Outlook 2022 da amundi p.s.: questo per far capire che il tempo delle scommesse di h2o e finito, altro che try......
Vi posto queste info che vi potrebbero interessare, e penso che siano legate ad h2o e al fatto che comunque tutti i fondi impatteranno nel 2022 con quello che dicono qui sotto
LE PRINCIPALI CONVINZIONI DI INVESTIMENTO PER IL 2022
Passaggio a una fase avanzata del ciclo nel secondo semestre favoriti azioni, mercati
emergenti e materie prime
In termini di costruzione del portafoglio, il 2022 presenterà sfide
maggiori rispetto al 2021 Gli investitori non possono
aspettarsi rendimenti azionari sui livelli del 2021 in un
contesto di normalizzazione della crescita degli utili e di
aumento della pressione sui margini La pressione sui titoli di
Stato continuerà, mentre i tassi di interesse inizieranno a salire
Con rendimenti reali a livello globale nella fascia bassa, la
ricerca di reddito reale proseguirà
Gli elementi chiave da considerare nella costruzione
del portafoglio saranno: rendimento, rischio di
liquidità ed esposizione alla crescita e all’inflazione.
In questo scenario gli investitori dovranno
•
Partire neutrali in termini di esposizione al rischio e
ricalibrare il rischio durante tutto l’anno, con particolare
attenzione alla resilienza del portafoglio all’aumento dei
rendimenti Gli investitori dovrebbero iniziare l’anno con una
allocazione prudente/neutrale (considerando anche valutazioni
di mercato eccessive) e cercare di sfruttare le opportunità di
valore relativo (spaziando tra regioni e settori) In una
sequenza di rallentamento della crescita seguita da ulteriori
stimoli, gli investitori avranno probabilmente uno spiraglio per
aumentare nuovamente l’esposizione al rischio e sfruttare le
opportunità offerte dal prolungamento del ciclo La gestione
del rischio e della liquidità saranno fondamentali in quanto
l’aumento dei rendimenti reali potrebbe portare ad alcune
turbolenze di mercato e difficoltà sia per le azioni che per le
obbligazioni Il portafoglio 60 40 sarà messo alla prova da una
correlazione potenzialmente positiva tra azioni e obbligazioni e
dal rischio di duration nelle obbligazioni, richiedendo ulteriori
fonti di diversificazione, come le strategie poco correlate e gli
asset reali
•
P erseguire un obiettivo di reddito reale in modo
intelligente, allargando lo spettro delle asset class in un
contesto caratterizzato da un’inflazione strutturalmente più
alta Ciò significa andare oltre il tradizionale universo
obbligazionario e prendere in considerazione i dividendi delle
azioni, gli asset reali, le obbligazioni dei paesi emergenti con
un’attenzione specifica per quelle a breve duration e più in
generale alle aree che offrono rendimenti elevati con un rischio
di duration relativamente basso (credito subordinato e prestiti)
Il credito caratterizzato da una duration maggiore e/o quei
segmenti con spread troppo ristretti, verranno messi alla prova
La selezione complessiva del credito sarà fondamentale in
quanto i default potrebbero iniziare a salire rispetto agli attuali
bassi livelli, in relazione all’aumento del costo del debito
•
I nvestire nell’azionario concentrandosi sulle aree con
valutazioni meno elevate (il value, i mercati emergenti,
l’Europa) e prestando attenzione all’aumento dei tassi di
interesse La crescita degli utili rallenterà rispetto ai livelli
record visti nel 2021 ma è probabile che alcune aziende
continueranno a beneficiare delle riaperture in corso, mentre
altre risentiranno dell’aumento dei costi, della tassazione e dei
cambiamenti della catena di approvvigionamento Ciò porterà
ad una situazione di elevata dispersione dei rendimenti in
ambito azionario offrendo un contesto positivo per la selezione
dei titoli I tassi di interesse rimarranno ragionevolmente bassi,
ma su una traiettoria in crescita, che favorirà le azioni value (in
particolare del settore finanziario) rispetto ai titoli growth Le
azioni dei mercati emergenti dovrebbero tornare al centro
dell’attenzione L’esposizione azionaria è aumentata fino al
picco nel ciclo, favorendo le azioni dei mercati sviluppati Il
prossimo aumento dovrebbe favorire i mercati emergenti, dove
le allocazioni sono molto al di sotto dell’obiettivo strategico e le
valutazioni sembrano relativamente interessanti Una disamina
Paese per Paese sarà fondamentale quando si cercheranno le
opportunità offerte dai mercati emergenti, in un contesto
influenzato dalle politiche della Cina, dall’evoluzione dei prezzi
e dagli spazi di manovra a livello monetario e fiscale Anche
l’Europa dovrebbe essere favorita grazie al Next Generation
EU, con particolare riguardo alla transizione ecologica
•
A ggiungere l’esposizione tematica a fattori ESG che
probabilmente avranno un impatto sostanziale sul rapporto
rischio/rendimento I temi ambientali, sociali e di governance
( dovrebbero essere considerati complementari alle
tradizionali metriche di rischio e rendimento del portafoglio, in
particolare per quanto riguarda le aree che potrebbero avere un
impatto significativo sui prezzi degli attivi Le modifiche alle
regolamentazioni e l’aumento della domanda da parte delle
istituzioni e degli investitori faranno sicuramente diventare
alcuni fattori sempre più rilevanti sotto questo aspetto La ‘net
zero emissions initiative è uno dei temi, a nostro avviso, che
avrà un impatto significativo sul mercato Il prossimo tema sarà
probabilmente la lotta alla disuguaglianza, che è un obiettivo
centrale dei governi nell’attuale fase di ripresa Potrebbero
emergere alcuni temi che uniscono aspetti ambientali e sociali,
come la spinta verso una «just transition » per affrontare il
cambiamento climatico in modo equo, che è un punto di
particolare preoccupazione per i mercati emergenti
Poi c'e uno schema sui rischi degli investimenti che secondo amundi dovrebbero essere calibrati in questo modo
Gennaio 2022 - Aprile 2022
Iniziare con un’allocazione prudente/neutrale considerando anche le
valutazioni di mercato elevate cercando di sfruttare opportunità di
valore relativo (spaziando tra regioni e settori)
Maggio 2022 - Dicembre 2022
In una sequenza di rallentamento della crescita, seguita da ulteriori stimoli, gli
investitori avranno probabilmente uno spiraglio per aumentare nuovamente
l’esposizione al rischio e sfruttare le opportunità offerte dal prolungamento
del ciclo ( alcuni mercati emergenti, materie prime)