𝗨𝗥𝗢𝗖𝗥𝗔𝗭𝗜𝗔 𝗨𝗖𝗖𝗜𝗗𝗢𝗡𝗢 𝗜 𝗗𝗜𝗥𝗜𝗧𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗖𝗜𝗧𝗧𝗔𝗗𝗜𝗡𝗜!
Sul FIR semplificare le pratiche e accelerare i rimborsi non è più un’opzione, ma una necessità.
L’ho ribadito ieri in Commissione Banche, nell’ambito dell’audizione del dottor Servello: i rimborsi procedono molto a rilento e non è accettabile.
Leggendo le carte d’identità delle persone che sono state vittime dei crack bancari si può notare di chi stiamo parlando: “parrucchiera”, “operaio”, “casalinga”… un dramma che ha inciso soprattutto sulle fasce della popolazione più svantaggiate.
Non possiamo lasciare soli i cittadini, la Commissione ha chiesto a Servello la lista delle modifiche necessarie per accelerare le liquidazioni.
Occorre semplificare la valutazione delle pratiche. Questi sono gli obiettivi della Commissione.
Qui l’intervista ripresa dal Quotidiano del Sud.
 
Ottima notizia per tutti coloro che stanno combattendo anche in tribunale. (Avanti Savoia!)

"Consulenze d’oro, citate in causa Ubi e Intesa"

E’ la richiesta che arriva al processo delle consulenze d’oro di Banca Etruria. Ammesse circa duecento parti civili nell’unico filone che vede indagato Boschi


di Salvatore Mannino Sergio Rossi Nel mirino c’è l’ultimo Cda della Banca Etruria che fu, insieme al direttore generale finale Daniele Cabiati e ad alcuni dirigenti, lo stato maggiore cui toccò di cedere il controllo dell’istituto commissariato l’11 febbraio 2015 e poi dichiarato fallito esattamente un anno dopo. E fra loro anche Pierluigi Boschi, capace di evitare tutti i filoni del caso Etruria, salvo quest’ultimo relativo alle consulenze d’oro. Ieri nuova udienza del processo affidato al giudice...
 
Consulenze d'oro Etruria, chiamate in causa Ubi e Intesa
Il giudice Ada Grignani ha accolto la richiesta. Ammesse duecento parti civili


Arezzo, 16 giugno 2021 - Sono circa 200 le parti civili ammesse dal giudice Ada Grignani per quanto riguarda il filone consulenze d'oro nell'ambito della bancarotta di Banca Etruria. La decisione è stata presa al tribunale di Arezzo dove è ripreso il processo a citazione diretta per il reato di bancarotta colposa a carico di 14 ex dirigenti e membri dell'ultimo cda di Banca Etruria. Tra questi c'è anche Pier Luigi Boschi, padre dell'ex ministro Maria Elena. Tra le consulenze contestate dalla procura ci sono i 4 milioni di euro pagati per incarichi affidati a grandi società (Mediobanca e Bain) e importanti studi legali (Grande Stevens a Torino e Zoppini a Roma).

Secondo la procura di Arezzo i membri del cda e i dirigenti citati a giudizio non avrebbero vigilato sulla redazione di consulenze che in procura ritengono in gran parte inutili e ripetitive, nonché tali da contribuire all'aggravamento del dissesto della banca. Il giudice nell'udienza odierna ha anche ammesso la chiamata in causa di Ubi Banca che ereditò il pacchetto Etruria oggi tuttavia passata a Banca Intesa. Prossima udienza il 6 ottobre.
 
Gigione Ugone, t'è slittata la frizione! Vai calmo!


risparmiatori azzerati, ex popolari venete, assemblea pubblica

Fir, in vista «altri indennizzi» per i risparmiatori
È questo lo «spiraglio» di cui si discuterà, tra le altre, il 26 giugno allo stadio di Dueville durante il primo forum dopo il lockdown della associazione «Noi che credevamo nella Banca popolare di Vicenza e in Veneto Banca». Ugone: «Ora certi politici smettano di chiamarci speculatori. Siamo risparmiatori, siamo vittime»

17 giugno 2021 17:48
«Bisogna rimanere con le antenne ben dritte. È possibile che i risparmiatori colpiti dal collasso delle ex popolari venete possano strappare, altri indennizzi, ossia qualcosa di più sostanzioso rispetto ai ristori già previsti dalla legge. È uno spiraglio che non ci deve cogliere impreparati». Ad esprimersi in questo modo è Luigi Ugone, presidente dell'associazione «Noi che credevamo nella Banca popolare di Vicenza e in Veneto Banca». Ieri 16 giugno Ugone nel quartier generale della associazione a Vicenza est ha incontrato i suoi collaboratori anzitutto per preparare gli ultimi dettagli per l'evento del 26 giugno. In quella data infatti alle 8,30 del mattino presso lo stadio Cogo di via dello Sport 24 a Dueville «si terrà la prima grande assemblea dei soci» dopo le chiusure imposte dal lockdown legato alla emergenza coronavirus.

Ma quali novità ci sono all'orizzonte per i cosiddetti risparmiatori azzerati dell'istituto di Montebelluna e di quello della città palladiana? Ai microfoni di Vicenzatoday.it Ugone, detto alla grossa, spiega che mentre le pratiche degli stabiliti dalla legge (gergalmente noti come Fir) vanno avanti, non è da escludersi che terminato il primo round dei riparti previsti dal fondo indennizzi si possa passare ad una seconda tornata. «Si tratta di un passaggio pure ricompreso nella norma ma molto dipende da quello che succede a Roma» rimarca Ugone nelle more delle decisioni che vengono prese dalla commissione speciale che su incarico della società statale Consap e su input della legge si occupa materialmente di vagliare le pratiche. Ma non è finita.

Ugone aggiunge che nelle settimane a venire «bisognerà essere estremamente vigili» anche per quanto riguarda i procedimenti civili in corso relativi alle cosiddette bad company scorporate al momento del fallimento dei due istituti la cui parte buona per legge fu assegnata a Banca Intesa la quale si accollò in cambio il personale rimanente dopo una scrematura attuata con uno scivolo pensionistico.

Più nel dettaglio Ugone rimarca che nelle rispettive procedure di insinuazione al passivo (in gergo Lca per BpVi e Lca per VeBa, ossia le procedura con cui chi ritiene di avere patito un danno prova a farselo indennizzare aggredendo ciò che è rimasto nel capitale liquidato) le richieste riferibili a Veneto Banca sono ben 13mila, mentre quelle riferibili a BpVi sono addirittura 18.500 (l'argomento era stato illustrato anche con un breve video pubblicato sul canale YouTube dell'associazione). Secondo Ugone peraltro, che però è in buona compagnia al riguardo, si tratta di un indizio il quale induce a pensare che «nella debacle dei due istituti lo stato di salute di Veneto Banca» fosse comunque decisamente migliore di quello di una «disastrata» Banca popolare di Vicenza. In ultimo Ugone poi ha ribadito un mantra: «Ora certi politici smettano di chiamarci speculatori, siamo risparmiatori, siamo vittime».
 
Una iniziativa del genere se assunta anche per le Venete aprirebbe nuovi scenari: ovviamente sempre muovendosi coi piedi di piombo

https://www.estense.com/?p=913998

Caso Carife-Tercas, la Fondazione Estense valuta l’azione risarcitoria
L'ipotesi al vaglio dopo la nota sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 2 marzo 2021. Approvato al'unanimità il bilancio dell'ente che ha raggiunto il riassetto patrimoniale

La Fondazione Estense sta valutando attentamente le possibili azioni da intraprendere a fronte della nota sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 2 marzo 2021 relativa a “Banca Tercas”. Potrebbe infatti essere considerato l’esperimento di una azione risarcitoria da parte dell’ente e tale possibilità è attualmente in corso di approfondimento da parte di avvocati specialisti, per verificare, in via preliminare, se le ragioni della Fondazione possano essere validamente sostenute in causa.

Come noto, infatti, la Corte di Giustizia europea ha respinto l’impugnazione proposta dalla Commissione Ue contro la sentenza del tribunale europeo relativa alle misure adottate dal Fondo interbancario di garanzia dei depositi (Fitd) a sostegno di Tercas. Tercas dunque, così come le altre quattro banche commissariate, tra le quali Carife, si poteva salvare. L’intervento del Fondo non sarebbe stato aiuto di Stato.

L’ipotesi di un’azione da intraprendere è stata illustrata il 15 giugno nel corso delle riunioni di assemblea dei soci e organo di indirizzo della Fondazione Estense, durante le quali è stato approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2020, che prende atto del riassetto patrimoniale dell’ente, raggiunto attraverso la regolazione di due posizioni che interessavano Bper Banca spa e Università degli Studi di Ferrara.

Tale importante risultato, che perfeziona e completa l’operato degli esercizi più recenti, permette ora di affrontare con maggior equilibrio la prospettiva di una fusione con altro partner fondazionale, rafforzata dal sostegno di Acri-Associazione Casse di Risparmio Italiane e fondazioni bancarie che, garantendo per un triennio un sostegno economico all’ente, affianca con determinazione e fiducia la Fondazione Estense sotto la puntuale vigilanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Anche nel 2020, malgrado la grave emergenza sanitaria, per tramite della Associazione delle Fondazioni bancarie dell’Emilia-Romagna, è stato possibile confermare l’attività erogativa sul territorio ferrarese a sostegno di progetti di volontariato e assistenza alle categorie più deboli, tramite il cosiddetto Fondo di Solidarietà, ammontante ad oltre 400 mila euro. Ciò ha permesso di accogliere nel 2020 sul territorio ferrarese 11 progetti per circa 160.000 euro.

L’ordine del giorno della riunione dell’organo di indirizzo prevedeva anche l’integrazione della propria compagine, che vede la nomina del geometra Roberto Giacometti quale designato dal Consorzio di Bonifica “Pianura di Ferrara”. Come noto dal 2014 le cariche negli organi di amministrazione della Fondazione sono a titolo gratuito.
 
È scandaloso il totale silenzio dello stato a riguardo della sentenza Tercas. Purtroppo sono convinto che useranno il nostro ciulo per i loro interessi.
 
Tempo fa lessi di un ricorso di fondazione carima mi sembra contro la dgcomp dopo la sentenza su tercas, poi non si è saputo più nulla ma in procedimento del genere è in corso
 
Stato
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