Foglio compilazione quadro RW per le crypto

Buongiorno a tutti, intanto grazie a tutte le persone intervenute nella discussione. Mi avete aiutato! Approfitto del vostro tempo per chiedere se qualche buona anima può confermarmi di aver interpretato correttamente le indicazioni dell’Ade per la compilazione del F24.
Nel 2023 ho acquistato in diverse trance (4 operazioni in totale) BTC ed ETH trasferiti poi su hardware wallet (mai venduto nulla). Ho raggruppato tutti i valori in un unico rigo RW e calcolato IC in base ai giorni di detenzione. Ho effettuato gli acquisti su Kraken e Binance e purtroppo al 31-12 su entrambi gli exchange avevo dei piccolissimi crediti in BTC (circa 30 centesimi di controvalore da una parte e dall’altra). Su Binance ho pagato 1€ di bollo mentre su Kraken no; se non ho capito male dovrò compilare due righi RW per la detenzione di queste criptovalute esatto?

Per il bollo non pagato su Kraken invece sarà sufficiente calcolare l’ IC sui 30 centesimi presenti al 31-12 giusto?

Infine per quanto riguarda la colonna 16 dovrò procedere barrandola esatto?

Grazie a tutti per l’aiuto!
Ps: nei primi mesi del 2024 ho convertito in euro questi “micro saldi” per evitare nuovamente di dover dichiarare cifre irrisorie 😅
 
Ok, come Cryptobooks
Come anche MoneyViz :D Tasse Criptovalute: Dichiarazione Redditi Crypto 2024 [Guida Completa] - MoneyViz:
Colonna 12: Credito d’Imposta

nella colonna 12 (Credito d’imposta) riportare il credito d’imposta pari al valore dell’imposta patrimoniale versata nello Stato in cui è situato l’immobile o prodotto finanziario nonché cripto attività. L’importo indicato in questa colonna non può comunque essere superiore all’ammontare dell’imposta dovuta;

Viene introdotta la colonna 12 anche per le criptoattività con lo scopo di riportare i valori delle imposte patrimoniali già versate nelle casse dello Stato (come ad esempio nel caso di Binance)

Scherzo perché hanno detto chiaramente nel secondo video che sono giunti alla conclusione del "Solo Monitoraggio" di recente, quindi non avranno ancora aggiornato la pagina, che infatti riporta Marzo 2024 come data.
 
Salve a tutti, vi lascio soli per qualche settimana e vi ritrovo in piena tax-fomo.

Nel frattempo, con la release del sw di compilazione, vedo che le scempiaggini si sono rivelate tali (e in ciò non c’è alcuna sorpresa): 1) “con 2500 di minus porto avanti 500 di minus, con 2100 di plus tasso 2100” (la fransoglia di cryptobooks); 2) proventi tassati solo se in euro (cryptobooks e l’altro esperto); 3) valore iniziale a zero (young platform).

Vi state poi impanicando su
1) l’F24 a zero sarebbe insensato;
2) il campo 2 si bloccherebbe con “titolare effettivo”;
3) non si può più flaggare “solo monitoraggio” per le CA, dove metto il bollo?;
4) con il 730, un’imposta sulle CA, anche se sotto i 12, te la sottraggono dal credito irpef che riceverai in busta paga.

1) L’F24 non è la lista dei vostri debiti, ma la somma algebrica dei vostri debiti e crediti: F24 è il luogo in cui si concretizza la vostra volontà, se lo volete e se potete, di ridurre un’imposta con un credito che già avete (e che in F24 dovete specificare da quale anno proviene e a cosa si riferisce). Se non lo presentate, la compensazione e il relativo risultato zero rimangono nella vostra mente! Pur avendo un credito, potreste addirittura decidere di farvelo rimborsare e di versare nuova liquidità per pagare il debito: lo esprimete attraverso RX1 colonne 4 e 5. Quindi, l’F24 a zero ha un senso.

2) Campo 2: va lasciato vuoto, non c’è alcuna novità quest’anno. Non è forse stato lasciato vuoto anche in passato? Nel mio excel è un anno e mezzo che sta lì vuoto. Attenzione ai termini: “titolare effettivo” non è sinonimo di proprietario o di titolare, è qualcosa di più specifico che quasi sicuramente NON vi riguarda e se invece vi riguardasse, certamente non stareste qui a crogiolarvi nel dubbio, già sapreste perfettamente cosa significa. Ovvio poi, che una volta capito il significato di “titolare effettivo”, siete obbligati a riempire anche il campo 15 e 17 riguardo la società che si interpone tra voi e le CA, non facendolo il sw vi blocca e ne ha tutte le ragioni. Ricordo, nella remota ipotesi che vi serva, che 2 (titolare effettivo) e 3 (delegato) non devono pagare l’imposta, quindi i gg ivafe vanno lasciati vuoti.

3) Il bollo trattenuto da binance va in W8?
  • No, è detto esplicitamente che lì va messo un credito da 1727 (IMPOSTA SOSTITUTIVA DELL'IMPOSTA DI BOLLO SUI RAPPORTI AVENTI AD OGGETTO LE CRIPTO-ATTIVITÀ - ARTICOLO 1, COMMA 146, DELLA LEGGE 29 DICEMBRE 2022, N. 197).
  • Né può essere messo in colonna 12 perché lì va l’imposta pagata nello stato estero e il bollo non è una patrimoniale estera. Proprio a voler forzare la compilazione (e consapevoli che si tratta in ogni caso di un errore di compilazione), per lo meno non inserite il bollo del wallet W1 nel rigo dedicato al wallet W2.
  • Tanto meno può essere inventato un credito in fase di compilazione dell’F24.
La soluzione è assai elementare: dato che compilate un rigo per exchange, su quello dedicato a binance barrate “solo monitoraggio” (si può fare). Di fatto non c’è modo (lecito e non contestabile) di inserire in dichiarazione dei redditi (W o RW) il bollo già trattenuto, tuttavia c’è modo di isolare il wallet bollato e non calcolarne l’imposta.

4) Veniamo alla questione più spinosa che faceva notare @MoneyFca : se ho un credito irpef e sto sotto i 12 euro di debito, finisco di fatto per pagare l’esigua imposta perché non c’è modo di evitare la compensazione crediti-debiti?

Ho fatto alcune simulazioni nel 730 da cui risulta che:

  • Se non ho crediti, il debito derivante dall’imposta sulle CA sopra i 12 euro dovrò versarlo io in F24, NON me lo trattiene il datore di lavoro (vd prospetto di liquidazione);
  • Se ho crediti, anche quelli da imposte sostitutive, di default vengono rimborsati in busta paga, ma attraverso il quadro I si può scegliere diversamente;
  • Se nel quadro I scelgo di farmi rimborsare il credito in busta paga, inevitabilmente prima del rimborso sarà sottratto il debito (imposta sulle CA), ma dovrò comunque compilare l’F24 scrivendo una riga per il debito e una per il credito (la parte del credito originario che NON mi verrà rimborsata in busta paga perché la sto già usando in F24);
  • Se invece scelgo di non farmelo rimborsare, allora mi rimarrà in un limbo, ovvero potrò utilizzarlo per intero per il presente o per futuri F24 ma non troverò niente in busta paga. In F24, quindi, compilerò una riga con il debito (imposta sulle CA) e una con il credito che basta ad azzerarlo così da non dover tirare fuori altra liquidità; se poi avanza qualcosa, rimane nel limbo;
  • Da tutto ciò deriva che se non ho un credito, posso godere dell’esenzione dei 12 euro sul debito; se ho il credito, quel jolly va invece sprecato.
Trattandosi di simulazioni, ovviamente sono arrivato fino a un attimo prima di inviare il 730, ma la cosa non mi tornava. Ho quindi ricercato da dove saltano fuori questi 12 euro e ho trovato la fonte, la finanziaria 2006:

“A decorrere dal 1 gennaio 2006, le imposte o addizionali risultanti dalla dichiarazione dei redditi non sono dovute o, se il saldo e' negativo, non sono rimborsabili, ne' utilizzabili in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni, se i relativi importi, con riferimento alla singola imposta o addizionale, non superano il limite di dodici euro. La disposizione si applica anche alle dichiarazioni presentate con il modello "730" (art. 1, comma 137, Legge 23/12/2005 n. 266)

Dunque, a norma di legge, per ogni singola imposta (codice tributo), i debiti e i crediti ≤12 vanno persi, ovvero non si pagano, non si rimborsano e non si sottopongono a compensazione.
Allora ho fatto un’ultima simulazione: crediti assenti e imposta CA di 5 euro. Il prospetto di liquidazione riporta 5 euro da mettere nell’F24!

A questo punto non darei troppo peso al prospetto di liquidazione. Sembra che questa esenzione dei 12 euro sia un mistero per adepti: se lo sai non presenti F24, ma se non lo sai, non c’è niente che blocca l’esiguo versamento (e compensazioni).
 
Mah! mi sembra un video che da delle risposte abbastanza sensate e condivisibili.

Sono d'accordo che il bollo è un obbligo soltanto in capo agli enti gestori e devo dire che la soluzione che loro propinano nel caso in cui l'Ente non paga bollo, la trova interessante sebbene non condivisibile.

Cioè loro dicono, in buona sostanza, che se l'Ente gestore registrato OAM non paga bollo, non è un problema del contribuente detentore delle cripto, che però deve comunque monitorare.

E per evitare di pagare sia il bollo che l'IC basta indicare:
Col7 = valore inziale "secco" (perchè il metodo di calcolo è quello del bollo e non dell'IC);
Col8 = valore finale "secco" (perchè il metodo di calcolo è quello del bollo e non dell'IC);
Col.10 = non valorizzata (per evitare che il sistema calcoli IC);
col. 16 = flag solo monitoraggio.

La soluzione di Col. 12, ovvero inserire come credito d'imposta il bollo versato in modo da compensarlo con l'IC (si valorizza col. 10) lo ritengono inesatto, ed infatti personalmente l'ho sempre ritenuto una forzatura...il sistema che loro propongono mi sembra più corretto...ma, c'è un ma.

Loro partono dal presupposto che l'obbligo del pagamento del bollo rimane in capo unicamente all'ente gestore (vero!) e che il contribuente non abbia modo di pagarlo in luogo dello stesso Ente e ne tanto meno il pagamento surrogato dell'IC può sanare la questione (considerazione raffinata).

Ma io la vedo diversamente, perchè il tenore della circolare 30/E 2023 dice:

«A decorrere dal 2023, in luogo dell’imposta di bollo di cui all’articolo 13 della parte prima della tariffa allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, si applica un’imposta sul valore delle cripto-attività detenute da soggetti residenti nel territorio dello Stato senza tenere conto di quanto previsto dal comma 18-bis del presente articolo».
Tenuto conto della esplicita esclusione dell’applicazione del comma 18-bis dell’articolo 19 del decreto legge n. 201 del 2011, tale imposta deve essere applicata da tutti i soggetti residenti nel territorio dello Stato che detengono cripto-attività sulle quali non è stata applicata l’imposta di bollo e non solo dai soggetti che sono tenuti ad assolvere gli obblighi di monitoraggio fiscale ai sensi dell'articolo 4 del decreto legge n. 167 del 1990.
Pertanto, a decorrere dal 1° gennaio 2023, in assenza di un intermediario che applichi l’imposta di bollo, trova applicazione un’imposta sul valore delle cripto-attività detenute da tutti i soggetti residenti nel territorio dello Stato."

Per come la vedo io e conoscendo la forma mentis dei funzionari pubblici, se l'Ade non trova il bollo pretenderà l'IC dal contribuente...
caro Money, siamo qui ancora una volta a mettere in guardia da facili illusioni.
non sarei affatto sicuro che, se l'intermediario, pur dovendo applicarvi il bollo, non lo fa, la cosa NON VI RIGUARDA. vi ricordo che, se avete un sostituto d'imposta, ad es., il vostro datore di lavoro, che non versa le tasse, lo stato può benissimo rivalersi su di voi. qui capaccioli si conferma quello che manzoni chimava "azzeccagarbugli", ovvero un professionista che cavillando percorre strade pericolose sempre nel tentativo di assecondare il cliente. ricordiamo che scriveva libri in cui diceva che le cripto non si tassano, suggeriva di pagare conformandosi all'AdE ma poi andare in giudizio in corte di giustizia tributaria per farsi rimborsare. sempre lui, tramite la sua associazione, ricorse già in giudizio per delegittimare l'imposizione del monitoraggio in RW da parte dell'AdE. Indovinate come è andata a finire? il TAR del lazio (sentenza 1077 del 2020) diede ragione all'amministrazione finanziaria ritenendo sufficiente la determinazione dell'AdE, una di quelle, per intenderci, che tendeva a considerare carta straccia. solo per darvi una misura, i ricorrenti furono condannati a 14K di spese. quindi, la prossima volta che vi daranno pacche sulla spalla dicendo che i vostri diritti sono violati, pensate se sia nel VOSTRO interesse pagare commercialisti per intraprendere contenziosi dalla scarsa probabilità di successo anche prima della nuova legge, figuriamoci adesso.
 
caro Money, siamo qui ancora una volta a mettere in guardia da facili illusioni.
non sarei affatto sicuro che, se l'intermediario, pur dovendo applicarvi il bollo, non lo fa, la cosa NON VI RIGUARDA. vi ricordo che, se avete un sostituto d'imposta, ad es., il vostro datore di lavoro, che non versa le tasse, lo stato può benissimo rivalersi su di voi. qui capaccioli si conferma quello che manzoni chimava "azzeccagarbugli", ovvero un professionista che cavillando percorre strade pericolose sempre nel tentativo di assecondare il cliente. ricordiamo che scriveva libri in cui diceva che le cripto non si tassano, suggeriva di pagare conformandosi all'AdE ma poi andare in giudizio in corte di giustizia tributaria per farsi rimborsare. sempre lui, tramite la sua associazione, ricorse già in giudizio per delegittimare l'imposizione del monitoraggio in RW da parte dell'AdE. Indovinate come è andata a finire? il TAR del lazio (sentenza 1077 del 2020) diede ragione all'amministrazione finanziaria ritenendo sufficiente la determinazione dell'AdE, una di quelle, per intenderci, che tendeva a considerare carta straccia. solo per darvi una misura, i ricorrenti furono condannati a 14K di spese. quindi, la prossima volta che vi daranno pacche sulla spalla dicendo che i vostri diritti sono violati, pensate se sia nel VOSTRO interesse pagare commercialisti per intraprendere contenziosi dalla scarsa probabilità di successo anche prima della nuova legge, figuriamoci adesso.
Sarà pure, però il ragionamento è davvero convincente. Gli exchange iscritti OAM sono sì o no dovuti per legge a pagare il bollo? Se sì, come facciamo a sapere se l'abbiano già pagato o no? Binance l'ha comunicato ai clienti, ma gli altri? Hanno dichiarato che non l'hanno pagato? Dovremmo chiederglielo noi utenti?

Capisco il ragionamento che per pochi spicci meglio pagare di più nel dubbio, ma anche quanto si rischia? Perché dobbiamo sempre vivere nell'incertezza dovuta a leggi e regolamenti non chiari?
 
Sarà pure, però il ragionamento è davvero convincente. Gli exchange iscritti OAM sono sì o no dovuti per legge a pagare il bollo? Se sì, come facciamo a sapere se l'abbiano già pagato o no? Binance l'ha comunicato ai clienti, ma gli altri? Hanno dichiarato che non l'hanno pagato? Dovremmo chiederglielo noi utenti?

Capisco il ragionamento che per pochi spicci meglio pagare di più nel dubbio, ma anche quanto si rischia? Perché dobbiamo sempre vivere nell'incertezza dovuta a leggi e regolamenti non chiari?
ciao. il tuo problema stento a capirlo. ti sarai accorto se hanno messo mani alla tua liquidità: se sì, hai pagato il bollo (in verità sarebbero obbligati anche a produrre certificazione)
 
Dunque, a norma di legge, per ogni singola imposta (codice tributo), i debiti e i crediti ≤12 vanno persi, ovvero non si pagano, non si rimborsano e non si sottopongono a compensazione.
Allora ho fatto un’ultima simulazione: crediti assenti e imposta CA di 5 euro. Il prospetto di liquidazione riporta 5 euro da mettere nell’F24!

A questo punto non darei troppo peso al prospetto di liquidazione. Sembra che questa esenzione dei 12 euro sia un mistero per adepti: se lo sai non presenti F24, ma se non lo sai, non c’è niente che blocca l’esiguo versamento (e compensazioni).
Se però hai crediti, fai il 730 senza compilare il quadro W, e successivamente fai il persone fisiche compilando solo il quadro RW...?
Hai provato a fare simulazioni in questo caso...? In questo caso riusciresti a non pagare la IC se sotto i €12?
 
BUONGIORNO , riformulo sempre la stessa domanda:

dovendo fare la dichiarazione per mio nipote inerente un wallet modesto ( tra iniziale e finale meno di 2000 euro di controvalore), ovviamente non si paga l'ic in quanto inferiore ai 12 euro..........quindi chiedo:


1 - devo sbarrare la colonna 16 per solo monitoraggio?
2 - l'equivalente della ic anche inferiore ai 12 euro e non si paga si scirve nella colonna 33?
3 - i giorni di detenzione(365) si mettono nella colonna 10 ?

grazie
 
avete visto gli esempi pratici di moneyviz di ieri?

a parte il discorso imposta di bollo che vedo già spiegato sopra, qui cambia totalmente l'intepretazione delle righe, si è sempre scritto questo sul quale anche io concordavo:

"Valore iniziale: Valore crypto al 1/1/2023 + acquisti effettuati durante l'anno
Valore finale: Valore crypto al 31/12/2023 + vendite effettuate durante l'anno
Giorni di detenzione: media ponderata dei giorni di detenzione"


l'interpretazione di moneyviz è molto diversa, non si media, ma 1 riga per ogni periodo di detenzione per ogni wallet, esempio:

valore inzio anno 100, vendo 50 al 30 marzo vale 1 riga

riga 1
valore inziale 100 valore finale 50(con valore di mercato aggiornato) giorni di detenzione 90

si detiene il resto fine a fine anno

riga 2
valore inziale 50 valore finale 50(con valore di mercato aggiornato) giorni di detenzione 275

che a me pare formalmente più giusto, nell'altro metodo pur conteggiando l'IC corretta come importo, si arrivava ad avere un valore di fine anno "pompato" e non corrispondente al valore di inzio anno successivo, cosa che potrebbe portare a confusione e controlli

il problema del metodo loro è che arriviamo alla follia di righe per chiunque abbia movimentato uun minimo tra i vari exchanges, io non so come possano metterlo in pratica nella realtà per molti utenti

ditemi la Vostra,

p.s. io sto provando a utlizzare loro, ho già fatto una call, mi hanno risloto alcuni exchanges che avevo dal 2014, quindi si sono disponibili, ma da quello che vedo full, non aspettatevi risposte immediate, tutti questi servizi, immagino anche tutti gli altri, stanno facendo fatica, se uno li vuole fare deve considerare i tempi

vi aggiornero come feeback quando vedo il risutlato finale

 
l'interpretazione di moneyviz è molto diversa, non si media, ma 1 riga per ogni periodo di detenzione per ogni wallet, esempio:

valore inzio anno 100, vendo 50 al 30 marzo vale 1 riga
Non è una novità, l'abbiamo sempre detto. Puoi dichiarare una riga per ogni compravendita, oppure accorparle in una riga unica (mediando i giorni di detenzione). Se fai i conti correttamente, l'imposta da pagare è la stessa.

il problema del metodo loro è che arriviamo alla follia di righe per chiunque abbia movimentato uun minimo tra i vari exchanges, io non so come possano metterlo in pratica nella realtà per molti utenti

Ed è appunto per quello che normalmente si accorpano le righe.

 
Ciao scusate una domanda che ho gia posto :
Io da crypto.com (OAM compliance ma che non applica bollo) ho spostato
tutto azzerandolo su binance ( avevo gia dei fondi qui)il primo dicembre 2023. Quindi su quello che avevo su crypto.com ho pagato il bollo tramite binance:
Io seguiró i consigli di moneyviz quindi:
È giusto se faccio 3 righi in solo monitoraggio con:
Un rigo per binance con 335 giorni
Un rigo per crypto.com con 335 giorni
Un nuovo rigo per binance coi 30 giorni con il nuovo saldo?
Oppure semplifico facendone solo uno? Grazie 1000
 
Salve a tutti, vi lascio soli per qualche settimana e vi ritrovo in piena tax-fomo.

Nel frattempo, con la release del sw di compilazione, vedo che le scempiaggini si sono rivelate tali (e in ciò non c’è alcuna sorpresa): 1) “con 2500 di minus porto avanti 500 di minus, con 2100 di plus tasso 2100” (la fransoglia di cryptobooks); 2) proventi tassati solo se in euro (cryptobooks e l’altro esperto); 3) valore iniziale a zero (young platform).

Vi state poi impanicando su
1) l’F24 a zero sarebbe insensato;
2) il campo 2 si bloccherebbe con “titolare effettivo”;
3) non si può più flaggare “solo monitoraggio” per le CA, dove metto il bollo?;
4) con il 730, un’imposta sulle CA, anche se sotto i 12, te la sottraggono dal credito irpef che riceverai in busta paga.

1) L’F24 non è la lista dei vostri debiti, ma la somma algebrica dei vostri debiti e crediti: F24 è il luogo in cui si concretizza la vostra volontà, se lo volete e se potete, di ridurre un’imposta con un credito che già avete (e che in F24 dovete specificare da quale anno proviene e a cosa si riferisce). Se non lo presentate, la compensazione e il relativo risultato zero rimangono nella vostra mente! Pur avendo un credito, potreste addirittura decidere di farvelo rimborsare e di versare nuova liquidità per pagare il debito: lo esprimete attraverso RX1 colonne 4 e 5. Quindi, l’F24 a zero ha un senso.

2) Campo 2: va lasciato vuoto, non c’è alcuna novità quest’anno. Non è forse stato lasciato vuoto anche in passato? Nel mio excel è un anno e mezzo che sta lì vuoto. Attenzione ai termini: “titolare effettivo” non è sinonimo di proprietario o di titolare, è qualcosa di più specifico che quasi sicuramente NON vi riguarda e se invece vi riguardasse, certamente non stareste qui a crogiolarvi nel dubbio, già sapreste perfettamente cosa significa. Ovvio poi, che una volta capito il significato di “titolare effettivo”, siete obbligati a riempire anche il campo 15 e 17 riguardo la società che si interpone tra voi e le CA, non facendolo il sw vi blocca e ne ha tutte le ragioni. Ricordo, nella remota ipotesi che vi serva, che 2 (titolare effettivo) e 3 (delegato) non devono pagare l’imposta, quindi i gg ivafe vanno lasciati vuoti.

3) Il bollo trattenuto da binance va in W8?
  • No, è detto esplicitamente che lì va messo un credito da 1727 (IMPOSTA SOSTITUTIVA DELL'IMPOSTA DI BOLLO SUI RAPPORTI AVENTI AD OGGETTO LE CRIPTO-ATTIVITÀ - ARTICOLO 1, COMMA 146, DELLA LEGGE 29 DICEMBRE 2022, N. 197).
  • Né può essere messo in colonna 12 perché lì va l’imposta pagata nello stato estero e il bollo non è una patrimoniale estera. Proprio a voler forzare la compilazione (e consapevoli che si tratta in ogni caso di un errore di compilazione), per lo meno non inserite il bollo del wallet W1 nel rigo dedicato al wallet W2.
  • Tanto meno può essere inventato un credito in fase di compilazione dell’F24.
La soluzione è assai elementare: dato che compilate un rigo per exchange, su quello dedicato a binance barrate “solo monitoraggio” (si può fare). Di fatto non c’è modo (lecito e non contestabile) di inserire in dichiarazione dei redditi (W o RW) il bollo già trattenuto, tuttavia c’è modo di isolare il wallet bollato e non calcolarne l’imposta.

4) Veniamo alla questione più spinosa che faceva notare @MoneyFca : se ho un credito irpef e sto sotto i 12 euro di debito, finisco di fatto per pagare l’esigua imposta perché non c’è modo di evitare la compensazione crediti-debiti?

Ho fatto alcune simulazioni nel 730 da cui risulta che:

  • Se non ho crediti, il debito derivante dall’imposta sulle CA sopra i 12 euro dovrò versarlo io in F24, NON me lo trattiene il datore di lavoro (vd prospetto di liquidazione);
  • Se ho crediti, anche quelli da imposte sostitutive, di default vengono rimborsati in busta paga, ma attraverso il quadro I si può scegliere diversamente;
  • Se nel quadro I scelgo di farmi rimborsare il credito in busta paga, inevitabilmente prima del rimborso sarà sottratto il debito (imposta sulle CA), ma dovrò comunque compilare l’F24 scrivendo una riga per il debito e una per il credito (la parte del credito originario che NON mi verrà rimborsata in busta paga perché la sto già usando in F24);
  • Se invece scelgo di non farmelo rimborsare, allora mi rimarrà in un limbo, ovvero potrò utilizzarlo per intero per il presente o per futuri F24 ma non troverò niente in busta paga. In F24, quindi, compilerò una riga con il debito (imposta sulle CA) e una con il credito che basta ad azzerarlo così da non dover tirare fuori altra liquidità; se poi avanza qualcosa, rimane nel limbo;
  • Da tutto ciò deriva che se non ho un credito, posso godere dell’esenzione dei 12 euro sul debito; se ho il credito, quel jolly va invece sprecato.
Trattandosi di simulazioni, ovviamente sono arrivato fino a un attimo prima di inviare il 730, ma la cosa non mi tornava. Ho quindi ricercato da dove saltano fuori questi 12 euro e ho trovato la fonte, la finanziaria 2006:

“A decorrere dal 1 gennaio 2006, le imposte o addizionali risultanti dalla dichiarazione dei redditi non sono dovute o, se il saldo e' negativo, non sono rimborsabili, ne' utilizzabili in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni, se i relativi importi, con riferimento alla singola imposta o addizionale, non superano il limite di dodici euro. La disposizione si applica anche alle dichiarazioni presentate con il modello "730" (art. 1, comma 137, Legge 23/12/2005 n. 266)

Dunque, a norma di legge, per ogni singola imposta (codice tributo), i debiti e i crediti ≤12 vanno persi, ovvero non si pagano, non si rimborsano e non si sottopongono a compensazione.
Allora ho fatto un’ultima simulazione: crediti assenti e imposta CA di 5 euro. Il prospetto di liquidazione riporta 5 euro da mettere nell’F24!

A questo punto non darei troppo peso al prospetto di liquidazione. Sembra che questa esenzione dei 12 euro sia un mistero per adepti: se lo sai non presenti F24, ma se non lo sai, non c’è niente che blocca l’esiguo versamento (e compensazioni).
Post notevole!

Morale della favola, chi va a credito con le imposte e che difficilmente avrà crediti in F24 da compensare in futuro, pagare e sorridere anche sotto i 12 euro.

Grazie Rodrig11
 
caro Money, siamo qui ancora una volta a mettere in guardia da facili illusioni.
non sarei affatto sicuro che, se l'intermediario, pur dovendo applicarvi il bollo, non lo fa, la cosa NON VI RIGUARDA. vi ricordo che, se avete un sostituto d'imposta, ad es., il vostro datore di lavoro, che non versa le tasse, lo stato può benissimo rivalersi su di voi. qui capaccioli si conferma quello che manzoni chimava "azzeccagarbugli", ovvero un professionista che cavillando percorre strade pericolose sempre nel tentativo di assecondare il cliente. ricordiamo che scriveva libri in cui diceva che le cripto non si tassano, suggeriva di pagare conformandosi all'AdE ma poi andare in giudizio in corte di giustizia tributaria per farsi rimborsare. sempre lui, tramite la sua associazione, ricorse già in giudizio per delegittimare l'imposizione del monitoraggio in RW da parte dell'AdE. Indovinate come è andata a finire? il TAR del lazio (sentenza 1077 del 2020) diede ragione all'amministrazione finanziaria ritenendo sufficiente la determinazione dell'AdE, una di quelle, per intenderci, che tendeva a considerare carta straccia. solo per darvi una misura, i ricorrenti furono condannati a 14K di spese. quindi, la prossima volta che vi daranno pacche sulla spalla dicendo che i vostri diritti sono violati, pensate se sia nel VOSTRO interesse pagare commercialisti per intraprendere contenziosi dalla scarsa probabilità di successo anche prima della nuova legge, figuriamoci adesso.
Ma non a caso ho concluso dicendo: "Per come la vedo io e conoscendo la forma mentis dei funzionari pubblici, se l'Ade non trova il bollo pretenderà l'IC dal contribuente..."
 
Non è una novità, l'abbiamo sempre detto. Puoi dichiarare una riga per ogni compravendita, oppure accorparle in una riga unica (mediando i giorni di detenzione). Se fai i conti correttamente, l'imposta da pagare è la stessa.

si l'ho scritto l'importo è corretto, ma a me lascia il dubbio il valore finale che si genera con questo metodo, perchè il valore finale di fine 2023 sarà diverso dal valore iniziale 2024 e premesso che quindi stiamo tutti interpretando qualcosa di legiferato male e che cmq l'agenzia delle entrate farà fatica a controllare nei prossimi 5 anni

questa differenza è la cosa più evidente che può far scattare un allarme da parte loro come anomalia, per questo il metodo di mediare i giorni mi lascia qualche dubbio per i maggiori rischi di controlli

in pratica se dobbiamo interpretare, cioè scegliere di accorpare, ipotesi di tizio che ad esempio ha 3 exchanges ha fatto due cash out, accorpa exchanges e non transazioni, differisce in entrambi i casi da quello che vogliono loro, ma in questo modo gli vengono 3 righe pulite:

rigo 1 inzio anno fino al primo cash out
rigo 2 dal primo cash out al secondo
rigo 3 dal secondo a fine anno

tutti con i releativi giorni di detenzione, in tutti i casi l'IC è corretta, ma questo è più pulito perchè ha un fine 2023 coerente con quello che sarà inizio 2024

basta che ha le history documentate in caso di controllo dei movimenti 2023 e può spiegare che tra le varie opzioni di accorpamento ha scelto questa per il motivo citato sopra

spero di essere stato chiaro, ma sto leggendo chat telegram dove ti perculano se fai più di un rigo e commericalisti youtuber che farebbero tipo 100 righe e non riesco a capire alla fine quale può essere la sintesi più corretta, visto che fare esattamente come vuole la circolare per moltissimi è impossibile o estremamente complicato
 
si l'ho scritto l'importo è corretto, ma a me lascia il dubbio il valore finale che si genera con questo metodo, perchè il valore finale di fine 2023 sarà diverso dal valore iniziale 2024

Normale che sia così.
Stiamo parlando di valore iniziale/finale degli investimenti che hai fatto, non del wallet che contiene le cripto, quindi i dati del 2023 sono scorrelati da quelli del 2024.
 
Non è una novità, l'abbiamo sempre detto. Puoi dichiarare una riga per ogni compravendita, oppure accorparle in una riga unica (mediando i giorni di detenzione). Se fai i conti correttamente, l'imposta da pagare è la stessa.




Ed è appunto per quello che normalmente si accorpano le righe.
In realtà, credo che l'importo da pagare venga un po' diverso nei due metodi.

Il metodo proposto da Moneyviz, infatti, genera un nuovo valore finale in corrispondenza di ogni cashin/cashout, che è un valore finale intermedio, che non viene considerato nel calcolo della media ponderata (che, invece, prende in esame solo i cashin e i cashout dell'anno).

Ad ogni modo, per come la vedo io, se si hanno poche righe, può valer la pena utilizzare il metodo Moneyviz, altrimenti, per tanti righi, bisognerà per forza accorpare, anche perché ricostruire la fotografia del wallet in corrispondenza di ogni nuovo cashin/cashout può diventare davvero problematico.. cosa fai, ti vai a prendere tutti i valori di ogni cripto detenuta in quel momento su coinmarketcap? O ti vai a rispulciare il grafico sull'exchange di tutte le criptovalute per ottenere i prezzi storici? Insomma, un delirio..
 
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In realtà, credo che l'importo da pagare venga un po' diverso nei due metodi.

Il metodo proposto da Moneyviz, infatti, genera un nuovo valore finale in corrispondenza di ogni cashin/cashout, che è un valore finale intermedio, che non viene considerato nel calcolo della media ponderata (che, invece, prende in esame solo i cashin e i cashout dell'anno).
No, viene esattamente lo stesso risultato.

La media ponderata non viene fatta sui valori finali e iniziali, quella è una semplice somma.
La media ponderata viene fatta sui giorni di detenzione.

Il "metodo proposto da Moneyviz" è semplicemente il metodo base di calcolo delle imposte nella fiscalità italiana.
Fai un rigo per ogni compravendita.
Per le crypto l'agenzia delle entrate ha dato la possibilità di accorpare tutto in un solo rigo, per evitare di avere centinaia di righi. Ma non è obbligatorio.

Il risultato finale è esattamente lo stesso, la matematica fortunatamente non è un'opinione.
 
No, viene esattamente lo stesso risultato.

La media ponderata non viene fatta sui valori finali e iniziali, quella è una semplice somma.
La media ponderata viene fatta sui giorni di detenzione.

Il "metodo proposto da Moneyviz" è semplicemente il metodo base di calcolo delle imposte nella fiscalità italiana.
Fai un rigo per ogni compravendita.
Per le crypto l'agenzia delle entrate ha dato la possibilità di accorpare tutto in un solo rigo, per evitare di avere centinaia di righi. Ma non è obbligatorio.

Il risultato finale è esattamente lo stesso, la matematica fortunatamente non è un'opinione.
Non viene lo stesso risultato. Ti faccio un esempio:

- A inizio anno compro una cripto a 1000 euro, che a fine anno vale 3000 euro.
- I 1° dicembre investo 500 euro in un'altra cripto, che a fine anno arriva a valere 1000 euro.
- Supponiamo che, al 1° dicembre, prima dell'apporto di capitale, la prima cripto valesse 2500 euro (perché, nel frattempo, si è apprezzata).

Col "metodo di Moneyviz" otterresti due righi così fatti:
1° rigo: valore iniziale: 1000 - valore finale: 2500 (valore prima dell'apporto) - giorni di detenzione: 334 - IC: 2500*0,002*334/365 = 4,57 €
2° rigo: valore iniziale: 3000 (valore dopo l'apporto) - valore finale: 4000 - giorni di detenzione 31 - IC: 4000*0,002*31/365 = 0,68 €
TOTALE IC: 4,57 + 0,68 = 5,25 €

Con la media ponderata dei giorni, invece, avresti due righi da accorpare così fatti:
1° rigo: valore iniziale: 1000 - valore finale: 3000 (per la prima criptovaluta) - giorni di detenzione: 365
2° rigo: valore iniziale: 500 - valore finale: 1000 (per la seconda criptovaluta) - giorni di detenzione: 31

Per accorpare, calcolo la media ponderata dei giorni rapportata ai valori finali:
gg = (3000*365 + 1000*31)/(3000+1000) = 281,5

Accorpando, ottieni quindi un unico rigo così fatto:
valore iniziale: 1500 - valore finale: 4000 - giorni di detenzione: 281,5 - IC: 4000*0,002*281,5/365 = 6,17 €

Come vedi, in un caso ottieni 5,25 €, nell'altro 6,17 €. Questo perché, nel calcolo dei 6,17 €, non viene affatto tenuto conto del valore finale intermedio di 2500 (che poteva, fra l'altro, anche essere un qualsiasi altro valore, a parità di valori di fine anno!).

Fare la media ponderata è matematicamente equivalente a fare un rigo per ogni cripto e a sommare le rispettive IC rapportate ai numeri di giorni (in questo caso sì che ottieni lo stesso risultato! Se provi a farlo, lo ottieni...). Per questo, secondo me, quello della media ponderata resta il metodo più valido per calcolare l'IC: si tratta di un calcolo matematico esatto.

L'altro metodo, invece, genera dei nuovi valori finali intermedi ogni volta che viene apportato (o anche tolto) del capitale ed è sui quei nuovi valori finali che calcoli l'IC dei vari righi. Il valore totale ottenuto sarà simile ma non uguale a quello esatto e varierà tanto più quanto maggiore sarà stata la volatilità del portafoglio durante l'anno (nulla vietava, che all'1 dicembre, il portafoglio potesse valere anche 60000 € anziché 2500 €.. a quel punto vedi come ti cambia il valore dell'IC..).
 
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Non viene lo stesso risultato. Ti faccio un esempio:

- A inizio anno compro una cripto a 1000 euro, che a fine anno vale 3000 euro.
- I 1° dicembre investo 500 euro in un'altra cripto, che a fine anno arriva a valere 1000 euro.
- Supponiamo che, al 1° dicembre, prima dell'apporto di capitale, la prima cripto valesse 2500 euro (perché, nel frattempo, si è apprezzata).

Col "metodo di Moneyviz" otterresti due righi così fatti:
1° rigo: valore iniziale: 1000 - valore finale: 2500 (valore prima dell'apporto) - giorni di detenzione: 334 - IC: 2500*0,002*334/365 = 4,57 €
2° rigo: valore iniziale: 3000 (valore dopo l'apporto) - valore finale: 4000 - giorni di detenzione 31 - IC: 4000*0,002*31/365 = 0,68 €
TOTALE IC: 4,57 + 0,68 = 5,25 €

Con la media ponderata dei giorni, invece, avresti due righi da accorpare così fatti:
1° rigo: valore iniziale: 1000 - valore finale: 3000 (per la prima criptovaluta) - giorni di detenzione: 365
2° rigo: valore iniziale: 500 - valore finale: 1000 (per la seconda criptovaluta) - giorni di detenzione: 31

Per accorpare, calcolo la media ponderata dei giorni rapportata ai valori finali:
gg = (3000*365 + 1000*31)/(3000+1000) = 281,5

Accorpando, ottieni quindi un unico rigo così fatto:
valore iniziale: 1500 - valore finale: 4000 - giorni di detenzione: 281,5 - IC: 4000*0,002*281,5/365 = 6,17 €

Come vedi, in un caso ottieni 5,25 €, nell'altro 6,17 €. Questo perché, nel calcolo dei 6,17 €, non viene affatto tenuto conto del valore finale intermedio di 2500 (che poteva, fra l'altro, anche essere un qualsiasi altro valore, a parità di valori di fine anno!).

Fare la media ponderata è matematicamente equivalente a fare un rigo per ogni cripto e a sommare le rispettive IC rapportate ai numeri di giorni (in questo caso sì che ottieni lo stesso risultato! Se provi a farlo, lo ottieni...). Per questo, secondo me, quello della media ponderata resta il metodo più valido per calcolare l'IC: si tratta di un calcolo matematico esatto.

L'altro metodo, invece, genera dei nuovi valori finali intermedi ogni volta che viene apportato (o anche tolto) del capitale ed è sui quei nuovi valori finali che calcoli l'IC dei vari righi. Il valore totale ottenuto sarà simile ma non uguale a quello esatto e varierà tanto più quanto maggiore sarà stata la volatilità del portafoglio durante l'anno (nulla vietava, che all'1 dicembre, il portafoglio potesse valere anche 60000 € anziché 2500 €.. a quel punto vedi come ti cambia il valore dell'IC..).
Infatti era palese che non venissero gli stessi risultati, anzi potranno essere anche molto diversi in realtà perché semplicemente sono calcoli diversi.
Vorrei capire però qual'è secondo voi il metodo migliore, o perlomeno quello più aderente alle istruzioni.
Il metodo Moneyviz (nuovo rigo solo in caso di cashout o ingresso di FIAT "fresca" con ricalcolo del valore dell' intero wallet)
oppure il metodo matematico che usa TATAX ovvero più o meno quello che ritroviamo sul foglio excel di rodri?
 
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